[ 15 giugno 2018 ]
Comunicato n. 9/2018 – Programma 101
La casta dominante, spalleggiata dalle euro-oligarchie e dalla finanza mondialista, ha cercato con ogni mezzo di impedirlo. Il 27 maggio, il Presidente della Repubblica Mattarella, in aperta violazione delle sue prerogative costituzionali, sostenendo che avrebbe impedito ogni atto “sovranista” ostile verso l’Unione europea, ha addirittura tentato di imporre un governo fantoccio. Resosi conto che esso si sarebbe schiantato in Parlamento e che in caso di elezioni anticipate M5s e Lega avrebbero conosciuto un’ulteriore grande avanzata, Mattarella ha dovuto fare marcia indietro.
Quello nato il 1 giugno è tuttavia un governo di compromesso. M5s e Lega hanno dovuto infatti subire il veto della Presidenza della Repubblica su due ministri decisivi, quello dell’economia e degli affari esteri. Se a questo veto (che pregiudica la libertà di manovra del governo), aggiungiamo la contraddittorietà del suo programma e la sua ristretta visione strategica, si capisce che esso è un governo instabile, vulnerabile agli attacchi dei poteri forti.
La nascita del governo M5s-Lega, pur se mutilata dai veti della casta, è una vittoria del popolo italiano, anzitutto del proletariato e della gioventù che il 4 marzo hanno voluto dire basta alle politiche dei sacrifici e dell’austerità. Infatti, mentre le élite dominanti hanno già iniziato la campagna di intossicazione dell’opinione pubblica, di
Se questo governo vorrà davvero porre fine alle politiche austeritarie, se adotterà misure a favore del popolo lavoratore e della gioventù, se cioè iniziasse a spezzare le catene che legano l’Italia e il suo popolo al giogo dell’euro, meriterà di essere sostenuto. Una cosa è sicura: Bruxells, Berlino e Francoforte non accetteranno violazioni sostanziali dei Trattati e del Fiscal compact, non esiteranno a rovesciare il governo. La prossima Legge di bilancio sarà quindi un importante banco di prova per verificare se il governo giallo-verde terrà il punto o se chinerà il capo.
Ove invece il governo M5s-Lega si limitasse ad applicare le parti liberiste e manettare presenti nel programma di governo, ove accettasse i diktat dell’Unione europea, ove adottasse misure razziste contro i migranti, esso meriterà una tenace opposizione.
Non è questo ciò che dobbiamo augurarci. E’ tragico che seguendo il Pd molti movimenti della sinistra radicale abbiano dichiarato guerra al governo giallo-verde in base all’anatema di essere “fascio-leghista” —accusa strampalata visto che il fascismo fu un regime funzionale al grande capitalismo, mentre oggi esso è, fino a prova contraria, schierato contro il “governo populista”. Rivolgiamo un appello accorato ai tanti cittadini di sinistra: non diventate pedine dei poteri forti!
Anche ove il governo M5s-Lega terrà testa alle élite dominanti non c’è da farsi soverchie illusioni. Nessun governo potrà vincere lo scontro con nemici tanto potenti (esterni ed interni) se non sarà incalzato dalla mobilitazione popolare. Per questo è urgente rafforzare la sinistra patriottica, la sola sinistra che meriti questo nome, quella che afferma che non ci può essere giustizia sociale e difesa degli interessi dei lavoratori senza sovranità nazionale.
La proposta della sinistra patriottica è la costituzione di un nuovo Comitato di Liberazione Nazionale per impedire che il nemico principale (l’eurocrazia e il grande capitalismo predatorio) riconquisti Roma per confermare T.I.N.A. (There is No Alternative). Se questo accadesse sarebbe una sconfitta non solo per l’italiano ma per tutti i popoli europei. Questa sconfitta può e dev’essere evitata.
Per una nuova liberazione costruisci con noi la sinistra patriottica!
Partecipa all’assemblea del 16 giugno!
Consiglio nazionale di Programma 101
13 giugno 2018
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