3 aprile. Di seguito l'intervento di Pasquinelli alla II. Assemblea nazionale del Mpl, svoltasi a Chianciano Terme il 12 e 13 gennaio 2013. Dall'analisi della crisi la conclusione che il paese entra nella tempesta. Una sollevazione popolare è ineluttabile. Ma di che tipo sarà? Quali classi la faranno? E quale ne sarà la forza motrice? Quale sarà la funzione dei rivoluzionari socialisti? Perché una vittoria elettorale del Movimento 5 Stelle sarebbe salutare. Il socialismo come bussola e prospettiva storica irrinunciabile.
Oltre i dogmi, prepariamoci alla lotta
3 commenti:
Posso farti solo un appunto? Gioventù precaria. Io ho 41 anni e sono precario dell'università da 15. Non sono vecchio ma neppure sono giovane. Ma è proprio necessario anteporre "giovane" a "precario"? Lo sento fare sempre e, credimi, non ne posso più. Il precario è precario e basta, di qualsiasi età, questo bisogna dirlo.
Caro Giovanni,
hai perfettamente ragione. A nome di questa Redazione (siamo tutti precari su con l'età come te) accettiamo la tua precisazione.
Daniela Di Marco
Condivido pienamente l'analisi. Sono un libero Professionista, architetto, mi ritengo un nuovo proletario del terzo millennio. Penso che non esiste più il mondo della lavoro fatto dagli operai della fabbrica salariati, i nuovi proletari urbani oggi sono lavoratori autonomi che lavorano per lo più nel campo dei servizi, sono precari o partite iva di necessita, ragazzi laureati che lavorano nei call-center a € 300 l'ora, oppure picoli imprenditori che lavorano fino a novembre per lo stato oberati dalle tasse e dalle banche che hanno prestato soldi a strozzo. Per questo sono fermamente convinto che se avverrà una sollevazione non sarà nè di destra nè di sinistra ma unirà la massa di disperati e di lavoratori traditi, contro le oligarchie finanziarie, i tecnocrati di Bruxelles, gli alti funzionari dello Stato,difesi dagli attuali partiti tradizionali, esattamente come avvenne nella Rivoluzione Francese contro la Nobilità, il clero e gli Alti Funzionari dello Stato. Condivido l'analisi fatta sul nuovo tipo di capitalismo e penso che sarà proprio il piccolo Borghese a capeggiare la rivolta prima degli operai, che poi si uniranno e daranno probabilmente la spinta e la forza necessaria al movimento..Dico questo perchè ormai io conosco pochissime persone che lavorano in fabbrica o nello stato come dipendenti pubblici salariati, la massa dei giovani 30-40enni lavora come autonomi, partite iva di necessità, cococo, etc,etc. molti sono liberi professionisti. Il mondo del lavoro è cambiato, molto cambiato, per questo anche la risposta se ci sarà vedrà come protagonisti classi sociali, una volta ritenute elite e agiate, che oggi stanno pagando pesanteente la crisi. Noi nel settore privato purtroppo non abbiamo grandi organizzazioni sindacali, per questo penso ancora non è successo nulla, non siamo organizzati da questo punto di vista, il caos avverrà quando, fra qualche mese, si chiederanno sacrifici ai dipendenti statali, perchè noi nel privato non abbiamo più soldi da versare per far funzionare la macchina pubblica, allora forse qualcosa succederà, se non altro perchè i dipendeni pubblici sono organizzati più di noi nello scendere in piazza e poi sono meno organizzati nel frontegiare un taglio degli stipendi o delle pensioni del 30-40%, come, invece, la crisi ha già fatto con noi autonomi...
E' vero, la sollevazione, se ci sarà, vedrà come protagonisti i ceti sociali più disparati.
Complimenti per l'analisi.
A presto.
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