[ 28 luglio 2018 ]
L'élite è letteralmente imbufalita. Non s'aspettavano, da Salvini e Di Maio un tale strappo. Mentre Fabrizio Salini diventa amministratore delegato, il giornalista Marcello Foa [nella foto] è stato designato come presidente della RAI.
Un breve inventario dei titoli che campeggiano questa mattina sui principali organi di stampa rende l'idea della profonda irritazione di lorsignori:
«Marcello Foa, l’orgoglio sovranista alla presidenza Rai». - IL SOLE 24 ORE
«Rai: Marcello Foa, giornalista sovranista. Il tweet contro Mattarella: «Ma non volevo offendere» Estimatore di Bannon e di Putin. Il gelo del Quirinale sul suo nome». - CORRIERE DELLA SERA
«Alla fine dell'ennesimo braccio di ferro sui vertici Rai, quando il consiglio dei ministri è lì lì per cominciare, Matteo Salvini estrae dal cilindro il nome del suo vero candidato alla presidenza della tv di Stato: il sovranista Marcello Foa». - LA REPUBBLICA
«È sulla figura del nuovo presidente, vicino alla Lega, che si scatena la bagarre. Foa finisce nel mirino del Pd per le sue opinioni ultrasovraniste espresse su Twitter, compreso il «disgusto» rivolto al presidente Mattarella per le sue posizioni europeiste». - LA STAMPA
«PRESIDENTE SOVRANISTA: FOA A VIALE MAZZINI - Vicino a Salvini e vicepresidente del think tank di Bagnai. Contributor di Russia Today, arma della propaganda putiniana». - HUFFINGTON POST
Se lorsignori sono incazzati noi non possiamo che essere contenti. Abbiamo avuto modo di leggere quanto Foa ha scritto negli anni contro il dogma dell'euro e il mito europeista, lo abbiamo ascoltato in occasione di convegni e incontri nei quali abbiamo apprezzato la sua lucidità analitica e politica. Abbiamo apprezzato la sua apertura, la sua capacità d'ascolto, il suo spirito democratico.
L'élite — ma senti chi parla! — grida allo scandalo per la "lottizzazione" da parte di M5s e Lega. Giusto invece espugnare la Rai, una delle roccaforti del pensiero unico euro-liberista e che da due mesi non fa che sparare alzo zero sul governo giallo-verde. Giusto quindi che la RAI cessi di essere il sancta sanctorum di un'élite screditata e distante dai sentimenti popolari.
Col voto del 4 marzo la maggioranza dei cittadini ha non solo chiesto ma gridato che c'è bisogno di una svolta radicale. Il principale banco di prova per verificare se questa svolta ci sarà è certo la politica economica (lavoro, reddito e diritti per le classi subalterne). Le élite nostrane, sostenute dai grandi poteri oligarchici europei, daranno aspra battaglia.
Si poteva lasciare nelle loro mani l'artiglieria pesante della RAI?
16 commenti:
La comunicazione mainstream è imbufalita e questo è un buon segnale. Nell'annuncio di Foa però il richiamo a Montanelli (l'antitaliano contro cui tuonava Preve nonché estimatore di Ciampi e della Bonino) ed il richiamo alla meritocrazia (il nome chic del darwinismo sociale, vero mito dei liberisti) lasciano più di una perplessità.
Sostegno tattico, certo, ma nulla di più.
Assolutamente d'accordo, un altro atto di Salvini che testimonia col circondarsi di personaggi come Foa, Borghi, Bagnai e Barra Caracciolo, la sua sincera fede anti-UE, non è più lecito avere dubbi in proposito.
C'è chi va dicendo che un sovranista come Foa è incompatibile con la figura di Presidente della RAI, non sarà il presidente di tutti.
Forse bisognerebbe ricordare come un presidente come Mattarella, che svolge il ruolo istituzionale in assoluto più delicato ed importante, non perde occasione per ribadire la sua fede nella UE e nell'euro, e che quindi egli sì non può essere considerato il presidente di tutti.
eccerto, mica è lottizzazione, è autodifesa dalla propaganda di regime (la cui efficacia è stata confermata dal voto). Siete senza vergogna.
"eccerto, mica è lottizzazione"
Sono l'anonimo delle 10.32. Il problema è che Foa è un liberale con idee da liberali che non sono certo le nostre.
Tuttavia con queste argomentazioni moralistiche in perfetto stile tangentopoli si finirà sempre fra le braccia dell'oligarchia cosmopolita. Se in quel posto ci è arrivato un liberale e non un socialista è colpa anche di chi ancora ragiona in base a questo tipo di moralismo. Il mondo moralmente perfetto e senza lottizzazione è la bugia che i potenti da sempre vendono ai dominati per tenerli fuori dalla stanza dei bottoni.
Amaryllide che dici, chiamiamo Di Pietro? O qualche altro suo collega?
A quanto vedo il "potere" si comporta sempre allo stesso modo chiunque ne indossi le vesti; La RAI evidentemente è ancora considerata come un potente strumento di creazione e mantenimento del consenso da parte del governo di turno.
Con tutta la fregola di privatizzazioni, propagandate per decenni dagli stessi giornalisti del servizio pubblico a nessuno è mai venuto in mente di vendere proprio la RAI?
Eccerto,adesso che la propaganda eurista,cosmopolita,oligarchica e "umanitaria"non può più contare sul fuoco di fila incrociato comprendente Rai e reti private, nonché sul sostegno incondizionato di una pseudo sinistra di regime e "radicale",lor signori si sentono defraudati di un'arma di condizionamento di massa formidabile;eccerto i sinistri sinistrati assieme ai loro fedeli,insostituibili alleati delle élite multinazionali sono in questo momento un pochino nervosetti tanto da invocare la lottizzazione(sic);eh belli i tempi a loro cari in cui si vaneggiava a reti unificate di governi del TINA e di improcrastinabili leggi da varare per il"bene del paese"(sic);eccerto, ora si sentono più soli e incompresi da una plebaglia "razzista" e sovranista che ora, pensa un po',possiede addirittura quegli strumenti risultati così utili a diffondere il verbo eurista e globalista, utili a tal punto da aver fatto credere a milioni di lavoratori e di popolo che quella al governo era una sinistra vicina alle loro aspettative sociali e ancora, pensa un po',che quella "antagonista e radicale"facesse gli interessi delle classi dominate, quella che copriva a sinistra le politiche di destra dei "governi amici", quella che ora si scaglia vergognosamente contro questa nomina dimostrando,ancora una volta, quanto questa pseudo sinistra sinistrata sia collaterale al sistema oligarchico e neofeudale della UE.Felicissimo per aver indicato Marcello Foa presidente Rai a cui auguro un veloce ripristino di un'informazione più vicina alla verità dei fatti. Luciano
Sapete che arma utilizzera' il capitalismo europeista italiano per mettere il bastone tra le ruote al governo legastellato? Il sindacato. Ci sara' un attacco concentrico lobby economiche finanzirie (confindustria, fondazioni bancarie), potere mediatico, burorazie sindacali. Queste ultime saranno il cuneo per sovvertire il cambiamento e coinvolgere una parte dei dominati nella protesta sociale filoeuropeista proiettata a riprendersi il potere
Foa non è stato scelto da Salvini
I servi del pensiero unico sono nel panico. Con Foa alla presidenza c'è anche il "rischio" di sentire in Rai qualche parola di verità su questioni come la Siria o l'Ucraina.
Anonimo scrive:
28 luglio 2018 16:33
Sapete che arma utilizzera' il capitalismo europeista italiano per mettere il bastone tra le ruote al governo legastellato? Il sindacato.
Il sindacato?
Quale lavoratore ha ancora fiducia in quello che ha aperto la strada al tradimento della propria base, poi ripercorsa pari pari dai partiti sinistrati?
Oltretutto oggi c'è il jobsact, fatto senza curarsi che un domani si sarebbe potuto ritorcere contro di loro.
Oggi chi non è d'accordo viene mandato "fora dai ball" con una semplice elemosina.
Di gente brava e preparata, pronta a sostituire i tumori del servizio pubblico, il paese trabocca.
Cosa risaputa da decenni, come da video allegato, al minuto 3.49
https://www.youtube.com/watch?v=pZ3CAdBxpMQ
forza foa.
al primo commentatore sopra ricordo che anche il marxismo può essere visto come meritocrazia, in quanto il profitto non svrebbe alcun merito lavorativo.
un po' di meritocrazia non fa male.
antonio.
o chi rompe i coglioni anche sulla nomina di Foa deve davvero andare a zappare.
con tutto il rispetto per gli zappatori.
volete il socialismo reale e un servizio di informazione che lo sponsorizzi?
datevi da fare e perdete meno tempo al PC.
in caso contrario si stia zitti e muti che Foa alla RAI è la cosa più vicina alla libertà d'espressione in tv che si sente in sto Paese da 30 anni ma forse anche di più.
Chi nomina il Presidente della Rai?
Come stabilito dallo Statuto Sociale della Rai, il Presidente viene indicato dal socio di maggioranza, cioè il Ministero dell’Economia, così come un altro membro del consiglio d’amministrazione. Una volta nominato, perché la carica diventi effettiva, deve essere sottoposta al parere della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. L’approvazione del nominativo da parte della Commissione richiede una maggioranza pari a due terzi. La Commissione è un organo parlamentare bicamerale, attualmente presieduta da Alberto Barachini di Forza Italia.
Attualmente presieduta da Alberto Barachini di Forza Italia.
Si legge di tutto: lottizzazione, come se Foa fosse un uomo della Lega; qualcun altro vorrebbe la RAI venisse venduta (!).
Ma è davvero così difficile ammettere che è stata un buona nomina, ottima se paragonata agli scempi del passato?
La critica alla lottizzazione è eminentemente politica, e per niente moralistica. Il fondamento ideologico della lottizzazione è la corruzione, e un politico corrotto non cambierà mai le cose.
Foa eccellente! Per i gialloverdi forse converrebbe lasciare tutto così. Visto il risultato del 4 marzo e gli sviluppi seguenti nonostante e, forse, a causa del fuoco di fila mainstream di rai e company un pensierino potrebbero farcelo. Ma il potere annebbia le idee e penso proprio che si passerà ad un lottizzazione di diverso colore e Foa non potrà essere che uno schermo evanescente. Passare dagli attacchi al fascista Salvini agli evviva al razzista Salvini non cambierà molto le cose per poveri italiani. La verità è rivoluzionaria e questo tipo di informazione è di regime e l'unico collante è il neoliberalismo che tutti avvolge, destra, centro e pseudosinistra.
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