[ 9 luglio 2018 ]
Sandro Veronesi, scrittore e romanziere notissimo, consacrato nel 2006 col Premio Strega per il suo Caos Calmo, ha scritto una straziante lettera a Roberto Saviano.
Ne siamo facilmente entrati in possesso visto che per inviarla non ha usato il postino o una mail bensì il CORRIERE DELLA SERA.
Veronesi, detto che la morte dei migranti davanti alle coste libiche è "atroce" e gli "provoca rabbia, e un'angoscia, che gli toglie il sonno e che fatica a sopportare", ha deciso di "rompere gli indugi" per rivolgere una proposta temeraria a Saviano:
Non so a voi ma al sottoscritto questa accurata cernita di corpi, questa selezione suscita una certa indignazione. Tutto il rispetto per il sentimento di pietas del Veronesi verso le vittime dei naufragi della bagnarole che partono dalle coste libiche e che faccio mio MA...
Che col motivo di contrastare l'incontinente Salvini l'appello sia rivolto esclusivamente ad esponenti dell'alta società, al fior fiore del bel mondo, a membri dell'alta società... ciò rivela una mentalità al contempo razzista e classista. Come minimo un atteggiamento elitario, di casta. Un vero e proprio tic dell'intellighentia di sinistra, che non considera e non si rivolge più agli umili, ai semplici, ai proletari i quali, si deve dedurre, non essendo "più belli, più dotati, più preziosi", non sono quelli "desiderati, ammirati e popolari".
C'è poi un secondo MA.
Lo scopo della missione (beninteso umanitaria e non violenta) è davvero quello di salvare vite umane? In questo caso non è sulle navi delle Ong che occorre salire, visto che intervengono o quando le barche affondano o stanno per affondare. A rigor di logica Il posto in cui andare a "mettere i corpi" sarebbe a terra, sulle coste libiche, per far sì che quelle bagnarole non partano affatto. E' infatti evidente che i migranti vengono stipati all'inverosimile su gommoni e battelli fatti apposta per affondare dopo poche miglia — evidentemente proprio facendo affidamento sui dovuti soccorsi.
Altrimenti come spiegare che i migranti, con tanto di donne incinte e mamme con bambini, accettano di salire su questi carri funebri galleggianti? Si tratterebbe di pazzi o che essi siano vittima di pulsioni suicide di massa. Evidentemente non è così, di qui il sospetto che il traffico di morte avvenga e funzioni bìnecessariamente da due lati, con la correità della stesse Ong, vuoi che comunichino la loro posizione al largo per poter raccogliere i migranti, o che siano appostate in zone prestabilite. Ma questo non si deve dire, sarebbe politicamente scorretto visto che andrebbe a farsi friggere tutta la commovente retorica umanitaria con cui l'élite addobba le Ong e inonda il mondo dell'informazione.
Ma sorvoliamo e torniamo alla domanda: perché Veronesi non propone lo sbarco sulla costa per fermare la morte al momento della partenza così da evitare il rischio del naufragio? Egli forse mi risponderà che sulle coste la fanno da padrona criminali muniti di Ak47 e che dunque occorrerebbe opporre loro una resistenza armata, che in questo caso non se ne parla poiché lui e gli altri corpi "più valorosi, ammirati, amati, preziosi, popolari belli e più desiderati", sono convintamente buonisti e non-violenti.
Qui il dubbio che l'appello non sia sincero, che sia solo uno stratagemma per fare scena, per sputtanare Salvini. Il che mi può anche star bene. Quello che non mi sta bene essere preso per il culo.
Sandro Veronesi, scrittore e romanziere notissimo, consacrato nel 2006 col Premio Strega per il suo Caos Calmo, ha scritto una straziante lettera a Roberto Saviano.
Ne siamo facilmente entrati in possesso visto che per inviarla non ha usato il postino o una mail bensì il CORRIERE DELLA SERA.
Veronesi, detto che la morte dei migranti davanti alle coste libiche è "atroce" e gli "provoca rabbia, e un'angoscia, che gli toglie il sonno e che fatica a sopportare", ha deciso di "rompere gli indugi" per rivolgere una proposta temeraria a Saviano:
«Andiamo laggiù dove lo scempio ha luogo, e mettiamoci direttamente il nostro corpo... caro Roberto, la nostra civiltà sta andando a picco laggiù».Propone dunque, dato che in ballo "c'è la differenza tra la vita e la morte", di imbarcarsi
«su una nave delle Ong che incrociano al largo della acque libiche, facendo salire i corpi più importanti del nostro Paese —cioè quelli più valorosi, più ammirati, più amati, più belli, più dotati, più preziosi, più popolari, più desiderati».Fa quindi alcuni nomi di questi "corpi più importanti, valorosi, ammirati, amati, preziosi, popolari belli e più desiderati": Totti, Checco Zalone, Claudio Baglioni, Federica Pellegrini, Jovannotti, Sofia Goggia, Celentano, Monica Bellucci, Chiara Ferragni, Giorgio Armani.
Non so a voi ma al sottoscritto questa accurata cernita di corpi, questa selezione suscita una certa indignazione. Tutto il rispetto per il sentimento di pietas del Veronesi verso le vittime dei naufragi della bagnarole che partono dalle coste libiche e che faccio mio MA...
Che col motivo di contrastare l'incontinente Salvini l'appello sia rivolto esclusivamente ad esponenti dell'alta società, al fior fiore del bel mondo, a membri dell'alta società... ciò rivela una mentalità al contempo razzista e classista. Come minimo un atteggiamento elitario, di casta. Un vero e proprio tic dell'intellighentia di sinistra, che non considera e non si rivolge più agli umili, ai semplici, ai proletari i quali, si deve dedurre, non essendo "più belli, più dotati, più preziosi", non sono quelli "desiderati, ammirati e popolari".
C'è poi un secondo MA.
Lo scopo della missione (beninteso umanitaria e non violenta) è davvero quello di salvare vite umane? In questo caso non è sulle navi delle Ong che occorre salire, visto che intervengono o quando le barche affondano o stanno per affondare. A rigor di logica Il posto in cui andare a "mettere i corpi" sarebbe a terra, sulle coste libiche, per far sì che quelle bagnarole non partano affatto. E' infatti evidente che i migranti vengono stipati all'inverosimile su gommoni e battelli fatti apposta per affondare dopo poche miglia — evidentemente proprio facendo affidamento sui dovuti soccorsi.
Altrimenti come spiegare che i migranti, con tanto di donne incinte e mamme con bambini, accettano di salire su questi carri funebri galleggianti? Si tratterebbe di pazzi o che essi siano vittima di pulsioni suicide di massa. Evidentemente non è così, di qui il sospetto che il traffico di morte avvenga e funzioni bìnecessariamente da due lati, con la correità della stesse Ong, vuoi che comunichino la loro posizione al largo per poter raccogliere i migranti, o che siano appostate in zone prestabilite. Ma questo non si deve dire, sarebbe politicamente scorretto visto che andrebbe a farsi friggere tutta la commovente retorica umanitaria con cui l'élite addobba le Ong e inonda il mondo dell'informazione.
Ma sorvoliamo e torniamo alla domanda: perché Veronesi non propone lo sbarco sulla costa per fermare la morte al momento della partenza così da evitare il rischio del naufragio? Egli forse mi risponderà che sulle coste la fanno da padrona criminali muniti di Ak47 e che dunque occorrerebbe opporre loro una resistenza armata, che in questo caso non se ne parla poiché lui e gli altri corpi "più valorosi, ammirati, amati, preziosi, popolari belli e più desiderati", sono convintamente buonisti e non-violenti.
Qui il dubbio che l'appello non sia sincero, che sia solo uno stratagemma per fare scena, per sputtanare Salvini. Il che mi può anche star bene. Quello che non mi sta bene essere preso per il culo.
6 commenti:
Caro sandokan,alla fine del tuo articolo scrivi "Qui il dubbio che l'appello non sia sincero".Ma dubbi non ce ne sono,l'appello è totalmente insincero.non risultano indignazioni di Veronesi,ad esempio,riguardo la morte di 81 persone albanesi nel 97 nell'adriatico (governo Prodi)né quando nel 2014 la Guardia Civil provocò la morte di 15 immigrati a Ceuta,né per la chiusura dei confini francesi a Ventimiglia né per la morte di una nigeriana di 31 anni mandata a morire a Bardonecchia dalla Francia di Macron (non da quella di Petain).Infine,qualcuno dei "più valorosi, più ammirati, più amati, più belli, più dotati, più preziosi, più popolari, più desiderati" ha detto qualcosa quando a Gaza i militari israeliani hanno fatto il tiro a segno coi palestinesi disarmati,uccidendone 135 e ferendone a migliaia? A me non risulta,nemmeno da parte di don Ciotti,con o senza maglietta rossa.Forse che tutto questo non ha a che fare con "la nostra civiltà che sta andando a picco laggiù"?La cosa mi sembra chiara:l'umanitarismo a comando di costoro non ha nulla di umanitario,è una squallida operazioncina politica per screditare non l'effettivamente esagitato e spesso inascoltabile Salvini,ma il TIMIDO,TIMIDISSIMO SOVRANISMO del governo gialloverde.So che chi frequenta questo blog lo sa benissimo,ma questa gente qua va smascherata.un abbraccio fraterno
"La faccia come il culo, la faccia come il culo" disse un sinistro ad un sinistrato nel partito dei sinistronzi. Rimane un detto valido per tutti quanti: intellettuali caviale e prosecco (un po' di crisi pure per loro) e canotte rosse di pseudo scrittori.
Ignoranza, cecità o cialtroneria ?
La lettera di questo signor Veronesi è sintomatica di una sedicente elite che ha perduto il contatto con la realtà e che, peggio, cerca di mettersi in evidenza non con luce propria ma gettando fango su altri. Meritato o meno, di fango si tratta. Dunque non di un contributo positivo. La proposta di costui è analoga a quella del chirugo pazzoide che applica un cerotto su una ferita mortale invece di operare. Il travaso di diseredati e derelitti dall'Africa all'Europa ha origini ben note e documentate: il neocolonialismo europeo ed asiatico da decenni devasta le economie dell'intero continente, gli "aiuti allo sviluppo" dell'UE servono a corrompere una casta di profittatori che svendono le risorse naturali ed anche il territorio in quasi tutti i Paesi dell'AFrica alle multinazionali predatrici. Il cerotto umanitario dei Saviano, Veronesi e soci è un insulto all'intelligenza nonché un cinico espediente per cercare di silurare un governo al quale una maggioranza di cittadini hanno affidato le speranze di cambiamento, visti i fallimenti delle forze "pro Europa e pro euro". Non è certo la pietà per i rifugiati che ispira la lettera in oggetto: se un briciolo di vera pietà ci fosse, i suddetti dovrebbero andare in Nigeria ad es., dove si consumano le criminose rapine delle nostre stesse grandi imprese (ENI tanto per citarne una) ed unirsi e sostenere coloro che combattono il neocolonialismo. Certo, a guardare dal ponte di una nave - magari finanziata da Soros - i salvataggi dei poveracci sbasttuti in mare dai profittatori è meno rischioso e si fa comodamente bella figura.
Quella lista di nomi non era una cernita di personaggi spot della sinistra sinistrata per mandarli in libia e liberarsene?
La lettera di Veronesi? Un colpo di sole!
A.Z.
Logica alla Sandokan.
Traffico di morte:organizzazione ong-trafficanti regolata come un orologio svizzero per trasportare i migranti sulle navi ong. Non si capisce come possa essere un traffico di morte una roba così.
Certo, Sandokan, uno che dice che non sa che roba è la flat tax, roba complicatissima da spiegare nelle conseguenze di classe, ci vuole il Nobel dell'economia.
Nota finale, per caso c'è qualche sovranista che va in Africa, in Kurdistan, Siria e altrove a dare una mano le popolazioni locali? Chissà perché in qualche zona, tipo Kurdistan, ci vanno solo dei poveri sinistrati da centro sociale.
Da cui il sovranismo de sinistra è un'entità fantasma, più sinistrato dei sinistrati.
Saluti,
Carlo.
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