[ 20 giugno 2018 ]
Sabato 16 giugno la “Lucca progressista” e “á la page” ha vissuto uno dei suoi momenti di gloria: la scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo, preceduta per vari giorni da una impressionante campagna mediatica, con una manifestazione più mondana che scientifica ha compiuto la sua missione di emancipare i presenti con una conferenza avente per lemma: “OGM: VIETARE PER SUPERSTIZIONE, IMPORTARE PER NECESSITÀ”.
Fra i presenti c’erano alcuni (pochi) infiltrati talebani, [1] uno dei quali ha creato sconcerto quando, terminata la dotta esposizione, ha ricordato che nella stessa sala nel 1950 era stato letto un saluto di Albert Einstein indirizzato ai partecipanti al 43mo Congresso della Società Italiana per il Progresso delle Scienze, nel quale lo scienziato lamentava la scomparsa, già allora in atto, della “libera scienza”.
«Egli (l’uomo di scienza, ndt) è cosciente del fatto che i metodi tecnici che si basano sulle sue ricerche hanno condotto a una concentrazione del potere economico, e con ciò anche di quello politico, nelle mani di piccole minoranze, dalle cui manipolazioni è divenuto dipendente il destino della massa, che appare sempre più amorfa, degli individui. Di più, ancora. Quella concentrazione del potere economico e politico in poche mani ha non solo comportato una dipendenza materiale esteriore anche dell’uomo di scienza, essa minaccia anche la sua esistenza dall’interno, in quanto attraverso la creazione di mezzi raffinati di influenza spirituale e psichica, impedisce la crescita di personalità indipendenti».
(Brano non letto, però, per rispettare i due minuti concessi. Vedi dopo).
Chiesti “tre minuti” per giustificare l’impertinenza, l’anziano talebano si è sentito rispondere dal giovane e brillante scienziato che presiedeva l’evento: “sarebbe meglio due” ed ha così ridotto il suo intervento alla sola comunicazione che quattro giorni prima la rivista Scientific American dava notizia di due documenti, pubblicati entrambi su Nature Medicine, così sintetizzati nell’abstract della rivista:
«Modificare i genomi delle cellule con (il metodo, ndt) CRISPR-Cas9 può accrescere il rischio che le cellule modificate con lo scopo di curare malattie possa far insorgere dei tumori nei pazienti, ( … ) Ciò può trasformare alcune cellule CRISPR in bombe a tempo, secondo gli studi dell’Istituto svedese Karolinska e, separatamente, di Novartis».
Che uno dei due documenti venga dalla multinazionale farmaceutica Novartis, che pratica tecnologie transgeniche per produrre alcuni dei suoi farmaci, è notizia insolita, nevvero? Ed è un po’ sconcertante, dopo che per sottolineare i punti salienti della conferenza, erano apparse sul grande schermo, fra le altre, due affermazioni lapidarie (giustificanti da sole l’affermazione di “cattiva scienza”):
“Quando l’opposizione agli OGM non ha più argomenti, ricorre al Principio di Precauzione”
All’uscita dalla sala l’anziano talebano ha incrociato un noto medico lucchese che ricopre a Roma un’importante carica istituzionale, il quale paternamente gli ha detto:
«Aldo, la tua posizione è ideologica. La tecnologia CRISPR ha guarito persone affette da gravi malattie. Ti documenterò».
Con buona pace del documento di Novartis e del Principio di Precauzione.
Riporto più sotto il testo consegnato dal sottoscritto alla conferenziera con richiesta di futuro commento, e al quale ho aggiunto però solo ora la notizia di cui sopra, successiva alla sua stesura. Chi lo abbia ricevuto prima della conferenza, salvo l’aggiunta, può esentarsi dalla sua rilettura. Grazie per l’attenzione.
NOTE
Riporto più sotto il testo consegnato dal sottoscritto alla conferenziera con richiesta di futuro commento, e al quale ho aggiunto però solo ora la notizia di cui sopra, successiva alla sua stesura. Chi lo abbia ricevuto prima della conferenza, salvo l’aggiunta, può esentarsi dalla sua rilettura. Grazie per l’attenzione.
NOTE
[1] “Informati o talebani” era i titolo con cui una rivista scientifica ha presentato una delle tante lettere inviate dalla signora Cattaneo a giornali e riviste nel corso della sua lunga e disinteressata crociata pro Ogm, turbata da qualche lapsus.
* * *
A LUCCA LA SCIENZIATA E SENATRICE A VITA ELENA CATTANEO
TERRÀ UNA CONFERENZA SUL TEMA OGM: “VIETARE
PER SUPERSTIZIONE, IMPORTARE PER NECESSITÀ”
Nei giorni scorsi i media cittadini hanno dato
spazio alla notizia della conferenza che la senatrice a vita e biologa Elena
Cattaneo terrà a Lucca sabato prossimo 16 giugno nel ciclo di conferenze
culturali programmate dalla Croce Verde
(ore 18, sala Ademollo del Palazzo della Provincia).
La Croce Verde è una molto
benemerita istituzione e la scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo è un
nome famoso: piuttosto difficile quindi criticare l’iniziativa, specie prima
che si sia svolta. Ma il titolo della conferenza, “OGM: VIETARE PER SUPERSTIZIONE, IMPORTARE PER NECESSITÀ”, un po’ criptico per chi non
conosce i suoi scritti, mi consente di prevedere
alcune cose che essa dirà perché da anni va conducendo un’intensa attività
pubblica a favore degli OGM e contro la “superstizione” di chi, compresi colleghi
scienziati, non è ad essi favorevole.
Certamente riscuoterà applausi e consensi perché
la sua verrà considerata la voce della “scienza”. Non è il mio caso. Scrivo ad
alcuni amici quanto segue perché possano inquadrare il contenuto di questa
iniziativa con conoscenza di causa. Da tempo seguo con interesse gli sviluppi
della biologia molecolare e delle neuroscienze che stanno condizionando
pesantemente il futuro dell’umanità, e in particolare questa intensa attività
della Cattaneo in difesa degli OGM da parte della senatrice, per cui in passato
ho scritto alcune cose sul web criticandone certe affermazioni categoriche. Naturalmente
penso di porle alcune domande ora che avrò occasione di ascoltarla dal vivo, ma
non sono certo, dato il contesto dell’incontro, di poterlo fare in maniera
esaustiva e neutrale: penso pertanto che una pre-informazione agli amici possa
essere loro utile se presenzieranno all’incontro[1].
Nel corso della serata (questa che
faccio è una aggiunta a posteriori) due importanti capisaldi
dell’argomentazione della senatrice sono stati riportati su grande schermo:
“Per la comunità scientifica la questione
OGM non esiste”
“Quando
l’opposizione agli OGM non ha più argomenti, ricorre al Principio di
precauzione”[2]
Una premessa: la biologia, in particolare la
biologia molecolare, è una delle più recenti e più delicate frontiere della
scienza. Essa esplora –e modifica- i complessi meccanismi della vita, dalla
fecondazione artificiale all’utero in affitto fino alla creazione dell’essere
umano “implementato” e costruito su misura. E, perché no, “immortale”. Ma al
contempo è anche una delle nuove frontiere adottate dal capitalismo nella sua
connaturata esigenza di dare continuità alla redditività del capitale. Chi ha
un po’ di conoscenza dell’argomento dovrebbe aver capito che si tratta
soprattutto di nuove frontiere per ricchi.
Albert Einstein nel 1950 scrisse una lettera ai
componenti della Società Italiana per
il Progresso delle Scienze in occasione del loro 43mo Congresso che
si svolse nello stesso Palazzo della Provincia di Lucca dove il 16 parlerà la
senatrice Cattaneo, e in quella lettera egli affrontò un tema già allora
critico e oggi, 68 anni dopo, ancor più critico: quello della commistione della
scienza con la politica, l’economia e il profitto. Scriveva Einstein in questa
importante lettera, poco conosciuta e raramente citata:
Dobbiamo eleggere la conoscenza della verità,
o – espresso più modestamente – la comprensione del mondo sperimentabile,
attraverso un pensiero logico-costruttivo, come uno scopo autonomo della nostra
aspirazione? Oppure questa aspirazione a una conoscenza razionale deve essere
subordinata a un qualche genere di scopi di altra natura, per es. “pratici”
[3]
Ivan Illich, 42
anni dopo, tornava sul tema concludendo il libro-intervista curato da David
Cayley con queste parole:
Nel 1992 non provo più alcun interesse per le teorie
scientifiche. Queste erano davvero interessanti negli anni Sessanta e ancora di
più quando studiavo la scienza negli anni Quaranta. Ormai la scienza in America
è diventata ricerca finanziata e in Germania è mirata a creare carriere nella
pubblica amministrazione. Basta con questo fascino della scienza[4].
Con questo non
voglio insinuare che la battaglia della senatrice a favore degli OGM sia
influenzata da scopi di altra natura che non quelli di una sua personale
convinzione scientifica, ma la
storia è ricca di esempi di scienziati di valore che su particolari questioni
hanno preso delle direzioni sbagliate, specie quando si sono addentrati in
campi che non sono quelli della loro specifica “eccellenza”. Per cui, senza
ostracismo per la scienza, evitiamo di accreditare infallibilità a chiunque
opera in suo nome perché “nell’attuale
fusione di riduzionismo biomedico e tecno-ottimistimo, le distinzioni storiche
fra scienza e tecnologia, scienza pura e applicata, ricerca accademica,
industriale e militare, oggi si
reggono a malapena in piedi”[5].
E’ la stessa
senatrice che in una sua lettera a Il Corriere della Sera pubblicata l’11
giugno 2014 ha scritto:
Caro direttore, da mesi
studio la vicenda italiana degli Ogm. Non è il mio campo specifico, ma uso
altre specie transgeniche (pesci, topi o tessuti di animali di grossa taglia)
per ricerche che mirano a possibili terapie per una malattia devastante come la
Corea di Huntington[6]
E prosegue:
Sugli Ogm consulto la
letteratura specialistica e colleghi tra i massimi esperti, per capire basi scientifiche,
metodi di lavoro e dinamiche economico-industriali del settore. Non trovo prove
che gli Ogm siano più dannosi o rischiosi per l'ambiente delle coltivazioni
tradizionali o di quelle biologiche.
Mi permetto di osservare che la letteratura scientifica
sul tema OGM è ricca di documenti di scienziati e di istituzioni scientifiche
in contrasto tra loro e potrei riempire pagine con i soli riferimenti di tali
documenti. Mi limito a ricordare, fra i tanti
documenti critici verso gli ogm, quello firmato da varie decine di scienziati appartenenti
all’ISP (Gruppo scienziati indipendenti) di 7 paesi e specialisti in discipline
quali agroecologia, agronomia, biomatematica, botanica, chimica medica,
ecologia, istopatologia, ecologia microbica, genetica molecolare, biochimica
nutrizionale, fisiologia, tossicologia e virologia, riuniti a Londra nel maggio
2003[7].
La storia della scienza è piena di divergenze fra scienziati. Questa abbondante
diversità di opinioni dovrebbe invitare la Cattaneo alla cautela prima di affermare
che “non trovo prove che gli OGM siano più dannosi o rischiosi per l’ambiente
delle coltivazioni tradizionali o quelle biologiche”, perché è un’affermazione
oggettivamente smentibile. Eviterebbe di sentirsi rispondere, come è accaduto,
che “non si trova quel che non si cerca”.
Il problema degli OGM è
complesso e presenta molti aspetti che evidentemente non posso affrontare qui
se non limitatamente. I due asseriti pregi principali di questi prodotti
geneticamente modificati sarebbero
· la maggior produttività
· la resistenza a molti diserbanti, in particolare
al Roundup, il tanto discusso glifosato[8], e quindi il minor quantitativo impiegato nelle
operazioni di diserbo, con vantaggi ecologici e economici.
Scrive la Cattaneo:
Nei molti Paesi in cui sono stati introdotti hanno permesso il
doppio virtuoso fenomeno dell’aumento delle produzioni e della riduzione
dell’uso dei pesticidi, dunque un gran vantaggio per l’economia e per
l’ambiente. E quasi tutte le società scientifiche internazionali hanno redatto
documenti pubblici nei quali si riconosce che gli studi scientifici sulla
sicurezza degli Ogm, fatti con finanziamenti pubblici, confermano che sono
altrettanto sicuri delle coltivazioni tradizionali[9].
Questo è
in assoluto contrasto con quanto è emerso, dopo ormai vari anni di coltivazione
dei tre OGM più comuni (mais, soia e cotone) nei tre paesi dove la loro
coltivazione è estensiva (oltre che intensiva): Brasile, Argentina, Stati Uniti.
In questi paesi l’uso di diserbanti è in crescita perché almeno una ventina di
erbe infestanti si sono poco a poco immunizzate ai loro effetti mentre la
maggior produttività iniziale, quando esiste, cala anno dopo anno fino in molti
casi a divenire inferiore a quella di piante selezionate con metodi tradizionali[10].
Le prove che la Cattaneo
non trova: il caso Séralini
Voglio citare un caso specifico particolarmente
significativo di documentazione negativa sugli OGM, quello relativo a uno
scienziato francese, Eric Séralini, che nel 2012, dopo due anni di prove su
ratti alimentati con mais transgenico Monsanto tipo NK603,
coltivato sia in presenza del diserbante Roundup[11] sia in assenza di diserbante, ha rivelato un aumento
dell'incidenza di tumori mammari, disturbi epatici e renali, e di riduzione
dell'aspettativa di vita degli animali.
Sul caso Séralini la Cattaneo ha scritto:
Dati edulcorati o falsati non sopravvivono alla prova della valutazione
mondiale. Dimostrazione ne è il caso del ricercatore
francese che aveva diffuso dati falsi sulla pericolosità degli Ogm e che ha
dovuto poi ritirare quel lavoro.[12]
Il modo di documentarsi della Cattaneo sul caso Séralini è assai
approssimato, quasi un “sentito dire”. Sono queste le prove che la Cattaneo non
trova? La ricerca di Séralini su ratti di laboratorio aveva mostrato gravi
effetti cancerogeni. Pubblicata nel novembre 2012 sulla rivista Food and Chemical
Toxicology, sei mesi più tardi la rivista (e non Séralini) aveva deciso di ritirare la
pubblicazione. Annunciando il ritiro, la
rivista precisava che lo studio “non mostra elementi di frode o deformazioni
intenzionali delle cifre”, ma “esistono
legittimi motivi di preoccupazione riguardo al numero di animali interessato da
ogni test e al ceppo dei topi utilizzato”. Non dati falsi quindi, ma
contestazione sul protocollo delle modalità della sperimentazione. Séralini
rispose di avere usato gli stessi protocolli impiegati da Monsanto nei suoi
test volti a far accettare alle autorità statunitensi la messa in commercio di
alcuni tipi di mais transgenici. Piccolo dettaglio: in quei sei mesi fra pubblicazione
e ritiro della ricerca era entrato nella redazione della rivista uno scienziato
notoriamente legato a Monsanto[13].
Poiché nel mondo scientifico, nella lotta per
accaparrarsi fondi per la ricerca, non è estranea la massima “fratelli
coltelli”, alcuni scienziati francesi (e non solo francesi) nelle loro critiche
al collega erano andati ben oltre la motivazione data dalla rivista, come del
resto ha fatto la stessa Cattaneo con la sua non benevola illazione di falsità
di dati [14],
per cui Séralini decise di sporgere querela per diffamazione, diffamazione riconosciuta
e sanzionata dal tribunale di Parigi nei due gradi di giudizio vigenti in Francia[15].
Da notare che l’illazione della Cattaneo è del 2014, quando Séralini aveva già avuto
ragione in tribunale nel giudizio di primo grado nel 2011.
Il
Principio di Precauzione
In tutte le ricerche scientifiche, e in
particolare in quelle biotecnologiche, vale (o dovrebbe valere) il Principio di
Precauzione, che è un impegno morale dei ricercatori[16].
La Cattaneo, dopo le asserite accurate consultazioni di documenti che attestano
la sicurezza alimentare degli OGM, nel 2014, in una lettera aperta all’allora
ministro delle politiche agricole Martina scriveva:
E non è più tempo per generici principi di precauzione mai basati
sull'analisi di dati sperimentali, cioè per politiche che prescindano da fatti
scientificamente controllati.[17]
Per
dimostrare l’arroganza e la superficialità di questa affermazione devo
ripercorrere, a volo di uccello, e con un linguaggio forse non ineccepibile ma
comprensibile ai lettori non adusi a questa scienza, le tappe principali dello
sviluppo della biologia molecolare.
·
Essa ha le sue origini lontane nel corso degli anni ’90 del secolo passato,
nel progetto internazionale HGP (Human
Genome Project) di mappatura dell’intero genoma umano. (Per inciso ci si
attendeva di trovare circa 100mila
geni nel DNA umano mentre con sconcerto se ne trovarono solo 20/25mila, quanto
quelli di un particolare moscerino!)
·
La nascita vera e propria della genetica molecolare risale alla scoperta
fatta nel 1953 da due scienziati, Francis Crick e James Watson,
della struttura a doppia elica del DNA. L’assioma su cui si è poggiato il successi
sviluppo della biologia molecolare era basata su una ipotesi ritenuta allora
vera:
<> [18]
·
Successive ricerche più recentemente hanno dimostrato l’erroneità di questo
dogma.[19]
Lo stesso Crick aveva dichiarato a suo tempo che se l’assioma fosse stato
dimostrato falso sarebbe stato necessario ripensare il tutto. Lo sviluppo
dell’individuo infatti,come oggi si comincia a sapere, non è determinato dai
soli geni ma dipende da un contesto ben più ampio, includente fra l’altro il
modello di vita, l’alimentazione, la cultura etc.
Questo avrebbe dovuto mettere in
guardia i biotecnologi da certe affermazioni premature e indurre i biologi
molecolari a rivedere le loro impostazioni, ma gli investimenti fatti e le
attese suscitate sia negli investitori che nell’opinione pubblica fecero si che
nello sviluppo degli OGM si andasse avanti come se nulla fosse cambiato.
Una brevissima storia degli OGM
Cosa sono gli OGM? Sono organismi
viventi in cui il DNA originario viene modificato per migliorarne le
prestazioni con l’aggiunta, la modifica o l’eliminazione di elementi
genici tramite tecniche di ingegneria genetica. Il modo con cui queste modifiche
vengono fatte <<è frutto di una
tecnologia che letteralmente spara microproiettili d’oro ricoperti di
particelle di DNA dentro le cellule vegetali da modificare. Questa tecnica, chiamata
biolistica che deriva da balistica …>> etc.[20]
Il metodo viene dichiarato dai produttori di OGM come sicuro e certo nei
risultati, ma molti non sono d’accordo su questa precisione e sicurezza.
-
L’inizio vero e proprio dell’ingegneria genetica si può datare alla
scoperta della struttura a doppia elica del DNA, dovuta alle ricerche di due
scienziati, Crick e Watson[21].
Secondo Crick il suo postulato di base era che la trasmissione dei dati dal DNA
alle proteine avvenisse in modo unidirezionale non reversibile dal DNA alle
proteine della cellula. Il DNA era quindi il determinante dello sviluppo del
vivente. Lo stesso Crick dichiarò che qualora questo assunto fosse risultato
errato, quanto fatto nel frattempo avrebbe dovuto essere ripensato. La
produzione di OGM risponde quindi a questo assioma. Questa “dittatura” del DNA
nello sviluppo degli esseri viventi fece nascere la fallace cultura, alimentata
da riviste e quotidiani, di un determinismo umano dettato dai geni del DNA,
purtroppo diffuso ormai nella mente di troppi come verità accertata. Iniziarono
a circolare promesse prometeiche di cura di alcuni terribili mali come anche
frasi del tipo “scoperto il gene della fedeltà coniugale” e altre cretinate del
genere.
-
In anni recenti si è scoperto che le cose sono ben più complesse. In
sintesi: le proteine non sono schiave della comunicazione ricevuta dai geni del
DNA ma hanno una loro autonomia e capacità di retroazione. Così oggi si sa che
certi difetti nel DNA non determinano automaticamente conseguenze certe e
soprattutto irreparabili senza modifiche del DNA. Ambiente, alimentazione,
stili di vita etc. possono ridurre o annullare questo presunto determinismo.
-
Quindi l’assioma fondamentale non è più vero, ma ormai gli investimenti
economici sugli OGM, ad es., sono tali che si procede come se ciò fosse vero.
-
Circa 4 anni or sono i biotecnologi hanno scoperto nuove tecniche, denominate
CRISPR, ed in particolare una di esse, detta CRISPR.cas9, viene descritta come
“più sicura, più veloce e più economica” del metodo del “bombardamento”. A
parte la contraddizione del definire “più sicura” una cosa già “assolutamente
sicura”, questa nuova tecnica è potenzialmente capace, tramite particolari
modifiche del DNA, di far estinguere una razza animale la cui generazione avviene
sessualmente la cui riproduzione avvenga sessualmente(come nella razza umana), e
suscita qualche preoccupazione che il Pentagono (e certamente anche altri)
abbia stanziato una cifra considerevole per conoscerla meglio. Ma non è questo
l’argomento di queste note.
Tempi di sorprese
Secondo una massima popolare, “il
diavolo si nasconde nei dettagli”.
Due mesi or sono, come riferisce la rivista Nature
Chemistry, un gruppo di ricercatori australiani coordinato
da Daniel Christ, hanno confermato che negli organismi viventi esistono
dei DNA con 4 filamenti, diversi da quelli a doppia elica. Questi 4 filamenti erano
già stati osservati in vitro ma mai in un organismo vivente. Gli stessi
ricercatori hanno ipotizzato che probabilmente esistono altre forme di DNA. Cioè, in parole povere, siamo
ancora ben lontani dall’avere idee chiare e definitive di questa macromolecola
fondamentale e sui suoi meccanismi di azione. Se questo non bastasse:
Un altro studio, di Devag Metha e collaboratori, dell’istituto ETH di
Zurigo, pubblicato il 4 maggio 2018, riferisce che nel tentativo di creare resistenza
a un virus nella manioca per mezzo dell’ingegneria genetica con il CRISPR-Cas9,
dal 33 al 48 per cento dei virus generati hanno sviluppato una mutazione di un
solo nucleotide (una sola lettera), che ha creato un virus resistente. Lo
studio avverte inoltre circa il rischio che questi nuovi virus resistenti si
disseminino nell’ambiente (https://tinyurl.com/y879m7qk).
Gli autori non mettono in questione la tecnologia per altre applicazioni,
ma informano sui rischi in questo particolare caso. Mehta, autore principale
dello studio, nel suo account di Twitter menziona anche la sua sorpresa per le pressioni ricevute
per non diffondere aspetti negativi dell’impiego del CRISPR-Cas9.[22]
Silvia Ribeiro conclude così la sua comunicazione
delle due recenti scoperte:
A 65 anni
della famosa scoperta di Watson e Crick sulla struttura a elica del DNA,
continuano a essere scoperti aspetti sconosciuti sulle strutture e le
interazioni dei geni negli organismi, con diversi fattori epigenetici e con
l’ambiente, che mostrano che manipolare geneticamente il DNA è una pessima
idea, per i molti effetti imprevisti che comporta.
Questo non significa pretendere di arrestare la
ricerca e il cammino della scienza. Significa prestare una più responsabile
attenzione al Principio di Precauzione, cosa dalla quale siamo sempre più
lontani sotto la pressione della “cultura genica”.
Ma di particolare rilievo sono due documenti
di cui da notizia Scientific American del 12 giugno scorso, pubblicati entrambi
su Nature Medicine, uno dell’Istituto di ricerca svedese Karlinska, l’altro
della importante multinazionale farmaceutica Novartis, che opera nel campo
della medicina genetica, che certamente non ha interesse a spararsi sui piedi. Così
sintetizza il contenuto Scientific American:
Modificare
i genomi delle cellule con CRISPR-Cas9 può accrescere il rischio che le cellule
modificate con lo scopo di curare malattie possa far insorgere dei tumori nei
pazienti, ( ,,, ) Questo può trasformare alcune cellule CRISPR in bombe a tempo,
secondo gli studi dell’Istituto svedese Karolinska e, separatamente, da Novartis.
Aldo Zanchetta aldozanchetta@gmail.com
PS Sono già stato lungo e mi
scuso. Mi limito a aggiungere che a seguito di una causa intentata negli Stati Uniti da alcune persone colpite da
tumori supposti generati dal Roundup (glifodato) il giudice federale della
California, Vince Chhabria, ha aperto un’inchiesta sul fatto che Monsanto
avrebbe pagato fino a 250mila dollari a scienziati per convincerli a dichiarare
che il glifosato non è dannoso alla salute, come risulterebbe da alcuni
documenti dei quali il giudice sarebbe entrato in possesso. Della vicenda nei
mesi scorsi si sono occupati sia il New York Times che la rivista Science. Sarà
interessante conoscere le conclusioni cui giungerà Chhabria. Cuando la ciencia se compra | Una
causa judicial fe... | Página12 https://www.pagina12.com.ar/49166-cuando-la-ciencia-se-compra
NOTE
[1] Come in
realtà ho fatto e di cui ho riferito in altro testo.
[2] Le
scritte in marrone sono posteriori all’incontro e sono aggiunte al testo
originario, scritto precedentemente e consegnato alla Cattaneo alla fine del
mio breve intervento (alla richiesta di avere “tre minuti” per documentare che
avevo assistito a una serata di cattiva scienza, il coordinatore della serata
ha sprezzantemente risposto “meglio due”.
[3] La lettera è pubblicata
nel libro di Angelo Genovesi Einstein.
Scienza e società, Boroli, Milano 2005, pagg 197/200
[4] David Cayley, Conversazioni con Ivan Illich, Elèuthera,
1994, pag.220
[5]
Hilary Rose, Steven
Rose, Geni, cellule e cervelli. Speranze
e delusioni della nuova biologia, Le Scienze/Codice edizioni, Torino 2013,
pag.16
[6] Campo di eccellenza della
scienziata, dove essa ha avuto indiscussi riconoscimenti.
[7] Vedi: https://www.unimondo.org/Guide/Ambiente/Ecologia/Vietare-le-colture-OGM-71365. Serietà impone che si citi anche almeno una
dichiarazione pro OGM firmata da un gruppo di scienziati italiani Gli Ogm sono
sani, La Stampa www.lastampa.it – 9 aprile 2014.
[8] In una indagine del 2015 a
Mar del Plata, in Argentina, il 90% dei sottoposti a verifica hanno mostrato la
sua presenza nelle urine. www.telam.com.ar/.../113127-mar-del-plata-la-orina-del-90-por... In altre indagini in diverse località esso è stato
trovato nel latte delle puerpere.
[9] E ancora: «Coltivare il mais Bt annulla, quasi, la
necessità di usare insetticidi, mentre oggi siamo costretti a fare due
trattamenti. In realtà le strategie del biologico e degli Ogm sono convergenti
nel ridurre il peso della chimica in agricoltura e credo che la ricerca
pubblica abbia il dovere di garantire alimenti sani e a prezzi accettabili
anche a quel 98 per cento degli italiani che non si può permettere il cibo
biologico».
[10] In economia si dice che la moneta cattiva scaccia la moneta buona.
Altrettanto può dirsi, con un salto di fantasia, per le sementi. Gli OGM hanno
il vizio, la dove ne è stata autorizzata la coltivazione in campo aperto, di
contaminare le coltivazioni non OGM circostanti. I contadini, che alla raccolta
conservano parte dei semi per la prossima seminagione, non sanno se essi sono
contaminati e in quale misura. Si perde così la produzione esente da OGM ed
anzi, in molti casi, si è costretti a pagare per l’uso inconsapevole di sementi
brevettate. Le sementi OGM infatti non divengono di proprietà, anche se
regolarmente pagate e acquistate. Se ne
paga l’uso e quindi ad ogni raccolto questo deve essere ripagato. Sul
meccanismo di contaminazione esistono studi ben documentati, come è documentato
che dopo due o tre raccolti i presunti benefici di produttività più elevata e
di minor consumo di pesticidi vanno a farsi benedire.
[11] Dal giornale francese Le Monde: <<Il
lavoro svolto dai biologi dell'Università di Caen sull'impatto del mais NK603
ha aperto una controversia, non solo scientifica. La domanda è: il mais
transgenico (NK603) tollerante all'erbicida Roundup causa nei ratti, con o
senza uso del diserbante, un aumento dell'incidenza di tumori mammari, disturbi
epatici e renali, e di riduzione dell'aspettativa di vita degli animali?
La ricerca svolta dal biologo francese Gilles-Eric Séralini
(Università di Caen), recentemente pubblicata sulla rivista Food and Chemical
Toxicology ha, ovviamente, attratto molte critiche. Alcune di queste sono parte
integrante degli scambi nell’ambito scientifico; altre son riconducibili a
diversi interessi economici. Vogliamo qui presentare una panoramica degli
argomenti usati da entrambe le parti della controversia>>. Vedi www.asa-press.com/q-12ogm3.html.
[12] I
pregiudizi sulle colture rallentano l'innovazione - Corriere.it https://www.corriere.it/.../i
pregiudizi- colture-rallentano-l-innovazione-b101ed38-f141-... 11 giu 2014
[13] Interessante sapere che le autorità di controllo
statunitensi non eseguono proprie verifiche prima di far immettere un nuovo
prodotto in commercio ma accettano per buone le documentazioni dei produttori
salvo successive smentite degli utilizzatori.
[14] La stessa EFSA, l’autorità
europea competente per la sicurezza alimentare, in quella occasione emise un
comunicato che si apre così: <Non suffragate dai dati le conclusioni dello studio Seralini
et al ...
[15] [Scienziato che dimostra cancerogenità OGM vince causa
in ... www.finanzaonline.com/...politica/ ...ogm-vince-causa-tribunale.html Cache Scienziato che dimostra
cancerogenità OGM vince causa in
tribunale. Huge: Séralini Wins Defamation
and Forgery Court Cases over GMO Research | Natural Society .
Il giudizio era stato
intentato contro Marc Fellous, presidente dell’Associazione francese delle
biotecmologie vegetali che in una lettera di protesta alla catena televisiva
France 5 dove Séralini era stato invitato a sostenere le sue ragioni, lo
accusava di essere un “mercante di paura” e di ricevere fondi da Greenpeace.
[16] <principio
di precauzione
[18] Hilary Rose, Steven Rose, Geni, cellule e cervelli. Speranze e
delusioni della nuova biologia, Le Scienze/Codice edizioni, Torino 2013,
pagg.43,44
[19] Vedi ad es: Jeremy Narby, Intelligenza in natura. Saggio sulla conoscenza, Jaca Book, Milano
2010. Oltre al libro citato in nota 14 e molti altri.
[20] Daniela Conti, Ferdinando Cerbone, La favola degli OGM, Alkemiabooks, 2014, pagg 30,31, reperible su
internet sul sito www.alkemiabooks.com.
Un eccellente piccolo libro di introduzione agli OGM.
[21] L’attribuzione della
scoperta solo a questi due nomi nasconde una vergognosa vicenda messa in chiaro
definitivamente solo in anni successivi. L’intuizione iniziale di questa forma
spiraliforme del DNA era stata di una scienziata handicappata, Rosalind
Franklin, grande esperta di cristallografia a raggi X, i cui risultati furono
passati abusivamente dal direttore del laboratorio dove essa lavorava, Maurice
Wilkins, alla citata coppia di scienziati. Nella assegnazione ad essi del
premio Nobel nel 62, nessuno parlò della Franklin, nel frattempo deceduta. Cosa
più vergognosa ancora Wilson, di fronte alle chiacchiere che cominciavano a
circolare, ebbe espressioni sessiste nei riguardi della Franklin. (vedi sulla
vicenda le pagg. 36-39 del libro a nota 16). Anche nel mondo della scienza non
tutto è puro e disinteressato.
[22] Silvia Ribeiro,
ricercatrice del Gruppo ETC, http://www.jornada.unam.mx/2018/05/26/economia
3 commenti:
Mi sembra che il pezzo sia stato stilato da uno che di scienza ne mastica poco e comunque ne vuole masticare ancora meno: la produzione di vegetali cosiddetti transgenici, non ha nulla a che vedere con interventi genetici in cellule somatiche di soggetti umani riconosciuti pericolosi peraltro da uno dei soggetti economici più interessati. Le due cose proprio non stanno insieme e se per caso lo scopo fosse quello di insinuare il sospetto che gli ogm siano cancerogeni, l'unico risultato è quello di rendere evidente le forzature e il pensiero magico che sta dietro questi ragionamenti. Il problema degli ogm (in cui tra l'altro la varianza genetica è assai minore rispetto alle tecniche di selezione e di incrocio tradizionali) non sta certo in questo, quanto invece nella "proprietà" della natura che essi implicano. Il problema è tutto politico, non scientifico-fattuale e mi domando come mai in un sito della sinistra radicale questo passi in secondo piano, anzi nemmeno venga citato, se non indirettamente attraverso Eistein, privilegiando considerazioni in re del tutto fuori centro e dilettantesche.
Il commento di Minutolo mi sembra ragionevole. Aggiungo solo, pur non conoscendo la storia personale della Cattaneo ma parlando in generale, che parte del problema è anche nella contiguità fra aree del mondo accademico ed i soggetti che hanno interesse a questo rapporto di "proprietà".
Non è certo un caso isolato o sorprendente, basta guardare il conformismo con cui gli accademici hanno giustificato le conseguenze dell'unione monetaria difendendo cose indifendibili come l'austerità espansiva.
Conseguenze di un metodo di governo del mondo dei "pensatori" che lascia ben poco spazio alla libertà di pensiero ma incentiva il conformismo e l'allineamento agli interessi forti.
Anche di questo la sinistra dovrebbe tornare ad occuparsi.
Giovanni
Leggo con ritardo il commento di Alberto Capece Minutolo al mio testo. Immagino sia lo stesso Alberto Capece Minutolo, giornalista, curatore del blog Il Simplicissimus, i cui testi leggo spesso con attenzione e interesse. Non sono un biologo ma un semplice ingegnere chimico-farmaceutico con interessi per la biologia da quando, svolgendo la mia attività professionale a contatto con le maggiori corporations farmaceutiche, ho preso coscienza degli interessi in gioco nell’area della biologia molecolare e della non rara leggerezza con cui questioni così delicate vengono talvolta affrontate. A fini di lucro, ovviamente. Ma questo è un altro discorso che farei volentieri in altra sede.
Lei mi gratifica di “uno che di scienza ne mastica poco e comunque ne vuole masticare ancora meno”, frase che nella seconda parte mi resta oscura. A conferma della sua osservazione Lei aggiunge: “la produzione di vegetali cosiddetti transgenici, non ha nulla a che vedere con interventi genetici in cellule somatiche di soggetti umani riconosciuti pericolosi peraltro da uno dei soggetti economici più interessati”. Eh già! Forse le è sfuggito che in entrambi i campi oggi si opera su cellule vive usando il metodo CRISPR-Cas9, in parole semplici un identico ‘coltello genetico’ (un particolare batterio) accoppiato a un vettore per trasportare (o asportare) nel (dal) luogo del taglio un frammento di Dna. Le è forse sfuggito che ho citato due casi, uno nel settore degli Ong vegetali ed uno in cellule somatiche (cellule vive in entrambi i casi). Il primo, quello del gruppo di ricerca svizzero, che ha operato su un vegetale, la cassava o manioca; il secondo, quello della Novartis, riferito a cellule umane. In entrambi i casi si sono verificati effetti imprevisti e non voluti. Ho anche citato il caso dei ricercatori australiani che recentemente hanno riscontrato la presenza di forme di DNA diverse da quelle fino ad oggi conosciute (la doppia spirale), a conferma che la biologia molecolare sta operando non solo a scopo di ricerca, come comprensibile, ma anche di operatività pratica, in barba al Principio di Precauzione.
Lei conclude scrivendo: “Il problema è tutto (sic!) politico, non scientifico-fattuale e mi domando come mai in un sito della sinistra radicale questo passi in secondo piano, anzi nemmeno venga citato, se non indirettamente attraverso Einstein, privilegiando considerazioni in re del tutto fuori centro e dilettantesche”. Il mio testo aveva uno scopo limitato, quello di mettere in guardia i miei concittadini da una serata mondana di cattiva scienza. Bontà di questo blog averlo ritenuto degno di pubblicazione. La ringrazio per avermi col suo scritto rafforzato nell’intenzione di ampliare, con linguaggio sempre comprensibile ai comuni cittadini, quanto scritto in questo testo necessariamente stringato dato lo scopo limitato cui era destinato, e di affrontare anche il tema politico, e non solo, dove la sinistra, come dirò, brilla spesso di ingenuo umanitarismo (la fame nel mondo; la cura di malattie rare). Spero che questo blog mi dia di nuovo ospitalità che sarà, in questa occasione, specificatamente da me richiesta.
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