«Che farete se andate al governo?»
Quattro chiacchiere al consolato americano
Roberto, a cui si sono rivolti per invitarci, ha segnalato l'invito sul MeetUp, in seguito sono state raccolte le adesioni, sostanzialmente i primi che hanno risposto, sarebbe stato utile far in modo che fossimo un gruppo abbastanza rappresentativo: attivisti di vecchia data, personaggi con maggiore visibilità, nuovi venuti, persone impegnate in campi diversi e fortunatamente lo scopo è stato raggiunto in maniera praticamente automatica.
Ci siamo incontrati a partire dalle 11:20 fuori al consolato, alle 11 siamo entrati dopo una fase di accredito e controllo (consegna borse,documenti,cellulari e ricezione dei pass).
I presenti erano: Vega Colonnese, Francesco Cacciapuoti, Luca Capriello, Tiziano De Simone (io), Roberto Fico, Mariano Peluso, Giuseppe Rondelli, Ettore Scamarcia.
Ci ha ricevuto il cordialissimo Emanuele (analista politico del consolato) che ci ha poi presentato il Sig Brown, consulente politico dell'ambasciata, ci siamo recati in una sala riunioni insieme a due staffisti (mi si perdoni ma non ne ricordo i nomi) ed è cominciata la nostra informale chiacchierata.
Ci hanno chiarito ciò che già sapevamo: visti i sondaggi elettorali e la nostra evidente crescita si chiedevano chi siamo e a quali aree ideologiche o economiche facciamo riferimento oltre a cercare di capire come siamo strutturati e come prendiamo le decisioni.
Come primo passo ci siamo presentati,singolarmente, evidenziando già da questo punto quanto fossimo eterogenei per competenze, età (comunque molto bassa) ed anche stile (se mi si concede una nota strettamente soggettiva) cosa abbastanza atipica visto che di solito le entità politiche tendono all'omogeneità in maniera quasi automatica.
Abbiamo presentato le nostre esperienze, parlato di temi locali e concreti e personalmente mi sento di condividere tutto quel che è stato detto, che non riporto in dettaglio perché in nulla differisce da ciò che diciamo tutti i giorni in tutte le riunioni (rifiuti, olio esausto, partecipazione, orizzontalità...).
Gli interventi sono stati lunghi e rilassati. Gli analisti secondo i quali potremmo divenire addirittura la PRIMA FORZA POLITICA DEL PAESE, hanno accennato alla possibilità che lo spazio politico che ci siamo ricavati potrebbe essere occupato da altri soggetti che si presentassero in modo analogo al nostro (ad esempio "ALBA"). Abbiamo sottolineato che è ovvio che ci aspettiamo che si cerchi di occupare il "nostro" spazio, viene facile farlo quando si fa riferimento agli stessi gruppi di potere ed "ideologia" che ci hanno dato la nostra classe politica, ma dubitiamo fortemente che una mano di vernice arancione basti a trarre in inganno l'attuale base elettorale del M5S (cittadini giovani informati con un alto livello di istruzione secondo gli ultimi sondaggi). Ci hanno anche chiesto se abbiamo paura di un risultato come quello ipotizzato (ossia diventare una forza di governo), credo che il senso della domanda fosse molto più profondo di quanto non appaia, ma queste sono considerazioni personali, abbiamo risposto che certo, ce ne preoccupiamo.
Non ci siamo espressi su temi di respiro internazionale, per quanto mi riguarda intenzionalmente, e credo che per gli altri valga lo stesso, dato che in larga misura sarebbero state posizioni PERSONALI e quindi non pertinenti. Abbiamo fatto riferimento, e richiesto di far riferimento, al programma nazionale, solo un intervento, di Luca Capriello, ha trattato temi che esulassero da ciò che "vediamo sentiamo e tocchiamo", ma è stato subito chiarito che si trattava di posizioni del tutto personali.
Ultima nota importante, ci sono stati chiesti i contatti dei ragazzi di Roma, li invito a discuterne perché saranno contattati a breve, e non saranno i soli.
Questo è quanto, l'incontro è terminato poco dopo le 13.
Le mie considerazioni sulla giornata
Mi sono recato al consolato per pura curiosità ed ho raccolto un paio di informazioni che mi hanno fatto molto piacere, anche se intrinsecamente le avevo già: la prima è che è opinione condivisa anche dagli analisti USA che alle politiche, se continua così, potremmo essere la PRIMA forza politica nazionale, non lo dico io, lo hanno ipotizzato loro, forse per lusingarci e comunque fa piacere, visto che non credo siano soliti fare certe affermazioni con leggerezza.
La seconda, per me davvero lieta, è che non ci comprendono e non è un nostro problema di comunicazione, dipende dal fatto che non siamo inquadrabili in schemi a loro noti- Questo quantomeno vuol dire che abbiamo realizzato qualcosa di nuovo. E' qualcosa di buono, bello e grande? Ce lo dirà il tempo che sempre è galantuomo.
Non ci capiscono loro e men che meno i nostri politici (politicanti), come si evince dalle loro dichiarazioni e ancor di più dalle mail che inviano, questo mi fa molto ben sperare. Nel loro non capirci ho percepito la forza del MoVimento, dalle loro domande ho capito l'immenso lavoro che ci troviamo davanti e che spero svolgeremo diligentemente.
Oltre alle nostre risposte dirette credo che cercassero anche di raccogliere qualche risposta implicita, ad esempio è loro interesse che il crimine organizzato rappresenti un rischio minimo per il personale americano di stanza in Italia. Ovviamente noi vorremmo spazzarlo via, ma a chiacchiere lo vorrebbero anche anche Cesaro e Cosentino, "PD e PDL", i due guanciali fra i quali ha allegramente dormito la diplomazia USA in Italia negli ultimi due decenni. Iil punto è: siamo in grado di farlo? La risposta se la daranno da soli nel tempo, stesso discorso vale per il problema rifiuti, loro respirano la nostra aria e usano la nostra acqua, la nostra posizione al riguardo credo sia limpida e notoria, ma si ripropone (per loro) la domanda precedente.
Discorso diverso meritano i temi non locali, gli americani, ad esempio, ci vendono tante armi con relativo trasferimento di tecnologia, ci rendono cofinanziatori del loro apparato di ricerca militare (vedi F35), dislocano le nostre truppe un po' dove gli pare (anche contro i nostri stessi interessi come in Libia e qui il discorso sarebbe lungo) , usano le nostri basi senza pagare nulla oltre ad aver raggiunto accordi per un ridispiegamento delle stesse in virtù delle loro nuove esigenze strategiche (l' Italia non è più prima linea ora serve supporto logistico) con buona pace dei cittadini (ad esempio di Vicenza).
Se agli americani si garantisse di poter continuare su questa strada, non avrebbero alcun interesse su quale sarebbe il futuro formale del nostro paese, potremmo anche renderci il primo stato anarchico matriarcale con Paperina come madre suprema, non gli interesserebbe.
Il guaio è che dubito fortemente che l' idea che avverto come condivisa nel MoVimento 5 Stelle di pacifica convivenza sulla terra, CONDIVISIONE E SAGGIO UTILIZZO DELLE SCARSE RISORSE, coincida con la loro visione del mondo e del valore delle vite "non americane".
Le mie opinioni su questi e tanti altri temi (Peak Oil, "Guerra al Terrorismo", medio oriente, "difesa", politica monetaria...) sono al momento abbastanza chiare e credo condivise, ma questo non è il punto. Credo sia il momento di iniziare a parlarne diffusamente e di inserirle nel programma là dove possiamo esprimere opinioni suffragate dai fatti, purtroppo ci sono cose che a noi poveri sudditi non vengono dette ma che inevitabilmente influenzano le scelte dei governanti.
Abbiamo paura? Io rispondo per me: NO! Certo, il potere non può permettere che in una nazione come l' Italia persone limpide e digiune di "segreti di stato" si trovino a decidere su cose che possono alterare equilibri che, gioco forza, in larga misura sfuggono alla nostra conoscenza, ciò di cui si dovrebbe aver paura è che venga fatto di tutto per evitare che questi cittadini arrivino a poter toccare con mano certe realtà. Viviamo brutti tempi (quelli degli uomini in verità) e quando dico di tutto intendo di tutto. Mi chiedo solo se per caso non abbiano più paura loro , consapevoli, che noi, in larga misura inconsapevoli».
* Fonte: Il sito di M5S
di Tiziano De Simone*
Volentieri pubblichiamo, sulla scia del pezzo di ieri, questa istruttiva e sincera cronaca del secondo incontro tra una delegazione del M5S e personale del Consolato USA di Napoli.
Napoli, 29 maggio 2012.
«Siamo stati invitati dall' analista politico del Consolato USA che voleva conoscerci per capire chi siamo. Già era avvenuto in precedenza, ne discutemmo ed andarono Roberto Fico, Marco Savarese e Fabiana Barbati.
Roberto, a cui si sono rivolti per invitarci, ha segnalato l'invito sul MeetUp, in seguito sono state raccolte le adesioni, sostanzialmente i primi che hanno risposto, sarebbe stato utile far in modo che fossimo un gruppo abbastanza rappresentativo: attivisti di vecchia data, personaggi con maggiore visibilità, nuovi venuti, persone impegnate in campi diversi e fortunatamente lo scopo è stato raggiunto in maniera praticamente automatica.
Ci siamo incontrati a partire dalle 11:20 fuori al consolato, alle 11 siamo entrati dopo una fase di accredito e controllo (consegna borse,documenti,cellulari e ricezione dei pass).
I presenti erano: Vega Colonnese, Francesco Cacciapuoti, Luca Capriello, Tiziano De Simone (io), Roberto Fico, Mariano Peluso, Giuseppe Rondelli, Ettore Scamarcia.
Ci ha ricevuto il cordialissimo Emanuele (analista politico del consolato) che ci ha poi presentato il Sig Brown, consulente politico dell'ambasciata, ci siamo recati in una sala riunioni insieme a due staffisti (mi si perdoni ma non ne ricordo i nomi) ed è cominciata la nostra informale chiacchierata.
Ci hanno chiarito ciò che già sapevamo: visti i sondaggi elettorali e la nostra evidente crescita si chiedevano chi siamo e a quali aree ideologiche o economiche facciamo riferimento oltre a cercare di capire come siamo strutturati e come prendiamo le decisioni.
Come primo passo ci siamo presentati,singolarmente, evidenziando già da questo punto quanto fossimo eterogenei per competenze, età (comunque molto bassa) ed anche stile (se mi si concede una nota strettamente soggettiva) cosa abbastanza atipica visto che di solito le entità politiche tendono all'omogeneità in maniera quasi automatica.
Abbiamo presentato le nostre esperienze, parlato di temi locali e concreti e personalmente mi sento di condividere tutto quel che è stato detto, che non riporto in dettaglio perché in nulla differisce da ciò che diciamo tutti i giorni in tutte le riunioni (rifiuti, olio esausto, partecipazione, orizzontalità...).
Gli interventi sono stati lunghi e rilassati. Gli analisti secondo i quali potremmo divenire addirittura la PRIMA FORZA POLITICA DEL PAESE, hanno accennato alla possibilità che lo spazio politico che ci siamo ricavati potrebbe essere occupato da altri soggetti che si presentassero in modo analogo al nostro (ad esempio "ALBA"). Abbiamo sottolineato che è ovvio che ci aspettiamo che si cerchi di occupare il "nostro" spazio, viene facile farlo quando si fa riferimento agli stessi gruppi di potere ed "ideologia" che ci hanno dato la nostra classe politica, ma dubitiamo fortemente che una mano di vernice arancione basti a trarre in inganno l'attuale base elettorale del M5S (cittadini giovani informati con un alto livello di istruzione secondo gli ultimi sondaggi). Ci hanno anche chiesto se abbiamo paura di un risultato come quello ipotizzato (ossia diventare una forza di governo), credo che il senso della domanda fosse molto più profondo di quanto non appaia, ma queste sono considerazioni personali, abbiamo risposto che certo, ce ne preoccupiamo.
Non ci siamo espressi su temi di respiro internazionale, per quanto mi riguarda intenzionalmente, e credo che per gli altri valga lo stesso, dato che in larga misura sarebbero state posizioni PERSONALI e quindi non pertinenti. Abbiamo fatto riferimento, e richiesto di far riferimento, al programma nazionale, solo un intervento, di Luca Capriello, ha trattato temi che esulassero da ciò che "vediamo sentiamo e tocchiamo", ma è stato subito chiarito che si trattava di posizioni del tutto personali.
Ultima nota importante, ci sono stati chiesti i contatti dei ragazzi di Roma, li invito a discuterne perché saranno contattati a breve, e non saranno i soli.
Questo è quanto, l'incontro è terminato poco dopo le 13.
Le mie considerazioni sulla giornata
Mi sono recato al consolato per pura curiosità ed ho raccolto un paio di informazioni che mi hanno fatto molto piacere, anche se intrinsecamente le avevo già: la prima è che è opinione condivisa anche dagli analisti USA che alle politiche, se continua così, potremmo essere la PRIMA forza politica nazionale, non lo dico io, lo hanno ipotizzato loro, forse per lusingarci e comunque fa piacere, visto che non credo siano soliti fare certe affermazioni con leggerezza.
La seconda, per me davvero lieta, è che non ci comprendono e non è un nostro problema di comunicazione, dipende dal fatto che non siamo inquadrabili in schemi a loro noti- Questo quantomeno vuol dire che abbiamo realizzato qualcosa di nuovo. E' qualcosa di buono, bello e grande? Ce lo dirà il tempo che sempre è galantuomo.
Non ci capiscono loro e men che meno i nostri politici (politicanti), come si evince dalle loro dichiarazioni e ancor di più dalle mail che inviano, questo mi fa molto ben sperare. Nel loro non capirci ho percepito la forza del MoVimento, dalle loro domande ho capito l'immenso lavoro che ci troviamo davanti e che spero svolgeremo diligentemente.
Oltre alle nostre risposte dirette credo che cercassero anche di raccogliere qualche risposta implicita, ad esempio è loro interesse che il crimine organizzato rappresenti un rischio minimo per il personale americano di stanza in Italia. Ovviamente noi vorremmo spazzarlo via, ma a chiacchiere lo vorrebbero anche anche Cesaro e Cosentino, "PD e PDL", i due guanciali fra i quali ha allegramente dormito la diplomazia USA in Italia negli ultimi due decenni. Iil punto è: siamo in grado di farlo? La risposta se la daranno da soli nel tempo, stesso discorso vale per il problema rifiuti, loro respirano la nostra aria e usano la nostra acqua, la nostra posizione al riguardo credo sia limpida e notoria, ma si ripropone (per loro) la domanda precedente.
Discorso diverso meritano i temi non locali, gli americani, ad esempio, ci vendono tante armi con relativo trasferimento di tecnologia, ci rendono cofinanziatori del loro apparato di ricerca militare (vedi F35), dislocano le nostre truppe un po' dove gli pare (anche contro i nostri stessi interessi come in Libia e qui il discorso sarebbe lungo) , usano le nostri basi senza pagare nulla oltre ad aver raggiunto accordi per un ridispiegamento delle stesse in virtù delle loro nuove esigenze strategiche (l' Italia non è più prima linea ora serve supporto logistico) con buona pace dei cittadini (ad esempio di Vicenza).
Se agli americani si garantisse di poter continuare su questa strada, non avrebbero alcun interesse su quale sarebbe il futuro formale del nostro paese, potremmo anche renderci il primo stato anarchico matriarcale con Paperina come madre suprema, non gli interesserebbe.
Il guaio è che dubito fortemente che l' idea che avverto come condivisa nel MoVimento 5 Stelle di pacifica convivenza sulla terra, CONDIVISIONE E SAGGIO UTILIZZO DELLE SCARSE RISORSE, coincida con la loro visione del mondo e del valore delle vite "non americane".
Le mie opinioni su questi e tanti altri temi (Peak Oil, "Guerra al Terrorismo", medio oriente, "difesa", politica monetaria...) sono al momento abbastanza chiare e credo condivise, ma questo non è il punto. Credo sia il momento di iniziare a parlarne diffusamente e di inserirle nel programma là dove possiamo esprimere opinioni suffragate dai fatti, purtroppo ci sono cose che a noi poveri sudditi non vengono dette ma che inevitabilmente influenzano le scelte dei governanti.
Abbiamo paura? Io rispondo per me: NO! Certo, il potere non può permettere che in una nazione come l' Italia persone limpide e digiune di "segreti di stato" si trovino a decidere su cose che possono alterare equilibri che, gioco forza, in larga misura sfuggono alla nostra conoscenza, ciò di cui si dovrebbe aver paura è che venga fatto di tutto per evitare che questi cittadini arrivino a poter toccare con mano certe realtà. Viviamo brutti tempi (quelli degli uomini in verità) e quando dico di tutto intendo di tutto. Mi chiedo solo se per caso non abbiano più paura loro , consapevoli, che noi, in larga misura inconsapevoli».
* Fonte: Il sito di M5S
15 commenti:
La popolarità del M5S deriva dal suo essere tutto senza essere niente, dall'essere un movimento di protesta privo di un programma.
Nel momento in cui dovesse andare al governo si spappolerebbe come neve al sole. Non parliamo poi di andare al governo in una situazione come quella attuale, in cui si troverebbe istantaneamente costretto a scegliere fra irreggimentarsi dietro la sete di sangue dell'usura internazionale e i diktat dell'impero, rovesciandosi come un guanto di gomma, o mandare in fallimento il sistema finanziario, proclamare la legge marziale e trasformare l'Italia in una specie di Nicaragua sandinista.
Il ruolo di un movimento come quello di Grillo può essere solo quello di protesta ed erosione della governabilità. La democrazia diretta è come l'investitura divina: un appello ideologico che in termini di governo non vuol dire niente.
Sono d'accordo.
Qui c'è il programma: http://www.beppegrillo.it/iniziative/movimentocinquestelle/Programma-Movimento-5-Stelle.pdf
Se ti fai un giro per per internet ci sono più di 100 portali territoriali del M5S che si organizzano, creano idee e informano. Pensare che il M5S sia solo un movimento di protesta come ad esempio quello di Seattle in passato o indignados oggi, significa non aver nessuna visione d'insieme di quello che è accaduto negli ultimi dieci anni. Il movimento ricopre un ruolo fondamentale come mezzo d'informazione alternativo al sistema vigente...ma sopratutto propone una visione diversa da quella prettamente consumistica capitalistica che governa il nostro sistema. Comunque vada a finire avrà come minimo riavvicinato le persone alla politica e risvegliato in loro la voglia di ragionare.
Dire che se andassimo al governo nella situazione attuale sarebbe comunque un disastro è una conclusione senza nessuna analisi in merito:
1) nessun altro partito o movimento in questo momento ha una pianificazione al di fuori di quella che ha fatto la troika per tutti i paesi europei, da qui anche la debolezza dei nostri partiti e quindi nessun altro può portarci fuori dall'europa.
2)rimanere in europa ci porterà comunque ad un continuo decadimento del sistema sociale per arrivare nel giro di 5-6 anni ad una situazione simile alla Grecia se non prima e a questo punto se devo scegliere: meglio uscire prima e pagare subito le conseguenze che rimanere in uno stato di lenta morte con agonia. Nessuno sa di certo come andrà ha finire ma condivido che questa moneta serva e sia servita solo a favorire le grandi oligarchie finanziarie e multinazionale.Es. http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=a9y1-_HWlCk
3)Il rischio di legge marziale e di trasformare l'Italia in una specie di Nicaragua al momento è più probabile che avvenga se rimaniamo in europa dove scontri e sollevazioni popolari saranno sempre più frequenti...(Dare un occhio alla Grecia)
concordo quasi in tutto, tranne che saranno sufficienti 18 24 mesi per essere l'attuale grecia.
Vuoi sapere perchè iete da naso voi grillini? Perché il vostro Beppe nell'ultimo incontro a Parma ha citato alcuni passi di quest articolo in cui sono scritti numerosi falsi.
http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.it/2012/08/lattacco-alla-repubblica-del-ecuador.html
Grillo ha ripetuto alcune affermazioni non verificabili e senza fondamento dell'articolo fra cui quella che la Kirchner è andata a Manhattan a restituire parte del debito argentino (come si legge qui)
Il 3 agosto 2012, con un anticipo rispetto alla scadenza di 16 mesi, la presidente della Repubblica Argentina, Cristina Kirchner, si presenta alla sede di Manhattan
Balle, la Kirchner quel giorno stava a lla borsa di Buenos Aires. Non siete affidabili per nulla, avete un'organizzazione che è fintamente tipo cloud ed è invece spaventosamente accentrata, non avete uno straccio di idea su come mettere in pratica le vostre idee. Fatemi vedere qualcosa di concreto e cambio idea. A Roma in che zone state?
Soprattutto: IL 27 OTTOBRE CHE FATE? AVETE UN IDEA DI CHE POSIZIONE PRENDERE O ANCHE LI CINCISCHIATE?
Come già oramai sperimentato altre volte in tanti forum le persone che vogliono criticare anche giustamente un opinione e un articolo parlano di quello... e non cambiano discorso e sparano con un uscita diversa solo per demonizzare. Quell'articolo la scritto mica grillo...anche su questo blog e altri alcune volte si prendono articoli esterni e magari non si verifica ogni cosa, comunque nei discorsi in cui grillo affronta questo problema si capisce per chi ha un minimo di buon senso che fa riferimento allo sconto tra FMI e Argentina --- Cristine vs Cristine che è un modo per far capire alla gente che volendo si può andare contro le oligarchie finanziare se uno vuole...e anche evitare di pagare il debito.
Per evitarmi perdite di tempo non risponderò più a nessun anonimo o persona che è incapace a tenere l'attezione sull'argomento principale del blog per più di un commento. Comunque io parlo a titolo personale visto che non devo seguire nessun direttivo e ragiono con la mia testa che con molta probabilità il 27 ci sarò.
Come al solito cercate di rigirare la frittata. In quell'articolo si dice ad esempio CHE MORALES HA LEGALIZZATO LA COCAINA. Lo capisci che è una stronxata troppo grossa? Ma uno può prendere per buona qualsiasi fesseria sparata da un altro per di più in un articolo pieno di cose sballate scritto da uno che non è affidabilissimo per non dire peggio? Io dico di no.
INOLTRE E' INUTILE CHE TERGIVERSIATE: il movimento che cosa vuole fare il 27? Che cavolo significa che ognuno fa come gli pare? Siete molto ma molto strani.
Anonimo Geremia dice:
L'intervista USA è un fatto molto interessante e significativo. In quanto a certe obiezioni é da dire che, non essendo nessuno perfetto cioé infallibile, quando c'é una competizione alla fine prevale che di errori ne fa meno. In politica l'errore principale di molti adetti ai lavori è considerarsi al di sopra degli elettori anzichè al servizio di essi e questo porta a sottovalutarne la forza perchè, essendo almeno formalmente in un regime democratico, cammina cammina gli inganni e gli sbagli maturano frutti tossici per la Nazione cosi da portare chi governa in barba al popolo a conclusioni anche personali funeste. Gli analisti statunitensi, da buoni pragmatici, hanno contattato direttamente sebbene ufficiosamente alcuni rappresentanti del M5S i quali, a mio parere si sono comportati correttamente cioè da persone oneste e senza pregiudizi politici. Il M5S, a mio parere, ha successo perché si ispira ad una partecipazione democratica della gente "alla svizzera".
In questo blog non si parla che di americani che hanno preso a cuore Beppe Grillo, di chi vincerà tra Obama e Romney, degli Stati Uniti come il Paese egemone ma profondamente democratico e roba del genere.
Non so se non siete informati di quello che succede nel mondo o avete preso una cotta per i più gtandi criminali di tutti i tempi.
Siete al corrente del fatto che i soldati americani in fuga dall'Afghanistan hanno chiesto ai Russi di farli passare per il loro territorio e questi hanno risposto che imporranno loro condizioni durissime per la loro salvezza?
Lo sapete che l'Iran manda un drone al mese a sorvolare il territorio di Israele e questo quasi non se accorge?
Perché non parlate di queste cose invece di scrivere articoli che non interressano nessuno? Perché non prendete mai una iniziativa per dare una mano a "sollevare il popolo"?
Insomma da che parte state? E a che gioco giocate?
Anonimo delle ore 19:19: di sicuro hai visto un altro film. Non vale nemmeno la pena risponderti.
Da tempo seguo con attenzione quello che succede nel mondo. Il film li vedete voi, che siete ancora convinti che il PD, che si è trasformato in una lobby di banchieri, sia il primo partito in Italia.
Comunque vi sveglierete dal vostro incubo quando ci saranno le elezioni e allora lo capiranno tutti che ci state inondando di menzogne.
Non vi ho mai chiesto di rispondermi, perché so che non avete nulla da dire. Ho solo fatto qualche commento per vedere fino a che arrivava la vostra impudenza.
E secondo te chi comanda in Svizzera... il popolo o le banche?
Geremia chiarisce:
Le Banche, cioé la finanza internazionale, tendono a stabilire il loro imperio sull'Orbe terracqueo intero, questo é indiscutibile, però tale impero é ancora in fieri sebbene estesissimo e potentissimo. Un impero spietato come quello degli strozzini, tende a schiacciare i sudditi e a congelare ogni anelito di libertà obliterando ogni traccia di democrazia che non sia condotta da loro con l'anello al naso.
Parlando di partecipazione democratica "alla svizzera" non volevo dire che in Svizzera non comandano le Banche (è notorio come le Banche abbiano fra l'altro una residenza privilegiata in quel paese) ma mi riferivo simbolicamente a quel particolare rito di partecipazione della collettività alle decisioni che concernono la cosa pubblica e che avviene "per alzata di mano" sulle pubbliche piazze secondo uno spirito ed una forma che realizza una reale partecipazione della gente al governo della Città. I referendum, da noi, sono una partecipazione democratica simile ed é per questa caratteristica che in seguito ai risultati dei referedum per acqua e nucleare il Drago si é scatenato con lo spread ancor più furiosamente del consueto . Ora ci sta prendendo per il collo e la gente continua a suicidarsi per la disperazione. Proprio come vuole il Molech.
Anonimo Demetrio
E' strano, ma anch'io ho proprio l'impressione che il lettore si riferisca ad un altro film.
Anonimo Demetrio
Mi pare che il PD non sia stato tirato in ballo nella presente discussione e il "Voi" mi sembra improprio dato che non tutti quelli che intervengono con i commenti sono omogenei per appartenenza politica, o ideologica o di opinione. Fra l''altro qualcuno potrebbe anche indispettirsi di essere accomunato al PD. Si é di tante idee ed opinioni nella vasta ed eteronegea platea del Web: non mi sembra giusto fare di ogni erba un fascio.
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