[ 15 dicembre 2017 ]
“Venerdì nero per chi viaggia in aereo". Così le agenzie. Uno sciopero combinato del trasporto aereo, quello di oggi, promosso da diverse sigle. In Alitalia, dove le cose van sempre peggio, è stato indetto dalla C.U.B. Trasporti — viva la C.U.B.!
Ma la vera novità è che incroceranno le braccia per quattro ore, mi risulta per la prima volta in assoluto, piloti e assistenti di volo della Ryan Air. Malgrado sia indetto da Fit Cisl (sic!) e Anpac, mi auguro che sia un grande successo. E se questo accadesse sarebbe un fatto di enorme importanza.
Il perché è presto detto. Lo dico senza peli sulla lingua: il regime interno nella compagnia low cost irlandese è FASCISTA, con le maestranze schiavizzate e senza tutele. Ryan Air è infatti un esempio di matrimonio perfetto tra liberismo sfrenato e tirannia padronale, una compagnia-zona-franca a cui è stato permesso, per battere la concorrenza, di calpestare diritti sindacali e umani di chi ci lavora.
Detto fatto. Appena ricevuto l'avviso dello sciopero la direzione di Ryan Air ha minacciato i piloti di cancellare gli aumenti salariali (irrisori) previsti. Un fatto gravissimo, com'è evidente, a clamorosa conferma di quanto ho detto.
Anche politici di governo e d'opposizione, come la bella addormentata nel bosco, sono stati costretti ad esecrare l'atteggiamento della compagnia. Come se non fosse a loro stessi noto il regime tirannico e disumano a cui sono sottoposte le maestranze Ryan Air.
Condanna, pensate un po', anche da parte dei ministri Calenda, Poletti e quindi Del Rio.
Già, del Rio e Calenda, quelli che hanno fatto i salti mortali per vendere Alitalia alla compagnia irlandese —anche dopo il patatrac del settembre scorso con la cancellazione di oltre 700 voli.
Del Rio, Calenda e servi vari, coloro che oltre a voler "risanare" Alitalia consegnando le maestranze al dispota Michael O'Leary, gli hanno consegnato slot dappertutto, anche a Fiumicino, a danno della stessa Alitalia; che solo un anno fa han concesso 44 nuove rotte. Che hanno acconsentito, con i cosiddetti "accordi di comarketing", che la compagnia irlandese ricevesse sussidi per 40 milioni di euro.
E' ora di imporre a Ryan Air un cambio di registro, il rispetto dei diritti sindacali e umani costituzionalmente garantiti. Altrimenti la si butti fuori dall'Italia, la qual cosa sarebbe necessaria per porre fine al far west dei cieli italiani, i più "liberalizzati" d'Europa.
E noi cittadini, oramai considerati consumatori decerebrati, sarebbe ora che ci diamo una svegliata. Se fossimo cittadini consapevoli non dovremmo mai più volare con Ryan Air.
Non vi pare?
“Venerdì nero per chi viaggia in aereo". Così le agenzie. Uno sciopero combinato del trasporto aereo, quello di oggi, promosso da diverse sigle. In Alitalia, dove le cose van sempre peggio, è stato indetto dalla C.U.B. Trasporti — viva la C.U.B.!
Ma la vera novità è che incroceranno le braccia per quattro ore, mi risulta per la prima volta in assoluto, piloti e assistenti di volo della Ryan Air. Malgrado sia indetto da Fit Cisl (sic!) e Anpac, mi auguro che sia un grande successo. E se questo accadesse sarebbe un fatto di enorme importanza.
Il perché è presto detto. Lo dico senza peli sulla lingua: il regime interno nella compagnia low cost irlandese è FASCISTA, con le maestranze schiavizzate e senza tutele. Ryan Air è infatti un esempio di matrimonio perfetto tra liberismo sfrenato e tirannia padronale, una compagnia-zona-franca a cui è stato permesso, per battere la concorrenza, di calpestare diritti sindacali e umani di chi ci lavora.
Detto fatto. Appena ricevuto l'avviso dello sciopero la direzione di Ryan Air ha minacciato i piloti di cancellare gli aumenti salariali (irrisori) previsti. Un fatto gravissimo, com'è evidente, a clamorosa conferma di quanto ho detto.
Anche politici di governo e d'opposizione, come la bella addormentata nel bosco, sono stati costretti ad esecrare l'atteggiamento della compagnia. Come se non fosse a loro stessi noto il regime tirannico e disumano a cui sono sottoposte le maestranze Ryan Air.
Condanna, pensate un po', anche da parte dei ministri Calenda, Poletti e quindi Del Rio.
Già, del Rio e Calenda, quelli che hanno fatto i salti mortali per vendere Alitalia alla compagnia irlandese —anche dopo il patatrac del settembre scorso con la cancellazione di oltre 700 voli.
Del Rio, Calenda e servi vari, coloro che oltre a voler "risanare" Alitalia consegnando le maestranze al dispota Michael O'Leary, gli hanno consegnato slot dappertutto, anche a Fiumicino, a danno della stessa Alitalia; che solo un anno fa han concesso 44 nuove rotte. Che hanno acconsentito, con i cosiddetti "accordi di comarketing", che la compagnia irlandese ricevesse sussidi per 40 milioni di euro.
E' ora di imporre a Ryan Air un cambio di registro, il rispetto dei diritti sindacali e umani costituzionalmente garantiti. Altrimenti la si butti fuori dall'Italia, la qual cosa sarebbe necessaria per porre fine al far west dei cieli italiani, i più "liberalizzati" d'Europa.
E noi cittadini, oramai considerati consumatori decerebrati, sarebbe ora che ci diamo una svegliata. Se fossimo cittadini consapevoli non dovremmo mai più volare con Ryan Air.
Non vi pare?
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