8 settembre. Il Coordinamento della sinistra contro l’euro svolgerà entro la fine di settembre, riunioni nelle singole regioni. Entro una settimana indicheremo date e luogo, nonché i nomi dei referenti che le organizzano.
Cittadini, amici e compagni,
Questa lettera circolare è inviata ai simpatizzanti e agli amici del Coordinamento della sinistra contro l’euro, ed a tutti coloro che seguono le nostre iniziative. A quelli che hanno partecipato al Forum europeo svoltosi ad Assisi, ed a quelli che non hanno potutto esserci.
Chi al Forum c’è stato sa che non esageriamo se diciamo che è stato un grande successo.
Ci eravamo posti un obbiettivo ambizioso, quello di dare una spinta all’unione delle sinistre anti-euro a scala europea. Ci siamo riusciti. Tutte e sette le delegazioni internazionali presenti, non hanno solo sottoscritto un documento comune, si sono riconvocate ad Atene per la fine di novembre.
Questo decisivo passo avanti non sarebbe stato possibile senza il grande sforzo politico e organizzativo del Coordinamento; senza gli eccellenti contributi dei relatori ai dibattiti, senza la partecipazione appassionata di tutti i presenti.
Il successo del Forum carica sulla spalle del Coordinamento nuove e più grandi responsabilità.
La crisi economica e sociale è destinata ad aggravarsi, fette sempre più larghe di cittadini, già maciullati dalla crisi, precipiteranno nell’esclusione sociale. I diversi governi, quello Renzi compreso, pur di salvare con l’euro il sistema bancocratico, persevereranno nelle loro politiche di macelleria sociale. Nuovi e più aspri conflitti sociali sono per questo inevitabili e le classi dominanti stano mettendo in atto le modifiche antidemocratiche del nostro ordinamento costituzionale per fronteggiarli.
Siamo di fronte ad una sempre più evidente svolta autoritaria, ad una emergenza democratica.
Sappiamo che affinché il Paese riconquisti piena sovranità occorre una vasta alleanza sociale e politica, che dobbiamo unirci ad altre forze per dare vita ad un governo di salvezza nazionale che contestualmente all’uscita dall’euro applichi misure drastiche per dare un lavoro a tutti, un salario e pensioni dignitosi, i diritti alla casa, all’istruzione e ad una sanità davvero universali.
Andrà costituto un vero e proprio Comitato di liberazione nazionale aperto a tutte le forze costituzionali, antiliberiste e antifasciste. Proprio per questo è urgente dare vita ad una sinistra sovranista e internazionalista che abbia un seguito di massa, che sia un pilastro del futuro Cln.
Questa lettera circolare è inviata ai simpatizzanti e agli amici del Coordinamento della sinistra contro l’euro, ed a tutti coloro che seguono le nostre iniziative. A quelli che hanno partecipato al Forum europeo svoltosi ad Assisi, ed a quelli che non hanno potutto esserci.
Chi al Forum c’è stato sa che non esageriamo se diciamo che è stato un grande successo.
Ci eravamo posti un obbiettivo ambizioso, quello di dare una spinta all’unione delle sinistre anti-euro a scala europea. Ci siamo riusciti. Tutte e sette le delegazioni internazionali presenti, non hanno solo sottoscritto un documento comune, si sono riconvocate ad Atene per la fine di novembre.
Questo decisivo passo avanti non sarebbe stato possibile senza il grande sforzo politico e organizzativo del Coordinamento; senza gli eccellenti contributi dei relatori ai dibattiti, senza la partecipazione appassionata di tutti i presenti.
Il successo del Forum carica sulla spalle del Coordinamento nuove e più grandi responsabilità.
La crisi economica e sociale è destinata ad aggravarsi, fette sempre più larghe di cittadini, già maciullati dalla crisi, precipiteranno nell’esclusione sociale. I diversi governi, quello Renzi compreso, pur di salvare con l’euro il sistema bancocratico, persevereranno nelle loro politiche di macelleria sociale. Nuovi e più aspri conflitti sociali sono per questo inevitabili e le classi dominanti stano mettendo in atto le modifiche antidemocratiche del nostro ordinamento costituzionale per fronteggiarli.
Siamo di fronte ad una sempre più evidente svolta autoritaria, ad una emergenza democratica.
Sappiamo che affinché il Paese riconquisti piena sovranità occorre una vasta alleanza sociale e politica, che dobbiamo unirci ad altre forze per dare vita ad un governo di salvezza nazionale che contestualmente all’uscita dall’euro applichi misure drastiche per dare un lavoro a tutti, un salario e pensioni dignitosi, i diritti alla casa, all’istruzione e ad una sanità davvero universali.
Andrà costituto un vero e proprio Comitato di liberazione nazionale aperto a tutte le forze costituzionali, antiliberiste e antifasciste. Proprio per questo è urgente dare vita ad una sinistra sovranista e internazionalista che abbia un seguito di massa, che sia un pilastro del futuro Cln.
Tutti i gruppi che hanno fanno parte del Coordinamento, raccogliendo la diffusa domanda che è emersa dal Forum, hanno deciso unanimemente di dare un segnale forte, che punti a risvegliare le coscienze democratiche e popolari, per dire che si qui fa sul serio e che si va avanti.
Vogliamo costituire un nuovo movimento politico, pluralista e combattivo, un polo che possa aggregare le migliaia di cittadini e di giovani che chiedono una svolta, non una svolta qualsivoglia, ma quella che abbiamo chiamato “uscita da sinistra dall’euro”.
Dall’euro si può infatti uscire anche a destra, con soluzioni reazionarie e autoritarie, che per di più non rompono davvero con le politiche liberiste che scaricano sul popolo lavoratore i costi della più grave crisi economica che il capitalismo abbia conosciuto.
C’è infatti una vasta area di cittadini che vuole mandare a casa i servi della grande finanza, i golpisti camuffati da liberali che hanno sospeso Costituzione e Stato di diritto; italiani che non vogliono separare la sovranità dalla giustizia sociale, giovani e lavoratori che non credono che il capitalismo e l'idolatria del denaro siano l’ultima parola della storia. Occorre dare a questi cittadini una speranza, una voce, in poche parole un’organizzazione di massa, realmente democratica nell'azione e nei modi.
Avvieremo a ottobre un processo costituente per dare vita a questo movimento. Sarà un processo costituente aperto, inclusivo, con procedure democratiche trasparenti, dove ognuno sia davvero protagonista.
Nel frattempo vorremmo raggruppare tutti quelli che nelle varie zone del paese ci seguono e sentono la urgenza e la necessità di mobilitarsi.
Svolgeremo, entro la fine di settembre, riunioni regionali e/o metropolitane a cui sei caldamente invitata/o.
Per ogni regione abbiamo stabilito un referente che vi contatterà di persona, comunicandovi data e luogo di queste riunioni.
Mettiti in moto, la tua partecipazione è indispensabile!
Il Comitato operatito del Coordinamento della sinistra contro l’euro
5 settembre 2014
Per contatti e informazioni scrivi all’indirizzo centrale del Coordinamento: info@sinistracontroeuro.it
Vogliamo costituire un nuovo movimento politico, pluralista e combattivo, un polo che possa aggregare le migliaia di cittadini e di giovani che chiedono una svolta, non una svolta qualsivoglia, ma quella che abbiamo chiamato “uscita da sinistra dall’euro”.
Dall’euro si può infatti uscire anche a destra, con soluzioni reazionarie e autoritarie, che per di più non rompono davvero con le politiche liberiste che scaricano sul popolo lavoratore i costi della più grave crisi economica che il capitalismo abbia conosciuto.
C’è infatti una vasta area di cittadini che vuole mandare a casa i servi della grande finanza, i golpisti camuffati da liberali che hanno sospeso Costituzione e Stato di diritto; italiani che non vogliono separare la sovranità dalla giustizia sociale, giovani e lavoratori che non credono che il capitalismo e l'idolatria del denaro siano l’ultima parola della storia. Occorre dare a questi cittadini una speranza, una voce, in poche parole un’organizzazione di massa, realmente democratica nell'azione e nei modi.
Forum di Assisi, da destra: Andrea Ricci, Leonardo Mazzei, Alberto Montero |
Avvieremo a ottobre un processo costituente per dare vita a questo movimento. Sarà un processo costituente aperto, inclusivo, con procedure democratiche trasparenti, dove ognuno sia davvero protagonista.
Nel frattempo vorremmo raggruppare tutti quelli che nelle varie zone del paese ci seguono e sentono la urgenza e la necessità di mobilitarsi.
Svolgeremo, entro la fine di settembre, riunioni regionali e/o metropolitane a cui sei caldamente invitata/o.
Per ogni regione abbiamo stabilito un referente che vi contatterà di persona, comunicandovi data e luogo di queste riunioni.
Mettiti in moto, la tua partecipazione è indispensabile!
Il Comitato operatito del Coordinamento della sinistra contro l’euro
5 settembre 2014
Per contatti e informazioni scrivi all’indirizzo centrale del Coordinamento: info@sinistracontroeuro.it
8 commenti:
Spero che tutti i lettori di questo blog accolgano quest'appello e decidano di attivarsi. Personalmente, dopo anni di delusioni e conseguente inattività ho voglia di riprendere a lottare. Prego solo i meritevoli promotori del Coordinamento di precisare e sottolineare SEMPRE la discriminante ANTIFASCISTA. Sia per prevenire gli attacchi in malafede di certi sinistrati, sia, soprattutto, per evitare equivoci e tenere ben lontani certi confusionari "rossobruni" tipo i teorizzatori del superamento destra/sinistra, i sovranisti che si professano di sinistra e poi invitano a votare Lega o Le Pen, oppure certi gruppi come Stato e Potenza (ora Socialismo Patriottico), Millenium, ecc. Non basta dirsi democratici bisogna ribadire con insistenza l'attualità dell' ANTIFASCISMO (un punto su cui insistono i personaggi sopraelencati è proprio quello del superamento dell'ANTIFASCISMO). Su questo non bisogna transigere e non bisogna dare nulla per scontato!
Intanto, con tutti i governi di centro sinistra che abbiamo avuti, siamo letteralmente in "brache di tela" secondo il detto popolare. Disoccupazione oltre il 12%, tassazione oltre il 50%, capo de Govereno non eletto democraticamente, Pil eroso per oltre il 135% dal debito pubblico, , Banca centrale privatizzata, sovranità monetaria in mano agli avvoltoi, sparite le grandi imprese e aziende del tanto vituperato IRI per le folli privatizzazioni della fine degli anni '90, welfare allo sfascio, economia in crisi capillare e via così. Dai risultati, che sono la sommatoria dell'azione di un governo e di un regime che ha operato per quasi mezzo secolo c'è poco da cantare peana di soddisfazione.
Di buono, dell'antifascismo, ci resterebbe la costituzione, ma adessp vogliono rosicchiarla alla grande quelli del centrosinistra.
L'ottimo amico Moreno si è un po' risentito per alcune critiche da me rivolte alla vostra strategia operativa. Mi scuso se sono stato sgarbato, o troppo diretto, o solo per aver valutato con minor ottimismo di Moreno il successo del Forum. Tutto ciò ha tuttavia un'importanza relativa, mentre questa vostra decisione di cominciare a promuovere incontri regionali è, a mio avviso, un passo nella direzione giusta. Vi auguro di crescere in termini di militanti, così come lo auguro a tutti i gruppi (democratici e costituzionali) anti-euro e anti UE.
Che cento scuole gareggino.
Io invece penso che alcuni gruppi come quelli citati dall'anonimo di sopra che non si richiamano alla sinistra, ma quantomeno al socialismo bisognerebbe di cercare un dialogo. L'antifascismo è importante, ma non va dimenticato che oggi si chiama liberismo.
Luigi
La considerazione espressa dal Lettore non è del tutto farneticante come di primo acchito potrebbe sembrare a qualcuno. Ci sono effettivamente gruppi che, pur non etichettandosi "di sinistra", hanno idee di sinistra.
La prima di queste idee è l'avversione al dilagare dell'imperialismo atlantista e mondialista. E perché questo atteggiamento?
Perché anzitutto l'atlantismo mondialista vuole togliere la libertà ai popoli e agli individui che verrebbero ridotti a cellule decerebrate di un coacervo sociale succube in tutto dello strapotere egemonico mondiale.
In quanto alla qualifica di "liberisti" non concordo perché liberismo è anche quello del monopolista e del mercante di schiavi: ovviamente elevato alla massima potenza.
Eccoli i fasci..."imperialismo atlantista e mondialista": tipico linguaggio da estrema destra...che magari si caglia contro "l'imperialismo atlantista" e nulla dice contro l'imperialismo UE e magari simpatizza pure per l'imperialismo russo putiniano...e che sostituisce la lotta al capitalismo con un fantomatico "mondialismo"...tornate nelle fogne!
Sono il lettore del commento del 8 settembre. Chiedo scusa, ma ho sbagliato a scrivere. Ovviamente non intendevo che l'antifascismo sia liberismo ma che il fascismo moderno sia liberismo.
No, non mi piacciono gli ambienti fognari soprattutto perché vi si trovano pessime compagnie come i troll.
l'UE, di per sé non è un organismo imperialista ma è una dépendance dell'Atlantismo. Se uno non ha capito questo non so che possa capire.
Tutta la dinamica storica attuale (ma in parte anche quella passata) tende verso il mondialismo: "sotto uno stesso cielo" era il titolo di un bel film prodotto in Oriente. "Sotto uno stesso cielo", sin dai tempi della Torre di Babele ... Ma i tempi allora evidentemente non erano ancora maturi . Adesso forse ci siamo. E staranno freschi anche i Troll perché l'Agenda 21 non guarda in faccia neppure a loro che si credono "salvi".
Posta un commento