[ 14 luglio 2018 ]
Lontani sono i tempi di Bossi e della cerimonia pagana e padana dello svuotamento dell'ampolla contenente l'acqua del Po. Matteo Salvini, ben sapendo come funziona la "società dello spettacolo", ha concluso il suo comizio di Pontida brandendo il rosario e su quello facendo solenne giuramento. Un gesto plateale, una banalizzazione del sacro, che aveva già compiuto a Milano, a chiusura della campagna elettorale. Si è guardato bene, questa volta, dal fare autogol, a non ostentare il Vangelo. Ciò non è accaduto per caso. Non sono stati pochi gli esponenti cattolici i quali, per condannare la sua politica sull'immigrazione, gli hanno fatto notare quanto è scritto in Matteo 25,35.43: “Ero straniero e mi avete accolto”.
Che Salvini, con questi gesti simbolici, voglia accattivarsi il consenso dei settori cattolici tradizionalisti ci pare evidente. Il tempo ci dirà se egli si senta davvero vicino alla corrente antimodernista che viene avanti da Pio X in poi. I seguaci di Lefebvre potrebbero suggerire al leader leghista una frase di Pietro il quale, convinto che i cristiani fossero gli ebrei più conseguenti, contraddice quella di Matteo: “Voi sapete come non sia lecito a un giudeo di aver relazioni con uno straniero o di entrar in casa sua” (At 10,28).
Ma non è di disquisizioni ecclesiologiche che ci vogliamo occupare bensì delle reazioni che il gesto simbolico di Salvini ha suscitato in certa sinistra. Quella scolpita il 2 luglio scorso nella sua pagina Facebook da Giorgio Cremaschi è rivelatrice.
La riportiamo per intero.
Qual è il senso delle furiose contumelie cremaschiane?
Anche volendo sorvolare sull'intonazione smaccatamente islamofoba (col che Borghezio ringrazia!) si tratta di una scomunica dal sapore religioso, un fideismo al contrario, di marca liberal-massonica però, molto distante dal marxismo che Cremaschi dice di professare.
E su cosa si basa l'anatema? Il senso sta nel titolo:"Via la religione dalla politica, via la politica dalla religione".
Siamo trasecolati.
Cremaschi ha trasformato il principio democratico e repubblicano per cui lo Stato, ferma la piena libertà per ogni culto religioso, non ha carattere confessionale, nell'antitesi tra politica e religione. Come se le religioni, nel caso quella cristiana, fossero appunto schiribizzi astrusi, stregonerie oscurantiste, e non invece visioni del mondo e dell'uomo, quindi politiche in massimo grado.
"Via la religione dalla politica, via la politica dalla religione"... che è come stabilire una immaginaria linea di frontiera tra due campi dove al di qua c'è la sfera razionale della politica (con quindi dentro le più disparate correnti ideologiche, dal comunismo al nazismo) e, al di la, antidiluviane confessioni religiose buone solo per gli stolti. Cremaschi non ha capito un fico secco dell'uomo, della religione, del mondo, delle ragioni che dentro la crisi della modernità e dell'egemonia della civiltà occidentale spiegano la rinascita delle religioni, risorte dal bisogno d'identità e dalla volontà di resistenza alla globalizzazione.
Si dirà, Cremaschi è fatto prendere dalla foga.
E sia, ma ciò dimostra dove conduce l'idea accecante che il governo Di Maio-salvini sia "il più a destra della storia repubblicana", che esso sia il motore della "fascistizzazione sociale". Conduce a drogarsi con dosi crescenti di paroloni incendiari, fino all'overdose e alla morte della politica, a parole invocata come principio massimo.
Se i nemici che Salvini deve temere son questi massimalisti qui, ahinoi, potrà dormire sonni tranquilli e davvero immaginare di "governare trent'anni".
Lontani sono i tempi di Bossi e della cerimonia pagana e padana dello svuotamento dell'ampolla contenente l'acqua del Po. Matteo Salvini, ben sapendo come funziona la "società dello spettacolo", ha concluso il suo comizio di Pontida brandendo il rosario e su quello facendo solenne giuramento. Un gesto plateale, una banalizzazione del sacro, che aveva già compiuto a Milano, a chiusura della campagna elettorale. Si è guardato bene, questa volta, dal fare autogol, a non ostentare il Vangelo. Ciò non è accaduto per caso. Non sono stati pochi gli esponenti cattolici i quali, per condannare la sua politica sull'immigrazione, gli hanno fatto notare quanto è scritto in Matteo 25,35.43: “Ero straniero e mi avete accolto”.
Che Salvini, con questi gesti simbolici, voglia accattivarsi il consenso dei settori cattolici tradizionalisti ci pare evidente. Il tempo ci dirà se egli si senta davvero vicino alla corrente antimodernista che viene avanti da Pio X in poi. I seguaci di Lefebvre potrebbero suggerire al leader leghista una frase di Pietro il quale, convinto che i cristiani fossero gli ebrei più conseguenti, contraddice quella di Matteo: “Voi sapete come non sia lecito a un giudeo di aver relazioni con uno straniero o di entrar in casa sua” (At 10,28).
Ma non è di disquisizioni ecclesiologiche che ci vogliamo occupare bensì delle reazioni che il gesto simbolico di Salvini ha suscitato in certa sinistra. Quella scolpita il 2 luglio scorso nella sua pagina Facebook da Giorgio Cremaschi è rivelatrice.
La riportiamo per intero.
«VIA LA RELIGIONE DALLA POLITICA, VIA LA POLITICA DALLA RELIGIONE
I leghisti sono i talebani italiani."Leghisti talebani", "Salvini come un fanatico islamista", "Salvini leader della regressione umana", "sanfedismo e ritorno della barbarie reazionaria"
Salvini ha esibito il Rosario al suo comizio come un fanatico islamista avrebbe potuto fare con il Corano. Gli integralismi religiosi sono tutti eguali e crociate e guerre sante sono spinte dalla stessa aria fetida reazionaria.
La signora ridente di questa foto, che vuol cacciare dall'Italia chiunque non accetti il il dominio del suo Crocifisso, cioè non solo chi segue un'altra religione ma ogni persona laica e libera, questa signora leghista manifesta una regressione umana profonda. Ed il leader di di questa regressione umana è Matteo Salvini che benedice la sua folla con il Rosario.
Vandea, sanfedismo, clerico fascismo, dalla rivoluzione francese ad oggi queste parole definiscono tutti quei movimenti che si sono opposti ad ogni reale progresso del genere umano, facendo un uso distorto e barbaro della religione. I reazionari si appropriano di Dio per alimentare la stupidità di molti e difendere gli sporchi interessi di pochi.
Niente di nuovo a Pontida, è il periodico ritorno della barbarie reazionaria, che abbiamo sconfitto nel passato e che sconfiggeremo di nuovo.
Via la religione dalla politica, via la politica dalla religione».
Qual è il senso delle furiose contumelie cremaschiane?
Anche volendo sorvolare sull'intonazione smaccatamente islamofoba (col che Borghezio ringrazia!) si tratta di una scomunica dal sapore religioso, un fideismo al contrario, di marca liberal-massonica però, molto distante dal marxismo che Cremaschi dice di professare.
E su cosa si basa l'anatema? Il senso sta nel titolo:"Via la religione dalla politica, via la politica dalla religione".
Siamo trasecolati.
Cremaschi ha trasformato il principio democratico e repubblicano per cui lo Stato, ferma la piena libertà per ogni culto religioso, non ha carattere confessionale, nell'antitesi tra politica e religione. Come se le religioni, nel caso quella cristiana, fossero appunto schiribizzi astrusi, stregonerie oscurantiste, e non invece visioni del mondo e dell'uomo, quindi politiche in massimo grado.
"Via la religione dalla politica, via la politica dalla religione"... che è come stabilire una immaginaria linea di frontiera tra due campi dove al di qua c'è la sfera razionale della politica (con quindi dentro le più disparate correnti ideologiche, dal comunismo al nazismo) e, al di la, antidiluviane confessioni religiose buone solo per gli stolti. Cremaschi non ha capito un fico secco dell'uomo, della religione, del mondo, delle ragioni che dentro la crisi della modernità e dell'egemonia della civiltà occidentale spiegano la rinascita delle religioni, risorte dal bisogno d'identità e dalla volontà di resistenza alla globalizzazione.
Si dirà, Cremaschi è fatto prendere dalla foga.
E sia, ma ciò dimostra dove conduce l'idea accecante che il governo Di Maio-salvini sia "il più a destra della storia repubblicana", che esso sia il motore della "fascistizzazione sociale". Conduce a drogarsi con dosi crescenti di paroloni incendiari, fino all'overdose e alla morte della politica, a parole invocata come principio massimo.
Se i nemici che Salvini deve temere son questi massimalisti qui, ahinoi, potrà dormire sonni tranquilli e davvero immaginare di "governare trent'anni".
9 commenti:
Nessuna meraviglia. Continua a lanciare anatemi del "né né" dicendo che "bisogna far piazza pulita di loro senza distinzioni" e loda la manifestazione anti- Trump a Londra come se non sapesse chi ci sta dietro davvero.
Che dire, dagli amici mi guardi Iddio che dai nemici mi guardo io.
Contesto questa idea della rinascita delle religioni. Se fosse vero perché non ci sono più preti?
Le chiese evangeliche in sud America sostituiscono la chiesa cattolica, ma non aumentano il totale dei credenti.
Stessa cosa negli USA per le vecchie confessione mainline protestanti contro gli evangelici, ma anche li si parla solo di sostituzione in una situazione di regressione per la religione.
Per favore non scambiamo la visibilità mediatica per la realtà sottostante.
La società si sta sempre più secolarizzando. Anche nel mondo musulmano, per questo perseguitano anche gli atei.
Accusare Cremaschi di ogni nefandezza in ogni suo intervento è un evidente limite allo sviluppo di una dialettica che possa evidenziare le eventuali contraddizioni. La polemica a prescindere appare più un complesso adolescenziale che non manifestare un diverso punto di vista. Borghezio poi non mi sembra che abbia niente da gioire.
Peccato, davvero peccato. Peccato doverlo dire, perché il personaggio non merita proprio. HA perfettamente ragione Cremaschi. La religione deve restare in una dimensione privata, come ha mostrato qualche secolo di ammazzamenti in nome dell’una o dell’altra. Il concetto nasce proprio a causa delle guerre di religione. Se poi qualcuno, esclusivamente a causa delle sue credenze, che evidentemente hanno per lui più valore che il sentimento di rispetto per la comunità in cui vive, ritiene di doversi impegnare in politica, lo faccia da cittadino, esattamente come gli altri possono farlo e non certo per motivi che hanno meno valore politico E morale dei suoi perché non dettati da un’ispirazione sovrannaturale.
Io non voglio crocifissi (né mezzelune) fuori dalle chiese e dalle case private, sono cittadina italiana, e la signora di cui sopra non ha il minimo diritto di mandare chicchessia in qualsivoglia luogo per questo motivo.
Anonimo delle 13.47
Il qualche secolo di ammazzamenti nel nome dell'una o dell'altra religione e le guerre di religione? Dobbiamo allora credere che superando le religioni no ci saranno più guerre? No, non ci credo.
Le guerre sono connaturate all'uomo ed alla storia, a meno di non voler credere ancora alla fine della storia. Le visioni del mondo che gli uomini hanno si intrecciano con le ragioni del conflitto. Le religioni sono una visione del mondo, se non fossero le religioni sarebbe qualcos'altro. Come ad esempio l'esportazione di democrazia, che di fatto è diventata una religione.
La facile accusa alle religioni è il capro espiatorio del modernismo, che in fondo è solo un altra religione perché dalla necessità di dare un senso all'esistenza ed alla società non si può scappare.
Ah, io sono agnostico.
Sublimazione del piddinismo.
Se i piddini ragionavano per appartenenza, e tutto quello che diceva la cosiddetta sinistra era giusto perché diversamente si sarebbe detto quello che diceva la destra, allora, con questa consapevolezza, San-diokan, usa tutto quello che dicono i piddini contro Salvini per inferire che Ruspantino debba essere nel giusto.francesco
La tigre della Malesia continua a colpire, questa volta sulla religione.
Ma Sandokan è d'accordo con la signora leghista del crocifisso e con il fascio-leghista ministro internato amico delle lobby delle armi?
Non é difficile dare una risposta a un quesito così semplice, i distinguo sono roba da radical chic. Si nota che l'unico scopo è insultare ("non capisce un fico secco") chi non ha intenzione di appoggiare questo governo, insulti e non ragionamenti. Ma da dove prende poi l'idea che il ritorno della religione sia contro la globalizzazione, che le 2 religioni maggioritarie monoteiste sono ecumeniche, senza confini? Che poi è molto presunto questo revival della religione monoteista, viviamo in Occidente società secolarizzate dove da moltissimo tempo il Dio cristiano è stato spodestato dal Dio valore di scambio, un Dio pratico.
Bisogna ripeterlo tipo mantra, il "sovranismo in sé" genera mostri, Sandokan è già sulla buona strada. Distruggere qualsiasi cosa possa somigliare a un'idea di sinistra, anzi di più oserei dire di laicità e di progresso, questo è quello che ne può conseguire dai "ragionamenti" sandokiani. Dopo la distruzione però non rimane nulla di nuovo da costruire dato che ci siamo tolti le fondamenta. Quello che rimarrebbe sarebbe un'accozzaglia di idee reazionarie, in pratica rimarrebbe da votare per leghisti e compagnia bella, perché una presunta sinistra sovranista senza dei fondamentali sarebbe un aborto. Io francamente, come si dice a poker, passo.
Saluti,
Carlo.
«Dopo il Giudizio Universale Dio incontra Carlo Marx: " Ah, tu sei quello che mi ha dato tutte quelle preoccupazioni nel XX secolo. Visto che hai sempre detto che io non ci sono, sarai condannato a farmi da portinaio. E quando non vorrò essere disturbato sei autorizzato a dire: Dio non c'è». (Roberto Benigni)
Se da quanto ho scritto uno capisce che sono dalla parte della leghista che inneggia alla cattolicità della Repubblica, siamo messi male.
Che io venga frainteso in tal modo conferma che certa sinistra non ha una visione marxista, dialettica, del problema, ma illuministico-borghese. Vorrei ricordare che del partito di Lenin potevano far parte i pope ortodossi. Vorrei ricordare la polemica durissima di Lenin contro la Luxemburg e le correnti più estremistiche che volevano fare della lotta ateistica contro la religione una priorità politica. Vorrei ricordare che è solo con lo stalinismo che avvengono le disgrazie della lotta frontale contro le diverse forme di religione popolare e l'ortodossia, la persecuzione sistematica dei credenti, la sconsacrazione delle chiese e la illegalizzazione delle cerimonie religiose, la fucilazione di Florensky (salvo poi, davanti alla minaccia nazista, chiamare accanto a sé il patriarca di Mosca per lanciare la "guerra patriottica". Che fine abbia fatto la guerra alla religione ortodossa e alla religiosità tradizionale l'abbiamo visto dopo il collasso dell'URSS: entrambi sono risorte su grande scala.
Se — per capire che ogni assalto ateistico contro la religione è votato al fallimento— la vicenda dell'URSS non vi dice niente; se non vi dice niente il ruolo giocato dal cattolicesimo polacco nel determinare il crollo del blocco "socialista"; se non vi dice niente la rinascita su scala globale dell'islamismo; potete passare dall'altra parte dell'emisfero e notare il ruolo della teologia della liberazione nei diversi processi rivoluzionari e antimperialisti.
Consiglio di ascoltare, riguardo al legame tra utopia sociale e utopia cristiana, e riguardo alle leve per mobilitare i popoli quel che disse Chavez:
Cito:
« IL VENEZUELA BOLIVARIANO RESUSCITO' IL SOCIALISMO COME BANDIERA E VIA DI TRASFORMAZIONE E TRANSIZIONE, RESUSCITO' IL PROGETTO DI CRISTO LIBERATORE, IL VERO E UNICO CRISTO CHE E' IL SOCIALISMO REDENTORE DEI POPOLI DEL PIANETA. RESUSCITO' QUI IN VENEZUELA!»
Toni enfatici, certo, ma Chavez ha capito molto meglio di tanti marxisti occidentali quel che Marx disse della religione:
«La religione è il sospiro della creatura oppressa, è l'anima di un mondo senza cuore, di un mondo che è lo spirito di una condizione senza spirito. Essa è l'oppio del popolo».
Quindi, come scrisse Gramsci, se ci sarà mai una rivoluzione socialista in Italia essa di sicuro avrà fatto i conti con la religione cattolica, compreso la sua duplice e contraddittoria natura, di essere al contempo arma dei dominanti per soggiogare le classi subalterne e "sospiro della creatura oppressa"
Sandokan
Argomentazioni, da parte di molti commentatori, assai infantili.
Ognuno può e potrà credere sempre a quel che gli pare. Dunque, riguardo la questione religiosa, la posizione più razionale sarebbe quella di uno stato laico, che garantisce a ciascuno la libertà di culto - così come la libertà di non averne uno - e al tempo stesso non ne adotta nessuno come ufficiale e privilegiato. Inoltre, il finanziamento di qualsiasi organizzazione religiosa dovrebbe essere esclusivamente privato e volontario e niente più esenzioni o benefici fiscali per attività a scopo di lucro di proprietà di enti religiosi. Via "guarentige", via otto per mille, via tutto.
Detto questo, se un numero consistente di persone, all'interno di una società, aderirà a una certa religione, è plausibile che certi temi e certe pratiche di questa religione siano piuttosto diffusi e accettati, anche se certe garanzie costituzionali di laicità impediranno sempre che tali pratiche vengano imposte a tutti. Ad esempio, potrebbe esserci la credenza che un certo cibo non vada consumato in certi giorni e potrebbe darsi che un numero consistente di persone si adegui a questa credenza. Ma chi non volesse farlo, avrà tutto il diritto di comportarsi di conseguenza, senza subire coercizioni o discriminazioni legali per questo.
Personalmente, non sono credente e non mi identifico neanche con certo "neo-ateismo" spinto da presunti scienziati interessati a criticare certi barbuti musulmani, ma che non dicono mai nulla contro le bombe che vengono regolarmente scaricate loro in testa dal loro amato occidente presuntamente illuminista, e men che meno dicono qualcosa contro una certa religione etnocentrica e razzista che serve da fondamento spirituale allo stato più violento e sanguinario oggi esistente.
È nel complesso vero quello che ha fatto notare un altro commentatore, e cioè che nell'Europa di oggi le credenze religiose non sono più così centrali come un tempo. Il pagliaccio Salvini evoca simbolismi da crociato, ma lo fa semplicemente perché questa "croce" è da strumentalizzare come anti-musulmana e l'ossessione per i musulmani è parte fondante del "brand" Lega da un bel pezzo. Ma tranquilli, che lui vuole solo evocare la figura del kebabaro Mustafa, mica si inimicherà le vere satrapie salafite. Matteo Petto di Pollo, non Riccardo Cuor di Leone!
Permettetemi poi di segnalare l'ipocrisia del "cattolico" Salvini: già divorziato, ha avuto figli da due donne diverse e ora convive, more uxorio, con la bonazza Isoardi - come già aveva fatto con la madre di uno dei suoi figli. Ma la Isoardi l'ha pure cornificato pubblicamente! Salvini è un cuckold, come si dice oggi in America! Gran bel cattolico!
Preferivo di gran lunga la vecchia Lega, genuinamente padana, schiettamente anti-romana e anti-terrona per quanto pagliaccesca, ma confido che il periodo fortunato di Salvini finirà entro un paio d'anni e allora tutto rifluirà verso il Lombardo-Veneto e la Lega tornerà quella d'un tempo.
Chiudo segnalando la sensazione sgradevole provata leggendo il cartello esposto da quella donna. Io non vado da nessuna parte perché non seguo la tua stessa religione. E se mi va, domani divento musulmano, dopodomani buddhista e il giorno dopo seguace di Scientology. E rivendico il pieno diritto di farlo. Questo è uno sgradevole sintomo del basso livello civico medio di questo paese che consente a certi messaggi trucidi di avere larga presa.
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