[ venerdì 27 settembre 2019 ]
Tutti i media di regime esultano: «Fridays for future, cortei in oltre 180 città italiane... "Siamo più di un milione"»...
Tutti i media di regime esultano: «Fridays for future, cortei in oltre 180 città italiane... "Siamo più di un milione"»...
COME MINIMO MOLTO STRANO.
Ebbene, pensare che quello dello «sciopero» costituisca un qualche “movimento” e credere che basti la povera astuzia di utilizzare tale presunto “movimento” per portarvi i propri contenuti e istanze “altre”, attesta unicamente la visione errata di coloro che si entusiasmano sempre e comunque quando c’è molta “gente” in strada e in piazza, e, di piú presumono di poterla indirizzare “altrimenti”. Mentre partecipano soltanto come subalterni totali - e con piccolo cervello - a dare apporto alla nuova massiccia operazione capitalista globale.
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Ogni gruppo e raggruppamento, diciamo “critico”, che ha o indetto, o partecipato all’indizione, o comunque vi aderisce, lo usa come una “borsa” in cui riporre, ossia appiccicarvi, i propri specifici contenuti. Peraltro, sarebbe meglio parlare di manifestazione, dato che lo sciopero è strumento di lotta sindacale, ma anche politica, quindi presuppone una controparte, con cui o trattare o imporre un “braccio di ferro”, e questo non appare il caso. Infatti, e comunque, si va dai massimi «organismi sovranazionali» come l’Onu e l’Ue, alle centrali del grande capitale transnazionale, in coloro che concordano sulla «lotta al cambiamento climatico»: ossia, gli autori, diretti e/o indiretti, del grande inquinamento e della massiccia devastazione a livello planetario, nazionale, regionale, di intere aree, cioè i responsabili dello stesso emergere e porsi della “questione climatica”, sono d’accordo a contrastare il «cambiamento climatico” & «surriscaldamento globale».
Inoltre, è piuttosto noto (ma a quanto pare non abbastanza, o si preferisce non recepirlo) che la messa in piedi a livello mondiale dell’“operazione-Greta”, con ampia diffusione del “gretinismo” e dei tanti “gretini”, è stata accuratamente preparata, lanciata e montata, con supporto delle potenze indicate e dei media mondiali, e che alla sua base e come suo obiettivo c’è il lancio di un business valutato su circa 100.000 miliardi di dollari (e simile è in euro), vale a dire una nuova via di sbocco alla crisi in cui si sta (re-)infilando il capitalismo nel suo complesso sul piano planetario. È del tutto evidente che questo “chiodo” non schiaccerà alcun altro “chiodo”, ma aggiungerà altri “mali” a quelli già precedenti e in atto e in corso - aggiungendovi altre nuove oppressioni, tasse, vincoli, etc., sulle popolazioni. Cartina di tornasole: lo sconcio nuovo governo (M5S-Pd-LeU-Renzi-Autonomie & Italiani all’estero), nella persona dell’“elevato” (ironia scontata) Conte, si è subito fiondato a proclamare il lancio anche italico del Geen New Deal … (intanto, concedendo anche la giustificazione dell’assenza a scuola per il 27 settembre agli studenti).
Ebbene, pensare che quello dello «sciopero» costituisca un qualche “movimento” e credere che basti la povera astuzia di utilizzare tale presunto “movimento” per portarvi i propri contenuti e istanze “altre”, attesta unicamente la visione errata di coloro che si entusiasmano sempre e comunque quando c’è molta “gente” in strada e in piazza, e, di piú presumono di poterla indirizzare “altrimenti”. Mentre partecipano soltanto come subalterni totali - e con piccolo cervello - a dare apporto alla nuova massiccia operazione capitalista globale.
11 commenti:
La cosa più inquietante è vedere la pubblicità sulle energie alternative con il logo dell'ENI pitturato di verde.
Da tempo immemorabile tentano di mettere le mani sull'ENI che è forse il più importante strumento di politica estera dell'Italia.
Senza ovviamente dimenticare i tentativi di riconversione ecologica dell'ILVA fatti con l'evidente scopo di chiuderla.
Tutta questo insistere sul verde serve per attaccare le attività strategiche di quei paesi che si cerca di indebolire.
Scusa 100 mila miliardi per far cosa ? efficienza energetica , risparmio energetico e introduzione massiccia delle rinnovabili ? Sarebbe un male questo per l'ambiente e le ricadute sul benessere sanitario? Infine sono 550 mld le sovvenzioni a livello mondiale alle fossili e di queste 18 riguardano proprio l'Italia. Gli organizzatori dei gretini quindi sono contro ai fruitori di queste sovvenzioni ?
Ritengo che questa posizione sostanzialmente liquidazionista nei confronti di cosa è successo oggi nelle piazze italiane sia un gravissimo errore strategico. Il pensiero complottista, che vede in ogni fenomeno un marchio di un nemico invisibile, sia in fondo funzionale al protrarsi dello status quo, che viene visto come un mostro imbattibile.
E' senz'altro vero che dietro Greta ci sono le elité liberal-progressiste che puntano sul rilancio economico capitalista attraverso un new deal green. Nondimeno, spesso il nemico sbaglia la mossa. Lo ha fatto tanti anni fa investendo su un certo vagone piombato, può farlo di nuovo. NON STO OVVIAMENTE NE' PARAGONANDO GRETA A LENIN NE' IN GENERALE AFFERMANDO CHE QUESTO ERRORE LO STIA FACENDO ADESSO. Ma in generale, ovviamente, può sbagliare.
Dietro questo movimento a me sono parse lampanti le seguenti caratteristiche anti-sistemiche:
1) Il superamento dell'ecologismo delle scelte personali. Questi ragazzi, e la stessa Greta, non dicono di voler risolvere, come è stato fino ad adesso, il problema climatico attraverso la scelta etica di tutti i giorni. C'è anche questo, ma c'è sostanzialmente la richiesta agli Stati e ai governi di fare subito qualcosa. Se avete seguito i dibattiti di oggi, nei talk della mattina mi è parso subito evidente l'atteggiamento di tutti i destri (dal giornalista della Verità, alla senatrice di Forza Italia), un aggrapparsi conservatore post-festam all'ecologismo delle scelte personali: voi cosa fate tutti i giorni, invece che protestare? non è meglio andare a scuola a studiare il comportamento civico per salvare il pianeta? Tutte balle, dato che i ragazzi rispondevano loro: non dobbiamo cambiare (solo) noi, dovete fare voi leggi adesso fortemente restrittive nei confronti degli industriali.
2) Il ruolo sovrano degli Stati su cui voi insistete tanto. Scelte tanto restrittive non le faranno mai gli industriali nella loro liberalità. La possono fare solo governi (questo ovviamente lo dico io, non i ragazzi) che con autorità decretino una condizione di stato di eccezione e costringano obtorto collo gli industriali a chiudere le ciminiere. Magari perché no, nazionalizzando intanto tutte le acciaierie, le industrie principali e il sistema di produzione energetica. Non mi sembra poco lavorare perché questa ovvia deduzione baleni nella mente di chi pretende scelte ecologiche così forti, ma ancora non capisce che SOLO DA QUESTA STRADA possono passare.
3) L'IRREALIZZABILITA' DELLE LORO RICHIESTE. Sembra paradossale, ma questo è proprio l'elemento più anti-sistemico. Il capitalismo globalizzato non può fare nulla e sicuramente non può fare tutto quello che questi ragazzi pretendono. Cosa succede se le richieste dovessero protrarsi, se le forme di lotta dovessero radicalizzarsi? Conoscete il gruppo di XR? XR è sostanzialmente l'ala più radicale di questo movimento. Ad ottobre ha proclamato in tutto il mondo l'inizio di una lotta ad oltranza con una richiesta del tutto assurda. Ora non ho il link e non ho tempo per cercarlo, ma l'ordine dell'assurdità è analogo: XR pretende qualcosa come emissioni zero entro il 2022. Per ottenere questa pretesa irrealizzabile minacciano di bloccare le strade, le ferrovie, di circondare i parlamenti. Potrebbero fare un fiasco totale. Vedremo. Immaginiamo che riescano. Loro si dicono totalmente non violenti. Ma cosa potrebbe succedere?
Per tutte queste ragioni vi inviterei ad approfondire, prima di liquidare.
Già scrivono che il movimento sedimenterà, Questi vorrebbero rioccupare lo spazio politico che sta perdendo M5S con questa operazioncina ed sostenuta da un fantomatico green new deal. Avremo presto l'altra europa con Greta? Insopportabile.
Austerità "green", tasse "green", deindustrializzazione "green", Panda fuorilegge in nome delle nuove auto "green". Ce lo chiede "il pianeta"...
creare città sostenibili
Entro il 2050, circa il 60% della popolazione mondiale vivrà nelle città. Le città occupano oggi solamente il 3% della superficie terrestre, tuttavia sono responsabili del 60-80% del consumo energetico e del 75% delle emissioni di carbonio. La rapida urbanizzazione esercita pressione sulle forniture di acqua dolce, sulle fognature, sull’ambiente e sulla salute pubblica.
Con l’aumentare della popolazione, sarà necessario trovare nuove risorse ma la via da seguire non deve essere quella del passato: occorrerà investire in energie rinnovabili, mobilità condivisa e digitalizzazione dei servizi.
In due parole: smart city.
Le smart city sono le città del futuro che con l’aggettivo intelligente indicano uno sviluppo sostenibile delle infrastrutture e di tutti i servizi alla comunità.
Gli obiettivi di una smart city sono molti ma tutti si fondano sulla tecnologia come volano per portarli avanti.
La connettività sempre più diffusa può essere uno strumento per creare una mobilità condivisa efficiente, servizi della PA disponibili sui propri smartphone e sistemi di demotica che aiutino a risparmiare sui consumi e far bene all’ambiente.
Le sfide che le città affrontano possono essere vinte in modo da permettere loro di continuare a crescere, migliorando l’utilizzo delle risorse e riducendo l’inquinamento e la povertà. Il futuro che vogliamo include città che offrano opportunità per tutti, con accesso ai servizi di base, all’energia, all’alloggio, ai trasporti e molto altro.
Qual è il nostro compito?
– Informarci sul sistema di raccolta differenziata del nostro Comune e portarla a termine in maniera attenta e scrupolosa
– Tutelare gli spazi verdi e valorizzare le aree urbane
– Controllare i consumi domestici di acqua ed energia
– Preferire il trasporto pubblico a quello privato.
– Rendere il verbo “condividere” il modello di vita per i prossimi anni
– Utilizzare servizi di car, scooter e bike sharing e investire nelle aree di co-working
– Supportare i positivi legami economici, sociali e ambientali tra aree urbane, periurbane e rurali rafforzando la pianificazione dello sviluppo nazionale e regionale
– Supportare i Paesi meno sviluppati, anche con assistenza tecnica e finanziaria, nel costruire edifici sostenibili e resilienti utilizzando materiali locali.
http://futuredem.it/wordpress/2019/09/12/obiettivo-11-creare-citta-sostenibili/
Mario Manforte
Ieri a Roma c'erano 200.000 studenti a manifestare e definirli tutti "Gretini" come fai tu in nome dell'idea che Capitalismo e clima sono compatibili, che l'inquinamento non ha riflessi sul clima (come se questo fosse sganciato dalle relazioni con la natura e il devastante modello di sviluppo imperialistico) e' non solo estraneo alla tradizione rivoluzionaria che sempre tende un ponte verso i movimenti di contestazione anche se primitivi e parziali, ma e' davvero sconcio ed impolitico!
Mauro P.
Io concordo con l'autore dell'articolo. Ogni persona di buon senso e' e sara' d'accordo nel lottare in favore della tutela dell'ambiente, contro il riscaldamento globale ecc. Qui pero' la questione e' un'altra: lo "strano" sostegno che viene dato a questa GIUSTISSIMA CAUSA da parte di enti, organizzazioni, media e simili che non si son MAI distinti per la loro attivita' in favore del bene comune. Se IMPROVVISAMENTE la RAI, il Corriere della Sera… l' UE, l' ONU… grande capitalismo nazionale e internazionale e tanti altri sono rimasti folgorati sulla "via del clima" a me la cosa puzza di bruciato… A questo proposito vorrei ricordare la proposta del Premier Conte di inserire la difesa dell'ambiente nella Costituzione… un modo per infilare di soppiatto qualche nuova sconceria come il Pareggio di Bilancio? Pensar male e' peccato, pero'...
Francesco F.
Manduria (Ta)
...ovviamente volevo dire " SCONCEZZA " e non "sconceria" ... Chiedo scusa.
Francesco F.
Manduria (Ta)
La cosa ancora più oscena è la strumentalizzazione dei ragazzini. un dodicenne protesta da solo ed il sindaco è pieno di elogi.
https://www.huffingtonpost.it/entry/12enne-manifesta-per-il-clima-da-solo-in-piazza-nel-foggiano-e-ammirevole_it_5d8e2e33e4b0019647a7ccfa?utm_hp_ref=it-homepage
Ma cpsa volete che capisca un dodicenne se non quello che gli hanno ripetuto gli adulti che ha attorno.
Mi viene in mente una sola cosaa da dirgli: lasciate i ragazzini fuori dalle vostre manifestazioni politiche che queste manipolazioni sono disgustose.
Un pezzo di rara ottusità. Veramente deplorevole da non potersi commentare. Guardate da vicino le proposte dei gruppi FFF tipo questa
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=512173846248507&id=396136951185531
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