Non mimose ma... pugnalate
Di Maria Ingrosso
Femminicidio: è il termine coniato dalle Nazioni Unite con il quale si è deciso di designare quello che ormai è un male endemico dell'umanità: la violenza quotidiana esercitata sulle donne, di qualunque età e condizione sociale e di qualunque latitudine esse siano. Questo orrore non sconosciuto nelle epoche precedenti è diventato un cancro metastatizzato dei nostri tempi e dei nostri giorni, in linea con la devastante crisi morale e culturale che avvelena la società, occidentale in particolare, e sappiamo anche bene perchè. Le cifre che lo riguardano sono agghiaccianti: dall'inizio dell'anno 101 vittime solo nel nostro Paese; una ogni due giorni. I delitti avvengono con una "regolarità" esacerbante e impressionante, sempre compiuti da mariti, compagni, fidanzati ( o aspiranti tali ) o ex mariti, compagni, fidanzati.
Le modalità, una più terribile dell'altra, sono varie e tutte raccapriccianti: le donne vengono, a seconda dei casi, sgozzate, amputate, soffocate, accecate, bruciate, torturate, finite a pugni e calci, decapitate, sfigurate per sempre con l'acido solforico, uccise a martellate, oppure ( la "fantasia" non ha limiti in questi casi! ) cosparse di kerosene o ancora ( è il caso di una poveretta in Grecia ) "private" delle gambe con una sega elettrica!! Le più "fortunate" finiscono i loro giorni colpite da "semplici" armi da fuoco o accette...
In compenso, in palese contrasto con tale e tanta varietà di inventiva, il risultato è uno solo: l'umiliazione, l'annientamento attuato con l'efferatezza e la vigliaccheria di chi sa di avere dalla sua la superiorità fisica, dunque può massacrare a proprio piacimento. Le cifre di questo "fenomeno" che a buon diritto si può definire una strage sono da guerra in atto; in una società, è paradossale, in cui mai come ora si era sbandierata la raggiunta uguaglianza; in cui mai come ora si era tanto discusso, parlato e preso a cuore la cosiddetta "questione femminile", che sembrava ormai alle spalle e "risolta" ( e da qui la supposta superiorità dell' Occidente sul barbaro Oriente musulmano ), a parte qualche dato scoraggiante sul lavoro femminile, ma nel campo dei diritti per carità!!! Inferiori a nessuno, tanto meno alle società basate sulla "umma". Una cosa che suona come una beffa, così come beffardo appare più che mai il tanto sventolato avvenuto "sorpasso" ( addirittura! ) della donna sull'uomo. Se questo è il sorpasso, stiamo fresche! Come conciliare queste false "credenze" con le cifre della mattanza o con i freddi, ma altrettanto atroci dati sulla disoccupazione femminile? Sulla sofferenza sociale delle donne italiane, meridionali in particolare, semplicemente "inesistenti" per il mercato del lavoro? Con il fatto che anche in un periodo di crisi, come l'attuale, quelle che pagano di più, in tutti i sensi, sono sempre le donne?
Ma sappiamo bene a chi piace credere alle fiabe, o meglio sappiamo a chi giova nascondere e camuffare la realtà salvo essere sbugiardato dai fatti; sappiamo pure che questa nostra società alla canna del gas vive e prospera sulla colossale bugia del "progresso" e della "civiltà", mentre cresce dei mostri. La contraddizione di genere ci attraversa verticalmente e riguarda non solo il sistema economico marcio, folle e disumano che è il capitalismo, ma anche chi fra gli uomini non vuole guardare in faccia la verità, come se la colpa di alcuni potesse ricadere su tutti, cosa che ovviamente non è. Chiediamo ai maschi il coraggio della verità, che, come diceva qualcuno di nostra conoscenza, è SEMPRE rivoluzionaria; chiediamo, poichè è arrivato il momento di dire basta alla barbarie, che ci si faccia un bell'esame di coscienza, si cianci di meno e si agisca di più. La società "civile" educhi i suoi figli maschi al rispetto della persona umana e dell'altro sesso, anzichè agitare davanti agli occhi dei ragazzi ( specialmente dei giovani uomini di oggi ) il facile mito dell'uguaglianza raggiunta...Anche se abbiamo la consapevolezza che all'interno delle coordinate e dei rapporti sociali esistenti, basati proprio sull'oppressione dei più deboli, non ci può essere nessuna vera liberazione.
Ma siamo lo stesso stanche delle tante parole che mistificano, che coprono, seppelliscono le contraddizioni; quale uguaglianza avremmo raggiunto se in casa siamo sempre noi a farci carico, infinitamente più dell'uomo, della cura degli aspetti materiali dell'esistenza, della crescita dei figli, dell'assistenza a malati e anziani? Se, quando siamo "fortunate" e lavoriamo, ci sobbarchiamo di una doppia fatica, di una doppia schiavitù, che ci aliena da sani e legittimi interessi sociali e/o culturali, ci priva dell'elementare diritto di essere padrone del nostro tempo e della nostra vita, delle nostre scelte? La società cianci di meno e parli di più delle inaudite e atroci violenze che da sempre si sono compiute ( e ancora si compiono ) sulla psiche e sul corpo delle donne, quest'ultimo considerato nel corso dei millenni un "normale" oggetto delle più turpi efferatezze, dai roghi delle "streghe" e dalle torture più o meno lontane nel tempo e nello spazio fino ai cadaveri martoriati di oggi.
Femminicidio: è il termine coniato dalle Nazioni Unite con il quale si è deciso di designare quello che ormai è un male endemico dell'umanità: la violenza quotidiana esercitata sulle donne, di qualunque età e condizione sociale e di qualunque latitudine esse siano. Questo orrore non sconosciuto nelle epoche precedenti è diventato un cancro metastatizzato dei nostri tempi e dei nostri giorni, in linea con la devastante crisi morale e culturale che avvelena la società, occidentale in particolare, e sappiamo anche bene perchè. Le cifre che lo riguardano sono agghiaccianti: dall'inizio dell'anno 101 vittime solo nel nostro Paese; una ogni due giorni. I delitti avvengono con una "regolarità" esacerbante e impressionante, sempre compiuti da mariti, compagni, fidanzati ( o aspiranti tali ) o ex mariti, compagni, fidanzati.
Le modalità, una più terribile dell'altra, sono varie e tutte raccapriccianti: le donne vengono, a seconda dei casi, sgozzate, amputate, soffocate, accecate, bruciate, torturate, finite a pugni e calci, decapitate, sfigurate per sempre con l'acido solforico, uccise a martellate, oppure ( la "fantasia" non ha limiti in questi casi! ) cosparse di kerosene o ancora ( è il caso di una poveretta in Grecia ) "private" delle gambe con una sega elettrica!! Le più "fortunate" finiscono i loro giorni colpite da "semplici" armi da fuoco o accette...
In compenso, in palese contrasto con tale e tanta varietà di inventiva, il risultato è uno solo: l'umiliazione, l'annientamento attuato con l'efferatezza e la vigliaccheria di chi sa di avere dalla sua la superiorità fisica, dunque può massacrare a proprio piacimento. Le cifre di questo "fenomeno" che a buon diritto si può definire una strage sono da guerra in atto; in una società, è paradossale, in cui mai come ora si era sbandierata la raggiunta uguaglianza; in cui mai come ora si era tanto discusso, parlato e preso a cuore la cosiddetta "questione femminile", che sembrava ormai alle spalle e "risolta" ( e da qui la supposta superiorità dell' Occidente sul barbaro Oriente musulmano ), a parte qualche dato scoraggiante sul lavoro femminile, ma nel campo dei diritti per carità!!! Inferiori a nessuno, tanto meno alle società basate sulla "umma". Una cosa che suona come una beffa, così come beffardo appare più che mai il tanto sventolato avvenuto "sorpasso" ( addirittura! ) della donna sull'uomo. Se questo è il sorpasso, stiamo fresche! Come conciliare queste false "credenze" con le cifre della mattanza o con i freddi, ma altrettanto atroci dati sulla disoccupazione femminile? Sulla sofferenza sociale delle donne italiane, meridionali in particolare, semplicemente "inesistenti" per il mercato del lavoro? Con il fatto che anche in un periodo di crisi, come l'attuale, quelle che pagano di più, in tutti i sensi, sono sempre le donne?
Ma sappiamo bene a chi piace credere alle fiabe, o meglio sappiamo a chi giova nascondere e camuffare la realtà salvo essere sbugiardato dai fatti; sappiamo pure che questa nostra società alla canna del gas vive e prospera sulla colossale bugia del "progresso" e della "civiltà", mentre cresce dei mostri. La contraddizione di genere ci attraversa verticalmente e riguarda non solo il sistema economico marcio, folle e disumano che è il capitalismo, ma anche chi fra gli uomini non vuole guardare in faccia la verità, come se la colpa di alcuni potesse ricadere su tutti, cosa che ovviamente non è. Chiediamo ai maschi il coraggio della verità, che, come diceva qualcuno di nostra conoscenza, è SEMPRE rivoluzionaria; chiediamo, poichè è arrivato il momento di dire basta alla barbarie, che ci si faccia un bell'esame di coscienza, si cianci di meno e si agisca di più. La società "civile" educhi i suoi figli maschi al rispetto della persona umana e dell'altro sesso, anzichè agitare davanti agli occhi dei ragazzi ( specialmente dei giovani uomini di oggi ) il facile mito dell'uguaglianza raggiunta...Anche se abbiamo la consapevolezza che all'interno delle coordinate e dei rapporti sociali esistenti, basati proprio sull'oppressione dei più deboli, non ci può essere nessuna vera liberazione.
Ma siamo lo stesso stanche delle tante parole che mistificano, che coprono, seppelliscono le contraddizioni; quale uguaglianza avremmo raggiunto se in casa siamo sempre noi a farci carico, infinitamente più dell'uomo, della cura degli aspetti materiali dell'esistenza, della crescita dei figli, dell'assistenza a malati e anziani? Se, quando siamo "fortunate" e lavoriamo, ci sobbarchiamo di una doppia fatica, di una doppia schiavitù, che ci aliena da sani e legittimi interessi sociali e/o culturali, ci priva dell'elementare diritto di essere padrone del nostro tempo e della nostra vita, delle nostre scelte? La società cianci di meno e parli di più delle inaudite e atroci violenze che da sempre si sono compiute ( e ancora si compiono ) sulla psiche e sul corpo delle donne, quest'ultimo considerato nel corso dei millenni un "normale" oggetto delle più turpi efferatezze, dai roghi delle "streghe" e dalle torture più o meno lontane nel tempo e nello spazio fino ai cadaveri martoriati di oggi.
6 commenti:
Geremia osserva:
Forse é un'osservazione banale e stonata di fronte all'atrocità del fenomeno, ma il termine scelto dalle nazioni unite é linguisticamente brutto. Sarebbe stato più adatto quello di "ginecidio". A parte la linguistica, che quanto sta accadendo sia allarmante e fortemente deplorevole non può che trovare d'accordo tutti. Che sia un "segno dei tempi" é altrettanto chiaro ed una causa, sebbene non la sola, può essere quella che l'emancipazione della Donna si andò affermando coeva alle rivendicazioni sociali delle classi emarginate. Con la crescente rinnovata oppressione di tali classi é logico che sia messa in discussione anche l'emancipazione della Donna. Un'altra causa é l'ossessione per il sesso che sta montando con la pornografia e la prostituzione, fenomeni sociali i quali , sebbene non siano esclusivi di quest'epoca storica, sono esasperati sia dal decadimento morale esibito dai media, sia soprattutto dalle difficoltà esistenziali spesso drammatiche nelle quali si dibattono le femmine (ma anche i maschi) a causa delle crescenti difficoltà di trovare un lavoro onestamente.
119 donne assassinate in Italia nel 2011. A questo si riferisce l'Onu quando "coniò" il termine femminicidio - tra l'altro fornendo l'idea distorta che l'assassino uccida la vittima in quanto donna e non per altre ragioni, come se girasse così senza meta nel mondo per ammazzare donne.
Nello stesso periodo, quanti uomini sono morti?
Sia per mano di donne che uomini?
Trovo disgustoso che si stili una classifica dell'omicidio più grave a seconda della caratteristica della vittima.
La discriminazione della morte.
E l'Onu che dice dei 4 MILA suicidi all'anno CAUSA CRISI ECONOMICA?
Tributo alla responsabilità e credibilità richiesta dagli investitori internazionali?
C'è sempre bisogno di operazioni stile Se non ora quando?
Come se la donna (certo non nel caso dell'omicidio di Palermo) fosse una santa senza colpe.
Ricorda le quote rosa. Obbligate per legge ad essere inserite, non perché meritevoli. E' ancora più umiliante accettare un incarico in quanto donna per cui è la legge che obbliga ad essere introdotte.
Le femministe dicono che le donne in politica sono portatrici del lato positivo e buono che l'uomo non possiede (altro vergognoso discrimine che istiga la guerra tra sessi, altro che tolleranza ed eguaglianza). Bene, pensiamo alle donne che hanno dato prova di ciò:
Margareth Thatcher, Madeleine ALbright, Hilary Clinton, Christine Lagarde, Catherine Aston, per l'Italia Madama Fornero, Rosy Bindi, la Binetti, la Livia Turco, la Bresso, la Lorenzetti (ex Pres Umbria che ha perseguitato anti tav e anti privatizzazione acqua), Carfagna, Gelmini, etc per non parlare di altri ambiti come il giornalismo, tipo Annunziata, la Berlinguer bombarola umanitaria?
Come donna mi vergogno di questi esempi, se questo è il meglio che le quote rosa sanno partorire, per non sporcare ancora la reputazione delle tante donne normali ed umili che ci sono meglio lasciar stare.
Ma davvero è una questione di sesso che qualifica la bontà o meno di un essere umano?
QUesto comportamento discriminatorio non è tanto giudicato riprovevole dalla cosiddetta società civile? E quando è questa la prima a fare distingui che giudica intolleranti se sono altri soggetti a compierle?
inoltre oggi, in Italia dove oltre al 34% di disoccupazione (tasso ufficiale + inattivi come rivelato da Eurostat) ed il resto 56% della forza lavoro è precaria la vita di coppia è minata alla base per entrambi i sessi se proprio "vogliamo consolarci". Non c'è né il tempo né i soldi per occuparsi della famiglia. Un bel diversivo, il femminicidio. DIsoccupati e precari sono solo donne? La legge Biagi vale solo per la donna? Pensiamo ai movimenti, tipo quello notav, donne e uomini lottano insieme per una causa comune. Vogliamo "rompere" anche questi fronti istigando la guerra tra sessi? Certo, all'elite farebbe comodo. Probabilmente l'autrice dovrebbe chiarirsi con il suo compagno, personalmente il carico di lavoro ce lo distribuiamo equamente come fanno molti nostri conoscenti. Vogliamo che la legge disciplini anche la distribuzione dei compiti domestici di una vita di coppia?
grande barbaranotav!
maria ingrosso: perfetto coacervo delle solite menzogne nazifemministe! morti sul lavoro: 97% MASCHI... perchè non andate a lavorare nelle miniere del sierra leone per mantenere il vostro maritino che nel frattempo (poverino sfruttato) passa il tempo a spolverare suppellettili e vedere telenovelas?
è una LEGGE iniqua e nazista pro-donne (in caso di separazione) che arma la mano dell'assassino! è la naturale rivolta contro la RAPINA legalizzata! ed è così solo nell'occidente cristiano, sul quale poi gettate pure merda! il capitalismo siete voi!
nei media avete sempre ragione, siete DEE intoccabili, la casta eletta, i maschi ridicolizzati e sbeffeggiati.
lo dissi 30 anni fa che il compromesso storico tra femminismo e cristianesimo avrebbe prodotto questi obbrobri. sì perchè il vostro odio per il maschio-pene-orgasmo-sesso è CRISTIANO.
e la vostra scarsa disponibilità al sesso vi dà lo strapotere di cui godete oggi.
lo sai in separazioni quante donne infami fanno FALSE denunce di violenze e addirittura di stupro dei propri figli nei confronti degli uomini? e cosa si meritano gli infami?
lo sai quante donne massacrano i figli? ahhh... ma in questo caso "poverina, ha problemi mentali" nevvero?
se karletto oggi risorgesse dalla tomba rimarrebbe inorridito da quello che è rimasto della sinistra: magnalattughe, difensori dei diritti delle lucertole e nazifemministe.
firmato: un compagno VERO.
p.s. le 100 e passa sono il TOTALE di donne assassinate nel 2012, per qualsiasi motivo e per mano di chiunque... nello stesso periodo i maschi sono il quintuplo.
comunque numeri infimi, se controllate gli indici di omicidio nel mondo l'italia è uno dei paesi più pacifici (studiate, gnurant)... eppure sbraitate di "genocidi" e invocate maggiore repressione... ma come, la sx non era contro le istituzioni repressive? il "criminale" non era "vittima della società"? che facciamo, quando ci piace invochiamo fratello sbirro sorella giudice?
un compagno VERO.
http://www.wallstreetitalia.com/article/1450356/societa/vende-online-la-propria-verginita-all-asta-per-780-mila-dollari.aspx
ecco a chi convengono gli ideali "maschilisti"... voi compagne non lo fate? beh, siete una % infima della popolazione mondiale, le altre si pongono come oggetto (raro) per RUBARE. e poi che fai? ti poni come oggetto, mi costringi a comprarti e vuoi fa pure come te pare? poi me molli e te devo mantene' vita natural durante e me fotti la casa e me aizzi i figli contro?
non pensi, cara vittimuccia del kattywone, che è naturale che io mi irriti leggermente? o pensi di avere a che fare con una marionetta???
un compagno VERO.
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