[ 6 agosto ]
"Finlandia pronta a sperimentare la fine del lavoro"
La bufala circola in internet da un paio di settimane. Alla fine è stata raccolta anche da un sito liberista che si da delle arie, Wall Street Italia.
Ammesso che il pittoresco primo ministro abbia effettivamente proposto di liberare i finlandesi dall'onere del lavoro, con quali risorse lo Stato li avrebbe mantenuti?
Assolutamente bizzarre le risposte fornite dall'articolo. «Grazie al suo petrolio, Helsinki ha un Pil pro capite superiore a quello della Germania o della Francia».
Roba da matti! La Finlandia non produce quasi per niente petrolio (semmai ha una sola raffineria) e lo importa dall'estero, in gran parte dalla vicina Russia, per la bella sommetta di 6,5 miliardi all'anno.
Seconda balla: si dice che il Pil procapite della Finlandia è superiore a quello di Germania e Francia. Come si può vedere dalla tabella qui sotto non è così, fino al 2012 era
effettivamente di poco superiore a quello tedesco, poi la brusca discesa.
Che "Il paese si può considerare uno di quelli ricchi e virtuosi dell'area euro" è un'altra stupidaggine. La Finlandia è uno dei paesi dell'eurozona che ha più sofferto il colpo della grande crisi del 2007-2008 e, a ben vedere, non si è mai ripreso (piena deflazione e disoccupazione all'11%). L'economia è in piena stagnazione, come mostra la tabella qui sotto, e paga a caro prezzo l'eccesso di zelo nel seguire le politiche austeritarie e liberiste imposte da Berlino.
Ma forse qui sta l'arcano, lo scopo recondito della notizia: un modo per far credere all'ignaro lettore che la Finlandia seguendo le terapie tedesche è diventato il Paese dei balocchi. Liberista è quindi la fonte di questa balla colossale. La prova del nove? Quando si conclude che
"Finlandia pronta a sperimentare la fine del lavoro"
La bufala circola in internet da un paio di settimane. Alla fine è stata raccolta anche da un sito liberista che si da delle arie, Wall Street Italia.
Non è che l'ultimo esempio di quanto sia pericoloso il Web, un veicolo importante quanto dannoso, che in certi casi rassomiglia al lavatoio di paese di una volta, in cui le donnine chine a pulire il bucato, si scambiavano ogni sorta di pettegolezzo.
Ma sentiamo la notizia:
«I paesi scandinavi sono conosciuti in tutto il mondo per un sistema di welfare funzionante che protegge chi si trova senza un impiego senza al contempo gravare eccessivamente sul debito pubblico.Ora, lasciamo perdere la scemenza che in ambiente capitalistico sia possibile sopprimere il lavoro (salariato); può essere che Juha Sipila (nella foto) rassomigli al nostro Berlusconi, ma quel che il primo ministro ha effettivamente proposto è il reddito di cittadinanza, da erogare sì ai cittadini, ma non certo nella prospettiva di abolire il lavoro.
Nessuno avrebbe mai pensato, però, che un governo - per giunta di centro destra - potesse arrivare a tanto. Il progetto di legge annunciato dal nuovo primo ministro Juha Sipila, in carica da fine maggio, è un esempio più unico che raro in Europa. Mai prima d'ora un governo aveva presentato un piano per un reddito minimo così alto e di così ampia portata.
Un reddito universale di fino a 1.000 euro per tutti i cittadini, a prescindere dalla loro età o situazione sociale, renderebbe il lavoro una "scelta di vita". Sarebbe infatti sufficiente a condurre una vita modesta, ma dedita completamente al tempo libero e agli interessi personali, oltre ai doveri di famiglia e burocratici.
Juha Sipila
Grazie al suo petrolio, Helsinki ha un Pil pro capite superiore a quello della Germania o della Francia. Il rapporto tra debito e Pil è del 59,3%. Nove anni prima era del 41,7%. Il paese si può considerare uno di quelli ricchi e virtuosi dell'area euro. Il programma sarebbe possibile grazie al fatto che in Finlandia tutti pagano le tasse e grazie anche al taglio deciso del numero di funzionari pubblici incaricati dei programmi sociali».
Ammesso che il pittoresco primo ministro abbia effettivamente proposto di liberare i finlandesi dall'onere del lavoro, con quali risorse lo Stato li avrebbe mantenuti?
Assolutamente bizzarre le risposte fornite dall'articolo. «Grazie al suo petrolio, Helsinki ha un Pil pro capite superiore a quello della Germania o della Francia».
Seconda balla: si dice che il Pil procapite della Finlandia è superiore a quello di Germania e Francia. Come si può vedere dalla tabella qui sotto non è così, fino al 2012 era
Pil procapite Finlandia |
Che "Il paese si può considerare uno di quelli ricchi e virtuosi dell'area euro" è un'altra stupidaggine. La Finlandia è uno dei paesi dell'eurozona che ha più sofferto il colpo della grande crisi del 2007-2008 e, a ben vedere, non si è mai ripreso (piena deflazione e disoccupazione all'11%). L'economia è in piena stagnazione, come mostra la tabella qui sotto, e paga a caro prezzo l'eccesso di zelo nel seguire le politiche austeritarie e liberiste imposte da Berlino.
Ma forse qui sta l'arcano, lo scopo recondito della notizia: un modo per far credere all'ignaro lettore che la Finlandia seguendo le terapie tedesche è diventato il Paese dei balocchi. Liberista è quindi la fonte di questa balla colossale. La prova del nove? Quando si conclude che
«Il programma sarebbe possibile grazie al fatto che in Finlandia tutti pagano le tasse e grazie anche al taglio deciso del numero di funzionari pubblici incaricati dei programmi sociali».Avete capito italiani fannulloni ed evasori incalliti?
2 commenti:
Sembra l'annuncio pubblicitario per un paese dei balocchi ....
Se ne parlava gia nel 2014 della virtuosa Finlandia.. http://goofynomics.blogspot.it/2014/01/qed-n-25-la-finlandia-e-lacqua-calda.html
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