«Esprimiamo la nostra più sincera solidarietà a Mauro Bocci, il maestro elementare, padre di due figli, precario nella scuola elementare di Foligno Monte Cervino, sottoposto ad un indegno linciaggio mediatico a causa di una vera e propria fake news, e malgrado ciò “sospeso a titolo cautelativo per incompatibilità ambientale” —ovvero gettato in mezzo ad una strada.
A scatenare il “dagli all’untore” dei social, dei media e della “santa inquisizione” della ex-sinistra sarebbe stata una lezione con cui Mauro spiegava agli alunni quanta crudeltà ci sia stata nella la Shoa e quanto inaccettabile sia il razzismo.
Ammesso e non concesso che la modalità didattica adottata da Mauro Bocci fosse inappropriata, la sua sospensione dal lavoro è un atto gravissimo, come inaudita risulta essere l'accusa di aver compiuto "atti persecutori, maltrattamenti e violenza privata".
Per questo, oltre a chiedere che Mauro Bocci venga immediatamente reintegrato al suo posto di lavoro, esprimiamo la nostra indignazione per la caccia alle streghe mediatica, montata ad arte per criminalizzare una persona che chi conosce considera in perfetta buona fede.
Denunciamo la diabolica regia che ha voluto far passare una lezione scolastica per un crimine ed una brava persona come il nuovo “mostro di Foligno".
Programma 101 – sezione Foligno
23 febbraio 2019
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18 commenti:
Una sanzione esorbitante ed arbitraria. Ma non è la prima volta che si presentano sanzioni così sproporzionate, ricordo ad esempio anche questo caso.
Vorrei tanto capire quali sono gli organi che decidono i provvedimenti disciplinari nei confronti dei lavoratori e quanta arbitrarietà tali organi possano permettersi.
Soprattutto se di fronte a detti organi vi siano differenze di fatto fra chi è di ruolo e chi precario.
Mi sembra anche l'occasione giusta per sottolineare quanto sia illegittimo rispetto al principio costituzionale di uguaglianza dei lavoratori che esistano tali differenze evidenziando la necessità di una radicale riorganizzazione del modo di organizzare la forza lavoro. A lavoro uguale contratto uguale.
Giovanni
La via del razzismo è lastricata di "brave persone".
Sono un vicinissimo di casa di Bocci, proprio una bravissima persona, si si ...un piddifascista filoisraeliano. Se ne avrete l'occasione domandategli cosa pensa dei palestinesi, e in base alla sua risposta dovrete avere l'onestà di riscrivere nel verso giusto quest'articolo!
Mariano Marini
Scusate...ma prima bisogna conoscere effettivamente i fatti.
E comunque, se di errata didattica fatta in buona fede si trattasse quella persona non potrebbe fare quel lavoro.
Quindi aspettiamo serie indagini...pur se viviamo in paese che di serio ormai ha ben poco: questo è il problema. Ma quando ci sono di emzzo dei bambini ci vuole molta sapienza.
Condivido totalmente e divulgherò tra amici e conoscenti il messaggio dell'amico e compagno Pasquinelli. Facciamolo tutti, per liberarci dal nuovo mostro totalitario liberista che avanza.
da quel che dicono i giornali locali il provvedimento di sospensione l'ha preso il Provveditorato col consenso del MINISTRO della pubblica istruzione. Si dice anche che la Preside era contraria. Il fatto è che la pressione è enorme, parossistica. Segnalo che la cosa è partita da facebook, intendo la campagna contro il maestro, e in questa campagna si sono distinti gli esponenti locali di Sinistra Italiana.
un folignate
Ringraziamo l'anonimo di sopra che divulgherà fra amici e conoscenti il nostro comunicato stampa.
Dobbiamo precisare che è il comunicato è a firma della sezione di Foligno di P101, non di Pasquinelli.
Grazie.
Sentiamo... e se un insegnante fosse effettivamente razzista, quale sarebbero a vostro avviso i provvedimenti da prendere? Giustifichereste il licenziamento in omaggio a tutta la vostra polemica contro la dittatura soft del pensiero unico a regime mediatizzato?
La vicenda è in effetti particolare, l'antirazzismo livoroso piddino stavolta sembra aver finito col colpire uno dei suoi stessi portatori. Se il maestro in questione è di quelle idee politiche di fatto è caduto sotto fuoco amico.
Viene da chiedersi: se la disavventura avesse invece colpito un altro maestro accusandolo di sovranismo (che secondo i piddini e sinistrati vari sarebbe equiparabile al fascismo) cosa avrebbe fatto lui? Non lo sappiamo.
Però al di la del fatto in sé restano due punti: (i) le sanzioni disciplinari applicate con eccessiva disinvoltura nel nome di un intollerante securitarismo antirazzista, (ii) l'idea pericolosa di stabilire autoritariamente dall'alto chi può o non può fare un dato lavoro che vede purtroppo in sintonia i piddini (antirazzisti viscerali) e gli antipiddini (anti-antirazzisti ugualmente viscerali).
Il disciplinamento dei lavoratori è materia pericolosa, un campo sul quale il popolo ha già perso anche troppo ed è necessario recuperare il terreno perduto.
Giovanni
Mi piacerebbe che facesse lo stesso esperimento sui vostri figli, se ne avete. Chissà se scriivereste le stesse cose...
Ultimamente la vostra lucidità di giudizio mi lascia alquanto perplesso, perchè le posizioni che prendete mi sembrano sempre più *surreali* (e *non credo* sia perchè sono divenuto un "gioioso Paladino del Capitalismo Trionfante"!):
L'Italia è un Paese pieno di gente disoccupata che ha studiato per fare l'insegnante e *sa* comportarsi in modo *consono* al ruolo. Si trovano "in mezzo ad una strada" senza aver fatto *nulla* ma *proprio nulla* di male!
Questo "bel tipo" si è comportato in modo *inqualificabile* nel luogo dove lavorava e dove aveva una autorità ed una responsabilità nei confronti di un gruppo di alunni.
Il fatto che sui social media questo si lasciasse andare a dirne peste e corna degli immigrati rende meno credibile la tesi del "esperimento sociale", ma potrei pure concordare con voi che, se fosse stato perseguito *solo* per le sue idee sui social media, sarebbe una riprova che viviamo nell'era del "fascismo peer-to-peer" dove la gente può perdere i lavoro o non averlo in base alle sue idee e comportamenti *al di fuori* del lavoro...e questo sì...questo sarebbe sbagliato!
...ma questo si è comportato non *male*...*peggio* e questo *sul lavoro*!!
Dopo essere stato "messo nel mirino" ha tirato fuori la storia del "esperimento sociale", ma, anche se ci sono stati esperimenti sociali tesi a mostrare agli allievi come avvenga una discriminazione, che *non fosse tale* sembra oltremodo evidente da una serie di elementi:
a) In un esperimento serio la partecipazione degli allievi è *volontaria*.
b) Le persone messe al centro di questi esperimenti sono *gruppi*, perchè *chiunque*
capirebbe che se prendi di mira un *singolo* bambino è troppo traumatico.
c) Basta un *briciolo di cervello* per capire che l'insieme da scegliere non dovrebbe
essere una categoria *già* discriminata.
d) In due distinte classi, il "soggetto" ha scelto due bambini *singoli* e *sempre*
perchè di colore!
Ora...partendo da questi elementi i casi sono due (in ordine di probabilità e credibilità):
a) Il "soggetto" è un razzista che credeva di 'farla franca' e che si è parato il ... con
la scusa di un "esperimento sociale" quando ha visto che rischiava di "pagare pegno".
b) Il "soggetto" è un perfetto esempio de "il saggio indica una stella e l'idiota guarda
il dito" perchè *magari leggendo* esperimenti sociali *veri*, ma fatti con un minimo di
cervello, ne ha fatto uno veramente col ...!
In entrambi i casi mi pare legittimo che questo perda il lavoro e che il suo lavoro vada ad un altro/a, perchè nel primo caso non è assolutamente un "esempio" che dovrebbe essere dato all'interno di una scuola pubblica e nel secondo caso non si vede perchè il lavoro lo debba avere lui quando magari lo può ricoprire qualcuno più simile al "saggio"!
Questa vostra "difesa d'ufficio" è un vero e proprio *insulto* a tanti "potenziali insegnanti" disoccupati che non si comporterebbero in modo così *schifoso* e che sicuramente sono più degni di ricoprire quel ruolo!
però ha preso un bambino insultandolo senza dire ne prima ne dopo che era un esperimento. il bambino è arrivato a casa piangendo
Ah perché se è filo israeliano va condannato? Reato di opinione? Ciò che dice rafforza che sia in buona fede dato che la sua versione descrive il voler criticare ogni razzismo
Errata didattica? Se era bianco il ragazzo succedeva questo casino? Razzismo al contrario e anche razzismo non al contrario visto che ci vedete un nero non un bimbo . Pasquinelli ha dato voce a molti.
Per l’anonimo sopra. Non mi pare che l’insegnante dicesse pesta e corna degli immigrati sui social, anzi mi pare proprio il contrario. Diceva peste e corna solo di fascisti e italiani quindi.
A seguire attentamente la vicenda, direttamente dalla città di Foligno, le cose sembrano essere andate diversamente.
E se c’è qualcosa da condannare in questa orribile vicenda è esattamente l’hitlerizzazione di un povero cristo.
Sapete che è successo?
Un semplice insegnante fa la sua lezione normalmente, riuscendo nell’intento di insegnare qualche principio. Tutto bene per più di 10 giorni. Nessuno dei bambini della classe si è sconvolto o ha subito traumi. Ma si sa, i bambini raccontano ai genitori le loro vicende scolastiche, “le cronache del giorno”. E gli adulti, si sa, non hanno la stessa innocenza dei bambini.
Qualche genitore intriso di putridi pregiudizi, ha voluto vedere del marcio nel racconto di un bambino, poi ha fatto un post su facebook, cancellandolo poco dopo, ma lasciando il tempo giusto perché altri lo riprendessero. Così, in un batter di ciglia, anzi, dopo 12 giorni dal nulla accaduto, bambini tranquilli sono stati trasformati da adulti spietati in bambini traumatizzati e vittime di razzismo e l’ignaro maestro in un orco.
Che dire? Un’arma micidiale nelle mani perbeniste e benpensanti della piccola galassia internettara di Foligno, splendidamente cavalcato dalla sinistra sinistrata manettara e giustizialista.
Non deve essere sembrato vero alla Piccolotti (siamo in campagna elettorale da queste parti) e al consorte Fratoianni l’opportunità insperata.
Nel frattempo lo sventurato maestro si è visto sbattuto in prima pagina, e si è visto appioppare accuse talmente pesanti, che bisogna essere proprio malvagi dentro per inventarle e agli innocenti bambini, che alcuni si illudono di difendere, è stato fatto un lavaggio del cervello spaventoso, rendendoli, a questo punto sì, vittime.
Se il maestro insegna alternativa alla religione cattolica, io voglio lasciare un messaggio cristiano a tutti gli adulti giudici inquisitori e in particolare ai genitori di quegli alunni e a tutti i genitori di Foligno:
«Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali!...»
Matteo, 18,6
Si, ma questo passo di Matteo è particolarmente appropriato per il maestro in questione, piu che ao genitori.
Non fui mai tanto contento, nel futuro immediato e nel prosieguo del tempo, del giorno in cui gettai letteralmente nel cassonetto della spazzatura il televisore e del giorno in cui gettai nel medesimo modo i libri dell'Istituto Tecnico Industrialenel quale mi diplomai nel lontano ormai 1957: con particolare sdegno dei libri di elettrotecnica e impianti elettrici e meccanica ed il manuale del perito industriale ed il manuale dell'ingegnere che non so perché mi ero comperato. Gioia che ancora provo. Naturalemnte non nego di avere sempre operato sul lkavoro da perito industriale, sia come tecnico di progettazione che come tecnico commerciale.
Ora mi accorgo che stessa soddisfazione posso provare dopo che, dopo qualche mese dall'iscrizione, non entrai mai più, mai più, in facebooc: io pronuncio proprio alla italiana per quanto lo disprezzo.
Pensateci amici, pensateci...
Manlio Padovan
P.S. Dai vari commenti risulta che una verità dei fatti non è consentita.
Riamngo dell'idea che occorre attendere una seria indagine. Si potrà averla!
Ad Enrico,
no, se hai letto ciò che ho scritto. Quello che dico è che non è successo nulla che abbia lasciato bembini traumatizzati in quella classe.
Poi, però, quei bambini sono stati scandalizzati e resi diversi agli occhi di tutti esattamente dall'inquisizione che ha giudicato e condannato il maestro senza appello.
Se era mio figlio, e qualcosa non mi era chiaro nel suo racconto, andavo a parlare privatamente con il maestro. Solo dopo essermi sincerato, avrei agito se c'era da agire.
Mai avrei permesso che dei miei figli si parlasse ovunque come di "diversi", che l'opinione pubblica, rendesse lei i miei figli vittima di razzismo.
Quanto è facile manipolare un bambino innocente e tranquillo e fargli dire che il maestro è brutto e cattivo e che ha fatto una cosa orrenda, manipolarlo però vuol dire appunto non averne il benchè minimo rispetto.
A tutti quelli che hanno usato i social per crocifiggere il maestro, ricordiamo che nessuno di loro era in classe, nessuno era testimone e fra i compagni e i loro genitori nessuno ha fatto clamore.
E per di più, la preside dell'istituto era molto titubante.
Vorrà dire qualcosa?
Mai, poi, da adulto, mi sarei fatto eterodirigere da Fratoianni & Co, ai danni di un lavoratore.
Questo è successo.
Parola di Folignate.
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