[ 3 maggio ]
Una cattiva notizia per Matteo Renzi, che l'altro ieri, in pompa magna, ha aperto ufficialmente la campagna in vista del referendum costituzionale di ottobre.
Euromedia Research, l'istituto demoscopico della Ghisleri (quello su cui Berlusconi ha sempre fatto affidamento e che in effetti c'ha azzzeccato quasi sempre) ha reso noti i risultati del suo ultimo sondaggio relativo al referendum costituzionale del prossimo ottobre.
Che risultati da? Sentiamo:
Una cattiva notizia per Matteo Renzi, che l'altro ieri, in pompa magna, ha aperto ufficialmente la campagna in vista del referendum costituzionale di ottobre.
Euromedia Research, l'istituto demoscopico della Ghisleri (quello su cui Berlusconi ha sempre fatto affidamento e che in effetti c'ha azzzeccato quasi sempre) ha reso noti i risultati del suo ultimo sondaggio relativo al referendum costituzionale del prossimo ottobre.
Che risultati da? Sentiamo:
«L'ultimo sondaggio Euromedia Research dà i voti a favore della riforma costituzionale sotto il 50% se si contano coloro che dichiarano che andranno a votare il prossimo ottobre. Rapportata a 100, la percentuale di coloro che oggi voterebbero "no" al referendum è del 51,9 contro il 48,1 dei "sì"La stessa rilevazione di di metà aprile dava 49,7 contro 50,3, mentre a fine marzo il risultato era 49,6% di "no" e 50,4% di "sì". Insomma, i "no" sembrano andare affermandosi con il passare delle settimane dal momento in cui la data del referendum è stata ufficialmente fissata all'inizio dell'anno». [Libero del 2 maggio]
Questi risultati sono confermati anche da altri istituti di rilevazione.
E' proprio l'alta posta in palio che spiega l'intervento a gamba tesa di Giorgio Napolitano, il demiurgo che mise Monti al posto di Berlusconi e quindi Renzi a quello di Letta.
In un'intervista rilasciata al Corriere della sera di oggi il "presidente emerito" la dice chiara e tonda: «... il No comporterebbe la paralisi definitiva, la sepoltura dell’idea di revisione della Costituzione», col che avremmo una grave crisi politica e il rafforzamento delle tendenze allo sbriciolamento dell'Unione europea.
Ben detto!
Ciò a smentire i diversi amici che vedono tutto a tinte fosche e danno per persa quella che sta diventando la "madre di tutte le battaglie". Se Renzi sarà battuto non solo dovrà andarsene, saranno battute (almeno momentaneamente) tutte le potenti forze oligarchiche che lo sostengono, a partire da quelle eurocratiche.
Primo: battere Renzi! Dopo di che non solo la maggioranza dei cittadini indignati avrà ritrovato fiducia in se stessa, si aprirà una nuova fase politica, certo piena di incognite ma anche di possibilità.
3 commenti:
Sono d'accordo.
Prima battere Renzi.
Secondo me i 5S sono molto utili per questo e bisognerebbe sostenerli.
Non sono pessimista, ma non culliamoci su questo piccolo apparente vantaggio e diamoci da fare per le piazze!
La loro propaganda ha una potenza di fuoco che noi neanche lontanamente possiamo immaginare. Per non parlare degli uomini al potere che attualmente loro hanno e noi no.
Questa sarà una battaglia (forse la più importante se vista come innesco ad una presa di coscienza del popolo italiano) delle tante che dovremo sostenere per ritornare alla democrazia ed alla giustizia sociale.
Lasciare la tastiera e buttarsi tra la gente, ora come mai è la priorità!
Ci vediamo in piazza
Concordo con Simone, ognuno nel suo piccolo o nel suo grande si dia da fare quotidianamente.
I risultati del sondaggio danno in ogni caso l' idea di un paese spaccato, non basterà vincere, bisognerà stravincere, allora vorrà dire che veramente la verità ha trionfato e che il paese è pronto per svoltare.
Posta un commento