[ 14 marzo 2018 ]
E chi non conosce Mario Giordano? Un androide neoliberista populista fabbricato nelle officine di Mediaset-Finivest.
Oltre che giornalista, il Nostro sforna a raffica, con micidiale regolarità, libri d'assalto. Ne abbiamo contati una dozzina. I titoli sono letteralmente bestiali: Pescecani, Spudorati, Sanguisughe, Vampiri. E ora l'ultimo: Avvoltoi.
Non fatevi ingannare, non ci si occupa di etologia, ma di politica, di politica italiana.
Il filone è il medesimo del fortunatissimo La casta di GianAntonio Stella e Sergio Rizzo.
Ovviamente non ne ho letto nessuno. Non è infatti necessario per capire dove egli sia sempre andato a parare. Dietro all'attacco alla casta dei politici, l'antifona è quella classica dei neoliberisti: meno Stato, più mercato; meno pubblico, più privato; meno politica, più impresa.
Vale tuttavia soffermarsi un attimo sul suo libro fresco di stampa, Avvoltoi. Una denuncia implacabile degli sprechi, della corruzione, delle truffe che caratterizzano l'amministrazione della cosa pubblica.
E dove sta la novità, vi chiederete?
Sta nel fatto che il Giordano ammette adesso che lo Stato sta letteralmente collassando, "per diventare un cadavere, divorato consorterie senza scrupoli, pubbliche e private, che non vedono l'ora di divorarselo, pezzo dopo pezzo".
Così ci spieghiamo, dice il Nostro, i disservizi, i treni che deragliano, i casi clamorosi di malasanità, i roghi dei rifiuti ecc. "Lo Stato si decompone e c'è chi prospera".
Tutto vero: LO STATO ITALIANO VA IN DECOMPOSIZIONE.
Ma se ci va, caro il nostro Giordano, non è, come vuoi far intendere, per una specie di patologia genetica corruttiva che affliggerebbe gli italiani.
Il collasso dello Stato è il risultato finale dell'assalto neoliberista, della vittoria del pensiero e delle pratiche per cui "meno Stato, più mercato; meno pubblico, più privato; meno politica, più impresa et voilà".
Ideologia e politiche, aggiungiamo, che sono alla base dell'Unione europea, veicolate in Italia sia dai politici di destra che di sinistra.
Inganno ideologico che doveva appunto giustificare la rapina, il trasferimento di ricchezza dalla cosa pubblica alle tasche di potenti consorterie private. I casi di malaffare essendo solo la punta dell'iceberg.
E se questo è potuto accadere, se l'Italia è allo sfascio, caro Giordano, è anche grazie all'opera di giornalisti Avvoltoi come te, che per decenni hanno sbraitato contro il "pubblico", contribuendo così a far diventare senso comune l'idea tossica che "è tutta colpa dello Stato e della politica".
E chi non conosce Mario Giordano? Un androide neoliberista populista fabbricato nelle officine di Mediaset-Finivest.
Oltre che giornalista, il Nostro sforna a raffica, con micidiale regolarità, libri d'assalto. Ne abbiamo contati una dozzina. I titoli sono letteralmente bestiali: Pescecani, Spudorati, Sanguisughe, Vampiri. E ora l'ultimo: Avvoltoi.
Non fatevi ingannare, non ci si occupa di etologia, ma di politica, di politica italiana.
Il filone è il medesimo del fortunatissimo La casta di GianAntonio Stella e Sergio Rizzo.
Ovviamente non ne ho letto nessuno. Non è infatti necessario per capire dove egli sia sempre andato a parare. Dietro all'attacco alla casta dei politici, l'antifona è quella classica dei neoliberisti: meno Stato, più mercato; meno pubblico, più privato; meno politica, più impresa.
Vale tuttavia soffermarsi un attimo sul suo libro fresco di stampa, Avvoltoi. Una denuncia implacabile degli sprechi, della corruzione, delle truffe che caratterizzano l'amministrazione della cosa pubblica.
E dove sta la novità, vi chiederete?
Sta nel fatto che il Giordano ammette adesso che lo Stato sta letteralmente collassando, "per diventare un cadavere, divorato consorterie senza scrupoli, pubbliche e private, che non vedono l'ora di divorarselo, pezzo dopo pezzo".
Così ci spieghiamo, dice il Nostro, i disservizi, i treni che deragliano, i casi clamorosi di malasanità, i roghi dei rifiuti ecc. "Lo Stato si decompone e c'è chi prospera".
Tutto vero: LO STATO ITALIANO VA IN DECOMPOSIZIONE.
Ma se ci va, caro il nostro Giordano, non è, come vuoi far intendere, per una specie di patologia genetica corruttiva che affliggerebbe gli italiani.
Il collasso dello Stato è il risultato finale dell'assalto neoliberista, della vittoria del pensiero e delle pratiche per cui "meno Stato, più mercato; meno pubblico, più privato; meno politica, più impresa et voilà".
Ideologia e politiche, aggiungiamo, che sono alla base dell'Unione europea, veicolate in Italia sia dai politici di destra che di sinistra.
Inganno ideologico che doveva appunto giustificare la rapina, il trasferimento di ricchezza dalla cosa pubblica alle tasche di potenti consorterie private. I casi di malaffare essendo solo la punta dell'iceberg.
E se questo è potuto accadere, se l'Italia è allo sfascio, caro Giordano, è anche grazie all'opera di giornalisti Avvoltoi come te, che per decenni hanno sbraitato contro il "pubblico", contribuendo così a far diventare senso comune l'idea tossica che "è tutta colpa dello Stato e della politica".
1 commento:
Buon articolo.
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