mercoledì 21 marzo 2018

PAOLO BARNARD, L'ANTITALIANO

[ 21 marzo 2018 ]

Prendendo spunto dalla vicenda Cambridge Analytica/Facebook Paolo Barnard ne ha sparata una delle sue. Sentiamo:
«La Casaleggio Associati e tutta la dirigenza vera (non il codino Di Maio) del M5S sono la larva del più scioccante attacco al processo democratico” degli ultimi tempi piantata in Italia da anni, e precisamente questo è il motivo per cui li dobbiamo temere a morte». 
E ancora: «...il partito dell’azienda di marketing Casaleggio Associati è la più micidiale mina nella pancia della (semi) democrazia italiana dopo Benito Mussolini, lasciandosi nei gas di scarico le P2, 3, e soci».

Come dire: ma quale terremoto elettorale? ma quale protesta di massa riversatasi nelle urne? ma quale sconfitta delle élite? Il voto del 4 marzo, "certamente" manipolato da grandi corporation globali, avrebbe artificialmente favorito la vittoria dei pentastellati. Ergo: gli italiani sono, di contro a quel che pensiamo noi, un popolo bue, i poteri forti possono dormire sonni tranquilli.
Difficile trovare in rete scemenze più grandi...



IL BEL PAESE DEI BEATI IGNARI. IL PERICOLO FACEBOOK E’ A 5 STELLE.
di Paolo Barnard

Solo dieci anni fa il Movimento 5 Stelle sarebbe stato un imbarazzante pollitalico folklore, l’ennesimo. Oggi, e questo io lo dicevo da un pezzo, dopo l’esplosione dello scandalo Cambridge Analytica-Facebook, il partito dell’azienda di marketing Casaleggio Associati è la più micidiale mina nella pancia della (semi) democrazia italiana dopo Benito Mussolini, lasciandosi nei gas di scarico le P2, 3, e soci.
L’irreversibile fantozziano provincialismo dell’Italia è da 30 anni l’oggetto dei miei strali, poiché fonte dell’imbarazzante ma anche devastante arretratezza che ci colloca sempre ultimi, nel G8, per l’OCSE, nella crescita in Eurozona, nella politica, nella cultura contemporanea. Non ritiro una singola parola, ma quando per un colpo di c… l’irreversibile fantozziano provincialismo dell’Italia ci salva, almeno per adesso, ho il dovere di dirlo, assieme però a un serissimo avvertimento strettamente correlato.
Se infatti Gianroberto Casaleggio non fosse sbucato da un’aziendina fallita che gravitava attorno a noti Boiardi italiani, quindi nelle province pollitaliche del Web, e se, al contrario, fosse cresciuto in un “Paese serio” (citaz. Travaglio), oggi la Magistratura dovrebbe iniziare furiosamente a scavare per capire se dietro il 4 marzo anche noi abbiamo avuto un turbo-finanziere come Robert Mercer, un’azienda di marketing come la Cambridge Analytica, accademici come Alexandr Kogan, e Facebook, tutti in combutta con laCasaleggio Associati – sottratto però il pentito della Cambridge Analytica Christopher Wylie, perché da popolo vile quale siamo, noi un whistleblower vero dall’interno dell’azienda Casaleggio lo vedremo solo in cartolina, da qui alla fine dei tempi.
Scrivo di questo tema perché io ho il polso di come lo scandaloCambridge Analytica-Facebook stia mandando in fibrillazione chiunque al mondo conti in democrazia, mentre qui nel Bel Paese dei Beati Ignari la cosa sta passando nei media e nella politica come una specie di Social-videogame che però entro giovedì sarà scordato da tutti perché c’è il vertice del centrodestra con Travaglio dalla Gruber.
No, se ne deve invece parlare eccome, perché il partito-truffa e partito-azienda M5S comunque rimane un potenziale gravissimo per noi. Infatti, anche se di provincial-pollitaliche fattezze, il 5S costituisce un pertugio spalancato in Italia per il più insidioso pericolo democratico mai esistito dopo Hitler e Stalin: le guerre cyber attraverso i Social Networks.* Come dire: da noi il virus Ebola non è ancora veramente arrivato, ma il 5S è come una scimmietta che saltella in giro per l’Italia a bocca spalancata per beccarselo. E non si scherza con ste cose.
L’incipit di questo articolo sull’italica eterna provincialità non è affatto acidamente polemico, perché davvero se voi poteste interrogare un qualsiasi parlamentare o direttore di giornale italiani e chiedergli che voto da 1 a 10 attribuiscono in gravità alle guerre cyber nei Social Networks, la maggioranza risponderebbe che neppure sa cosa sono, una minoranza bofonchierebbe un 2, e vi darebbe dei complottisti. Ponete oggi la stessa domanda alloSpecial Counsel americano Robert Mueller, alla Electoral Commission e al Information Commissioner’s Office britannici, poi al Cremlino, ma anche alle maggiori Corporations globali, e la risposta sarà 11. Come sempre noi ci azzuffiamo nei pollitalici problemi senza mai sollevare la cresta 2 cm sopra il becchime, ma così facendo arriviamo sempre quei 10 anni dopo tutti e subiamo 10 volte più danni.
Quindi torno al M5S/Casaleggio Associati. E’ ultra noto che la Casaleggio nacque come, e rimane, un’azienda di Web marketing, ma questo è anche perennemente ultra dimenticato purtroppo. E’ ultra evidente come fin dai tempi dei Meet up, Gianroberto Casaleggio mise insieme una macchina di creazione del consenso fanatico con la programmazione neurolinguistica come prima rudimentale arma. La sua opera, come detto, rimase sempre nel provinciale e mai si affinò al livello oggi esploso davanti al mondo con le rivelazioni su Cambridge Analytica/Facebook, ma comunque quell’uomo è riuscito a creare un insulto all’intelligenza umana nel noto gregge ormai decorticato chiamato “i grillini”, che ora ahimè stanno conquistando il Paese. Questo per l’Italia significa una cosa:
E’ già pronto anche da noi quel terreno di cultura, la cultura Casaleggio-Web-politica appunto, su cui attecchiranno le micidiali “information operations” proprie delle guerre cyber nei Social Networks, altrimenti chiamate da Christopher Wylie gli “Steve Bannon’s psy-ops mindfuck tools”, oggi al centro dello scandalo Cambridge Analytica/Facebook. Ciò che l’inglese The Guardian ha definito “il più scioccante attacco al processo democratico” degli ultimi tempiE quel terreno di cultura già pronto da noi è stato scientemente voluto da un singolo uomo, Gianroberto Casaleggio, con l’infame partecipazione di un truffatore come Beppe Grillo.
Se Vittorio Sgarbi o Renzi o chiunque in Italia pensa che il pericolo pentastellato stia nella loro manifesta incompetenza, si sbagliano di grosso. La Casaleggio Associati, mentre i suoi manager divorano ogni riga dello scandalo Cambridge Analytica/Facebook, sogna il Potere ad occhi aperti e una chiamata da gente come Alexander Nix, padre-padrone della Cambridge Analytica. Gianroberto fu il nostro primo (fantozziano) “influencer” di massa, e per capire cosa sia veramente una figura del genere e a che livello di sovversione democratica può arrivare, raccomando la lettura suComedonchisciotte.org dell’eccellente articolo CAMBRIDGE ANALYTICA II, autorevole e vero.
Quanto sia pericoloso il fenomeno M5S in Italia, viene inoltre sottolineato nello scandalo Cambridge Analytica/Facebook dalla parte che riguarda il (per noi pollitalici ancora nebuloso) mondo dove l’Accademia si fonde coi peggiori mostri di Potere esistenti. Pochi stanno particolarmente considerando questo aspetto della vicenda. La perfidia della sopraccitata fusione sta nel fatto che grazie ai Piero Angela di questo mondo, noi tutti siamo stati forgiati con l’idea dell’autorevole Professore, dell’autorevole Ateneo, dell’imparzialità scientifica, per cui i reporter di rado vanno a ficcare il naso fra le aule universitarie. Nulla esiste di più falso e pericoloso. Là fuori nelle università brulica un sottobosco diporciprof eternamente pronti a vendersi, e a vendere la Ricerca, al miglior offerente anche a scapito di milioni di persone. Nello scandalo Cambridge Analytica/Facebook è stata la Cambridge University nientemeno, con figure come i Prof. Michal Kosinski e David Stillwell, e soprattutto Aleksandr Kogan, esperti di studi sulla personalità umana.
Il The Guardian scrive che non solo il Dottorato di Kosinski fu in parte finanziato dal Pentagono per mano del suo più avanzato lab di ricerca in armi chiamato DARPA, ma un gigante di Potere globale come la Boeing se lo prese sotto braccio quando era ancora uno studente. Il lavoro di questi accademici è poi confluito nel marasma di Apps vendute a Facebook e direttamente nella manipolazione di massa di milioni di americani ai tempi dell’elezione Trump. E non solo: fu usato dalla Difesa britannica e americana in “psy-ops” sui teatri di guerra, soprattutto con la tecnica “informational dominance”. Ci siete fin qui? Allora: chiunque di noi scorga i Casaleggio per strada con un Prof., si metta le mani nei capelli.
Concludendo. I puntini da unire sono chiari e ultra dimostrati dalla bomba Cambridge Analytica/Facebook: oggi le vere guerre per il primato politico in Occidente sono acclarate guerre cyber nei Social Networks; vengono usate aziende di marketing con mezzi studiati nelle università; a manovrare tutto sono grandi finanzieri o le Corporation globali. Bene. La Casaleggio Associati e tutta la dirigenza vera (non il codino Di Maio) del M5S sono la larva del più scioccante attacco al processo democratico” degli ultimi tempi piantata in Italia da anni, e precisamente questo è il motivo per cui li dobbiamo temere a morte.
Come sempre io vi avevo avvisati».

* Fonte: Paolo Barnard

11 commenti:

Alberto Dinucci ha detto...

che assurdità chi si oppone al mondo com'è sarebbe un pericolo

bomboroballe ha detto...

Ricapitoliamo : dato che gli italiani per protesta hanno votato 5s questo implica che il voto non può eseere stao orientato a favore dei 5s e chi lo ipotizza sarebbe antiitaliano.
Ma siete diventati matti ?

Unknown ha detto...

Grande Barnard!! Tra 10 anni ci arriveranno anche chi adesso ti denigra ma sarà troppo tardi...

Anonimo ha detto...

Io veramente non riesco a capire Sollevazione . Su ogni tema prima dice , poi si contraddice , oscilla sempre nell'ambiguità . A prescindere da Barnard , dal suo stile che secondo me ha veramente poco di giornalistico ( un giornalista dovrebbe portare prove concrete quando muove denunce gravi ; qui mi sembra che come al solito ci sia solo una disperata sete di farsi notare , di attirare l'attenzione su di se , facendo a brandelli ogni etica ) , Sollevazione è diventato un megafono del governo Lega - 5stelle , e secondo Sollevazione quello ai 5stelle sarebbe un voto in massa che rappresenterebbe una rivolta ... Ma veramente , ma si possono leggere ste robe.. E sempre con ambiguità , della serie "noi non siamo leghisti , ma.." , "noi non siamo grillini , ma..." .

SOLLEVAZIONE ha detto...

caro aninomo

la politica non fa per tutti, e noi siamo una testata politica che risponde ad un'organizzazione politica, che non si limita a chiacchierare di politica, ma che FA politica.
Non riesci a capire?
Proviamo a spiegarci meglio, ma non pensiamo si tratti del fatto che ci spieghiamo male.
Ma andiamo avanti.
Noi non abbiamo votato alle recenti elezioni per M5S. Perché? Perché M5S, nella sostanza, dopo la svolta recente. ha scelto di entrare nel perimetro neoliberista. A noi è quindi chiaro che la cupola pentastellata non vuole alcun serio e vero cambiamento di orizzonte.
Punto.
Ma milionate di italiani, anzitutto al Sud, laggiù dove la disoccupazione veleggia al 40% reale, e dove il tasso di povertà è alto quanto quello greco, han votato i 5 Stelle, non grazie ai cedimenti al neoliberismo della cupola, non grazie al moderatismo di Di Maio, ma malgrado questi fattori, volendo cioè esprimere protesta e bisogno di cambiamento.
Ecco che c'è quindi un conflitto tra la spinta sociale che ha spinto in alto M5S e quel che la cupola ha realmente in testa.
Agire su questo conflitto, questo significa fare politica.
AGire su questo conflitto significa sostenere la spinta dal basso, popolare, per cambiare orchestra e musica, ciò per impedire che i poteri forti riescano a fare quel che fecero con Monti.
Se poi la cupola stellata, una volta al governo, si calasse le braghe, a milioni capiranno ciò che tu hai già capito. Molto probabile, auspicabile, è dunque il collasso dei cinque stelle, con l'apertura ad una fase di azione diretta e non più delegata da parte di chi sta sotto.
La cupola, una volta al governo, romperà con i poteri forti e la Ue?
tanto di guadagnato...
Avremo uno scontro frontale con le élite, ed è quello che ci vuole per strappare il popolo dal suo torpore e salvare questo Paese.

Anonimo ha detto...

Questo articolo di Barnard l'ho segnalato io nei commenti a questo post. Il rimbrotto della redazione che inizia con la politica non fa per tutti è stato messo anche lì, oltre ad essere stato riproposto sotto a quest'altro post, dopo un rimbrotto a me e ad un altro commentatore, Ippolito Grimaldi.

Ora, Barnard, anche a causa di problemi di cui lui stesso ha parlato esplicitamente, sarà anche un po' "eccentrico". Personalmente, mi irrita questa storia della MMT, che è soltanto una forma di postkeynesismo "lisergico" di fabbricazione americana, del tutto inapplicabile, allucinato, che ignora - in quanto americanata - tutti gli sviluppi del keynesismo "classico" e delle sue varie branche sviluppatesi in Inghilterra e in Europa. Chi conosce la materia, saprà di cosa si parla e che la MMT è come una daga arrugginita a confronto con una flotta di portaerei nucleari. Ma qui andiamo sul tecnico e soprattutto si divaga dal succo del discorso.

E il succo del discorso è che Barnard, uno che disse anni fa, in tempi non sospetti, che ogni voce giornalistica è solo una fonte che va sì ascoltata, ma sempre presa criticamente, mai fideisticamente, anche quando la fonte era lui... Beh, è uno deontologicamente anni-luce avanti a quasi tutto quello che ci si becca dalla notte dei tempi in Italia.

Questo annichiliva il Trattato di Lisbona ed i "Paladini dell'Anti-Sistema" quasi una decina d'anni fa, quando da queste parti si andava goffamente appresso ai primi tentativi grillini oltre alla moda - ormai tramontata da un pezzo, per fortuna - del decrescismo. Era questo, in sostanza, Rivoluzione Democratica, no? Poi, sarebbe arrivato, un paio d'anni dopo, un professorino ambizioso che, capace di nascondere almeno per i primi mesi la sua sociopatia, la sua ambizione individuale oltre a certe uscite passate non proprio coerenti, unite al fatto di parlare italiano anziché vetero-sinistrese, vi avrebbe convertiti di colpo. Poi, lui si sarebbe svelato. Il resto è storia. E omettiamola per carità di patria.

Voi dite che la politica non è per tutti? Concordo. Ma suggerisco di guardarvi allo specchio. Che avete mai combinato in pratica, oltre a lanciare inconsapevolmente la carriera di blogger d'un futuro parlamentare leghista? Mi sapreste indicare uno straccio di risultato concreto? Occhio: non valgono i convegni annuali fra soliti noti né la creazione continua di nuove sigle con dentro solo le solite tre persone.

Chiudo facendo presente che sulla natura dei 5 Stelle Barnard c'ha preso in pieno. Voi resistete pure alla guerre cibernetiche future, ad Amazon, ad Alibaba, a Google e a Tesla col prossimo convegno di attempati veterocomunisti greci e spagnoli che sparano supercazzole in marxese antico sottotitolato in aramaico.

Buonanotte a tutti

Barbaro D'Urso

giuseppe ha detto...

"Come dire: ma quale terremoto elettorale? ma quale protesta di massa riversatasi nelle urne? ma quale sconfitta delle élite? Il voto del 4 marzo, "certamente" manipolato da grandi corporation globali, avrebbe artificialmente favorito la vittoria dei pentastellati. Ergo: gli italiani sono, di contro a quel che pensiamo noi, un popolo bue, i poteri forti possono dormire sonni tranquilli.
Difficile trovare in rete scemenze più grandi..."

Vorrei sapere DOVE nell'articolo, Barnard dica queste cose!



Marco Giannini ha detto...

Mi permetto di dissentire.
Se ricordate quante righe scrissi sin dal caso ALDE sulla manipolazione?
Casaleggio Associati agisce proprio così e vi garantisco i confini non si vedono.
E' in atto un grosso pericolo e Barnard con le solite tinte (autolesioniste) sta dicendo la verità; solamente non è compreso.

Ovviamente la protesta, il RDC ecc sono tutte considerazioni giuste ma perché non cogliere anche questo punto di vista (eufemismo)?

Ricordatevi che a permanere o uscire dalla Moneta Unica dovrebbero essere le decisioni prese dagli italiani (non intendo il referendum fuffa) non...l'Inghilterra.

SOLLEVAZIONE ha detto...

Caro barbaro d'urso,

oggi non abbiamo proprio voglia di litigare.
Ma...
Ancora con questa solfa che noi non avremmo combinato niente, che siamo quattro gatti.
Non pensiamo di essere, né i migliori né infallibili, però sappiamo che essendo noi socialisti, sovranisti e rivoluzionari, neanche coi miracoli avremmo potuto diventare una forza di massa.
Sai barbaro, a volte si naviga controcorrente, quando la corrente sono il relativismo e il rifiuto delle "grandi narrazioni".
Del resto fossi stato più bravo di noi qualche risultato ce lo avresti mostrato.
Per cui, con tutto il rispetto, le tue filippiche sai dove ce le mettiamo?

andre ha detto...

Barnard ha ragione in tutto ! il problema è che ciò che dice lo capisce lo 0,2% dei suoi lettori

Unknown ha detto...

Barnard si è suicidato purtroppo

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