La manifestazione di ieri a Roma |
C'é voluto un mese per manifestare solidarietà ai popoli in rivolta
di Maurizio Fratta
Lazio indicessero loro una manifestazione per rompere il vergognoso silenzio che vige in Italia sulle rivolte che si propagano in tanta parte del mondo arabo.Un silenzio che ha accomunato tutti, a cominciare dagli ectoplasmi di centro, di destra, di sinistra, se ancora questa tripartizione ha senso in questo paese.
Per non dire dei sindacati, della miriade di associazioni umanitarie e di onlus, di tavole della pace o di sempreverdi difensori dei diritti universali.
Un silenzio ipocrita dell' ignobile ceto politico, della purulenta casta dei giornali, dei telepredicatori, dei comici in servizio permanente effettivo, delle mezzecalzette dei popoli viola, degli astri nascenti di nuove e vecchie narrazioni, dei grilli parlanti della green-economy.
Non uno che abbia detto qualche parola di verità, che abbia azzardato qualche straccio di analisi, che si sia sottratto al coro degli yes-men.
Il solo a ripetere in modo sconcio parole servili è stato il Ministro degli Esteri Frattini.
Che non ha fatto mancare il suo sostegno al satrapo di Tunisi, anche dopo la sua fuga, che giustifica la trentennale feroce oppressione di Mubarak in nome della Santa alleanza contro il fondamentalismo islamico, che non perde occasione per mostrarsi prono ai voleri di Washington e di Tel Aviv.
Lui che parla per tutti loro.
Che non ha fatto mancare il suo sostegno al satrapo di Tunisi, anche dopo la sua fuga, che giustifica la trentennale feroce oppressione di Mubarak in nome della Santa alleanza contro il fondamentalismo islamico, che non perde occasione per mostrarsi prono ai voleri di Washington e di Tel Aviv.
Lui che parla per tutti loro.
Mentre l' ordine imperiale e neocoloniale imposto con la guerra e con il sangue vacilla anche in questa parte del mondo, mentre a Davos il club dei ricchi del mondo irride alla disperazione delle moltitudini che non sanno più come sfamarsi, mentre i lacchè di mezzaeuropa sono in attesa di prendere ordini da oltreatlantico, oggi a Roma manifestiamo la nostra solidarietà al popolo egiziano, denunciamo la criminale repressione messa in atto dai regimi fantoccio, appoggiamo le sollevazioni in corso in Tunisia e nei paesi del Maghreb, auspichiamo che i popoli oggi in lotta ci aiutino a ritrovare verità e dignità.
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