[ 1 dicembre ]
Il 2-3 dicembre la sezione di Parigi di EReNSEP [di cui Costas Lapavitsas, nella foto, è tra i fondatori, NdR] ospita una conferenza internazionale sul tema "La Francia e l'Europa dopo Brexit".
Numerosi gli esponenti politici, gli economisti e gli intellettuali che prenderanno la parola, provenienti da diversi paesi europei. Dall'Italia Stefano Fassina e Moreno Pasquinelli.
Più sotto la presentazione del Convegno ed il programma.
«L'era della globalizzazione, del dominio della finanziarizzazione e dell'adesione cieca adesione ai mercati, sta volgendo al termine.
Vi è una crescente domanda di ripristino del controllo pubblico sui mercati, di una ristrutturazione democratica dello stato-nazione, di fronte alla sfida ecologica e del rafforzamento dell'economia sociale. Queste sono le principali questioni che saranno discusse a Parigi.
Per l'Europa quelli attuali sono momenti critici. L'UEM ha irrevocabilmente fallito, l'economia europea non ha slancio, mentre sono in costante crescita, nel popolo lavoratore, la rabbia e l'indignazione. Purtroppo i beneficiari sono la destra dura, addirittura il fascismo. La Sinistra Europea sta pagando a caro prezzo per la sua accettazione sbagliata dell'ideologia dell'europeismo, la sua adesione alla UE e UEM, la sua accettazione implicita del motto neoliberista che "Non c'è alternativa".
Le nubi si addensano in Europa, e la Francia può diventare un punto focale della tempesta in arrivo. C'è ancora tempo per la sinistra di plasmare la direzione degli eventi, ma prima deve scrollarsi di dosso il suo vecchio bagaglio e rinnovare le sue proposte in materia di economia, società e politica».
Il 2-3 dicembre la sezione di Parigi di EReNSEP [di cui Costas Lapavitsas, nella foto, è tra i fondatori, NdR] ospita una conferenza internazionale sul tema "La Francia e l'Europa dopo Brexit".
Numerosi gli esponenti politici, gli economisti e gli intellettuali che prenderanno la parola, provenienti da diversi paesi europei. Dall'Italia Stefano Fassina e Moreno Pasquinelli.
Più sotto la presentazione del Convegno ed il programma.
«L'era della globalizzazione, del dominio della finanziarizzazione e dell'adesione cieca adesione ai mercati, sta volgendo al termine.
Vi è una crescente domanda di ripristino del controllo pubblico sui mercati, di una ristrutturazione democratica dello stato-nazione, di fronte alla sfida ecologica e del rafforzamento dell'economia sociale. Queste sono le principali questioni che saranno discusse a Parigi.
Per l'Europa quelli attuali sono momenti critici. L'UEM ha irrevocabilmente fallito, l'economia europea non ha slancio, mentre sono in costante crescita, nel popolo lavoratore, la rabbia e l'indignazione. Purtroppo i beneficiari sono la destra dura, addirittura il fascismo. La Sinistra Europea sta pagando a caro prezzo per la sua accettazione sbagliata dell'ideologia dell'europeismo, la sua adesione alla UE e UEM, la sua accettazione implicita del motto neoliberista che "Non c'è alternativa".
Le nubi si addensano in Europa, e la Francia può diventare un punto focale della tempesta in arrivo. C'è ancora tempo per la sinistra di plasmare la direzione degli eventi, ma prima deve scrollarsi di dosso il suo vecchio bagaglio e rinnovare le sue proposte in materia di economia, società e politica».
7 commenti:
Ancora con la sinistra...
Che vuol dire di grazia "scrollarsi di dosso il vecchio bagaglio"?
Lo avete capito o no che se succede qualcosa sarà in meno di un anno di tempo?
E pensate che si possa fare qualcosa in pochi mesi con un movimento del tutto eterogeneo, frammentato, litigioso al suo interno che (nelle vostre parole) deve ancora "cominciare" a prendere una posizione univoca?
Ma poi se si scrolla di dosso il vecchio bagaglio quale sarebbe il nuovo?
MA COSA CAVOLO CREDETE CHE GLIENE FREGHI ALLA GENTE di stare appresso a questi dubbi e indecisioni amletiche?
C'è Grillo, c'è Salvini bastano e avanzano, questo penserà la gente.
Quindi la domanda alla quale naturalmente "se" risponderete lo farete ciurlando nel manico: quanto un Fassina è disposto ad allearsi con Grillo?
Non si allea?
Se non si allea dichiarandolo apertamente significa che non è veramente deciso a uscire dall'euro. Punto.
Questo non lo dico solo io, è quello che pensa la gente.
Prima lo capite meglio è anche se in effetti ormai siete cosí pochi e cosí fiacchi che perdervi o trovarvi fa assolutamente lo stesso.
La sx deve fare due cose per essere credibile,costituirsi in procura e farsi processare per attentato alla costituzione (siamo migliori di quelli di dx solo se siamo prima di tutto diversi anche quando paghiamo),dopo aver fatto questo fare tabula rasa di chi ha preso parte attiva in parlamento negli ultimi 20-30 anni magari espellendoli dal partito,dopo rifondare tutto su basi economiche ovvero al partito comunista italiano puo' appartenere solo chi ha un reddito sotto una certa somma e se lo supera deve devolvere la differenza ai poveri.Se questo non avviene è solo aria per la bocca,nessuna persona benestante o ricca farà mai interessi della povera gente in particolar modo se si arricchisce con la politica.
Tutti a darci lezioni e a farci rampogne, a sparare sentenze.
Ascoltiamo con pazienza, a volte ci obbligate però a leggere commenti che fanno cadere le braccia.
M5S... Lega Nord...
Non si giudica solo dai voti.
La lotta politica significa avere delle idee forti, intelligenze che possano davvero dare un contributo per salvare il Paese.
Non pensiamo che M5S sia adeguato alla bisogna, a fare fronte allo Stato d'eccezione in cui entriamo.
Quando arriverà lo shock ve ne accorgerete e le vostre illusioni andranno ramengo.
Noi, che sosteniamo M5S, pensiamo al dopo.
Che vi piaccia o meno.
E poi... Ohhh basta con questa litania della sinistra! Litania francamente qualunquista se non fascistoide...
No scusate ma non si può sempre rimandare a "poi vedrete".
Io "vedo", adesso, una sinistra che si è venduta, una che non riesce a trovare il coraggio e un'altra che è peggio dell'Armata Brancaleone del Gruppo TNT messi assieme.
Dove sta "oggi" la sinistra, me lo dite?
Quando, in quanto tempo, da che cosa potremo finalmente decidere che la sinistra è o morta o risorta?
Perché sta per essere indetto una sorta di regime totalitario?
Ecco, ma se poi non viene indetto?
Ditemi i tempi: 2017? 2018? Un giorno chissà?
Per me state solo perdendo tempo e continuate a ciurlare nel manico per nascondere la vostra totale impotenza e posizione di fuorigioco definitivo.
Potrei sbagliarmi e sarei disposto a riconoscerlo ma datemi dei riferimenti temporali concreti altrimenti sono chiacchiere.
All'anonimo delle 02:51
"Rimandare al poi vedrete"; Dove sta "oggi" la sinistra, me lo dite?"
Anche io vedo come te, adesso, e da troppo ormai, che la sinistra si è venduta. Non è questione di decidere se la sinistra è morta o risorta. L'attuale sinistra non è sinistra. Ergo, non c'è una sinistra. Bisognerebbe farne nascere una.
Ma mi viene da chiederti, tu cosa fai per contribuire?
Finchè c'è gente che come te e me (mi metto anch'io nel sacco!) sta alla finestra, a guardare, piangersi addosso e basta, non c'è alcuna chance.
Sarò cinico, ma devo dire che ce lo siamo voluto.
"Perché sta per essere indetto una sorta di regime totalitario?"
Altrocchè! Non muOverò un dito, ma leggo, mi informo e almeno questo mi è perfettamente chiaro.
"Ditemi i tempi: 2017? 2018? Un giorno chissà?"
Questa domanda è semplicemente una bestialità.
E che pretendi la sfera di cristallo per leggere il futuro?
Almeno io sto zitto, ma odio fortemente tutti quelli che pretendono di sapere in anticipo quando scoppierà l'ora. A tutti questi dico: smettete di lamentarvi e fate scoccare l'ora!
Che, secondo te, nel 1788 sapevano quel che sarebbe accaduto nel 1789? Nel 1916 sapevano quel che sarebbe successo nel 1917?
"Datemi i tempi"....
SBRACCIATI E FAI.
Almeno quelli di questo blog hanno una visione chiara e fanno una analisi lucidissima, e fanno anche troppo, in pchi.
Noi non abbiamo scusanti.
ALMENO AL REFERENDUM DEL 4 VOTA NO!
Scusate, ho dimenticato di firmarmi
Filippo Carboni
Ma quale finestra.
Solo che a sinistra non concludi nulla, non capiscono una mazza.
Contribuire?
Be' amico mio, sappi che il sottoscritto ha fatto un po' di conti e aveva pensato che poteva tranquillamente privarsi di 50.000 euro per finanziare un tentativo di spingere un certo gruppetto. Bastano per spingere solo i primi due anni ma in due anni concludi tanto SE PARTI GIÀ UN MINIMO INSERITO NELL'AMBIENTE naturalmente con il volontariato di altre persone ma questo gruppetto al quale pensavo di fare questa offerta quella somma non l'ha mai vista in vita sua nemmeno in fotografia quindi buttarla via non era la cosa più furba da farsi.
Ma prima di dire che c'erano questi soldi, come è ovvio voleva vedere (sogg.: il sottoscritto) se era il caso, se c'era entusiasmo e convinzione.
E si è trovato davanti un piccolo gregge di svaccati che dicevano sempre "eh ma tanto non si può fare, è inutile, mi pare difficile" col capo del gregge che era un simpatico mariuolo di strada che si inventava una montagna di balle assolute - tipo le panzane che raccontano i cacciatori o i marinai - che mi raccontava senza rendersi conto che lo si sgamava appena apriva bocca.
Stessa cosa con altri fra cui un importante partito comunista il cui leader (con cui ho avuto occasione di parlare) è secondo me in assoluto il più integrale imbecille che io abbia mai conosciuto.
La terza sinistra è quella venduta ai poteri forti e se vuoi ne aggiungiamo una quarta, quella dei Fassina che a mio avviso è un banalissimo pauroso che non concluderà mai nulla ma del quale potrei eventualmente fidarmi solo se ADESSO, ossia oggi e alle prossime elezioni, sosterrà apertamente il M5S.
Il M5S è un passaggio essenziale importantissimo. Va sostenuto a tutti i costi perché è lo strumento che dara il primo colpo al sistema delle oligarchie.
Dopo non si sa o se si vuole possiamo dire che sappiamo già che verrà superato.
Ma non adesso e se non si capisce questo o si è in malafede o si è un po' tonti.
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