La tabella accanto mostra l'andamento delle letture che ha registrato il nostro blog da quando gli demmo vita al maggio scorso. Siamo soddisfatti? Un po' si ed un po' no. La crescita è stata costante, fino al picco in corrispondenza con il convegno "oltre l'euro" del gennaio scorso.
Risultato modesto rispetto alle corazzate che spadroneggiano nel web, notevole se lo si paragona a quello di altre testate antagoniste.
Ci sono diversi trucchi per aumentare i lettori, che noi ci rifiutiamo di utilizzare. Camminiamo sulle nostre gambe, utilizzando i soli strumenti che pensiamo siano paganti sul lungo periodo: proporre analisi, idee, proposte politiche. Fermo restando che SOLLEVAZIONE è un foglio telematico di un movimento politico: il MPL.
Il risultato attesta che SOLLEVAZIONE si è imposto come blog di riferimento per decine di migliaia di cittadini che non solo non hanno portato la testa all'ammasso, ma che vogliono andare oltre i fatti e, soprattutto capire qual'è la via d'uscita al marasma che viviamo. E' anche grazie a questo blog se oggi esiste una sinistra anticapitalista, no-euro, sovranista.
La tabella che pubblicammo dopo un anno di vita |
Vorremmo stabilizzarci presto su una media di 50mila letture mensili. Un obbiettivo alla nostra portata se sapremo rafforzare e quindi allargare la redazione, magari superando la media attuale di un aggiornamento quotidiano. Per questo chiediamo a chi è in ascolto e condivide la nostra battaglia: diventa collaboratore di SOLLEVAZIONE!
Contattaci dunque: sollevazione@gmail.com
Per fare un grande salto invece occorre l'ausilio di fattori oggettivi che non dipendono da noi, quello che chiamiamo "risveglio popolare".
Ci rincuora che, al netto delle critiche, chi ci segue è incostante crescita, e ciò è attestato anche dall'andamento del nostro profilo su facebook (che per altro coltiviamo solo mettendo i link degli articoli), che vede una media di richieste di amicizia di circa una decina al giorno.
Come disse il saggio: chi ha più filo da tessere tesserà.
8 commenti:
dovete sforzarvi di fare del blog uno strumento popolare, e non per soli intellettuali e specialisti; in fin dei conti senza la partecipazione popolare non ci sarà una vera e propria sollevazione; a meno che non ve la volete cantare e suonare fra dotti e specialisti del sapere politico ed economico; preferirei che si discutesse anche sulla difficoltà di fare la spesa quotidiana per sopravvivere, e non credo che per fare ciò ci sia bisogno di convegni nazionali con i luminari dell'economia; i proletari la conta se la fanno con gli spiccioli che hanno in tasca; comunque buon lavoro per migliorare la testata e renderla accessibile ai più.
sarà pure vero che "i proletari la conta se la fanno con gli spiccioli che hanno in tasca",
ma c'è poco di andare fiero di questi proletari che se ne fregano di impegnarsi sul terreno politico e che invece di lottare subiscono ogni sorta di angherie...
finché la sola cosa che sapranno fare è "contare gli spiccioli" meritano di ... "contare gli spiccioli".
Guai a inseguirlli, o a parlare della spesa. Tenere piuttosto acceso il cervello! Studiare ! Conoscere!
Guai al'ignoranza!
Perchè a nessuno di voi viene mai in mente la democrazia partecipativa?
Vi aiuterebbe anche dal punto di vista dell'attivismo, credo.
In bocca al lupo
WOLF
e chi ti ha detto che non ci è "venuta in mente la democrazia partecipativa"?
E' invece oggetto delle nostre discussioni, e da tempo. Ma occorre prudenza... Si tratta di una formula che evoca l'intervento diretto dei cittadini nell'arena politica pubblica, e questo va bene.
Perplessità l'abbiamo nel considerarla una formula passepartout o una panacea che risolverebbe tutte le difficoltà che la democrazia si porta nativamente appresso.
Nel mio inervento mi son guardato bene di connotarla come panacea.
Possiamo essere anche daccordo che la democrazia porti con se una serie di problematiche, ma... quali sono?
Ci si riferisce alla lentezza del processo? oppure alla possibilità di contrasti fra gli elettori ed il gruppo dirigente? la psssibilità di infiltrare elementi indesiderati? Siamo sicuri che chi ha elaborato ed applicato la democrazia partecipatica (in svariati ambiti ) non si sia posto questi stessi problemi? Forse esistono già delle soluzioni sicuramente non risulutive ma migliorative.
Quanto al progetto MPL nobilissimo io vi auguro un grande successo ma...
se non siete riusciti a "ricostruire i cocci della sinistra" come fate a proporre un unico fronte con elementi non "socialisti" (passatemi il termine)?
Questa e tante altre domande vorrei farvi...spero ce ne sia lìoccasione.. ancora buon lavoro
Il principale ostacolo alla formazione del fronte sovranista é la mancanza di un "metodo democratico" condiviso che consenta sia di selezionarne i leader, sia di cambiarli quando, per esempio, decidono di passare al nemico.
Giorgio, fosse solo quella che indichi la causa!
Gli ostacoli sono anche altri, di natura sia politica che psicologica. C'è chi lavora ad aumentare le difficoltà. Occorrerà forse un grande shock sociale affinché la musica cambi.Allora chi ci ha visto più chiaro, chi ha lavorato per l'unità pur nelle differenze (occorre l'alleanza, un partito unico no-euro è impossibile) speriamo sarà premiato.
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