No al Conte-bis!
No alla restaurazione dei servi di Merkel, Macron e Trump
La
fine del governo giallo-verde ha dunque aperto la strada alla più classica delle
restaurazioni. Il nuovo esecutivo sta nascendo sotto il segno della triade
Bruxelles-Berlino-Parigi, la benedizione di Trump,
l’appoggio dei principali centri del potere economico, il rientro al centro
della scena del Pd, ovvero del partito che meglio rappresenta interessi, trame
ed umori di quel blocco dominante che ha ridotto in catene l’Italia.
Si
tratta di un passaggio gravissimo, che tradisce la spinta popolare al
cambiamento così come si era espressa nelle urne del marzo 2018. L’incredibile
imperizia (e presunzione) salviniana, che ha portato all’apertura della crisi
senza che se ne valutassero tutte le possibili conseguenze, non giustifica in
alcun modo la giravolta pentastellata che sta portando al governo M5S-Pd.
I
Cinque Stelle rischiano di venire travolti da questa scelta o, peggio ancora,
di trasformarsi nella componente di “sinistra” di una nuova alleanza di
centrosinistra a trazione piddina, premessa indispensabile per ricostruire quel
bipolarismo tanto amato dalle èlite.
Fortunatamente
questo processo di restaurazione ha i suoi punti deboli, dalle contraddizioni
tuttora esistenti tra i due partiti, a quelle interne a ciascun partito. Ma
ancor più peserà la strutturale impossibilità di risolvere i problemi del Paese
stando dentro al quadro delle compatibilità europee.
Nondimeno
il Conte-bis potrà fare ugualmente danni non indifferenti, riportando l’Italia
ad una piena subordinazione nei confronti sia dell’Unione guidata dall’asse
Merkel-Macron e alla conferma del vassallaggio
geopolitico rispetto gli Stati Uniti. Una scelta che – al di là di
qualche prevedibile mossa propagandistica sull’ambiente – renderà impossibile
ogni politica espansiva, ogni rilancio degli investimenti, ogni misura sociale
contro la povertà e la disoccupazione.
Programma 101, nel
fare appello alla parte migliore del Movimento Cinque Stelle affinché si
dissoci apertamente dalle scelte miopi dei propri dirigenti, ritiene che lo
sbocco più avanzato, certamente quello più democratico, della crisi attuale
siano le elezioni anticipate.
L’alternativa a questo sbocco è infatti solo quella (non a caso proposta da
Renzi) della piena restaurazione del dominio del blocco eurocratico, stavolta
con la totale integrazione di M5S.
E’
in questo contesto che diventa ancora più importante la riuscita della
manifestazione Liberiamo l’Italia del prossimo 12 ottobre, una manifestazione che sta riscuotendo sempre più
interesse ed adesioni.
Se,
nel confronto con l’Ue, entrambe le forze del governo giallo-verde si sono
mostrate alla prova dei fatti del tutto inadeguate, è ora il momento che altre
forze sorgano per impugnare seriamente, concretamente, e con il necessario
spirito inclusivo, la bandiera della liberazione nazionale dall’oppressione
dell’oligarchia eurista.
No al Conte-bis!
Elezioni subito!
Per una Sinistra Patriottica finalmente in campo!
Tutti a Roma il 12 ottobre!
Roma, 27 agosto 2019
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2 commenti:
In tutta onestà a me sembra che dalle sgrinfie dei poteri eurocratici per non parlare di quelli atlantici non si sia mai usciti aldilà dei ridicoli balletti con i quali questi imbonitori da strapazzo ci hanno intrattenuto nell'anno trascorso e che sono sempre finiti con piena soddisfazione delle oligarchie. In più il defunto governo gialloverde grazie alla forte componente rezionaria che lo contraddistingueva ci avrebbe affibbiato la flat tax salva ricchi/ammazza poveri e l'autonomia differenziata spacca Italia. Non sto benedicendo con questo l'avvento del governo giallononsisacosa, ci mancherebbe, ma credo che ovunque ci si volti si vedono solo disastri. Andare a nuove elezioni significa ritrovarci un governo di destra-estremadestra naturalmente altrettanto prono ai desiderata dei poteri esterni e le cui politiche per le classi meno abbienti sarebbero ancor più disastrose.
Insomma mi pare che l'unica cosa per cui si debba operare davvero sia provare a creare l'alternativa vera e quindi ben venga questa prossima manifestazione a Roma dalla quale si spera possa iniziare a germogliare qualcosa di positivo per questo disgraziato paese.
"...andare a nuove elezioni significa ritrovarci con un governo di ultradestra"(sic);perché quello che si sta per varare cos'è,di ultrasinistra?.Un bel Monti bis,così da rallegrare tutti i sinistrati che stanno gongolando,ma non fatevi illusioni, i fatti, come diceva qualcuno, hanno la testa dura,e poi,comunque, questa pseudo sinistra assieme alle sue truppe cammellate DIMOSTRA ANCORA UNA VOLTA DA CHE PARTE SI SCHIERA:CON LE ÉLITES,SEMPRE E COMUNQUE.Ora prepariamoci ad una nuova(?),violenta e durissima stagione fatta di tagli,tagli e poi ancora tagli in nome dell'Euro/pa così cara a tutti i sinistrati di ogni latitudine.
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