[ 20 giugno]
Due sono, oltre alla battuta d'arresto del renzismo, i dati politici salienti emersi dalla urne del 5 giugno e dai ballottaggi: la tenuta di M5S, che di fatto si conferma come il principale antagonista al Pd e la straordinaria vittoria di De Magistris a Napoli. Due fenomeni che le élite liberiste dominanti qualificano come due varianti del "populismo".
Lo sfondamento dei "populismi", siano essi di destra, di sinistra, o né di destra né di sinistra, è anzi il fenomeno dilagante non solo in Europa — vedi la Brexit e la prevista avanzata di Podemos in Spagna — ma anche negli Stati Uniti, con l'affermazione di D. Trump e l'inaspettato successo di B. Sanders.
In molti ci danno merito di essere spesso i primi a capire processi sociali e fenomeni politici. Accade anche questa volta, rispetto al fenomeno dei "populismi", tema che abbiamo messo al centro dell'Assemblea. Avremo come relatori Diego Melegari (curatore del libro "Populismo e democrazia radicale. In dialogo con Ernesto Laclau"; e il politologo spagnolo Manolo Monereo (che molto probabilmente sarà eletto deputato di Unidos Podemos alle elezioni del 26 giugno).
Gli altri due temi di approfondimento non sono meno attuali.
Quello su "CLN: quali alleanze e quali idee per la liberazione dalla gabbia europea" con Marco Mori e Ugo Boghetta. Non si tratta affatto di un tema astratto. La decisiva scadenza del referendum costituzionale di ottobre — decisiva perché dopo, comunque vada si aprirà una nuova fase politica — può essere un banco di prova e di sperimentazione di alleanze trasversali contro il nemico principale: il Pd di Renzi. Ove la difesa della Costituzione del '48, coi suoi valori e principi non negoziabili, funge da minimo comune denominatore.
Infine abbiamo la questione: "Crisi sistemica, sollevazione popolare e Rivoluzione democratica". Qui Norberto Fragiacomo e Moreno Pasquinelli si cimenteranno, avendo la storia coi suoi insegnamenti alle spalle, col tema del cambiamento sociale e politico in questo concreto contesto storico. Come costruire un blocco sociale e politico maggioritario per l'alternativa? Con quali metodi esso potrà vincere la battaglia? Il nemico accetterà di farsi da parte o tenderà a sabotare il processo di cambiamento democratico?
Ed in questo caso, come battere il fronte neoliberista conservatore?
L'Assemblea del 2-3 luglio, concepita dal Consiglio nazionale come momento di verifica e di passaggio del Processo Costituente di P101, avrà centrato il bersaglio se ci aiuterà a mettere ordine nei nostri pensieri, e se darà spinta e forza allo stesso processo costituente. Per questo, tra una sessione l'altra, sabato sera, avremo una riunione per discutere delle prossime attività, della campagna adesioni, inclusa l'elezione del nuovo consiglio nazionale.
Per esigenze alberghiere si chiede a tutti di prenotare al più presto scrivendo ad appello@programma101.org o telefonando al 347 7815904 (Leonardo)
Lo sfondamento dei "populismi", siano essi di destra, di sinistra, o né di destra né di sinistra, è anzi il fenomeno dilagante non solo in Europa — vedi la Brexit e la prevista avanzata di Podemos in Spagna — ma anche negli Stati Uniti, con l'affermazione di D. Trump e l'inaspettato successo di B. Sanders.
In molti ci danno merito di essere spesso i primi a capire processi sociali e fenomeni politici. Accade anche questa volta, rispetto al fenomeno dei "populismi", tema che abbiamo messo al centro dell'Assemblea. Avremo come relatori Diego Melegari (curatore del libro "Populismo e democrazia radicale. In dialogo con Ernesto Laclau"; e il politologo spagnolo Manolo Monereo (che molto probabilmente sarà eletto deputato di Unidos Podemos alle elezioni del 26 giugno).
Gli altri due temi di approfondimento non sono meno attuali.
Quello su "CLN: quali alleanze e quali idee per la liberazione dalla gabbia europea" con Marco Mori e Ugo Boghetta. Non si tratta affatto di un tema astratto. La decisiva scadenza del referendum costituzionale di ottobre — decisiva perché dopo, comunque vada si aprirà una nuova fase politica — può essere un banco di prova e di sperimentazione di alleanze trasversali contro il nemico principale: il Pd di Renzi. Ove la difesa della Costituzione del '48, coi suoi valori e principi non negoziabili, funge da minimo comune denominatore.
Infine abbiamo la questione: "Crisi sistemica, sollevazione popolare e Rivoluzione democratica". Qui Norberto Fragiacomo e Moreno Pasquinelli si cimenteranno, avendo la storia coi suoi insegnamenti alle spalle, col tema del cambiamento sociale e politico in questo concreto contesto storico. Come costruire un blocco sociale e politico maggioritario per l'alternativa? Con quali metodi esso potrà vincere la battaglia? Il nemico accetterà di farsi da parte o tenderà a sabotare il processo di cambiamento democratico?
Ed in questo caso, come battere il fronte neoliberista conservatore?
L'Assemblea del 2-3 luglio, concepita dal Consiglio nazionale come momento di verifica e di passaggio del Processo Costituente di P101, avrà centrato il bersaglio se ci aiuterà a mettere ordine nei nostri pensieri, e se darà spinta e forza allo stesso processo costituente. Per questo, tra una sessione l'altra, sabato sera, avremo una riunione per discutere delle prossime attività, della campagna adesioni, inclusa l'elezione del nuovo consiglio nazionale.
Per esigenze alberghiere si chiede a tutti di prenotare al più presto scrivendo ad appello@programma101.org o telefonando al 347 7815904 (Leonardo)
1 commento:
Questo commento è OT
Vorrei segnalare alla redazione questo video: https://youtu.be/JgacR_HXo7o
Un video di Lucio Caracciolo (direttore della rivista Limes) che a mio avviso spiega molto bene come funziona o meglio non funziona la democrazia (secondo lo stesso Caracciolo questo malfunzionamento è voluto) negli USA, il sistema di potere, le lobby ecc.
Un analisi non complottista che da uno sguardo d'insieme sugli USA, un quadro chiaro e senza pregiudizi.
Anzi, uno si, Caracciolo non scambierebbe mai il nostro modello sanitario con quello USA per i noti motivi che anche voi conoscete.
E già questo ci dice molto.
Al di la del pressapochismo e del complottismo nostrano, abbiamo finalmente un'analisi importante che secondo me andrebbe divulgata, anche per capire l'influenza degli USA in europa.
Si parla anche di euro e del fatto che gli USA sono per il suo mantenimento ad esempio.
Che l'Europa non è così importante, ma che il tema centrale è evitare che Russia e Germania abbiano rapporti troppo stretti.
E sul fatto che l'influenza delle varie lobby, anche straniere, sulla politica USA è molto potente e spiega anche molte schizofrenie nella sua politica interna e soprattutto estera (gli USA sono per Caracciolo una potenza piuttosto provinciale dove pochi si interessano dei grandi temi internazionali e che in definitiva sono in pochi che la orientano).
Vorrei anche far notare che molti stati USA hanno una propria politia estera, Caracciolo ne fa un esempio sul tentativo di Obama di aprire all'IRAN dove ha dovuto e probabilmente deve ancora mediare con molti stati dell'unione.
Grazie se vorrete accettare questa proposta.
Posta un commento