[ 31 luglio 2018 ]
«Con la visita lampo di Giuseppe Conte a Washington, il governo giallo-verde ha incassato ieri la sponda americana. Apparentemente senza colpo ferire. Fra «Donald» e «Giuseppe» ha colpito l’assenza di note stonate. La chiave di lettura sta tutta nel «siamo due governi di cambiamento». L’immigrazione fa da collante psicologico. L’Italia riceve un fondamentale appoggio americano per il Mediterraneo, con il riconoscimento di primogenitura in Libia come principale "promotore della stabilizzazione in Africa del Nord"».
Così LA STAMPA sintetizza i risultati del viaggio di Conte negli USA. Non c'è dubbio, un bell'assist di Trump al governo giallo-verde, non solo nell'opera di contenimento della Francia in Libia ma anche, supponiamo, nella resistenza all'euro-germania. E se è così lo vedremo presto nella disputa su Def e Legge di bilancio. Non è certo di poco conto per Roma avere l'appoggio di Washington nel contrasto all'egemonia tedesca nella Ue.
Un incontro, quindi, anche ove non sancisse un vero e proprio asse strategico, che ha la sua grande importanza. Esso certo conferma che quello italiano, oggi come ieri, è un imperialismo subalterno, obbligato a destreggiarsi come può nella contesa tra le potenze planetarie. Ma torneremo presto su questo aspetto.
Quello che è obbligatorio segnalare oggi è la vera e propria auto-censura a cui si è sottoposta la stampa della sinistra liberal e "comunista" per occultare il successo dei giallo-verdi.
La Repubblica relega l'incontro Trump-Conte a quinta notizia.
Stessa solfa, come rispondendo al medesimo riflesso condizionato, il manifesto.
Nella grafica a destra la prima pagina del quotidiano oggi in edicola. Il manifesto, come si vede, fa anche peggio di Repubblica.
La prima notizia è quella dell'uovo lanciato nel torinese all'atleta di colore Daisy Osakue, che serve per gettare l'allarme: "dieci aggressioni razziste in 50 giorni". Il tutto, va da sé, per dare addosso a Salvini e al governo "fascio-leghista", condannato come responsabile morale "dell'ondata razzista" e quindi per dare la parola... alla Bonino.
Che il gesto contro Osakue abbia una matrice razzista non è nemmeno certo, tuttavia per questi cialtroni è la notizia più importante del giorno.
L'ennesima prova che certa sinistra anti-nazionale con la testa, ha perso del tutto il senso delle proporzioni. Siamo oltre la politica, qui c'è di mezzo il principio di realtà, si entra dunque nella psicanalisi....
«Con la visita lampo di Giuseppe Conte a Washington, il governo giallo-verde ha incassato ieri la sponda americana. Apparentemente senza colpo ferire. Fra «Donald» e «Giuseppe» ha colpito l’assenza di note stonate. La chiave di lettura sta tutta nel «siamo due governi di cambiamento». L’immigrazione fa da collante psicologico. L’Italia riceve un fondamentale appoggio americano per il Mediterraneo, con il riconoscimento di primogenitura in Libia come principale "promotore della stabilizzazione in Africa del Nord"».
Così LA STAMPA sintetizza i risultati del viaggio di Conte negli USA. Non c'è dubbio, un bell'assist di Trump al governo giallo-verde, non solo nell'opera di contenimento della Francia in Libia ma anche, supponiamo, nella resistenza all'euro-germania. E se è così lo vedremo presto nella disputa su Def e Legge di bilancio. Non è certo di poco conto per Roma avere l'appoggio di Washington nel contrasto all'egemonia tedesca nella Ue.
Un incontro, quindi, anche ove non sancisse un vero e proprio asse strategico, che ha la sua grande importanza. Esso certo conferma che quello italiano, oggi come ieri, è un imperialismo subalterno, obbligato a destreggiarsi come può nella contesa tra le potenze planetarie. Ma torneremo presto su questo aspetto.
Quello che è obbligatorio segnalare oggi è la vera e propria auto-censura a cui si è sottoposta la stampa della sinistra liberal e "comunista" per occultare il successo dei giallo-verdi.
La Repubblica relega l'incontro Trump-Conte a quinta notizia.
Stessa solfa, come rispondendo al medesimo riflesso condizionato, il manifesto.
Nella grafica a destra la prima pagina del quotidiano oggi in edicola. Il manifesto, come si vede, fa anche peggio di Repubblica.
La prima notizia è quella dell'uovo lanciato nel torinese all'atleta di colore Daisy Osakue, che serve per gettare l'allarme: "dieci aggressioni razziste in 50 giorni". Il tutto, va da sé, per dare addosso a Salvini e al governo "fascio-leghista", condannato come responsabile morale "dell'ondata razzista" e quindi per dare la parola... alla Bonino.
Che il gesto contro Osakue abbia una matrice razzista non è nemmeno certo, tuttavia per questi cialtroni è la notizia più importante del giorno.
L'ennesima prova che certa sinistra anti-nazionale con la testa, ha perso del tutto il senso delle proporzioni. Siamo oltre la politica, qui c'è di mezzo il principio di realtà, si entra dunque nella psicanalisi....
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