[ lunedì 26 agosto 2019]
Fra i tanti messaggi di adesione che ogni giorno arrivano al Comitato 12 Ottobre-LIBERIAMO L'ITALIA, tutti ben motivati, alcuni meritano di essere letti con attenzione. E’ questo il caso del messaggio di Francesca Mingrone.
«Io sono anni che combatto e spero che il mio paese torni alla sovranità monetaria.
Ho conosciuto un paese diverso, una vita diversa. Mai ricca per carità. Ma non andavo a fare la spesa con la calcolatrice e soprattutto lavoravo nel mio paesello. Sono stata costretta ad andare via. In ambienti dove io, adesso, non sono né carne né pesce. Vivo con l’ansia del fine mese e di non riuscire a far studiare i miei figli. Ho eliminato tutto ciò che potevo eliminare. Sto male e non riesco a curarmi come dovrei. Vado avanti con palliativi e anche la bolletta per me diventa un macigno, un ostacolo insormontabile. Al lavoro devo andare ogni mese con il cappello in mano a chiedere di essere pagata, di avere i miei soldi. Mi pagano a pezzi. Per avere lo stipendio di un mese ci metto un mese. E poi devo ricominciare. Sono anni che vivo così. Anzi che non vivo. Speravo nel movimento, che fosse davvero il governo del cambiamento. Non è cambiato nulla. O meglio, quello che deve cambiare per rendere il popolo sovrano in tutto e per tutto, non è stato minimamente considerato. Sia Reddito di cittadinanza che decreto dignità, tutte misure che nel contesto in cui siamo, lasciano il tempo che trovano. Al primo cambio di guardia possono essere modificati perché lo chiede l’europa. Dare da mangiare a un prigioniero, se gli dai solo la minestra o gli dai un pranzo da mille e una notte, è sempre un pranzo consumato in prigione. Io, mo, voglio mangiare pane raffermo, ma voglio mangiarmelo da persona libera. Voglio uscire da questo sistema che in venti e passa anni ha creato solo più poveri e disuguaglianza sociale. Il mio paese d’origine è praticamente morto. Non ha strade non ha scuole, ospedali. Se vai al pronto soccorso non ti possono medicare perché non hanno garze, cerotti alcol. Nessuno ci crede e io invito tutti a venire a vedere. Se viene Satana e mi dice “vendimi l’anima che ti porto fuori dall’euro”, io gliela vendo».
Fra i tanti messaggi di adesione che ogni giorno arrivano al Comitato 12 Ottobre-LIBERIAMO L'ITALIA, tutti ben motivati, alcuni meritano di essere letti con attenzione. E’ questo il caso del messaggio di Francesca Mingrone.
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«Io sono anni che combatto e spero che il mio paese torni alla sovranità monetaria.
Ho conosciuto un paese diverso, una vita diversa. Mai ricca per carità. Ma non andavo a fare la spesa con la calcolatrice e soprattutto lavoravo nel mio paesello. Sono stata costretta ad andare via. In ambienti dove io, adesso, non sono né carne né pesce. Vivo con l’ansia del fine mese e di non riuscire a far studiare i miei figli. Ho eliminato tutto ciò che potevo eliminare. Sto male e non riesco a curarmi come dovrei. Vado avanti con palliativi e anche la bolletta per me diventa un macigno, un ostacolo insormontabile. Al lavoro devo andare ogni mese con il cappello in mano a chiedere di essere pagata, di avere i miei soldi. Mi pagano a pezzi. Per avere lo stipendio di un mese ci metto un mese. E poi devo ricominciare. Sono anni che vivo così. Anzi che non vivo. Speravo nel movimento, che fosse davvero il governo del cambiamento. Non è cambiato nulla. O meglio, quello che deve cambiare per rendere il popolo sovrano in tutto e per tutto, non è stato minimamente considerato. Sia Reddito di cittadinanza che decreto dignità, tutte misure che nel contesto in cui siamo, lasciano il tempo che trovano. Al primo cambio di guardia possono essere modificati perché lo chiede l’europa. Dare da mangiare a un prigioniero, se gli dai solo la minestra o gli dai un pranzo da mille e una notte, è sempre un pranzo consumato in prigione. Io, mo, voglio mangiare pane raffermo, ma voglio mangiarmelo da persona libera. Voglio uscire da questo sistema che in venti e passa anni ha creato solo più poveri e disuguaglianza sociale. Il mio paese d’origine è praticamente morto. Non ha strade non ha scuole, ospedali. Se vai al pronto soccorso non ti possono medicare perché non hanno garze, cerotti alcol. Nessuno ci crede e io invito tutti a venire a vedere. Se viene Satana e mi dice “vendimi l’anima che ti porto fuori dall’euro”, io gliela vendo».
6 commenti:
Mi rivedo in pieno in questo grido di dolore. E nn scrivo da qualche quartiere degradato ma dalla ricca e opulenta Brianza. Vedevo con simpatia il governo gialloverde pur non avendo votato nessuno dei 2 partiti, ma alla fine traggo le conclusioni che se da una parte il 5 stelle sia diventato sempre più europeista(sindrome di Stoccolma?)dall altra la Lega pur essendo più convinta a sfidare l Ue
propone la stessa ricetta liberista.
Dio ci salvi da Giorgetti.
Grazie x l ospitalitá.
Le tue osservazioni sono condivisibili e capisco perfettamente il dramma della tua situazione, perché ne vivo una simile pure io... ma vendere l'anima a Satana, questo mai, neppure per scherzo o simbolicamente, anche perché, se ci pensi bene, tutto l'orrore che stiamo vivendo attualmente, potrebbe portare la sua firma o quella di chi lavora per suo conto.
Coraggio Francesca, tieni duro e continua a lottare anche per il bene dei tuoi figli ed insegna loro a non arrendersi mai. la vita è un'esperienza di crescita e gli ostacoli da superare sono spesso presenti lungo il cammino, ma non devono spaventarci, affrontarli e superarli in qualche modo ci insegna ad essere più forti ed accresce il nostro livello di coscienza. Un abbraccio
Garden
"Voglio mangiare pane raffermo, ma voglio mangiarmelo da persona libera".
Da dove nasce il dilagante "tsiprismo"?
Dalla reticenza a dire chiaro e tondo alla popolazione (considerata dai partiti mero "elettorato") che al punto in cui ci hanno portato non c' é speranza di miglioramento (anzi: di non ulteriore, inarrestabile peggioramento) che possa essere realisticamente coltivata senza essere disposti a durissimi sacrifici: non si può SPERARE DI -di certo essendoci solo la morte- guarire da un tumore maligno con tisane e omeopatia, ma bisogna essere disposti a subire dolorose e mutilanti operazioni chirurgiche e pesanti, durissime chemioterapie!
E nessun partito o partitucolo é disposto a proporre onestamente agli elettori anni di sudore, lacrime e sangue (per quanto odioso sia il reazionario che divenne celebre con queste parole), come si addice a chi é costretto dal nemico e spinto dalla propria coscienza e dignità (oltre che dai propri più autentici interessi a lunga scadenza) a combattere una durissima guerra di liberazione nazionale.
Ma se nell' "Europa" possiamo solo attenderci di andare di male in peggio, fuori possiamo sperare di ridare un futuro umano, se non a noi, almeno ai nostri figli o nipoti.
G.B.
@ G.B. : la scelta ormai è solo fra vivere un tramonto che da dorato si è fatto argenteo e ora è bronzeo in attesa di tendere verso il ferro e poi il piombo, oppure distruggere tutto in un trentennio di guerre e rivoluzioni.
Il risultato di una Italexit da sinistra, se potesse essere effettuata, sarebbe quello di trasformare l'Italia in una Cuba militarizzata e sotto assedio: cosa che potrebbe andar bene a Moreno e ai suoi collaboratori, che potrebbe riscuotere consensi fra i lettori di questo blog, ma che non è certamente ciò che si augura il 98% dell'elettorato italiano.
Una popolazione invecchiata e consumistizzata non vuole saperne di avventure violente. L'unico modo di arrivarci sarebbe quello di catapultarcela a calci in culo (per dirla con un altro capo politico del medesimo periodo) e ancora la crisi del sistema non è arrivata a questo punto, per lo meno non nelle sue zone centrali.
Fin che "il 98% dell'elettorato [rectius: del popolo] italiano" si illuderà circa soluzioni indolori dei suoi problemi attuali e futuri verrà sempre più ferocemente cannibalizzato.
E coltivare e promuovere siffatte illusioni é criminale, prima ancora che reazionario.
G.B.
Cara Francesca, sei ovviamente ironica quando dici che venderesti l'anima a Satana, ma sbaglieresti parecchio perche' l'Europa fa parte di un piano letteralmente diabolico da cui e' pressoche' impossibile tirarsi fuori: il "New World Order" (Nuovo Ordine Mondiale), ampiamente descritto su internet e citato indirettamente ma esaustivamente nella Bibbia (Apocalisse) come regno dell'AntiCristo. Leggi, approfondisci e tieniti l'anima ben stretta, perche' sta per iniziare un periodo tremendamente buio: una dittatura mondiale che vede la complicita' delle finte sinistre pseudo-filo-partigiane.
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