29 ottobre.
Riceviamo e pubblichiamo.
«La costellazione che si autodefinisce "sovranista" è composta in larga parte da persone per bene. Sociologicamente parlando è una "polvere d'umanità". Giovani e anziani, imprenditori e salariati, disoccupati e precari, intellettuali e non.
Dal punto di vista delle idee politiche abbiamo un vero e proprio caleidoscopio: cittadini di destra e di sinistra, comprese le ali estreme, ma ci sono anche nostalgici della Dc, cattolici, mangiapreti e anche sette esoteriche. Chi più ne ha più ne metta.
L'idea che va per la maggiore è tuttavia quella che "oramai non ci sono più né destra nè sinistra". Con tutto il rispetto per chi la sostiene, essa nasconde, secondo me, un pensiero di destra.
Questa credenza è perniciosa.
Vorrei spiegare perché.
Certo, il fatto che anche il mussoliniano partito fascista e quello nazista di Hitler dei tempi andati dichiarassero che non era né di sinistra né di destra, non significa che chiunque pensi di collocarsi al di sopra di questa opposizione, sia fascista o nazista.
Io temo però che "né destra né sinistra" sia il Cavallo di Troia con cui l'estrema destra tenti di farsi largo in mezzo al popolo.
La prova? Casa Pound, Forza Nuova, così come quasi tutte le altre sette neofasciste, a parole, si considerano oltre "la destra e la sinistra".
Ma il pericolo maggiore non viene da questi gruppi.
Il pericolo maggiore viene oggi dalla Lega Nord di Matteo Salvini e Borghezio, la quale non cerca solo di riciclarsi come Destra nazionale italiota, ma come destra xenofoba e fascistoide.
L'anti-euro quando non è solo una foglia di fico, è un orpello, una verniciatura di una politica che tiene assieme neoliberismo, razzismo, e l'opzione per lo Stato di polizia.
Piazza pulita fa venire le bolle e Formigli è un giornalista di regime, tuttavia è davvero istruttivo quel che è accaduto con Salvini l'altra sera:
E non è un caso che i neo-fascisti di Casa Pound abbiano sfilato coi leghisti radunandosi da tutto il Paese. A vedere gli striscioni sembrava che il Diavolo e l'Acqua santa si fossero miracolosamente uniti: "Italia di merda//Prima gli italiani".
Riceviamo e pubblichiamo.
«La costellazione che si autodefinisce "sovranista" è composta in larga parte da persone per bene. Sociologicamente parlando è una "polvere d'umanità". Giovani e anziani, imprenditori e salariati, disoccupati e precari, intellettuali e non.
Dal punto di vista delle idee politiche abbiamo un vero e proprio caleidoscopio: cittadini di destra e di sinistra, comprese le ali estreme, ma ci sono anche nostalgici della Dc, cattolici, mangiapreti e anche sette esoteriche. Chi più ne ha più ne metta.
L'idea che va per la maggiore è tuttavia quella che "oramai non ci sono più né destra nè sinistra". Con tutto il rispetto per chi la sostiene, essa nasconde, secondo me, un pensiero di destra.
Questa credenza è perniciosa.
Vorrei spiegare perché.
la manifestazione di MIlano della Lega Nord |
Io temo però che "né destra né sinistra" sia il Cavallo di Troia con cui l'estrema destra tenti di farsi largo in mezzo al popolo.
La prova? Casa Pound, Forza Nuova, così come quasi tutte le altre sette neofasciste, a parole, si considerano oltre "la destra e la sinistra".
Ma il pericolo maggiore non viene da questi gruppi.
Il pericolo maggiore viene oggi dalla Lega Nord di Matteo Salvini e Borghezio, la quale non cerca solo di riciclarsi come Destra nazionale italiota, ma come destra xenofoba e fascistoide.
L'anti-euro quando non è solo una foglia di fico, è un orpello, una verniciatura di una politica che tiene assieme neoliberismo, razzismo, e l'opzione per lo Stato di polizia.
Piazza pulita fa venire le bolle e Formigli è un giornalista di regime, tuttavia è davvero istruttivo quel che è accaduto con Salvini l'altra sera:
Ancora più istruttiva la manifestazione "STOP INVASIONE" svolta dalla Lega a Milano il 18 ottobre. Si cavalcano demagogicamente i sentimenti xenofobi del popolino, ovvero lo si aizza contro i più deboli, non invece contro il grande capitalismo eurista e oligarchico.
E non è un caso che i neo-fascisti di Casa Pound abbiano sfilato coi leghisti radunandosi da tutto il Paese. A vedere gli striscioni sembrava che il Diavolo e l'Acqua santa si fossero miracolosamente uniti: "Italia di merda//Prima gli italiani".
No! Non Diavolo e Acqua santa, ma i due volti di Belzebù! Non hanno sfilato assieme per caso, si tratta piuttosto di un'alleanza destinata a consolidarsi, e a cui occorre sbarrare la strada.
E qui torno ai sovranisti. Se davvero, come molti di essi dicono, si considerano democratici, se davvero, come dicono, vogliono il rispetto della Costituzione, essi debbono dire parole chiare, non solo sui neo-fascisti, ma pure su questa Lega che se li porta appresso.
E due parole voglio dirle sul Coordinamento della sinistra contro l'euro. State facendo un lavoro meritorio. Condivido che un domani, spero non lontano, si formi un Comitato di Liberazione nazionale. Chi ne farà parte lo si vedrà a momento debito, quando inizierà l'ultimo atto della tragedia che vive il nostro Paese.
Lo spezzone di casa Pound a Milano |
Guardiamo all'oggi. Una destra contro l'euro esiste, e sembra avere il vento in poppa, come il Fronte Nazionale in Francia.
Oggi è prioritario costruire una sinistra sovranista no-euro forte, di massa, che faccia da contrappeso. Lo si può fare solo essendo e agendo come forza antagonista e alternativa alla Lega. Apparire invece collaterali alla Lega, essere indulgenti col suo infido anti-eurismo, sarebbe un suicidio».
18 commenti:
FINALMENTE!!!
Sono anni che aspettavo qualcuno che dicesse pane al pane e vino al vino (cioé fascisti ai leghisti; compreso Bossi che qualche anno fa opportunisticamente sparlava di resistenza).
Giulio Bonali (nato a Cremona nel bel mezzo del -nostro di Italiani, non loro!- Po)
Cari compagni, come avete visto Landini si è preso pure le botte...
Ve lo ricordate questo vostro articolo in cui lo criticavate senza pietà?
http://sollevazione.blogspot.it/2012/06/landini-che-pena.html
Scrivete anche (ridicolo...) che Landini è "al di sotto degli intellettuali liberali"...una frase abbastanza idiota, lo riconoscerete....
Poi avete continuato a criticarlo qui
http://sollevazione.blogspot.it/2012/06/landini-che-pena-2.html
Landini è un ex operaio cosa cazzo volete che potesse capire di euro, europa e altre cose?
Non è come voi che siete un gruppetto microscopico, lui deve gestire un importantissimo sindacato e non può partire in quarta soprattutto se, come è perfettamente comprensibile, i suoi mezzi culturali e il tempo a disposizione non gli consentono di capire certe cose immediatamente.
Ma alla fine ci arriva ed è un tigre vero e sincero il Landini, uno che va in piazza coi suoi a prendere le mazzate cosa che non so se sarebbero disposti a fare quegli intellettuali liberali che in quel post del 2012 avete usato come "altissima" pietra di paragone.
Il senso di questo mio post è che spero che abbiate capito che bisogna dare tempo al tempo; Landini è stato senza alcun dubbio meno rapido di voi nel capire ma altrettanto indubitabilmente ha una forza di richiamo e un seguito che voi vi sognate la notte.
Allora aspettate ad attaccare l'euro in maniera diretta e totalizzante; la gente ha bisogno di tempo per capire, per raccapezzarsi, per rendersi conto bene di qual'è il suo vero interesse.
Adesso sono nella fase della prima apertura degli occhi e il massimo che possono comprendere è la spesa pubblica in deficit per riattivare la domanda, nient'altro.
Sosteniamoli come sinistra dei movimenti in questo e dobbiamo farlo dimostrandoci tutti compatti e allineati su questa proposta.
Allo stesso tempo, insieme al sostegno convinto e unitario (unitario nel senso che la sinistra dei movimenti DEVE assumere una linea comune!!!), facciamo presente che secondo noi questa spesa in deficit non è possibile (per vari motivi) e che quindi è necessario e URGENTE cominciare a discutere fra noi anche dell'uscita dalla moneta unica...etc etc...e poi vedrete che al momento della apertura degli occhi finale, ossia quella in cui si tratterà di dover agire e in gran fretta, la gente ci ascolterà con più attenzione e riusciremo per la prima volta a orientare in qualche modo l'azione politica delle masse di sinistra.
amico Bonali,
non penso che Bossi fingesse, ai suoi tempi, quando sosteneva che i fascisti li sarebbe andati a prendere uno per uno sotto casa. Così non si comprende quello che per me è un passaggio, una svolta della Lega salviniana.
La vecchia Lega è morta da tempo. Oggi è un accozzaglia di ceto politico affaristico padano che per galleggiare abbraccia un orientamento fascistoide.
E' un cambiamento serio, che va riconosciuto. L'antileghismo a prescindere e cieco, non è che abbia portato frutti.
A baby story
Articolo semplice, ma fondamentale. Era ora che si ribadisse che Sollevazione è per una SINISTRA che sia sovranista, non per un equivoco e deviante sovranismo tout court disposto a flirtare con destrorsi, leghisti, lepenisti, xenofobi e reazionari vari. Quelli sono NEMICI! E la Sinistra sovranista non deve essere solo costituzionale (per chi conosce bene la storia del neofascismo sa che Rauti, ad esempio, sosteneva che i diritti sociali garantiti dalla costituzione erano stati copiati da quelli della repubblica di salò e quindi non era frontalmente contrario ad essa) deve essere esplicitamente ANTIFASCISTA. L'ANTIFASCISMO deve essere un discrimine chiaro tra i sovranisti.
E daii! Così prenderemo tutti le botte anche in questa sacrosante aspirazione al sovranismo.
Ma perché non citare fra le fratturazioni e le crepe del nostro sventuratissimo paese anche l'americanismo? Oggi vale molto di più, in fatto di potere, di qualsiasi ferrovecchio di fascismo o italianismo.
E daii! Che le prendiamo le botte ache stavolta!
Però stavolta ci sono in prospettiva anche ceppi e catene, nonché svendite sul mercato internazionale dello schiavi. Anzi:, temo che sarà anche questione di casse da morto a centinaia di migliaia se non a milioni!
"Oggi il fascismo si chiama "anticapitalismo".
Ma guarda le svolte della Storia!
Stupefacenti.
Cari Compagni,
oggi chi difende il lavoro si prende le botte in nome della Bandiera Rossa e di una "sinistra " antiCAPITALISTICO americanista.
Altro che: la Storia cammina!
PANTA REI!
Anch'io mi sento nel cuore di difendere Landini e lo considero un "eroe". E' vero che riguardo al problemaccio dell'Euro è stato apparentemente a "nicchiare". Ma Lui è sempre stato in prima linea assieme ai Lavoratori nelle ultime loro sfortunate lotte abbandonati da molti, anzi dai "principi" della bandiera rossa. Qual è il Partito Ufficiale della Sinistra oggi come nel recente passato?
Evviva Landini, dunque.
In ogni modo è improprio di prendersi l'idiosincrasia solo per l'Euro: il problema è la mancanza di indipendenza e di autonomia monetaria dei Paesi Europei che hanno però i loro torti: il disprezzo della loro nazionalità e della sovranità, vale a dire il disprezzo della LIBERTA'-
Giusto, giustissimo quanto scritto da Angelo Russo. Per questo considero negativo il pensiero di Diego Fusaro, molto apprezzato dai sovranisti "oltre la destra e la sinistra", che lo porta a dialogare con i fascisti e diventare collaboratore di Radio Padania dove cura una rubrica fissa: http://www.lintraprendente.it/2014/09/in-linea-col-modello-coreano-radio-rossa-padania-apre-a-fusaro/
Chissà come mai chi proclama il superamento della dicotomia destra/sinistra finisce poi sempre a destra!! P.S. Spero che mai più inviterete Fusaro a parlare alle vostre iniziative...
Landini vorrà capeggiare un nuovo partito di sinistra?
Staremo a vedere... speriamo solo non sia una nuova specie di Sel!
Non basta stare coi lavoratori che resistono, occorre indicare ai cittadini una prospettiva politica generale. E se tace su Unione ed euro, se non rivendica la sovranità, che partito farà mai Landini?
Fusaro
Criticammo (evitando tuttavia ogni isterismo) l'idea balsana di Fusaro di andare a discutere di Marx a casa Pound..
Per quanto Fusaro alla fine non andò nella sede dei neofascisti-smandruppati, egli continua difendere l'idea che sia lecita e auspicabile l'unione di tutti contro il neoliberismo, fascisti compresi.
Non siamo d'accordo, pur ritenenendo i neofascisti, oggi come oggi, solo un nemico secondario e in certi casi un falso bersaglio.
Tuttavia non ci pare che a causa delle sue posizioni ideologiche fasulle, noi si debba cessare di dialogare con Fusaro poiché lui dialoga coi fascisti (e i neo-leghisti).
Di questo passo non dovremmo più dialogare con nessuno se non con noi stessi... poiché ci si chiederebbe domani di non dialogare con chi dialoga con Fusaro e dopodomani con chi discute con chi dialoga con Fusaro e via di questo passo.
Io credo che la questione non sia dialogare o litigare con Fusero. E invece che stiamo perdendo poco a poco (e direi non poco, a questo punto) il bene più prezioso per qualsiasi essere umano: LA LIBERTA'.
Per conservare od ottenere la Libertà sacrificarono la propria vita milioni di uomini.
Pensiamoci rammentando sempre che dalla Libertà dipende la VITA.
"Di questo passo non dovremmo più dialogare con nessuno se non con noi stessi"
Questa considerazione mirabilmente realistica mi fa venire in mente un proverbio: "Chi fa guerra da solo, muore da solo".
Veramente Fusaro non dialoga con i leghisti. Collabora attivamente con i loro mezzi di propaganda militanti (curando una rubrica fissa su Radio Padania e partecipando a conferenze di formazione per i loro militanti), sostenendone di fatto il progetto politico anti-eurista, anti-globalista e oltre la destra e la sinistra a la Le Pen. Non vi pare un pò diverso di un semplice dialogo socratico?...Comunque la chiudo qua per non andare troppo OT.
Fusaro sembra avere una visione ampia e nitida della terribile criticità della situazione economico-sociale del Paese, visione che in altri è invece pregiudiziale, lacunosa, e incerta.
Per me non si ha la percezione del pericolo gravissimo che incombe sul Popolo italiano: quello di venire gradualmente ma inesorabilmente soppiantato da un coacervo di etnie estranee alla peculiarità italiana. nell'occupazione, nel welfare, nella sostanza demografica, marciando così rapidamente verso la decimazione, la rapida estinzione e l'annichilimento della sua specificità etnica, culturale e storica.
QUI CASCA L'ASINO (leghista)
SIntomatico l'ultimo commento.
Il « pericolo gravissimo che incombe sul Popolo italiano», sarebbe quindi costituito dall'immigrazione (sic!), non invece da un sistema capitalistico in versione neoliberista che mosso dal puro profitto e dalla rendita finanziaria conduce all'affamamento del popolo lavoratore e dalla desertificazione del Paese.
In questa visione demenziale c'è tutta la funzione della Lega Nord: quella di aizzare la guerra tra poveri e di proteggere il sistema.
L'immigrazione è la punta dell'iceberg e sintomo di quanto il Paese sia succube di strategie volte a portarlo al disfacimento e alla rovina. Cerchiamo di vedere le cose come stanno senza inseguire autocompiacimenti polemici fine a sé stessi.
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