[ 15 dicembre ]
No, nemmeno. Quello del simulato arresto di Osvaldo Napoli —per altro nemmeno più parlamentare— è un gesto goliardico, è una pagliacciata.
Ma una pagliacciata politica, compiuta da quel cripto-fascista pontino Danilo Calvani che fu una delle cause della frattura prima e dell'implosione del Movimento 9 dicembre del 2013 —che tentò malamente di seguire la strada dei Forconi siciliani.
Noi, che a nostro modo sostenemmo la mobilitazione del 9 dicembre 2013, con l'inquietante personaggio Calvani facemmo i conti ben presto. Un movimento che senza dubbio subì tentativi fascisti di infiltrazione e di cui il Calvani fu consapevole vettore.
Ma, appunto, Danilo Calvani era una cosa, il Movimento del 9 dicembre che raccolse l'eredità dei Forconi siciliani, un'altra. Non ci fu facile spiegarlo a tanti che lanciarono contro tutto quel pezzo di cittadini incazzati l'anatema: "Fascisti!".
Ma per quanto pagliacciata, quella avvenuta ieri nei pressi di Montecitorio è, come detto, di natura politica.
I primi commenti della stampa di regime la riducono all'azione dimostrativa di qualche "svitato", sottovalutano però ( o fan finta di farlo) ciò di cui l'azione è spia. Spia di un malessere sociale profondo, che sta diventando rabbia dilagante, e che prima di diventare sollevazione, rivolta di massa, potrebbe essere preceduta da gesti di "svitati", di "folli".
Una scintilla che incendi la prateria verrà, statene certi.
Chi ha sale in zucca si dia da fare affinché questa scintilla non sia accesa da sicofanti come Danilo Calvani.
No, nemmeno. Quello del simulato arresto di Osvaldo Napoli —per altro nemmeno più parlamentare— è un gesto goliardico, è una pagliacciata.
Ma una pagliacciata politica, compiuta da quel cripto-fascista pontino Danilo Calvani che fu una delle cause della frattura prima e dell'implosione del Movimento 9 dicembre del 2013 —che tentò malamente di seguire la strada dei Forconi siciliani.
Noi, che a nostro modo sostenemmo la mobilitazione del 9 dicembre 2013, con l'inquietante personaggio Calvani facemmo i conti ben presto. Un movimento che senza dubbio subì tentativi fascisti di infiltrazione e di cui il Calvani fu consapevole vettore.
Ma, appunto, Danilo Calvani era una cosa, il Movimento del 9 dicembre che raccolse l'eredità dei Forconi siciliani, un'altra. Non ci fu facile spiegarlo a tanti che lanciarono contro tutto quel pezzo di cittadini incazzati l'anatema: "Fascisti!".
Ma per quanto pagliacciata, quella avvenuta ieri nei pressi di Montecitorio è, come detto, di natura politica.
I primi commenti della stampa di regime la riducono all'azione dimostrativa di qualche "svitato", sottovalutano però ( o fan finta di farlo) ciò di cui l'azione è spia. Spia di un malessere sociale profondo, che sta diventando rabbia dilagante, e che prima di diventare sollevazione, rivolta di massa, potrebbe essere preceduta da gesti di "svitati", di "folli".
Una scintilla che incendi la prateria verrà, statene certi.
Chi ha sale in zucca si dia da fare affinché questa scintilla non sia accesa da sicofanti come Danilo Calvani.
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