[ 14 aprile ]
«Nato sull'onda del grande Convegno di Chianciano Terme del gennaio 2014, il Coordinamento della sinistra contro l’euro ha esaurito la sua funzione politica».
Con questa perentoria premessa iniziava la lettera con la quale il Comitato operativo nazionale del Coordinamento invitava alcune decine di attivisti a partecipare all’assemblea (svoltasi sabato 11 e domenica 12 aprile) e che ha dato finalmente via al processo costituente di un movimento politico nuovo.
Quando nacque nel febbraio dell’anno passato, il Coordinamento si era posto due obbiettivi principali: (1) elaborare il programma per l’uscita “di sinistra” dal marasma sociale e alla gabbia dell’euro e (2) mostrare che esisteva un polo sovranista alternativo alle forze no-euro reazionarie e neoliberiste. Questi due compiti sono stati sostanzialmente raggiunti.
Mentre cresceva la coesione interna al Coordinamento, da diverse parti, ci giungeva tuttavia una richiesta: superare la forma di coordinamento e fondare un nuovo movimento politico che, raggruppate nuove realtà associative, fosse capace di rivolgersi alla maggioranza dei cittadini, diventando quindi uno strumento per la loro mobilitazione e liberazione dalla tirannia neoliberista.
Dopo l’inizio accidentato del sabato pomeriggio, la nostra casa comune ha preso forma: si è unanimemente deciso di avviare il processo costituente per fondare questo nuovo movimento politico.
L’assemblea ha approvato per acclamazione un Manifesto del costituendo movimento politico —che alleghiamo qui sotto.
Questo Manifesto è stato riscritto d’accapo nella notte tra sabato e domenica allo scopo di tenere conto delle voci, dei suggerimenti e delle critiche emerse alla bozza inizialmente proposta (ben 118 sono stati gli interventi nelle diverse sessioni di lavoro).
L’Assemblea ha quindi eletto un Consiglio nazionale (nella foto qui sotto) e votato un
Ordine del giorno finale che fissa il congresso fondativo entro la fine di dicembre del 2015 e che impegna il Consiglio nazionale, come tutti i gruppi locali, a dare massima diffusione al Manifesto, a raccogliere il più vasto numero di adesioni, e quindi a promuovere incontri con tutte le associazioni ed i soggetti a noi affini per sottoporre al loro giudizio la nostra proposta, nella speranza che anch’essi partecipino a questo processo costituente.
Questo il Manifesto approvato per acclamazione.
Contatta il Consiglio nazionale: ora@email.com
Il paese è in una crisi sociale economica e morale senza precedenti. Ci vogliono far credere che sia ineluttabile, irreversibile e senza via d'uscita.
Sembra il destino crudele a cui siamo condannati da un processo storico “naturale” e inarrestabile.
L'unica soluzione sembra doversi arrendere o adattarsi.
È falso!
In realtà questo processo è stato prodotto dal capitalismo finanziario globale che ha ingannato i popoli attraverso il controllo dei mezzi di comunicazione e che ormai, dopo averle asservite a sé, tiene in ostaggio le classi politiche svuotando gli Stati Nazionali della propria sovranità.
In particolare nell'Unione Europea sono state delegate alle istituzioni comunitarie oligarchiche fondamentali prerogative di governo degli Stati, senza nessuna possibilità di controllo democratico e usando l'Euro come chiave di volta nella costruzione neoliberista.
In Italia questo ha comportato il tradimento dei principi fondanti della Costituzione che vedeva nello Stato il garante del benessere collettivo e della dignità delle persone.
Per attuare quei principi lo Stato si dotava di fondamentali strumenti economici, ovverosia il controllo totale della Banca Centrale e del sistema bancario potendo così intervenire direttamente sullo sviluppo e sulla gestione dell'economia.
Questo, malgrado i conflitti e le disuguaglianze, ha permesso all'Italia di avere un'industria statale sviluppatissima nei settori strategici accelerandone lo sviluppo socio-economico.
Quindi, in questa situazione, non partiamo da zero. Noi ripartiamo da una liberazione di 70 anni fa che ha prodotto una Costituzione in cui il primo articolo stabiliva che il lavoro non avrebbe mai più dovuto essere una merce, ma lo strumento principe per l'elevazione sociale culturale economica e morale dei cittadini.
Siamo convinti che oggi come ieri siamo obbligati a liberarci da un'occupazione, questa volta di natura economico-finanziaria, che ha seppellito i fondamenti della nostra democrazia frantumando i diritti dei lavoratori e riportando indietro di secoli la storia.
Per questo processo di liberazione occorre riappropriarsi della sovranità nazionale
Sovranità che la costituzione assegna al popolo, di cui lo Stato deve essere strumento e che non poteva essere ceduta.
Oggi nel panorama politico anche chi fa opposizione non ha un progetto paese organico alternativo al dominio neoliberista. Nel frattempo assistiamo a un pericoloso agguato all'assetto istituzionale democratico, attraverso le riforme elettorali e costituzionali in corso.
È quindi urgente la costruzione di un nuovo movimento politico che sia il lievito di un risveglio popolare che riconsegni all'Italia la sovranità politica e monetaria liberandoci dalla gabbia del neoliberismo e dei suoi viceré; che promuova la più vasta alleanza che includa le forze democratiche già oggi all'opposizione e quelle destinate a sorgere.
Vogliamo costruire un Paese in cui la disoccupazione, la precarietà e la povertà, non lo Spread, siano considerati i mali peggiori; un Paese in cui lo Stato, in nome e per conto del popolo, salvaguardi l'ambiente e i beni comuni, e si riprenda il controllo dei settori strategici, industriali e bancari, sottraendoli alle logiche inumane del mercato e del profitto a tutti i costi.
La tecnologia e le scienze devono essere sostenibili e al servizio del benessere collettivo. Vogliamo una società in cui si consumi il giusto e si produca il necessario, mettendo al centro le persone, la sostenibilità e non certo il Profitto.
Questo nuovo movimento politico va costruito qui e ora! Prima che sia troppo tardi, prima che prenda forza il mostro in agguato, quello di forze reazionarie che, travestite da anti-sistema, vorrebbero portarci dalla padella del disordine neoliberista alla brace di dittature neofasciste.
Abbiamo deciso di metterci in marcia convinti che il futuro sia ancora aperto.
Per riuscire è necessario svegliarsi dall'ipnosi neoliberista e diventare protagonisti del cambiamento. Per partire non chiederci di offrirti uno strumento politico perfetto: questo progetto potrà maturare solo con il contributo diretto di tutti quelli che ne condividono gli obiettivi.
Contatta il Consiglio nazionale: ora@email.com
«Nato sull'onda del grande Convegno di Chianciano Terme del gennaio 2014, il Coordinamento della sinistra contro l’euro ha esaurito la sua funzione politica».
Con questa perentoria premessa iniziava la lettera con la quale il Comitato operativo nazionale del Coordinamento invitava alcune decine di attivisti a partecipare all’assemblea (svoltasi sabato 11 e domenica 12 aprile) e che ha dato finalmente via al processo costituente di un movimento politico nuovo.
Quando nacque nel febbraio dell’anno passato, il Coordinamento si era posto due obbiettivi principali: (1) elaborare il programma per l’uscita “di sinistra” dal marasma sociale e alla gabbia dell’euro e (2) mostrare che esisteva un polo sovranista alternativo alle forze no-euro reazionarie e neoliberiste. Questi due compiti sono stati sostanzialmente raggiunti.
Mentre cresceva la coesione interna al Coordinamento, da diverse parti, ci giungeva tuttavia una richiesta: superare la forma di coordinamento e fondare un nuovo movimento politico che, raggruppate nuove realtà associative, fosse capace di rivolgersi alla maggioranza dei cittadini, diventando quindi uno strumento per la loro mobilitazione e liberazione dalla tirannia neoliberista.
Dopo l’inizio accidentato del sabato pomeriggio, la nostra casa comune ha preso forma: si è unanimemente deciso di avviare il processo costituente per fondare questo nuovo movimento politico.
L’assemblea ha approvato per acclamazione un Manifesto del costituendo movimento politico —che alleghiamo qui sotto.
Questo Manifesto è stato riscritto d’accapo nella notte tra sabato e domenica allo scopo di tenere conto delle voci, dei suggerimenti e delle critiche emerse alla bozza inizialmente proposta (ben 118 sono stati gli interventi nelle diverse sessioni di lavoro).
L’Assemblea ha quindi eletto un Consiglio nazionale (nella foto qui sotto) e votato un
Ordine del giorno finale che fissa il congresso fondativo entro la fine di dicembre del 2015 e che impegna il Consiglio nazionale, come tutti i gruppi locali, a dare massima diffusione al Manifesto, a raccogliere il più vasto numero di adesioni, e quindi a promuovere incontri con tutte le associazioni ed i soggetti a noi affini per sottoporre al loro giudizio la nostra proposta, nella speranza che anch’essi partecipino a questo processo costituente.
Questo il Manifesto approvato per acclamazione.
Contatta il Consiglio nazionale: ora@email.com
ORA!
Sovranità popolare – Democrazia – Lavoro – Diritti Sociali.
Sovranità popolare – Democrazia – Lavoro – Diritti Sociali.
Il paese è in una crisi sociale economica e morale senza precedenti. Ci vogliono far credere che sia ineluttabile, irreversibile e senza via d'uscita.
Sembra il destino crudele a cui siamo condannati da un processo storico “naturale” e inarrestabile.
L'unica soluzione sembra doversi arrendere o adattarsi.
È falso!
In realtà questo processo è stato prodotto dal capitalismo finanziario globale che ha ingannato i popoli attraverso il controllo dei mezzi di comunicazione e che ormai, dopo averle asservite a sé, tiene in ostaggio le classi politiche svuotando gli Stati Nazionali della propria sovranità.
In particolare nell'Unione Europea sono state delegate alle istituzioni comunitarie oligarchiche fondamentali prerogative di governo degli Stati, senza nessuna possibilità di controllo democratico e usando l'Euro come chiave di volta nella costruzione neoliberista.
In Italia questo ha comportato il tradimento dei principi fondanti della Costituzione che vedeva nello Stato il garante del benessere collettivo e della dignità delle persone.
Per attuare quei principi lo Stato si dotava di fondamentali strumenti economici, ovverosia il controllo totale della Banca Centrale e del sistema bancario potendo così intervenire direttamente sullo sviluppo e sulla gestione dell'economia.
Questo, malgrado i conflitti e le disuguaglianze, ha permesso all'Italia di avere un'industria statale sviluppatissima nei settori strategici accelerandone lo sviluppo socio-economico.
Quindi, in questa situazione, non partiamo da zero. Noi ripartiamo da una liberazione di 70 anni fa che ha prodotto una Costituzione in cui il primo articolo stabiliva che il lavoro non avrebbe mai più dovuto essere una merce, ma lo strumento principe per l'elevazione sociale culturale economica e morale dei cittadini.
Siamo convinti che oggi come ieri siamo obbligati a liberarci da un'occupazione, questa volta di natura economico-finanziaria, che ha seppellito i fondamenti della nostra democrazia frantumando i diritti dei lavoratori e riportando indietro di secoli la storia.
Per questo processo di liberazione occorre riappropriarsi della sovranità nazionale
Sovranità che la costituzione assegna al popolo, di cui lo Stato deve essere strumento e che non poteva essere ceduta.
Oggi nel panorama politico anche chi fa opposizione non ha un progetto paese organico alternativo al dominio neoliberista. Nel frattempo assistiamo a un pericoloso agguato all'assetto istituzionale democratico, attraverso le riforme elettorali e costituzionali in corso.
È quindi urgente la costruzione di un nuovo movimento politico che sia il lievito di un risveglio popolare che riconsegni all'Italia la sovranità politica e monetaria liberandoci dalla gabbia del neoliberismo e dei suoi viceré; che promuova la più vasta alleanza che includa le forze democratiche già oggi all'opposizione e quelle destinate a sorgere.
Vogliamo costruire un Paese in cui la disoccupazione, la precarietà e la povertà, non lo Spread, siano considerati i mali peggiori; un Paese in cui lo Stato, in nome e per conto del popolo, salvaguardi l'ambiente e i beni comuni, e si riprenda il controllo dei settori strategici, industriali e bancari, sottraendoli alle logiche inumane del mercato e del profitto a tutti i costi.
La tecnologia e le scienze devono essere sostenibili e al servizio del benessere collettivo. Vogliamo una società in cui si consumi il giusto e si produca il necessario, mettendo al centro le persone, la sostenibilità e non certo il Profitto.
Questo nuovo movimento politico va costruito qui e ora! Prima che sia troppo tardi, prima che prenda forza il mostro in agguato, quello di forze reazionarie che, travestite da anti-sistema, vorrebbero portarci dalla padella del disordine neoliberista alla brace di dittature neofasciste.
Abbiamo deciso di metterci in marcia convinti che il futuro sia ancora aperto.
Per riuscire è necessario svegliarsi dall'ipnosi neoliberista e diventare protagonisti del cambiamento. Per partire non chiederci di offrirti uno strumento politico perfetto: questo progetto potrà maturare solo con il contributo diretto di tutti quelli che ne condividono gli obiettivi.
Contatta il Consiglio nazionale: ora@email.com
12 commenti:
Contrordine compagni.
Bagnai ha detto che bisogna restare nel PD cambiandolo dall'interno...Bagnai non vuole riformare l'UE dall'interno perché non si può, ma vuole riformare il PD dall'interno...la soluzione è "ci vuole più PD"...
Quote:
"Ora, a me dispiace per chi non lo riesce a capire, ma due cose sono assolutamente evidenti:
[2.a] non ci sarà transizione di alcun tipo (violenta, non violenta, concordata, non concordata, democratica, autoritaria) senza il PD, per l'ovvio motivo che il PD esiste ed è lì come un macigno;
[2.b] non è pensabile tirarsi dietro il PD insultandolo."
http://goofynomics.blogspot.it/2015/04/pirreviu-1-bagnai-espone-meglio-un.html
Tutto pur di evitare il movimento dal basso. Per cui tornate a casa e aspettate ordini dai piani superiori.
O in alternativa insistete che tanto non vi si filerà nessuno.
Io dico che fra un po' ci troveremo alcuni dei più accesi antieuristi in posizioni che non avremmo mai sospettato.
Nell'universo mitologico della Goofynomics, Bagnai è Ulisse mentre Fassina è il cavallo di Troia con il quale espugnare il PD.
Quando gli ho fatto presente che Fassina potrebbe uscire dal PD, Bagnai mi ha risposto "Tanto meglio".
Allora gli ho fatto presente che si stava contraddicendo ma lui mi ha risposto "Tu proprio non sai farlo un ragionamento politico...".
Al che gli ho riposto di nuovo così :
"Prof,
sono curioso : quale sarebbe il ragionamento politico che avrei fatto ?
Ho solo fatto notare che le SUE valutazioni riguardo a Fassina & Co. richiedono un aggiornamento.
A proposito, Fassina non allude a presunti "doloretti" nel PD, parla semmai di "rassegnazione interna" e quindi se rompe vuol dire che rompe perché nel PD non ha più spazi di manovra.
La domanda é : se Fassina forza la situazione, quanto è alto il rischio di fare la fine del compagno Fausto ?
Il mio blog ? Considerando che non faccio nulla per pubblicizzarlo, va benino : 2000 visualizzazioni dopo 20 giorni, comunque ben oltre il livello che Lei aveva pronosticato come raggiungibile per un rompiscatole."
Ovviamente la mia replica NON è stata pubblicata.
P.S. Il mio blog è questo :
http://gufinomics.blogspot.it/
BAGNAI ED IL PD
Contrordine quindi: non con la Lega salviniana ma col Pd renziano.
Ammetto di essermi sbagliato........ mentre alcuni miei amici (più al dentro del bagnaismo) m'avevano detto che proprio il Pd sarebbe stato il punto d'approdo di Bagnai.
Un bel salto della quaglia....
Cosa non si fa pur di salire sul carro dei vincitori.
Si ricreda chi vedeva nel pescarese il simbolo della battaglia sovranista e no-euro.
Vedrete che fra poco il professore comincerà a dire che l'euro va distrutto...ma rimanendo al suo interno...perché l'euro c'è ed è come un macigno... (ossia le stesse parole che ha recentemente usato a proposito del PD).
Era ovvio fin dall'inizio e c'è chi lo aveva scritto chiaramente suscitando le ire dei pirla...
Il problema di fondo è che impostare un intero programma politico tutto sull'uscita dall'euro è un sistema perdente.
Infatti adesso i furbi si sganceranno, i fessi rimarranno e, appunto, perderanno.
“SEMPRE PIU’ FASCISTI” Comunicato stampa Comitato regionale PCdI Lombardia
Cito:
«Stiamo parlando della Lega, in particolare dei consiglieri comunali di Milano che hanno presentato una mozione che riprendendo la legge approvata dal parlamento golpista di Kiev, propone al parlamento italiano di mettere fuorilegge i comunisti ed i marxisti.»
L'idiot savant ha capito che deve prendere le distanze dalla Lega salviniana ma, essendo tale, sbaglia mossa per l'ennesima volta.
Segnalo, a proposito, che sono diventato un "sovranista senza casa" proprio perché gli amici dell'ARS non hanno voluto capire la natura del soggetto in questione, preferendo derubricare certe esternazioni a dato esclusivamente caratteriale. Fino al 7 giugno resterò senza casa, proprio per vedere se aprono gli occhi, poi sceglierò il gruppo sovranista la cui piattaforma sarà più vicina al mio modo di vedere le cose. Voi siete ampiamente in lizza... salvo un non picciol dettaglio nel programma. Ne riparleremo.
Chi è l'idiot savant? Bagnai?
CON TUTTO IL RISPETTO....
In arrivo un post per discutere di Fassina e Bagnai....
Intanto per cortesia, no commenti off topic.
La redazione
Lasciatemi indovinare...avete pubblicato un articolo dell'esimio giurista Barra Caracciolo...ma così a naso...o a orecchio...l'esimio non farà parte del movimento...
Mi sbaglio?
Nel frattempo il suo amico Bagnai vuole riformare il PD giustificando la caterva di insulti che gli ha riservato dicendo che erano un doveroso sprone...ma sarebbe sbagliato insultarli dall'interno...perché da adesso esiste la sinistra cattiva e quella buona...
Ma quelli fanno il mestiere loro che è quello degli scalatori...gli imbecilli sono i poverini che gli andavano appresso...
Il primo passo è stato fatto, una piattaforma programmatica ed una bozza di forma organizzativa sono pronte per essere discusse in vista del congresso fondativo.
Quello che emerge dalla due-giorni di Chianciano e dall'intero percorso dei promotori dell'iniziativa è sicuramente la più ampia attitudine alla democrazia unita a doti di coerenza e correttezza rare.
Quindi, non una associazione incentrata sul padre-padrone, non un comitato disposto a tutto pur di apparire, ma una organizzazione di pari che si è data un'obiettivo:
radicare negli italiani il ripudio dell'ideologia liberale e di ogni forma di competizione liberista mediante il ripristino dei valori espressi nella nostra Carta Costituzionale del 1948.
Il cammino è avviato, sarà caratterizzato da infinite discussioni che necessariamente lo renderanno più lungo, ma al termine, il risultato sarà collaudato e più duraturo.
Auguro a tutti buon lavoro.
Simone
Era proprio ora!
Anzitutto che il Coordinamento della sinistra no euro desse un segnale di unità al suo stesso interno. E' la condizione per essere credibili quando ci si appella agli altri per formare un movimento unitario.
Di cui c'è infatti bisogno come il pane.
Come intendete procedere?
Come fare per aderire?
LUCIANO BARRA CARACCIOLO
Inutile segnalare la stima che noi nutriamo per l'amico Luciano.
E' uno di quelli che vorremmo incontrare per primo allo scopo di presentargli il nuovo movimento politico.
Grande gioia di tutti noi se accettasse di salire a bordo....
Barra Caracciolo che sale a bordo? Me ne stupirei parecchio.
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