[ venerdì 23 agosto 2019 ]
Ieri Di Maio ha tirato fuori dal cappello, in risposta a cinque di Zingaretti, i DIECI PUNTI programmatici "insindacabili" del Movimento 5 Stelle. Quanto siano insindacabili vedremo. Di sicuro essi indicano, dopo l'alleanza coi leghisti e fatta eccezione per questo sciagurato "taglio dei parlamentari", una apparente virata a sinistra, un riallacciarsi alle radici ed alle fasi iniziali del Movimento. Che renziani e piddini, euristi e liberisti convinti possano accettarle è impossibile. A maggior ragione sono indigeribili per la Lega.
La sensazione che ho è che siccome la cupola a 5 stelle ritiene che il PIANO A (governo col Pd) sia difficile a farsi, coi Dieci Punti hanno indicato il loro PIANO B in caso di elezioni.
Questa mia sensazione è confermata dal posto che Di Battista ha pubblicato stamattina sulla sua pagina facebook.
Leggiamo:
Ma il succo è un altro. E' che il "potere contrattuale immenso" non è altro che la politica dei "due forni": si apre al Pd ma tenendo la porta aperta alla Lega.
Se questo non è il classico doppio gioco dei politicanti cos'altro è?
E' iniziato il negoziato...
Tra 5 Stelle e Partito democratico per dare vita ad un nuovo governo e sventare le temute elezioni anticipate.Ieri Di Maio ha tirato fuori dal cappello, in risposta a cinque di Zingaretti, i DIECI PUNTI programmatici "insindacabili" del Movimento 5 Stelle. Quanto siano insindacabili vedremo. Di sicuro essi indicano, dopo l'alleanza coi leghisti e fatta eccezione per questo sciagurato "taglio dei parlamentari", una apparente virata a sinistra, un riallacciarsi alle radici ed alle fasi iniziali del Movimento. Che renziani e piddini, euristi e liberisti convinti possano accettarle è impossibile. A maggior ragione sono indigeribili per la Lega.
La sensazione che ho è che siccome la cupola a 5 stelle ritiene che il PIANO A (governo col Pd) sia difficile a farsi, coi Dieci Punti hanno indicato il loro PIANO B in caso di elezioni.
Questa mia sensazione è confermata dal posto che Di Battista ha pubblicato stamattina sulla sua pagina facebook.
Leggiamo:
Ora, che se si va a votare i 5 Stelle "prenderanno valanghe di consensi" è la cosa più incredibile che mi sia capitato di ascoltare in questi giorni. Ma dove vive il Di Battista? Mi pare ovvio che lui sia il primo a non crederci.
«Il Movimento 5 Stelle ha oggi un potere contrattuale immenso. Tutti ci cercano. Un potere del genere è essenziale sfruttarlo nell’esclusivo interesse dei cittadini. Il mio pensiero è questo, è la prima volta che scrivo da giorni e ciò che penso nulla ha a che vedere con le ricostruzioni di giornalisti sempre più confusi.
Io sono convito che andando al voto adesso, presentandoci compatti e facendo una grande campagna elettorale, prenderemmo valanghe di consensi. Perché Salvini è molto più debole di quanto appaia e perché se si andasse al voto il PD ci arriverebbe spaccato in 2,3 o 4 pezzi.
Ciononostante, e lo dico da cittadino, non vorrei mai che la prossima legge di bilancio la scrivesse l’Unione Europea e tale rischio è altissimo votando a fine ottobre. E ancor di più pretendo due cose: 1. il taglio dei parlamentari 2. la revoca delle concessioni autostradali ai Benetton. Sono convinto che questi due obiettivi si possano raggiungere in questa legislatura, nella prossima sarebbe molto più difficile.
Ho visto nuove aperture della Lega al Movimento e mi sembra una buona cosa. Soprattutto perché non mi dispiacerebbe un Presidente del Consiglio del Movimento 5 Stelle. Ho visto inoltre porte spalancate da parte del PD. Zingaretti fa la parte di chi pone veti e condizioni ma in realtà ha il terrore che Renzi spacchi il PD.
Ripeto, tutti ci cercano. Alziamo enormemente la posta sulle nostre idee e soluzioni per il Paese. Via 345 parlamentari e via i Benetton dalle nostre autostrade. Chi ci sta? La vaghezza lasciamola ai professionisti del nulla assoluto. Il Movimento, proprio come ha fatto ieri Luigi, bada al sodo».
Ma il succo è un altro. E' che il "potere contrattuale immenso" non è altro che la politica dei "due forni": si apre al Pd ma tenendo la porta aperta alla Lega.
Se questo non è il classico doppio gioco dei politicanti cos'altro è?
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3 commenti:
Oddio, sono insindacabili anche per i leghisti ma facevano comunque tutti parte del famigerato contratto di governo.
Se la Lega fosse davvero quella sbandierata da Borghi e Bagnai teoricamente ci potrebbe essere l'occasione per mettere da parte il "terzo incomodo".
Addirittura nei 10 punti si parla di autonomia (sigh).
Il problema è che non lo è, la componente storica è ancora troppo forte.
Allo stesso tempo bisogna considerare che il m5s è pura fuffa, pronto a riciclarsi antisistema ogni qual volta rischi di mostrare la sua vera faccia, ma pericolosissimo perché allo stesso tempo "piddino" e presentabile.
Probabilmente una sorta di accordo con il PD c'è già, è leuropa che ce lo chiede, si cercherà solo la formula per farlo digerire agli stellati.
Dibba come sempre rimane smarcato, pronto a subentrare da pulito dopo eventuali disastri.
Pigghi
E mentre Di Maio vede Zingaretti chiedendo una risposta entro 24h in UK si cucina l'altro deal con Boris fra le critiche di Farage ed il silenzio di Trump. Speriamo che fallisca perché il no-deal è l'unica concretà possibilità di uno shock che aiuti a superare un ordine mondiale moribondo risparmiandoci la sua lunga agonia.
Invece io concordo con Di Battista.
E' mia opinione, e assicuro di non essere tenero coi 5s quando voglio, che il 5s non abbia agganci coi paesi esteri e nemmeno coi poteri forti. Piuttosto il m5s si è trovato più a suo agio con la Merkel agendo in sedi istituzionali che con un Macron. Se si è avvicinato alla UE è perché per ragioni anti imperialiste in geopolitica si distanzia il più possibile (pur rimanendo in ottica atlantista) dagli USA. Forse sarebbe stato prereribile partire dall'economia cioè avvicinarsi agli USA per avere supporto per la causa sovranista e però rinunciare all'antimperialismo moderato (chiamiamolo così) avvicinandosi agli USA (che significava no Via Della Seta, No Maduro, ecc).
Io grazie alle scelte anti imperialiste e a Di Battista (CFA ecc) sono tornato loro sostenitore.
Sul caos PD sono stato chiaro:
RDC resti
QUota 100 resti.
Poi i 10 punti con chi ci sta.
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