[ 27 maggio ]
Ciò che non vi dicono sulle recenti misure promulgate dal governo Syriza e sul dissidio USA Unione Europea.
Ciò che non vi dicono sulle recenti misure promulgate dal governo Syriza e sul dissidio USA Unione Europea.
Il
nuovo accordo voluto dell'Eurogruppo sul nuovo Piano di salvataggio per la
Grecia è un altro palese atto d’ipocrisia delle potenze dominanti dell'Unione
europea, dei loro partner-concorrenti del FMI (leggi: Stati Uniti) e del
governo greco di SYRIZA.
Il
nuovo accordo è un compromesso soggetto ad un continuo braccio di
ferro tra gli Stati Uniti (attraverso il suo braccio del FMI) e
l'Unione europea.
In
modo congiunto, la UE e gli USA hanno obbligato l'ormai fatiscente (a causa
della rabbia della gente) governo SYRIZA a capitolare alle politiche di
austerità della troika così come incapsulate nei tre Programmi di aggiustamento
economico per la Grecia. Questi programmi hanno aggravato la depressione
dell'economia greca, causato un immiserimento dilagante del popolo e ampliato
il controllo dei capitali occidentali sull'economia greca. In questo gioco gli
Stati Uniti hanno avuto apparentemente un ruolo di secondo piano etero-pilotando
l’incompetente e opportunistico governo SYRIZA nei suoi negoziati maldestri con
la UE. In effetti, gli Stati Uniti hanno da un lato utilizzato la Grecia per
indebolire l'Unione europea (per i propri scopi e interessi geopolitici) e,
dall'altro, appoggiato la UE al fine di imporre l'austerità e il controllo
straniero sull'economia greca.
Una
volta che Usa e UE avranno realizzato l’obiettivo comune di imporre alla Grecia
l'austerità e una volta ottenuta la ristrutturazione economica antipopolare, a
quel punto, i due partner si scontreranno sui termini e le conseguenze della
riduzione del debito necessaria per la Grecia.
La
riduzione del debito è necessaria perché il programma di aggiustamento
economico della troika per la Grecia è impraticabile e il debito greco è insostenibile.
Del resto, pochi giorni fa, proprio il FMI, nella sua recente valutazione
preliminare della sostenibilità del debito, aveva accettato questa conclusione.
Sulla
questione del debito USA e UE hanno posizioni opposte e interessi in conflitto.
Gli Stati Uniti vorrebbero un taglio profondo del debito perché questo: (a) aiuterebbe
la loro economia —la riduzione della leva finanziaria [deleveraging] dell'economia
mondiale alle spalle della UE ed
un nuovo taglio sul debito [haircut] interesserebbe principalmente i prestiti
ufficiali e inter-statali della UE alla Grecia)—e, (b ) indebolirebbe la UE
nella sua sfida egemonica globale agli USA.
D'altra
parte la UE (e in particolare la Germania) teme un taglio del debito e
concederebbe solo una parziale rinegoziazione del debito (ed esempio
un'estensione della scadenza dei prestiti greci e, possibilmente, un
abbassamento degli interessi), ciò che renderebbe il servizio del debito (ma
non il debito) valido.
In
questo braccio di ferro tra gli Stati Uniti (attraverso la sua protesi del FMI)
e l'Unione europea i primi hanno minacciato di lasciare il Programma di
aggiustamento economico, lasciando così la Germania da sola ad affrontare il
problema greco. Per evitare questo la Germania ed i suoi più stretti alleati
hanno offerto un miope compromesso: una tabella di marcia per una possibile rinegoziazione
del debito. In parole povere, hanno offerto alcune idee vaghe su una
metodologia (misure a breve termine, medio termine e lungo termine) per
rinviare il problema se il Programma di aggiustamento economico greco continuasse
a fallire. Alla fine, Stati Uniti e UE si sono trovati d’accordo su questo
difficile e traballante compromesso, perché nessuna delle due parti ha voluto
spingere le cose fino all'estremo; un compromesso obbligato anche per sventare la
Brexit, che entrambi temono.
Il
governo opportunista e incompetente governo SYRIZA è uno spettatore passivo in
questo braccio di ferro. Esso ha tradito le sue dichiarazioni anti-austerità e
capitolato senza condizioni alla troika. Pochi giorni fa ha promulgato una
nuova serie di misure di austerità barbariche e di scandalosa svendita dei beni
dello Stato a compagnie straniere. La sua popolarità si va sgretolando
rapidamente e l’unico scopo di SYRIZA è quello di restare aggrappati al
governo.
I
risultati di questo nuovo accordo di salvataggio saranno altrettanto infausti come
quelli precedenti. Le nuove misure di austerità approfondiranno ulteriormente
la recessione. Le nuove misure che il servile e incompetente governo SYRIZA ha deciso
introducono un meccanismo automatico (chiamato 'taglio') per cui, se il
programma non fosse rispettato nelle sue tappe, saranno effettuati nuovi tagli
alla spesa pubblica (e, soprattutto, dei salari e delle pensioni). Infine, se
questo meccanismo del 'taglio' fallisse entrerebbe in vigore il meccanismo
previsto dalla rinegoziazione del debito. Si deve però rilevare che questo
meccanismo della rinegoziazione è al momento del tutto vago e sarebbe discusso nel 2017.
L'accentuazione
della depressione greca aumenterà la rabbia e la frustrazione popolari.
L'Unione europea, il governo SYRIZA e lestablishment
politico-economico
greco (visto che l’opposizione nonostante il suo piagnisteo opportunistico in
parlamento è un alfiere del Programma di aggiustamento economico) si troveranno
ad affrontare questa rabbia crescente ed a pagarne le conseguenze.
25 maggio 2016
* Stavros Mavroudeas, Professore di Economia politica Università di Macedonia, Grecia
** Traduzione a cura della redazione
Nessun commento:
Posta un commento