[ 24 maggio ]
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Cari amici del Movimento 5 Stelle,
Vogliamo esprimervi la nostra vicinanza contro gli attacchi da parte dei partiti e dei media di regime. Non c'è dubbio su chi siano i mandanti, sono i poteri forti neoliberisti.
Né dubbio alcuno può esservi sul loro movente: fare quadrato attorno al loro principale braccio politico, il Partito democratico, evitare che subisca una cocente sconfitta alle prossime amministrative e, soprattutto, nel decisivo referendum di Ottobre.
Siccome il Movimento 5 Stelle rappresenta la principale voce dell'opposizione e dell'indignazione popolare; sputtanarlo, azzopparlo, spaccarlo è, per questi poteri, imperativo.
Dopo le inchieste giudiziarie di Livorno e Parma chi comanda tenta addirittura, anche in questo caso violando la Costituzione, di far passare una "legge sui partiti" il cui scopo è che saranno considerati legittimi solo quelli compatibili col sistema, mentre quelli che non si piegheranno non potranno nemmeno partecipare alle elezioni.
Non fatevi illusioni: siamo solo alle prime schermaglie. Più si avvicina il momento della resa dei conti, quello che decide chi debba guidare il Paese, più questi attacchi si faranno spietati.
Attenti però. Chi comanda davvero, quelli che non si presentano alle elezioni, è furbo. Nel caso l'uso del bastone non sortisca gli effetti sperati, ha in serbo un "piano B", quello della carota: cercherà di addomesticarvi, di rendervi potabili, di corrompervi affinché diventiate innocui. Quanto accaduto in Grecia con Syriza sia di monito.
Assieme ai tanti cittadini che vi hanno votato, vogliamo sperare che saprete resistere non solo agli attacchi frontali ma pure alle sirene del potere. Non ci pare vano ricordarlo nel Paese del trasformismo e del gattopardismo.
Il Paese, per uscire dalla più grave crisi della sua storia recente, ha bisogno di una svolta radicale, economica, politica e morale. Siccome voi vi considerate la forza principale per liberare il Paese dai parassiti interni ed esterni che la governano, ogni vostra mossa, ciò che farete nei prossimi mesi, riguarda non solo voi, ci riguarda tutti.
Non basta rintuzzare questi attacchi, l'autodifesa non è sufficiente. Occorre vincere, e per vincere occorre avere un progetto di Paese egemonico, su cui conquistare il consenso attivo della maggioranza.
Lasciateci essere franchi: qui vediamo i limiti della vostra visione e azione politica. Chiedere "onestà" è sacrosanto, sbagliato è invece barricarsi dietro al giustizialismo manettaro il quale, mentre calpesta il principio della "presunzione d'innocenza", affida alla casta della magistratura una inaccettabile sovranità di ultima istanza.
Giusto combattere il malaffare nella pubblica amministrazione, del tutto sbagliato è fare credere ai cittadini che se il Paese si trova nel marasma ciò dipenda principalmente da… "cricca, casta, corruzione", mentre la vera causa sta nella natura stessa e nei meccanismi di rapina del sistema neoliberista.
Avete contestato le privatizzazioni ma avete anche strizzato l'occhio ad un taglio devastante della spesa pubblica. Avete detto che è necessario riguadagnare la sovranità monetaria ma Di Maio ha affermato a più riprese che non siete per l'uscita dalla gabbia dell'euro.
La stessa ambiguità è possibile riscontrarla su altri temi, tra cui quello del sistema elettorale — vedi la vostra proposta di un meccanismo truffaldino come quello spagnolo.
Non si può essere antiliberisti e patrioti il sabato, e strizzare l'occhio al liberismo e all'Unione europea la domenica. Non si può difendere la speranza di cambiamento di chi sta in basso e poi fare il Giro delle Sette Chiese per tranquillizzare proprio chi comanda — come ha fatto Di Maio a Londra condannando la Brexit.
La resa dei conti si avvicina, imminente è il momento in cui dovrete decidere se M5S agirà come forza del cambiamento, traendone tutte le conseguenze in termini di programma, proposta politica, capacità di mobilitazione popolare, o se diventerà l'ennesima ruota di scorta di chi comanda.
Dovete dire agli italiani se davvero siete un movimento antagonista o se anche voi considerate quello in cui viviamo il "migliore dei mondi possibili", da aggiustare con qualche ritocco cosmetico.
Una prima cartina di tornasole sarà il referendum di ottobre. Vogliamo sperare che alle parole seguiranno i fatti, ovvero che vi getterete con convinzione e con tutto il vostro peso nella battaglia per mandare a casa Renzi e affossare la controriforma istituzionale e la legge elettorale fascista "Italicum".
Se Renzi sarà battuto si porrà presto la questione di un governo di alternativa per il nostro Paese. Nessuna ambiguità sarà più ammessa.
Non sarà sufficiente la guerriglia parlamentare, sarà indispensabile chiamare i cittadini all'impegno e alla lotta, renderli protagonisti del cambiamento. E' in basso, tra il popolo, che sono depositate le energie per battere chi comanda e cambiare l'Italia da cima a fondo.
E' giusto respingere ogni inciucio e ogni alleanza coi partiti di regime siano essi di destra o di sinistra, sbagliato, profondamente sbagliato pensare di essere autosufficienti. Per vincere occorre che la maggioranza degli italiani si mobiliti, che in ogni città il popolo si organizzi per sventare la reazione di chi comanda. Quindi NO ai compromessi con la casta, SÌ invece, seguendo l'esempio del CLN e della lotta di liberazione, ad un fronte unito dal basso, ad una rete capillare che raggruppi tutte le forze popolari, democratiche e patriottiche.
Che M5S promuova un grande congresso nazionale popolare, aperto a tutti i cittadini italiani e agli organismi della società civile che vogliono essere protagonisti del cambiamento e della liberazione democratica del Paese dal tumore neoliberista, dalla gabbia eurocratica e dalla loro casta di servi politici.
Consiglio nazionale PROGRAMMA 101(P101)
2 commenti:
Qualche speranza per questa squinternata "Nave Italia" condotta finora da nocchieri ubriachi di servaggio, rimane ormai guardando ai 5Stelle . Indubbiamente un "Comico" (I giullari sono stati nella storia spesso l'unica speranza per il Popolo) finora ha fatto il miracolo di ridare ansia di dignità civica agli Italiani, ansia di "nettezza politica, ansia di ordine civico e di fedeltà alla Bandiera e alla Costituzione. Auguriamoci tutti che questa ciambella favolosa (sembra persino un sogno che ci sia ancora) riesca col buco.
Se fossi nei panni del M5S andrei a governare dopo
il default dell'Italia non prima. Se come prevede
S.Bassi nel suo blog - Il Grande Bluff- entro il 2020
avremo il default matematico dell'Italia allora
i dominanti potrebbero voler lasciare la "patata bollente"
nelle mani del M5S per poi incolparli del fallimento
del paese.
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