[ 29 marzo 2018 ]
I terremoti elettorali non hanno solo seminato scompiglio e sconcerto tra le élite neoliberiste, hanno fatto perdere la testa anche in ambienti che si presume siano anti-sistemici.
E' il caso de L'intellettuale dissidente che sul suo sito ha pubblicato un editoriale a firma Alessio Mannino — Il popolo italiano ha deciso: è ora di liberare l'Italia — che ci ha lasciato interdetti.
Il Mannino esordisce sostenendo una tesi che di primo acchito rassomiglia come una goccia d'acqua a quella avanzata da questo blog: "Di Maio e Salvini poche manfrine, avete i numeri, formate quindi questo benedetto governo per liberare l’Italia dagli ingombri di destra (Forza Italia) e sinistra (Partito Democratico)".
Ma la somiglianza finisce nel titolo.
Sentiamo infatti quale sarebbe la missione che L'intellettuale dissidente assegna ad un governo giallo-verde:
La prima. Milioni di italiani non hanno votato 5 Stelle e Lega affinché ricominciassero con la stucchevole telenovela della legge elettorale, ma perché esigono una svolta, anzitutto farla finita con le politiche antipopolari imposte dalle oligarchie euriste e mondialiste. Milioni di italiani esigono insomma provvedimenti urgenti, non solo simbolici, per lenire le ferite causate da dieci anni di austerità. Lavoro, reddito, sicurezza sociale. Ove Di Maio e Salvini avessero il coraggio di fare il governo (del che è lecito dubitare) ma dessero priorità alla modifica della legge elettorale per riportarci al voto, tanti di quelli che li hanno votato considererebbero ciò...mettersi a fare "manfrina".
La seconda è sostanziale. Una "legge elettorale grimaldello"?? Con il ballottaggio???
Sarebbe proprio la stessa porcata oligarchica e antidemocratica che cercò di fare il Renzi, e che la maggioranza degli italiani impedì col referendum costituzionale del dicembre 2016. Non pare che questa coincidenza d'intenti tra L'intellettuale dissidente e Renzusconi sia causale, al contrario. Trabocca nell'articolo del Mannino lo stesso élitismo autoritario, la medesima ripulsa per la democrazia parlamentare: "questa democrazia della delega e supposta rappresentativa, un senso non ce l’ha".
Sì, proprio un suicidio quello esortato. Non ho alcun dubbio che se Di Maio e Salvini accettassero questo consiglio, sarebbero tanti gli italiani a mettersi in fila per prenderli a pedate... assieme ai suggeritori.
I terremoti elettorali non hanno solo seminato scompiglio e sconcerto tra le élite neoliberiste, hanno fatto perdere la testa anche in ambienti che si presume siano anti-sistemici.
E' il caso de L'intellettuale dissidente che sul suo sito ha pubblicato un editoriale a firma Alessio Mannino — Il popolo italiano ha deciso: è ora di liberare l'Italia — che ci ha lasciato interdetti.
Il Mannino esordisce sostenendo una tesi che di primo acchito rassomiglia come una goccia d'acqua a quella avanzata da questo blog: "Di Maio e Salvini poche manfrine, avete i numeri, formate quindi questo benedetto governo per liberare l’Italia dagli ingombri di destra (Forza Italia) e sinistra (Partito Democratico)".
Ma la somiglianza finisce nel titolo.
Sentiamo infatti quale sarebbe la missione che L'intellettuale dissidente assegna ad un governo giallo-verde:
«Fate la cosa giusta: buttate giù tre-quattro punti, il primo dei quali sia una legge-grimaldello per andare al ballottaggio decisivo fra voi marginalizzando i mezzi partiti alle vostre ali, e fate tornare i cittadini al voto. Almeno così avrebbe guadagnato un po’ più di senso, il declamato diritto-dovere di votare, visto che, parafrasando Vasco, questa democrazia della delega e supposta rappresentativa, un senso non ce l’ha».Una sciocchezza sesquipedale. Peggio, il consiglio di un suicidio. E per due ragioni.
La prima. Milioni di italiani non hanno votato 5 Stelle e Lega affinché ricominciassero con la stucchevole telenovela della legge elettorale, ma perché esigono una svolta, anzitutto farla finita con le politiche antipopolari imposte dalle oligarchie euriste e mondialiste. Milioni di italiani esigono insomma provvedimenti urgenti, non solo simbolici, per lenire le ferite causate da dieci anni di austerità. Lavoro, reddito, sicurezza sociale. Ove Di Maio e Salvini avessero il coraggio di fare il governo (del che è lecito dubitare) ma dessero priorità alla modifica della legge elettorale per riportarci al voto, tanti di quelli che li hanno votato considererebbero ciò...mettersi a fare "manfrina".
La seconda è sostanziale. Una "legge elettorale grimaldello"?? Con il ballottaggio???
Sarebbe proprio la stessa porcata oligarchica e antidemocratica che cercò di fare il Renzi, e che la maggioranza degli italiani impedì col referendum costituzionale del dicembre 2016. Non pare che questa coincidenza d'intenti tra L'intellettuale dissidente e Renzusconi sia causale, al contrario. Trabocca nell'articolo del Mannino lo stesso élitismo autoritario, la medesima ripulsa per la democrazia parlamentare: "questa democrazia della delega e supposta rappresentativa, un senso non ce l’ha".
Sì, proprio un suicidio quello esortato. Non ho alcun dubbio che se Di Maio e Salvini accettassero questo consiglio, sarebbero tanti gli italiani a mettersi in fila per prenderli a pedate... assieme ai suggeritori.
7 commenti:
Beh , dai , Alessio Mannino se non altro ha il merito di dirigere un giornale online , Vvox, che qui in Veneto è una delle poche voci fuori dal coro e non è poca cosa in una società solidamente conservatrice come quella Veneta . Certo che , anche, a me , in un contraddittorio rispose che borghesia è una classe sociale molto recente , quando io credevo che segnasse la fine del Medioevo , ma posso sbagliarmi io .
È tristissimo notare che anche gli intellettuali, ancorché dissidenti, non dissentano dalla fola secondo la quale in questo Paese il problema sia la stabilità governativa e non piuttosto la stabilità lavorativa.
Il tempo é galantuomo, e i reazionari (di destra) che fanno i "rivoluzionari" pretendendo la perdita di senso della differenza fra destra (reazione) e sinistra (progresso, al limite rivoluzione) prima o poi si rivelano tali.
G.B.
Che abbiano il coraggio di fare il governo è cosa di cui è lecito dubitare. Che realizzino quella sicurezza sociale che i cittadini gli chiedono risponderei certamente no. La lega guarderà prioritariamente alla sua base sociale al nord e magari all'apparato clientelare del sud, M5S proverà a fare quel suo reddito di cittadinanza dietro al quale, ammesso che ci rientri nella soglia ISEE, si nasconde una forma di lavoro interinale.
Ed in giro (non parlo di voi) ci stanno sedicenti rivoluzionari ai quali si sente addirittura dire che l'ISEE dovrebbe essere "pesantemente modificato". Mica abolito eh, "pesantemente modificato". A Palermo per l'esenzione ticket l'ISEE già non si usa più, fosse stato per codesti rivoluzionari starebbe ancora lì con qualche modifica. L'altro ISEE con Tsipras.
Anche certi rivoluzionari vien da piangere a leggerli, ma come hanno fatto a ridursi così.
Invidio la presunzione di persone come l'Anonimo delle 11.10 che sa già tutto di Lega e 5 Stelle ed è sicuro che faranno schifo. Alternative? Zero, non ne viene presentata alcuna se non quella di spalare letame in via preventiva. Questo sparare a priori contro un eventuale governo che, almeno sulla carta, smuoverebbe le acque (se non altro perché del tutto inedito, o manco la curiosità si può coltivare?), a cosa porta? A nulla, zero, se non a far un favore al sistema. Simili commenti sono inutili come il programma di PaP.
Valdo ha espresso il mio pensiero meglio di quanto avrei potuto fare io.
Giusto chiedere a Salvini e Di Maio che facciano il governo, senza FI e PD.
Che è il solo modo per (1) mettersi di traverso a Bruxelles e (2) metterli alla prova.
Faranno bene? tanto di guadagnato.
Faranno male? i cittadini capiranno che no sono loro che faranno uscire il popolo dalla merda.
Sono l'anonimo delle 11.10, ho riletto solo adesso. Che è lecito dubitare che facciano il governo lo ha scritto anche Sandokan nell'articolo ed a questo io mi associo.
Che ci siano l'ISEE e le agenzie di collocamento (cioè le agenzie interinali, perché frammentano il lavoro questo sono) nel proposta di reddito di cittadinanza sta scritto nella proposta di legge. O vogliamo negare pure ciò che è scritto?
Non è che perché si deve appoggiare un governo Lega-M5S sperando che metta un granello di sabbia negli ingranaggi del sistema ci dobbiamo addirittura appiattire in speranze ben poco fondate.
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