sabato 12 agosto 2017

"EMILIÀ, MA TU TI RIFERISCI A NOI?" di Piemme

[ 12 agosto 2017 ]

«L'uomo non è veracemente uno, ma veracemente due»

Chi ci segue sa quanto alta sia la stima che nutriamo per  Emiliano Brancaccio. Si tratta di uno dei più brillanti economisti eterodossi che circolino nel nostro Paese. Chi ci segue sa anche che difendemmo la tesi della "uscita da sinistra dall'euro" —tanto bistrattata da Alberto Bagnai per il quale, siccome l'euro è un "regime nazista", qualsiasi uscita sarebbe salvifica, a prescindere da chi la determina e pilota.

Brancaccio tuttavia non è solo un ottimo economista, è anche un fine intellettuale politico marxista. E qui sta il problema. La sua saggezza nell'arte della politica sembra essere inversamente proporzionale alla sua sapienza nel campo della scienza economica. Ma cos'è la saggezza in politica? Per chi detiene il potere la capacità di conservarlo, neutralizzando le spinte eversive. Per chi invece vuole sovvertire l'ordine di cose esistente è la destrezza con cui sa trasformare una moltitudine eterogenea tenuta in stato di sudditanza in un potente movimento in grado di prendere e conservare il potere.

Ma veniamo a noi. Il numero in edicola de L'ESPRESSO ospita un intervento di Brancaccio dal titolo La sinistra è malata da quando imita la destra.  Il discorso si può facilmente riassumere come segue: le idee socialiste sono entrate in crisi quando governi di sinistra hanno applicato in economia le regole dei liberisti. E ora i progressisti rischiano di scomparire nel tentativo di emulare un'altra destra, quella xenofoba.

Sulla prima asserzione inutile sprecare fiato quanto è autoevidente. E' la seconda quella che ha attirato la nostra attenzione. Quale sarebbe la sinistra "progressista" che rischia di sparire perché emulerebbe la destra xenofoba? Sentiamo:
«La tendenza a scimmiottare l’avversario politico tuttavia non si esaurisce nella emulazione dei liberisti. C’è infatti una nuova tentazione che caratterizza la più recente propaganda della sinistra europea di governo e che a sprazzi sembra affiorare anche tra gli slogan delle forze emergenti guidate da Corbyn e da Melenchon, apertamente critiche verso le vecchie apologie del libero mercato. E’ la tentazione di emulare un’altra destra, quella xenofoba, proprio sul tema dell’immigrazione.
Segnali di questa forma inedita di camaleontismo si rintracciano anche in Italia, dove sempre più frequentemente il Partito democratico sbanda nella direzione delle più triviali rivendicazioni securitarie contro l’immigrazione, e dove in alcune frange della cosiddetta sinistra radicale montano istanze xenofobe che si pretende di giustificare con l’idea secondo cui gli immigrati contribuirebbero ad abbassare i salari e le condizioni di vita dei lavoratori nativi. Anche in tal caso, a nulla valgono le evidenze scientifiche sull’assenza di legami causali tra immigrazione e criminalità e sui controversi e modesti effetti dei flussi migratori sulle dinamiche salariali. Considerato che anche la tesi opposta secondo cui gli immigrati sarebbero essenziali per la sostenibilità del sistema previdenziale presenta varie inconsistenze logiche ed empiriche, si deve giungere alla conclusione che a sinistra in tema di migrazioni non si fa che saltare da una mistificazione all’altra.
Se al guinzaglio della destra liberista la sinistra è entrata in crisi, in coda alla destra xenofoba la sinistra rischia di sparire dal quadro politico internazionale. La sinistra può prosperare solo se radicata nella critica scientifica del capitalismo, nell’internazionalismo del lavoro, in una rinnovata idea prometeica di modernità e di progresso sociale e civile».
Lasciamo stare il biasimo di striscio al Pd. Brancaccio nella sua censura tira in ballo, come filo-xenofobi, sia Corbyn che Melenchon —di passata, ci risulta che solo questo blog abbia dato risalto alle loro giuste posizioni contro l'immigrazione di massa e l'accoglientismo indiscriminato. Un'accusa molto grave e del tutto sballata. Viene da chiedere al Nostro: risulta forse che il Labour di Corbyn o France Insoumise stiano rischiando di sparire? Le evidenze ci dicono esattamente il contrario: mentre loro godono di ottima salute, stanno sparendo e spariranno le sinistre dell'accoglienza indiscriminata, le sinistre transgeniche che hanno abbracciato il filantropismo umanitario e la metafisica dei valori morali, coi gregari "no border" che rifiutano per principio ogni sovranità nazionale —quella "sovranità nazionale", che a Brancaccio fa venire l'orticaria...

Quindi il Nostro, con postura pontificale, lancia la scomunica contro presunte "frange della cosiddetta sinistra radicale montano istanze xenofobe". 

"EMILIÀ, MA TU TI RIFERISCI A NOI?" 

Non ci risulta infatti che oltre a questo blog e a Programma 101 ci siano a sinistra organizzazioni che ritengono l'immigrazione di massa foriera di disastri sociali, quindi insostenibile, e che rifiutino il filantropismo accoglientista.  Per questo saremmo "xenofobi" Emilià? Suvvia, siamo seri!

Rivelatrice la conclusione della paternale:
«La sinistra può prosperare solo se radicata nella critica scientifica del capitalismo, nell’internazionalismo del lavoro, in una rinnovata idea prometeica di modernità e di progresso sociale e civile».
La sinistra può "prosperare" (sic!) non solo "se radica nella critica scientifica al capitalismo ma se fa sua un'idea prometeica di modernità e di progresso sociale e civile"?

In due righe Brancaccio esibisce il suo intellettualismo, ma un'intellettualismo scolastico, che è un'altra prova che ben poco resta a sinistra del patrimonio gramsciano, del Gramsci che scrisse dell'Ottobre '17 che si trattava di una "rivoluzione contro il capitale" (quello di Marx). Lenin, Mao, Ho Chi Minh vinsero in virtù della "critica scientifica al capitalismo"? Vinsero (non "prosperarono") grazie alla loro capacità di agire sulle contraddizioni reali e non quelle immaginarie, al saper parlare al cuore delle masse, alla maestria con cui seppero usare parole d'ordine e obbiettivi che la vecchia dottrina non contemplava, grazie dunque alla loro creatività politica e al loro senso pratico.
Come non notare, infine, come il Nostro mostri la sua subalternità ai paradigmi progressisti e modernisti che hanno portato la sinistra alla consunzione —che è in nome loro se vennero accettate tutte le porcherie liberiste.
Altro che di modernismo prometeico l'umanità oggi necessita. Qui c'è bisogno invece di tirare il freno a mano di un "progresso" che ci conduce nell'abisso.






53 commenti:

chiunque scriva ciò che vuole ha detto...

Ho sempre sostenuto che il fenomeno delle migrazioni,in tutte le sue varianti (volontarie, forzate, temporanee, definitive) va analizzato come fattore essenziale del conflitto capitale-lavoro. Il Capitale non può prescindere dal controllo sulla mobilità della forza lavoro, e questa è in certi contesti e momenti storici la sua arma più efficace per imporre le proprie regole. Nella fase attuale dello sviluppo capitalistico predomina la dimensione "geografica" (nazionale o internazionale), e se anche lo spostamento di masse di diseredati e superstiti dai Paesi aggrediti dalle guerre imperialistiche statunitensi non è stato pianificato o può essere in parte un effetto collaterale imprevisto, il Capitale trae anche da esso forza per imporre il proprio dominio economico sulle decisioni politiche. L'arrivo in massa di "forza lavoro" può certo causare al Capitale effetti non desiderati. Mi limito a citare un esempio: ero delegato sindacale nel 1969, quando la FIAT fece arrivare a Torino migliaia di giovani dal Sud per urgenti necessità produttive, invece di un appiattimento dei salari, appoggiando le giuste rivendicazioni degli immigrati, chi ben ricorda sa che si arrivò all'Autunno Caldo, con tanto di occupazione dello stabilimento di Mirafiori (che allora aveva ben 50.000 addetti). E si arrivò anche ad imporre lo Statuto dei lavoratori. Dunque essenziale è saper trasformare ciò che potrebbe essere un problema, in una soluzione. Una vera sinistra invece di gingillarsi col buonismo o con la rincorsa ai temi della facile xenofobia dovrebbe esaminare attentamente come giocare gli arrivi decisi dal Capitale o causati dalle guerre imperialiste. Ciò non solo difendere, ma con una strategia d'attacco. Compito certo difficile, che passa anche per una regolazione degli arrivi e ripartizione delle quote in tutti i Paesi dell'UE, non fosse altro che per far scoppiare la crisi di un'unione che è ormai solo una sovrastruttura ideologica (alla quale credono i citrulli di "Pulse of Europe"), utile come copertura ipocrita al dominio di un paio di Paesi sui rimanenti, laddove la Germania è il Valvassore e tutti gli altri i Valvassini dell'impero statunitense.

Anonimo ha detto...

Condivido quanto scrive Moreno, al solito generoso e accurato nella sua divulgazione.

Ma essendo Brancaccio un economista che anche grazie a Sollevazione ho incominciato a conoscere ed apprezzare provo a far mie le sue considerazioni, mettendole dialetticamente in opposizione alla mia attuale posizione in materia di immigrazione, incominciando a chiedermi se odio i negri o gli immigrati in generale.

Certo, le analisi si basano sui freddi numeri, quindi se Brancaccio dice che l'immigrazione non incide sul lavoro avrà i dati per dirlo. Come nel caso della criminalità percepita che a volte sopravanza quella effettiva così anche con l'immigrazione Brancaccio potrebbe alludere all'uso strumentale che i media e le entità dietro le ONG fanno cavalcando il fenomeno.

Una prima riflessione fa dire che è vero che le emergenze servono per lucrare politicamente sulla risposta emotiva, individuale e collettiva, di fronte a una minaccia: Fuga o Attacco (sì, ci sarebbe anche il fingersi morto per lo shock, come dicevamo dell'insipienza politica delle “barricate”...). Il fronte è servito, di qua o di là.

Cosa fare dunque se un'emergenza non pianificata, creata ad arte o cavalcata ci fosse, se non usare la saggezza politica auspicata da Moreno?

Brancaccio sembra sostenere che questa minaccia non c'è, quindi nessun fronte, e decisamente non ha nessun atteggiamento di ostilità (Attacco) sul fenomeno in sé, i dati lo rassicurano.

I Sovranisti invece potrebbero avere una percezione distorta del fenomeno o semplicemente dati diversi, e sono all'Attacco.
Non solo, senza nessuna saggezza politica il loro è per Brancaccio un Attacco cieco di tipo xenofobo.

A me questo onestamente non sembra, qui nessuno ha mai avuto toni e argomenti come Salvini contro i meridionali quando era indipendentista, o come altri che blaterano di purezza italica.
Per essere chiari, W il meticciato!
Ma questo non mi impedisce di distinguere l'immigrato che viene in Italia per spacciare o fare soldi dal rifugiato politico o di guerra. Come ho sempre distinto la mafia dai Siciliani, la 'ndrangheta dai Calabresi, la camorra dai Napoletani, la sacra corona unita dai Pugliesi...

Ma poi, se i dati dicono che sono xenofobo, come spiegare, solo per fare un esempio e per quello che statisticamente può dire a Brancaccio, che continuo ad amare (nonostante un 2 di Picche) una ragazza ruandese conosciuta in Olanda, rifugiata lì dai tempi della guerra civile?

Avrei altri dati personali dalla mia esperienza di lavoratore di questi ultimi 20 anni, come autista o bagnino, di come i miei colleghi erano sempre più rumeni, albanesi, bulgari, marocchini, senegalesi, cubani etc.
La mia reazione per non sottostare alle condizioni di lavoro sempre più concorrenziali (due autisti extracomunitari sullo stesso camion a 1000 euro contro i miei 1600) in quel caso invece che l'Attacco al padrone attraverso denunce e sindacato (maddeche?!) fu la Fuga, mi misi a fare il bagnino, ma anche lì ogni anno si andava indietro invece che avanti, e anche lì incominciai a vedere i primi colleghi sudamericani o dell'est Europa, coincidenza?

Brancaccio forse direbbe di sì, ma non ha dati per darmi del razzista.
Come io non ho prove per l'amore che provo, nonostante la guerra tra poveri in atto, per i fratelli e sorelle di Sovranità diverse e perdute, felici del loro lavoro, lasciato da me.francesco

Anonimo ha detto...

"Anche in tal caso, a nulla valgono le evidenze scientifiche sull’assenza di legami causali tra immigrazione e criminalità e sui controversi e modesti effetti dei flussi migratori sulle dinamiche salariali."

Certo nel mondo del lavoro dei professsori universitari non ci sarannno evidenze, ma non auguro a brancaccio di dover essere costretto a cercarsi un lavoro poco qualificato per vivere: di evidenze dure come bastonate ne sarebbe sommerso.
Per quanto riguarda poi le evidenze "scientifiche" si dimentica di chi è al servizio la scienza? Come lavoratore manuale in questo caso posso dire che al danno materiale si unisce la beffa ideologica della scienza che non cerca evidenze, anzi il contrario, perchè così vuole chi la finanzia. E purtroppo brancaccio si dimostra un marxista da salotto che usa parti degli scritti di marx per una scalata sociale come un bertinotti o un vendola qualsiasi,scegliendo una collocazione sociale e materiale che li porta a distorsioni percettive comicamente paradossali se non producessero risultati tragici e dolorosi.
Caro brancaccio sapremo fare a meno di te e di bestialità così macroscopicamente evidenti.
Marco

Anonimo ha detto...

vogliamo ammettere ALMENO che chi parla di invasione barbarica con la sinistra non ha niente a che fare?
GIovanni

Luca Tonelli ha detto...

Nooooooo l immigrazione non ha nulla a che vedere con le condizioni di lavoro delle masse autoctone e con la microcriminalità noooooo non esiste alcuna evidenza.

Brancaccio ennesimo soggetto completamente avulso dalla realtà in cui vivono i proletari del terzo millennio.

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
mariof ha detto...

Non ho evidenze scientifiche, però imbianchini in strutture pubbliche che lavorano solo per il vitto e operai in divisa (pantaloni neri, maglietta bianca con logo, scarponi antinfortunistici di plastica) per spazzare le strade e bagnare le fioriere mi paiono poco casuali...
Possiamo chiamarle risorse esogene?

giuseppe ha detto...

MA POTEVAMO VINCE LA GUERA (RIGOROSAMENTE SENZA LA R ) CON STA GENTE?????

giuseppe ha detto...

e inoltre non dimenticate anche questi incontri sublimi :

https://www.youtube.com/watch?v=1jNeIn8i-p4

Anonimo ha detto...

Quando gli accademici si barricano dietro alla statistica ed alle "evidenze scientifiche".. mi viene da mettere la mano alla cintola.
Esistono e come queste "evidenze", e non mi riferisco solo a quel che vediamo ogni giorno. Esistono dati inconfutabili che per il capitale è stata una manna liberalizzare il mercato del lavoro per abbassare salari e tutele. Negare che l'immigrazione di massa sia stata e sia funzionale alle deregulation e agli interessi del capitale di accrescere plusvalore significa mettere il moralismo davanti alla materialità della condizioni e delle dinamiche sociali.
E questo Brancaccio sarebbe marxista?
Non scherziamo per favore...

Ippolito Grimaldi ha detto...

Non mi sembra che le critiche di Brancaccio siano così campate in aria, non so se sono rivolte specificamente verso Sollevazione, non credo. Forse più che verso specifiche formazioni culturali o politiche il Nostro ce l' ha con alcune sonore cazzate agitate dalla destra come argomenti su cui una persona di sinistra non potrebbe non convenire prima fra tutte la grande minchiata che vede l' attuale fenomeno migratorio come il tentativo di costruire il mitico esercito industriale di riserva.

Anonimo ha detto...

"La grande minchiata dell'esercito industriale di riserva"?Poveri noi,se si contesta un fenomeno così evidente ,allora è proprio vero che il cervello di alcuni "liberi pensatori de sinistra"è stato gettato all'ammasso.O semplicemente è semplicemente tornato ad essere quello che è sempre stato e non vedere che si tratta proprio di questo non deve stupire chi invece non si accontenta delle velina preconfezionate da dare in pasto al popolo de sinistra oramai lobotomizzati da "buonismo"e "internazionalismo"contigui al capitale.

Anonimo ha detto...

@anonimo delle 13:19:ma vogliamo smetterla di considerare "de sinistra"chi farnetica di accoglienza a tutti i costi?I visionari "internazionalisti"sono i migliori alleati del Capitale e della DESTRA VERA,(mascherata da sinistra),quella che ha ancora la faccia tosta di autoproclamarsi solidale e "accogliente"verso i "poveri"(sic).

Ippolito Grimaldi ha detto...

Non mi sembra che Brancaccio voglia aprire le frontiere a tutti, fa solo notare che a destra si dia eccessivo rilievo al movimento di persone piuttosto che a quello di capitali, beni e servizi attraverso i confini e che molta sinistra si stia appiattendo su queste posizioni.

Anonimo ha detto...

@Ippolito Grimaldi:nel suo post fa riferimento ad una presunta campagna della "DESTRA".A quale DESTRA si riferisce,quella che vuole l'arrivo in massa di manodopera sottopagata in concorrenza con quella autoctona funzionale ad impoverire con salari da fame tutto il lavoro dipendente e non,o la destra che, invece agita, come dice lei, un problema che non sottovaluta per le implicazioni e l'impatto negativo che avrà in tutto il paese,sottraendogli sovranità?)Non le sorge qualche dubbio in merito,non ha mai pensato, appurato che scrive su diversi blog e si ritiene"de sinistra"che è proprio questa pseudo sinistra che HA SVOLTO E CONTINUA A SVOLGERE IL LAVORO SPORCO A FIANCO DELLE ÉLITES MULTINAZIONALI? Quando si citano categorie politiche come destra e sinistra bisogna avere ben chiaro QUALE È, DI FATTO, IL RUOLO VERO CHE LE ÉLITES DOMINANTI ASSEGNANO A QUESTE DUE CATEGORIE POLITICHE,un ruolo da tempo immemore occupato proprio da questa sedicente "sinistra"a cui hanno assegnato l'odioso compito di annientare le classi dominate con ogni mezzo.Questo è,al momento uno dei più efficaci.Altro che "sinistra" che scimmiotta la "destra",questa è DESTRA TOUT-COURT,la sinistra VERA è altra cosa.Luciano

Anonimo ha detto...

Ai commentatori più o meno anonimi di questo post: non avete uno straccio di evidenza empirica, non sapete di cosa cazzo parlate, siete degli ignorantissimi bifolchi accecati dalla vostra mediocrità prima ancora che dal vostro razzismo piccolo-borghese e vi azzardate a contestare il migliore marxista europeo sulla piazza, uno che ha sempre rotto il culo al gotha del liberismo a colpi di prove empiriche inconfutabili. Semmai vi leggerà lo farete solo ridere e continuare nella battaglia. Perché voi siete solo gli ennesimi topi in fila dietro i pifferai del nuovo fascismo. Redwolf

Ippolito Grimaldi ha detto...

Guardi anche la definizione destra sinistra soffre di una certa relatività tutta personale, l' argomento è complesso e la rimanderei se Sollevazione acconsente ad un mio pensiero pubblicato sul blog di Fraioli.

Anonimo ha detto...

A grimaldi

Vedo che ancora ci si trastulla a giocare con i concetti e le parole e a voler deviare, mediare impapocchiare le questioni.Sono gravissime e funzionali al capitale - e ad un progetto preciso di società - tutte le decisioni attuate tramite il WTO: libertà di circolazione quasi senza limiti a capitali, beni, servizi e uomini.
Ma proprio per questo non è accettabile una affermazione contro la verità dei fatti come questa:

"Anche in tal caso, a nulla valgono le evidenze scientifiche sull’assenza di legami causali tra immigrazione e criminalità e sui controversi e modesti effetti dei flussi migratori sulle dinamiche salariali."

La verità è rivoluzionaria, e chi mistifica lo fa perchè ha altri obbiettivi.

Penso che con questa sua posizione brancaccio si sia guadagnato molte comparsate in ambienti non certo rivoluzionari e un viatico per la sua carriera.
In quanto a lei, con i suoi impapocchiamenti, ha di fronte a sè una brillante carriera politica.
Buona fortuna, ma non venga a voler far passare per cretini o destrorsi chi certi fenomeni non li può chiudere fuori dalla porta dell'università.
Marco

Ippolito Grimaldi ha detto...

Non capisco, chi è sovvranista non può non essere d'accordo che oltre la sovranità monetaria ci voglia il controllo sui confini nazionali del movimenti di persone, capitali, beni e servizi. Non tocca a me difendere Brancaccio, anche perché non ne sarei in grado, ma é inutile negare che ad un certo punto della parabola sovranista de sinistra c'è stata una corsa a rincorrere sia pure in maniera argomentata la più becera xenofobia de destra, quella degli identitaristi europei ad esempio, trascurando completamente gli altri aspetti che ho già citato. Poi per carità se uno ritiene che oltre alla sovranità monetaria sia importante soprattutto bloccare con qualsiasi mezzo il flusso di immigrati si può sempre entrare in Casa Pound e poi con calma cambiarla dal di dentro per quanto riguarda gli altri aspetti.

Anonimo ha detto...

A cas pound vacci tu, che gli impapocchiatori come te che scrivono cose come questa

"fra tutte la grande minchiata che vede l' attuale fenomeno migratorio come il tentativo di costruire il mitico esercito industriale di riserva."

gli fanno sempre comodo.
Marco

SOLLEVAZIONE ha detto...

RED WOLF scrive

"Ai commentatori più o meno anonimi di questo post: non avete uno straccio di evidenza empirica, non sapete di cosa cazzo parlate, siete degli ignorantissimi bifolchi accecati dalla vostra mediocrità prima ancora che dal vostro razzismo piccolo-borghese e vi azzardate a contestare il migliore marxista europeo sulla piazza, uno che ha sempre rotto il culo al gotha del liberismo a colpi di prove empiriche inconfutabili. Semmai vi leggerà lo farete solo ridere e continuare nella battaglia. Perché voi siete solo gli ennesimi topi in fila dietro i pifferai del nuovo fascismo".

E' commovente, per non dire patetica la venerazione, che rasenta l'idolatria, per Emiliano Brancaccio, il "migliore marxista europeo".

Segnaliamo che se Brancaccio avrebbe utilizzato "inconfutabili prove empiriche" con cui Egli avrebbe "rotto il culo" al Gotha dei liberismo") , riguardo alla relazione tra flussi migratori e mercato del lavoro, non ne ha portata nemmeno una che sorregga la sua tesi secxondo cui non ci sarebbe relazione tra immigrazione di massa e crollo di salari e tutele dei lavoratori.
Perché?
Per la semplicissima ragione che tutte questa prove dimostrerebbero che l'immigrazione, accrescendo l'esercito industriale di riserva, è del tutto funzionale al capitale grande e piccolo.

Quindi Brancaccio bluffa, e fa il moralista non l'economista (in questo caso).

Ancor più grave che egli si sia prestato alla sporca operazione editoriale de L'ESPRESSO. L'intervento di Brancaccio fa infatti da pendant a quello di Eugenio Scalfari che scrive:

“…Ma se invece di ragionare su un processo millenario ragioniamo di un processo di pochi secoli, allora l’Africa diventa un elemento positivo, che va aiutato in tutti i suoi problemi. E non solo l’Africa, ma tutti i popoli migranti che hanno di mira Paesi di antica ricchezza, con i quali convivere nel tentativo di ridurre le disuguaglianze. La vera politica dei Paesi europei è quindi d’essere capofila di questo movimento migratorio: ridurre le diseguaglianze, aumentare l’integrazione. Si profila come fenomeno positivo, il meticciato, la tendenza alla nascita di un popolo unico, che ha una ricchezza media, una cultura media, un sangue integrato. Questo è un futuro che dovrà realizzarsi entro due o tre generazioni e che va politicamente effettuato dall’Europa. E questo deve essere il compito della sinistra europea e in particolare di quella italiana”.

Hai capito Red Wolf l'inciucio?
Portare acqua al più infido giannizzero del pensiero liberista non fa onore al "più grande marxista europeo".

Anonimo ha detto...

RED WOLF,
A PARTE L'ESALTAZIONE STUCCHEVOLE PER BRANCACCIO,
CHE COSA PUNTI L'INDICE CONTRO GLI ANONIMI?

Dicci tu per primo chi si maschera dietro al tuo nick name.

Graziano Priotto ha detto...

Un modesto suggerimento: e se partissimo dall'analisi dei motivi per cui è sorto il problema dei rifugiati e migranti da Medio Oriente ed Africa ?
Nessuno vorrà negare che senza le aggressioni imperialiste in Irak, Libia e senza il finanziamento dei ribelli in Siria, il numero ed il tipo di migranti verso l'Europa sarebbe stato diverso. Dunque il problema non è dovuto a catastrofi naturali ma a precisi interventi, non pianificati certo per risolvere problemi di carenza di manodopera in Europa.
Quelli che hanno creato queste situazioni (USA e loro vassalli) non si preoccupano minimamente di accogliere i fuggiaschi che hanno causato con le loro avventure criminali: ad esempio ha accolto più rifugiati irakeni una sola città svedese che gli interi Stati Uniti.
Le favole raccontate dai media occidentali servono a giustificare le avventure militari e la perseveranza nel crimine poiché le spese militari per mantenere l'occupazione dei Paesi malcapitati è un affare gigantesco per troppi: ma basterebbe che TUTTE le forze militari di aggressione/invasione abbandonassero Irak, Libia e Siria, e l'esodo finirebbe.

E basterebbe che gli "aiuti per lo sviluppo" in Africa non venissero utilizzati per modificare l'agricoltura a favore delle esportazioni verso l'Europa (e l'importazione di merci europee in Africa) e non si vedrebbero più i gommoni carichi di africani cacciati dalle loro terre per far posto alle monoculture industriali impiantate coi fondi europei per lo "sviluppo".
E dunque se anche non è possibile all'Europa fermare la mano criminale statunitense, il ritiro delle truppe NATO da tutti i Paesi invasi (e basta con la frottola degli interventi "umanitari"!) sarebbe nell'ambito decisionale europeo e sarebbe in questo contesto storico l'unica scelta intelligente. Ma ci vuole coraggio, e qui capisco che i Brancaccio / Scalfari e C. dell'attimo preferiscano lasciar correre. Ma se non hanno il coraggio di dire le cose come stanno (e lo sanno certamente) dovrebbero almeno avere il pudore di tacere. Nessun economista può seriamente sostenere che l fenomeno migratorio è un aspetto marginale per il conflitto capitale-lavoro: à meno che non si siano convertiti al credo della "mano invisibile" o del "mercato" che risolve tutti i problemi.

Anonimo ha detto...

@Grimaldi:ancora a mistificare con questa storiella trita e ritrita della presunta vicinanza a casa Pound, in quanto sovranisti?Tralasciamo l'aspetto più grottesco e denigratorio ricorrente in certi ambienti di pseudo sinistra di questa ridicola accusa, davvero si pensa che l'immigrato INDOTTO a partire facendogli credere di andare nell'Eldorato luccicante dell'opulento(sempre meno)Occidente capitalistico,possa rivestire un ruolo di efficace difesa delle condizioni di vita e di lavoro già molto precarie delle classi dominate presenti ancora in Europa?Possiamo credere,noi beceri sovranisti, alle parole di "disinteressato"accoglimento dei "rifugiati"di una nota "rivoluzionaria" che capeggia LEuro/pa?O credere ancora che tutto ciò sia una spontanea fuga da oppressioni,e non invece una PIANIFICATA strategia dei potentati economici multinazionali ben rappresentati da quel simpatico "benefattore" americano ben noto per la sua immensa disponibilità finanziaria in grado di scatenare "rivoluzioni colorate" ammantate di filantropia?Ancora una volta nella Storia la marcescente borghesia transnazionale avrà al suo fianco uno stuolo di "utili idioti"sempre pronti alla bisogna,in servizio permanente.Luciano

Ippolito Grimaldi ha detto...

Signor Luciano, a mio parere questa storia dell' esercito industriale di riserva oggi è poco meno ridicola del luddismo e sinceramente non ho voglia di discettare su piani Kalergi et similia.
Di una cosa sono certo: se il sovranismo,di sinistra, di sopra di destra e di sotto non si libera di queste argomentazioni ridicole non vedo altra lternativa che vendermi al nemico.

Anonimo ha detto...

@Grimaldi:chi ha parlato di piani Kalergi?Risponda invece nel merito delle questioni sollevate nell'intervista a Brancaccio e cioè:dove sono questi dati inconfutabili che dimostrano quanto sia ininfluente per le classi dominate già presenti in Europa la concorrenza al ribasso di questi cosiddetti "profughi"che,va ricordato sempre, sono in gran parte richiedenti asilo per motivi economici spinti qui con la promessa di una vita simile alla media delle popolazioni europee e che invece si ritrovano come vuole il capitale a dover sottostare alle spietate leggi del profitto di quelle multinazionali che hanno sostituito,DE FACTO,la sovranità degli stati/nazione rendendosi subito disponibili accettando salari da terzo mondo.Sono un'invenzione ridicola le dichiarazioni di Corbyn ed altri che ammettono finalmente quanto sia distruttiva per il proletariato e finalizzata al solo profitto dei soliti noti la DEPORTAZIONE di schiavi del nuovo millennio?Ma che le rispondo a fare,del resto chi non vuole capire è giusto che si venda al nemico che non è quello che pensa lei,quello VERO sta marciando alla sua testa.Luciano

Ippolito Grimaldi ha detto...

Appena vedo Brancaccio glielo chiedo

Luca Tonelli ha detto...

E allora dove sono le prove empiriche di queste sue ultime affermazioni? Susu vediamole. Io le mie le vedo ogni giorno e dicono che il libero movimento di persone è funzionale al capitale tanto quanto quello di beni e servizi...e capitali. Ed è dunque nemico del popolo lavoratore.

Luca Tonelli ha detto...

Credo che le strade si siano già divise. Non ci può essere terreno comune.

Luca Tonelli ha detto...

Chi non vuole capire è già il nemico.

Ippolito Grimaldi ha detto...

ma con chi ce l'ha questo qua? a forza di distinguersi ci toccherà dividerci anche quando saremo arrivati all' unità? sovranità monetaria e controllo del movimento di persone, capitali, beni e servizi nel rispetto del dettato costituzionale. Tutto il resto sono cazzate.

Luca Tonelli ha detto...

Ce l ho con chi non vede che è semplicemente un delirio accogliere manodopera in un paese con disoccupazione reale oltre il 20% - per non parlare della sottoccupazione.
Un "delirio supply side" che cobtribuisce a modellare una società in senso appunto contrario ai dettami costituzionali.
Siamo diventati uno stato cuscinetto per il resto d europa.

Luca Tonelli ha detto...

E per dirla tutta qui sei tu a distinguerti. Sei tu a paventare cambi di casacca.

Anonimo ha detto...

E questa come evidenza per professori e provocatori:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/08/14/schiavitu-litalia-tra-i-paesi-ue-piu-a-rischio-il-report-in-agricoltura-piu-di-100mila-sfruttati-non-solo-migranti/3793053/

Marco

Ippolito Grimaldi ha detto...

Chi vede lo straniero come concorrente al ribasso nel mercato del lavoro è intriso di liberismo fino al midollo, piuttosto che prendersela con pochi disgraziati che competono nel raccogliere pomodori o prostituendosi nelle strade non sarebbe meglio proporre un salario minimo garantito, non sarebbe meglio prendersela con chi dell' immigrazione ha fatto un affare per poter fare spesa pubblica in emergenza così come una volta in alcuni ambienti affaristici si gioiva per ogni terremoto o calamità?

Ippolito Grimaldi ha detto...

Che poi a dirla tutta, per chi crede nella spesa pubblica come motore dell' economia,meno male che almeno si fa un po' di spesa pubblica per gli immigrati al di fuori del patto di stabilità, io non credo che questi soldi sarebbero spesi altrimenti, io credo che non sarebbero spesi affatto.

Anonimo ha detto...

Continuare a giocare con i concetti per voler rimanere a tutti i costi sulla scena è proprio lo stile dell'imapapocchiatore che vuole cercare visibilità a tutti i costi per fini personali.
Consiglierei ai moderatori di fare attenzione a chi entra nella discussione solo per farsi largo, e continua a confondere i concetti , cambiarli a seconda della convenienza retorica, e accusare gli altri di essere cretini, dire cazzate,avere il mito dell'esercito industriale di riserva, essere fascisti di casa pound,di essere liberisti, etc. etc.

Non si capisce perchè bisogna lasciare tutto questo spazio a meccanismi di questo genere.

Qui nessuno ha detto una parola contro alcun povero disgraziato, nè straniero, nè italiano.
E dire a chi commenta che è intriso di liberismo, è un'altra capriola che sposta un dato reale del mercato del lavoro capitalistico addossandone il liberismo a chi lo rileva.

Qui solamente si sta perdendo un mucchio di tempo e di energia perchè alcuni smaniosi di protagonismo si fanno portatori di tesi evidentemente finalizzate ad abolire un dato del reale. E una volta smascherati fanno il gioco delle tre carte.

La redazione dovrebbbe farsi carico di far sì che il dibattito sia costruttivo e corretto, rilevando i casi nei quali le argomentazioni sono continuamente ribaltate dal bianco al nero solo per avere spazio in quello che si crede un talk show.
Marco

Anonimo ha detto...

@Ippolito_Grimaldi

"Chi vede lo straniero come concorrente al ribasso nel mercato del lavoro è intriso di liberismo fino al midollo"
Ipotesi verosimile, ma la verità, per quanto mi riguarda, è che uno straniero non è SOLO quello che scrivi tu (ma potrei darle del lei nel caso attuasse la minaccia mercenaria) bensì ANCHE quello, e prima di tutto un ESSERE UMANO.
Ma tu prendendo per vera questa ipotesi, e in senso assoluto, senza eccezioni o sfumature, rivolgendoti a supposti interlocutori "liberisti fino al midollo" prosegui:

"piuttosto che prendersela con pochi disgraziati che competono nel raccogliere pomodori o prostituendosi nelle strade non sarebbe meglio proporre un salario minimo garantito, non sarebbe meglio prendersela con chi dell' immigrazione ha fatto un affare per poter fare spesa pubblica in emergenza così come una volta in alcuni ambienti affaristici si gioiva per ogni terremoto o calamità?"
E certo che sarebbe meglio. Così da una accusa verosimile di liberismo passi a una ben più grave di razzismo.

Mettere un ipotesi verosimile a premessa di una considerazione retorica "benaltrista" non mi sembra un contributo alla chiarezza e comprensione di quello che si vuole condividere.
Anche se ti leggo da altre parti e di solito apprezzo l'intelligenza e i modi che usi nel dire le cose.

Come ho scritto sopra la tesi esplicita di Brancaccio è che dello straniero, non essendo (MAI?) un problema per il lavoro salariale o un affare per i padroni, a farne un emergenza sono i lucratori di consenso della destra xenofoba.
Nel caso parlasse con me o con te ognuno risponde secondo scienza e coscienza.

Tu procedi dalla scienza (economica), condividendo l'analisi del Prof. Brancaccio e ti senti già al riparo non solo dall'accusa di "liberista fino al midollo" ma anche da quella di razzista, la tua coscienza è salva.

Per chi vive in mezzo agli stranieri, nel lavoro o in generale, in tempi di crisi, disoccupazione, nulla assistenza sanitaria, scuole nell'abbandono etc. è possibile che dopo anni di forzata convivenza egli diventi un razzista oppure...un comunista, di qua o di là, visto che sopra si è cooptati, e se ci si paralizza si prendono botte da entrambi i lati, come le barricate.

Allora le cose incominciano ad avere un senso, secondo una regia, ordoliberista.
Questo contesto, al quale ti rivolgi commentando, a me sembra che grosso modo ha questa chiave di comprensione nell'approcciare il fenomeno immigrazione.


Pensavo fosse anche la tua, con le dovute sfumature in materia di comunismo.francesco

Ippolito Grimaldi ha detto...

In parole povere bisognerebbe bannare chi non è d' accordo con Marco.

SOLLEVAZIONE ha detto...

E' Ferragosto... siamo di manica larga....

Anonimo ha detto...

Concordo con Marco su alcuni aspetti che mi sembrano essere piuttosto chiari:la visibilità,il protagonismo preconcetto,il dire e non dire,la smania pseudo discorsiva,la chiusura intellettuale di fronte ad argomenti che sembra a loro riguardare solo l'aspetto "umanitario" etc.etc.,sono propri non solo del soggetto in questione ma di larga parte di quel cosiddetto "popolo di sinistra" che prima di capire chi fosse realmente Monti e subire la "durezza del vivere",avevano applaudito e osannato il "liberatore",l'"uomo giusto"per la "sinistra",le bastonature successive li hanno poi in parte,solo in parte,fatto ricredere;per loro è cosa buona e giusta accogliere "poveri profughi che fuggono da guerre"anche se di profughi non si tratta,bensì di nuovi schiavi da inserire,magari non subito, nel "nuovo ciclo espansivo"delle multinazionali,così "benevole" verso i lavoratori,vero?Arriverà il redde rationem anche per loro,vedremo cosa si inventeranno per giustificare la prossima ennesima porcheria a danno delle classi dominate.Ps.cito questa perla del "nostro":"è giusto dare danaro ai richiedenti asilo ,perché in caso contrario non verrebbero spesi".Un troll avrebbe argomentato meglio.

Ippolito Grimaldi ha detto...

E buon ferragosto a tutti..Allora e senza rancori.

Anonimo ha detto...

Brancaccio è un intellettuale di alto rango ma non mi piace più: scrive per l'Espresso, per il Sole 24 Ore, dà sfoggio di cultura per farsi largo da solo e non si sporca le mani con la politica. Ma attenzione: non ingaggerei mai con lui una battaglia sulle prove empiriche. E' il suo terreno preferito di caccia, e lì gioca sempre al gatto col topo. Bisogna criticarlo politicamente. Ennio

Anonimo ha detto...

Il buon Ferragosto se lo meritano le migliaia di lavoratori di questo paese ridiventato protettorato in mano a quei "benefattori"pronti a rilevare per un piatto di lenticchie aziende strategiche per la gioia degli autorazzisti nostrani fra cui fanno bella mostra i nostri sinistrati senza memoria. Auguri anche agli eroici difensori della propria dignità che sono i dipendenti dell'Alitalia sotto attacco da mesi e colpevolizzati per questo.Auguri soprattutto a tutti quei compagni che non hanno gettato il cervello al macero e continuano a non avere nessuna simpatia per chi ti dice che devi ridiventare un paria,perchè è questa la "modernità".Ps.ho dimenticato la firma in calce al commento delle 18.40.Luciano

Ippolito Grimaldi ha detto...

Touchè Francesco, effettivamente mi sono fatto prendere da troppa verve polemica, ma sono veramente affranto nel constatare che siamo rimasti in pochi a sinistra a considerare l'immigrazione, modesta nei suoi saldi demografici, come l' unico ormai argomento di interesse sovranista; solo Indipendenza di Francesco Cartolini e a quanto pare Brancaccio,hanno posizioni simili alla mia, e per questo dobbiamo venire chiamati sinistrati,ti pare corretto? Avevo rimandato ad un mio articolo sul blog di Fraioli perché li facevo notare che il vero problema dell' immigrazione è la competizione sui bisogni ( il welfare) e non sulla produttività (perché poi a tutti piace spendere poco).

Anonimo ha detto...

Ippolito, prevalere in questa discussione sulla guerra tra poveri mi imbarazzerebbe un po'.
Però lasciami confermare che lo straniero onesto e lavoratore non lo considero una minaccia per la mia identità nazionale, fondata appunto sul lavoro onesto e la tolleranza laica.
Non lo ritengo nemmeno un nemico di classe in sé, ma se viene usato a tale scopo non posso ignorarlo e devo farne i conti, come in una manifestazione per denunciare il colpo di stato in atto forse farei i conti con il manganello di un tutore dell'ordine, proletario come me...che faccio non ci vado perché mi hanno messo di fronte un poraccio come me?

Ma in questa gabbia dell'euro in cui ci siamo o ci hanno buttato succede anche questo, di dire basta, di chiudere la porta per meglio lavorare alla demolizione della gabbia.
Diversamente, si dovrebbe sperare di fare proseliti tra gli stranieri per aiutarci a conquistare la nostra sovranità...un po' paradossale per delle persone che fuggono dal neocolonialismo.

Nel video di risposta al tuo articolo (che invito a leggere per alcune tue interessanti riflessioni) Fiorenzo ha detto due volte che gli immigrati servono ANCHE a disciplinare al ribasso il costo del lavoro, condivido.
Nel senso, dico io, che nella disperazione generale nella quale versiamo (disoccupazione o lavoro sottopagato) vedere tutti 'sti giovanotti arrivare a nuoto alla ricerca di fortuna, SOPRATTUTTO legale (quindi lavoro), toglie le ultime forze per ogni ipotesi di rivendicazione salariale, poiché a noi (54 anni), “baloccati” o “bamboccioni” dello Statuto dei Lavoratori, accade di provare ANCHE un complesso d'inferiorità di fronte a tale coraggio e vitalità espressa...siamo indotti a pensare che loro abbiano più diritto di lavorare, voglia di vivere, fame etc. di noi, così collassiamo, facciamo un passo indietro, a volte pensiamo addirittura che sia giusto sparire.

Poi, chi ha altri strumenti analitici, prefigurando scenari, alza lo sguardo e vede i fili e le mani dei burattinai di questo fenomeno.
Mentre altri, confidando nella versione dei “disciplinatori delle classi subalterne”, cioè nella “classe digerente”, possono essere indotti alla reazione di chiusura di tipo xenofoba, incoraggiata dal "patriota padano" e fascisteria cantando...buon ultima a dx, ma prima a sx, segue pasdaran renziana di Trieste.
E in prossimità delle elezioni il fronte anti euro-trattati si spezza, mentre in alto si ride e si brinda alla flat tax e alla libera circolazione di capitali.

Ma capito il gioco (o giogo?) sale la rabbia, e torna la voglia di vivere, per lottare, per qualcosa di più grande del posto di lavoro o di un aumento di stipendio.
Da questa passione, questo amore per il giusto, quindi non in una prospettiva egoriferita (anche se l'ego è come la mentuccia), si affina una coscienza politica, dove, rispetto all'impegno e all'onestà intellettuale messi in gioco, “xenofobi” suona come un insulto (sempre ammesso che Brancaccio ce l'abbia con “noi”)

Non so cosa associ a “sinistrato” ma suona meno offensivo di “xenofobo”, più direttamente associabile a razzista.

Faccio a te la domanda retorica “benaltrista”: tra un lavoratore che cede alla retorica salviniana o serracchiana e un sedicente filantropo come Soros a chi riserveresti il tuo sdegno antirazzista?
...CONTINUA

Anonimo ha detto...

...CONTINUA...
Saprai bene, da ex piddino, come me, che l'arena politica, con la sua agenda e contenuti, non la definiamo noi, scegliendo di metterci le cose che riteniamo salienti rispetto alle cose che vorremmo realizzare, infatti come spesso accade i dati “razionali” dell'economia o di qualunque altra accademia lasciano il posto alla violenza di deliberati eventi geopolitici di “menti finissime”, o alle scadenze e vincoli dei trattati internazionali.

Per molti l'arena politica è ancora quella di Giletti, Vespa o Barbara Turso, e sono la maggioranza, purtroppo.
Quindi nel caso pensassi a quella utenza televisiva mentre parlavi a quest'altra, telematica, ti invito alla pazienza, e alla fiducia nelle persone meno attrezzate intellettualmente e culturalmente di te e Brancaccio...intanto, a naso o con il cuore, la ggente ha incominciato a disertare le urne.francesco
http://egodellarete.blogspot.it/2017/05/uro-e-migrazioni.html

Ippolito Grimaldi ha detto...

Ti ringrazio per queste tue considerazioni che mi faranno certamente riflettere; nel frattempo su scenari economici il sovranista Minniti riceve il meritato rispetto per aver brillantemente risolto un problema che stava cominciando a mettere a rischio l' identità di un popolo, il consenso del PD renziano e l' euro.

Anonimo ha detto...

E non poteva essere che un ex piddino...

Anonimo ha detto...

Ah,ma allora ditelo subito che abbiamo a che fare con un ex(?)piddino,ci saremmo risparmiati tutto questo tempo a disquisire con un ex(?)piddino.Ora tutto torna,con questi il discorso non dovrebbe neanche iniziare,via,via.

Anonimo ha detto...

Ennio ha scritto:

Brancaccio è un intellettuale di alto rango ma non mi piace più: scrive per l'Espresso, per il Sole 24 Ore, dà sfoggio di cultura per farsi largo da solo e non si sporca le mani con la politica. Ma attenzione: non ingaggerei mai con lui una battaglia sulle prove empiriche. E' il suo terreno preferito di caccia, e lì gioca sempre al gatto col topo. Bisogna criticarlo politicamente. Ennio

Scusa Ennio, ma allora se Brancaccio sulle prove empiriche ha ragione, mi spieghi come si fa a criticarlo politicamente? Grazie. Francesco Mauro

TempoFertile ha detto...

Il sillogismo di Brancaccio si riduce all'affermazione che l'identità della sinistra sia sinonimo di modernizzazione come progresso verso una sempre maggiore interconnessione e dispiegamento delle capacità prometeiche dell'umanità tutta. Si tratta di una idea molto astratta, in effetti, incorporata profondamente in parte importante della tradizione marxista, dove più profonda è l'orma del secolo XIX (illuminismo radicale, scientismo e positivismo), ma non dell'unica. Lo stesso Marx è anche il critico dell'alienazione, in qualche modo incorporata nella tecnica, dalla quale non si può sfuggire solo con la modifica della proprietà dei mezzi o, secondo il compromesso novecentesco, con la redistribuzione ex post. Ma anche al di là di questa considerazione (per la quale il nostro economista fornisce sempre scarsa superficie di attacco), l'articolo è deludente per l'eccessiva semplificazione, contraddetta da altri scritti dello stesso. Per paura di aiutare Salvini, Brancaccio oscilla tra la negazione del problema e il "benaltrismo" (quando scrive, altrove, che piuttosto bisogna far cessare la finanziarizzazione dell'economia globale). Ed allora si rifugia nei più semplici ricatti morali. Abbiamo bisogno di più coraggio (e più pluralismo) a sinistra.

Un commento: https://tempofertile.blogspot.com/2017/08/circa-emiliano-brancaccio-la-sinistra-e.html

SOLLEVAZIONE ha detto...

La Redazione si sente in perfetta sintonia con quanto scrive l'amico Visalli.

Lettori fissi di SOLLEVAZIONE

Temi

Unione europea (953) euro (784) crisi (640) economia (630) sinistra (549) teoria politica (296) finanza (285) Leonardo Mazzei (282) M5S (275) P101 (251) grecia (247) Movimento Popolare di Liberazione (244) Governo giallo-verde (242) elezioni (239) imperialismo (237) sfascio politico (235) resistenza (226) Moreno Pasquinelli (225) sovranità nazionale (219) banche (215) internazionale (213) risveglio sociale (184) alternativa (168) seconda repubblica (167) Syriza (155) piemme (147) Tsipras (146) antimperialismo (135) debito pubblico (133) Matteo Renzi (131) programma 101 (129) spagna (122) filosofia (121) Francia (119) immigrazione (117) marxismo (117) PD (111) destra (111) sovranità monetaria (111) democrazia (109) costituzione (106) Matteo Salvini (104) neoliberismo (104) populismo (104) sollevazione (103) Stefano Fassina (97) islam (97) Grillo (94) Sandokan (94) elezioni 2018 (94) berlusconismo (91) proletariato (91) geopolitica (88) Carlo Formenti (86) Germania (86) Alberto Bagnai (83) Emiliano Brancaccio (83) austerità (80) bce (80) Medio oriente (79) Coordinamento nazionale della Sinistra contro l’euro (78) sindacato (77) Podemos (76) Stati Uniti D'America (75) referendum costituzionale 2016 (74) sinistra anti-nazionale (73) Mario Monti (72) guerra (72) capitalismo (70) Libia (66) Russia (65) capitalismo casinò (63) Sergio Cesaratto (62) Rivoluzione Democratica (61) rifondazione (61) Lega (60) globalizzazione (60) liberiamo l'Italia (60) CLN (59) Siria (59) CONFEDERAZIONE per la LIBERAZIONE NAZIONALE (57) bancocrazia (57) immigrati (57) Sicilia (56) Alexis Tsipras (55) Alitalia (54) cinque stelle (54) legge elettorale (54) sovranismo (54) Diego Fusaro (53) Legge di Bilancio (53) brexit (53) Lega Nord (52) Pablo Iglesias (52) moneta (52) referendum (52) socialismo (52) neofascismo (51) sionismo (51) sovranità popolare (51) Emmezeta (50) fiat (50) Manolo Monereo (49) Movimento dei forconi (49) solidarietà (49) campo antimperialista (48) sinistra sovranista (48) gilet gialli (46) immigrazione sostenibile (46) Beppe Grillo (45) Nichi Vendola (45) renzismo (45) Troika (44) Yanis Varoufakis (44) astensionismo (43) inchiesta (43) uscita dall'euro (43) Luciano Barra Caracciolo (42) Mario Draghi (42) Israele (41) liberismo (40) palestina (40) Mimmo Porcaro (39) patriottismo (39) Fiorenzo Fraioli (38) Ugo Boghetta (38) proteste operaie (38) sinistra patriottica (38) italicum (37) Giorgio Cremaschi (36) Karl Marx (36) Marine Le Pen (35) ambiente (35) fiscal compact (35) uscita di sinistra dall'euro (35) III. Forum internazionale no-euro (34) Luigi Di Maio (34) Ucraina (34) egitto (34) nazione (34) 9 dicembre (33) Def (33) azione (33) ISIS (32) Merkel (32) cina (32) default (32) fiom (32) iran (32) islamofobia (32) populismo di sinistra (32) scienza (32) Forum europeo 2016 (31) Sel (31) governo Renzi (31) unità anticapitalisa (31) Fabio Frati (30) ecologia (30) xenofobia (30) Nello de Bellis (29) Putin (29) catalogna (29) storia (29) eurostop (28) napolitano (28) nazionalizzazione (28) Assemblea di Chianciano terme (27) menzogne di stato (27) Donald Trump (26) Mauro Pasquinelli (26) USA (26) elezioni europee 2019 (26) nazionalismi (26) silvio berlusconi (26) Beppe De Santis (25) Comitato centrale P101 (25) Forum europeo (25) Nato (25) elezioni siciliane 2017 (25) religione (25) scuola (25) Europa (24) Movimento 5 Stelle (24) Quantitative easing (24) Venezuela (24) finanziarizzazione (24) Aldo Giannuli (23) Lavoro (23) Stato di diritto (23) antifascismo (23) manifestazione 12 ottobre 2019 (23) ora-costituente (23) razzismo (23) repressione (23) Coordinamento nazionale sinistra contro l'euro (22) Esm (22) Roma (22) emigrazione (22) keynes (22) nazionalismo (22) Chianciano Terme (21) Front National (21) Simone Boemio (21) Stato islamico dell’Iraq e del Levante (21) Unità Popolare (21) etica (21) Conte bis (20) Emmanuel Macron (20) Foligno (20) Laikí Enótita (20) Marcia della Dignità (20) Regno Unito (20) Vladimiro Giacchè (20) coordinamento no-euro europeo (20) crisi di governo (20) iraq (20) manifestazione del 12 ottobre (20) melenchon (20) minibot (20) tecnoscienza (20) umbria (20) MES (19) Mariano Ferro (19) Norberto Fragiacomo (19) Sicilia Libera e Sovrana (19) Tunisia (19) fronte popolare (19) Domenico Moro (18) Donbass (18) F.S. (18) Izquierda Unida (18) Noi siciliani con Busalacchi (18) lotta di classe (18) pace (18) senso comune (18) Assisi (17) Costanzo Preve (17) Forum europeo delle forze di sinistra e popolari anti-Unione europea (17) Jacques Sapir (17) Paolo Savona (17) Perugia (17) Pier Carlo Padoan (17) chiesa (17) complottismo (17) cosmopolitismo (17) euro-germania (17) media (17) piano B (17) Enrico Letta (16) Forum di Atene (16) Luciano B. Caracciolo (16) Marco Mori (16) Prc (16) Reddito di cittadinanza (16) Renzi (16) Tonguessy (16) appello (16) ballottaggi (16) casa pound (16) fascismo (16) internazionalismo (16) sciopero (16) vendola (16) Cremaschi (15) Daniela Di Marco (15) International no euro forum (15) M. Micaela Bartolucci (15) Salvini (15) clima (15) comunismo (15) diritto (15) indipendenza (15) internet (15) manifestazione (15) piattaforma eurostop (15) tasse (15) vaccini (15) 15 ottobre (14) Alessandro Visalli (14) Alitalia all'Italia (14) Brancaccio (14) Enea Boria (14) Ernesto Screpanti (14) Eurogruppo (14) Fridays for Future (14) MMT (14) Monte dei Paschi (14) Movimento pastori sardi (14) Stato Islamico (14) Turchia (14) Vincenzo Baldassarri (14) no tav (14) obama (14) potere al popolo (14) salerno (14) Alessandro Di Battista (13) Bersani (13) Chavez (13) Enrico Grazzini (13) Eos (13) Jobs act (13) Legge di stabilità (13) Marino Badiale (13) Virginia Raggi (13) Wilhelm Langthaler (13) acciaierie Terni (13) cultura (13) disoccupazione (13) femminismo (13) finanziaria (13) giovine italia (13) privatizzazioni (13) regionalismo differenziato (13) sardine (13) unione bancaria (13) Alfredo D'Attorre (12) Costas Lapavitsas (12) D'alema (12) Forum europeo 2015 (12) Giulietto Chiesa (12) Negri (12) Panagiotis Lafazanis (12) Sergio Mattarella (12) analisi politica (12) decreto salva-banche (12) europeismo (12) global warming (12) keynesismo (12) salari (12) terzo memorandum (12) 14 dicembre (11) AST (11) Aldo Zanchetta (11) De Magistris (11) Dicotomia (11) France Insoumise (11) Gennaro Zezza (11) Ilva (11) Papa Francesco (11) Pardem (11) Portogallo (11) Stato (11) Stefano D'Andrea (11) corruzione (11) de-globalizzazione (11) elezioni anticipate (11) iniziative (11) mediterraneo (11) nucleare (11) ordoliberismo (11) presidenzialismo (11) proteste (11) sindacalismo di base (11) sinistra Italiana (11) sovranismi (11) Art. 18 (10) Bagnai (10) Bruno Amoroso (10) Carl Schmitt (10) Claudio Borghi (10) Fausto Bertinotti (10) Fmi (10) Forum Internazionale Anti-Ue delle forze popolari e di sinistra (10) Forum di Roma 2019 (10) George Soros (10) Gianluigi Paragone (10) Giorgetti (10) Hollande (10) Jean-Luc Mélenchon (10) Lista del Popolo (10) Marco Passarella (10) Marco Zanni (10) OLTRE L'EURO (10) Ora (10) Paolo Barnard (10) Quirinale (10) Risorgimento Socialista (10) Terni (10) cattiva scuola (10) decrescita (10) diritti civili (10) facebook (10) fisco (10) golpe (10) islanda (10) legge di bilancio 2020 (10) povertà (10) taranto (10) ANTARSYA-M.A.R.S. (9) Algeria (9) Antonio Rinaldi (9) Argentina (9) Bernie Sanders (9) CGIL (9) Campagna eurostop (9) Diritti Sociali (9) Draghi (9) Forconi (9) Paolo Ferrero (9) Stato nazione (9) Terza Repubblica (9) ThyssenKrupp (9) Von Hayek (9) Wolfgang Schaeuble (9) bail-in (9) bipolarismo (9) classi sociali (9) cosmo-internazionalismo (9) deficit (9) futuro collettivo (9) il pedante (9) istruzione (9) liberalismo (9) medicina (9) moneta fiscale (9) necrologi (9) questione nazionale (9) sociologia (9) sovranità (9) tecnologie (9) Antonio Gramsci (8) Corte costituzionale (8) DOPO IL 4 DICEMBRE (8) Erdogan (8) F.f (8) Fratelli d'Italia (8) Genova (8) Goracci (8) Gran Bretagna (8) II assemblea della CLN (1-3 settembre) (8) Ingroia (8) Italia Ribelle e Sovrana (8) Julio Anguita (8) Landini (8) Lenin (8) Luca Massimo Climati (8) Mattarella (8) Mirafiori (8) Yanis Varoufakys (8) borsa (8) debitocrazia (8) destra non euro (8) elezioni anticapte (8) elezioni anticipate 2017 (8) elezioni siciliane (8) grexit (8) inflazione (8) lira (8) manifestazione 25 marzo 2017 (8) marxisti dell'Illinois (8) nuovo movimento politico (8) questione femminile (8) regionalismo (8) sardegna (8) seminario programmatico 12-13 dicembre 2015 (8) svalutazione (8) transfemminismo (8) trasporto aereo (8) unità anticapitalista (8) unità nazionale (8) Abu Bakr al-Baghdadi (7) Alessandro Chiavacci (7) Alternative für Deutschland (7) Articolo 18 (7) CUB (7) Cub Trasporti (7) Dino Greco (7) Ernesto Laclau (7) Flat tax (7) Franz Altomare (7) Gaza (7) Giancarlo D'Andrea (7) Giuseppe Angiuli (7) ISIL (7) Inigo Errejón (7) Je so' Pazzo (7) Jeremy Corbyn (7) Joseph Stiglitz (7) MMT. Barnard (7) Macron (7) Massimo Bontempelli (7) Maurizio Landini (7) Me-Mmt (7) Michele Berti (7) Nuit Debout (7) Oskar Lafontaine (7) Papa Bergoglio (7) Pil italiano (7) Riccardo Achilli (7) Samuele Mazzolini (7) Sapir (7) Seconda Assemblea P101 (7) Ttip (7) agricoltura (7) aletheia (7) anarchismo (7) autodeterminazione dei popoli (7) bankitalia (7) confederazione (7) contante (7) derivati (7) eurexit (7) eurocrack (7) giovani (7) il manifesto (7) incontri (7) magistratura (7) nazismo (7) patria e costituzione (7) pensioni (7) risorgimento (7) rivolta (7) rivoluzione civile (7) rossobrunismo (7) sanità (7) spread (7) trasporto pubblico (7) Ars (6) Banca centrale europea (6) Bazaar (6) Bottega partigiana (6) CETA (COMPREHENSIVE ECONOMIC AND TRADE AGREEMENT) (6) Carlo Galli (6) Casaleggio (6) Contropiano (6) Eros Cococcetta (6) Eugenio Scalfari (6) Franco Bartolomei (6) Frédéric Lordon (6) Giorgia Meloni (6) M.AR.S. (6) Maduro (6) Marx (6) Militant-blog (6) Nino galloni (6) No Renzi Day (6) Noi con Salvini (6) ORA! (6) Pcl (6) Pisapia (6) Polonia (6) REDDITO MINIMO UNIVERSALE (6) Regioni autonome (6) Sandro Arcais (6) Stato di Polizia (6) Target 2 (6) Teoria Monetaria Moderna (6) Thomas Fazi (6) Titoli di stato (6) Toni negri (6) USB (6) Ungheria (6) Viktor Orban (6) assemblea nazionale 2-3 luglio 2016 (6) automazione (6) beni comuni (6) cinema (6) fabrizio Marchi (6) famiglia (6) giovanni Tria (6) governo Gentiloni (6) ideologia (6) incontro internazionale (6) la variante populista (6) liberosambismo (6) migranti (6) no-Ttip (6) nuovo soggetto politico (6) populismo democratico (6) suicidi (6) suicidi economici (6) tecnica (6) terremoto (6) uber (6) utero in affitto (6) Alberto Negri (5) America latina (5) Angelo Panebianco (5) Anguita (5) Antonio Ingroia (5) Assad (5) Carola Rackete (5) Dario Guarascio (5) Decreto Dignità (5) Decreto sicurezza (5) Dimitris Mitropoulos (5) Federalismo (5) Federico Fubini (5) Ferdinando Pastore (5) Finlandia (5) Forza Italia (5) Franco Busalacchi (5) Giuseppe Mazzini (5) HAMAS (5) Hilary Clinton (5) Il popolo de i Forconi (5) Joël Perichaud (5) Kirchner (5) Lucca (5) Luigi De Magistris (5) MOHAMED KONARE (5) Marcello Teti (5) Mario Monforte (5) No Monti Day (5) No debito (5) Npl (5) Nuova Direzione (5) Paolo Becchi (5) Parigi (5) Partito tedesco (5) Pier Paolo Dal Monte (5) Rete dei Comunisti (5) Romano Prodi (5) Rosatellum 2 (5) Sharing Economy (5) Soleimani (5) Stathis Kouvelakis (5) TTIP (TRANSATLANTIC TRADE AND INVESTMENT PARTNERSHIP) (5) Trump (5) Val di Susa (5) Wolfgang Munchau (5) Yemen (5) afghanistan (5) alleanze (5) banche popolari (5) brasile (5) camusso (5) chiesa ortodossa (5) confindustria (5) cuba (5) debitori (5) decreto vaccini (5) di Pietro (5) donna (5) elezioni regionali 2015 (5) elezioni. Lega (5) fratelli musulmani (5) giornalismo (5) governo (5) greta thumberg (5) jihadismo (5) laicismo (5) massimo fini (5) pomigliano (5) procedura d'infrazione (5) proteste agricoltori (5) rifugiati politici (5) salvinismo (5) teologia (5) tremonti (5) wikileaks (5) 16 giugno Roma (4) ALBA (4) Africa (4) Alessandro Somma (4) Alessia Vignali (4) Altiero Spinelli (4) Andrea Ricci (4) Anna Falcone (4) Antonio Amoroso (4) Assange (4) Aurelio Fabiani (4) Autostrade per l'Italia (4) Bergoglio (4) Brigate sovraniste (4) CSNR (4) Candidatura d’Unitat Popular (CUP) (4) Carovana di solidarietà (4) Cesaratto (4) Charlie Hebdo (4) Chiavacci Alessandro (4) Città della Pieve (4) Claudio Martini (4) Comitato per il No nel referendum sulla legge costituzionale Renzi- Boschi (4) Consiglio nazionale ORA! (4) Coordinamento per la Democrazia Costituzionale (4) Corea del Nord (4) Danilo Calvani (4) Danilo Zolo (4) Deutsche Bank (4) Die Linke (4) Diego Melegari (4) Emanuele Severino (4) Ernesto Galli Della Loggia (4) Felice Floris (4) Francesco Giavazzi (4) Frente civico (4) Fronte Sovranista Italiano (4) GIAPPONE (4) Giuliano Pisapia (4) Giulio Regeni (4) Giulio Sapelli (4) Imu (4) Incontro di Roma (4) Italexit (4) JP Morgan (4) Jacques Nikonoff (4) Karl Polany (4) Kke (4) L'Altra Europa con Tsipras (4) Lafontaine (4) Laura Boldrini (4) Leonardo Mazzzei (4) Luciano Canfora (4) Luciano Gallino (4) Luciano Vasapollo (4) Lucio Chiavegato (4) Luigi Ferrajoli (4) Lupo (4) MPL (4) Marcello Minenna (4) Marchionne (4) Martin Heidegger (4) Morgan Stanley (4) Mosul (4) NO TAP (4) Noi sicialiani con Busalacchi (4) ONU (4) Oscar Lafontaine (4) Paolo Gerbaudo (4) Pci (4) Piattaforma di sinistra (4) Piero Bernocchi (4) Prodi (4) ROSSA (4) Rajoy (4) Sefano Rodotà (4) Sergio Starace (4) Simone Pillon (4) Slavoj Žižek (4) Stato d'emergenza (4) TAP (4) Tyssenkrupp (4) VOX (4) Varoufakis (4) Visco (4) Vladimiro Giacché (4) Xarxa Socialisme 21 (4) Xi Jinping (4) agricoltura biologica (4) al-Sisi (4) alceste de ambris (4) anarchici (4) antisemitismo (4) antisionismo (4) arancioni (4) bigenitorialità (4) califfato (4) carceri (4) cipro (4) coalizione sociale (4) crisi bancaria (4) cristianesimo (4) cristianismo (4) curdi (4) demografia (4) diritti di cittadinanza (4) donne (4) elezioni 2017 (4) elezioni comunali 2017 (4) elezioni siciliane 2012 (4) filo rosso (4) gender (4) il fatto quotidiano (4) informatica (4) intelligenza artificiale (4) irisbus (4) irlanda (4) italia (4) ius soli (4) legge del valore (4) legge di stabilità 2017 (4) parti de gauche (4) patrimoniale (4) porcellum (4) precarietà (4) presidente della repubblica (4) primarie (4) protezionismo (4) risparmio (4) salute (4) saviano (4) seminario (4) sinistra transgenica (4) sottoscrizione (4) spending review (4) spesa pubblica (4) statizzazione banche (4) terzo polo (4) transizione al socialismo (4) trattati europei (4) truffa bancaria (4) università (4) wikidemocrazia (4) xylella (4) 19 ottobre (3) Ahmadinejad (3) Alavanos (3) Albert Einstein (3) Alberto Alesina (3) Alfiero Grandi (3) Amodeo (3) Antonella Stirati (3) Aquisgrana (3) Arabia saudita (3) Armando Mattioli (3) Associazione Riconquistare la Sovranità (3) Atene 26-28 giugno (3) Aventino (3) BRIM (3) Barbara Spinelli (3) Benedetto Croce (3) Benetton (3) Bernd Lucke (3) Bin Laden (3) Bloco de Esquerda. (3) Cerveteri Libera (3) Cia (3) Ciudadanos (3) Comitato No Debito (3) Commissione europea (3) Coordinamento Democrazia Costituzionale (3) Coordinamento dei Comitati per il NO-Umbria (3) Coordinamento no E45 autostrada (3) Davide Serra (3) Dieudonné M'bala M'bala (3) Diosdado Toledano (3) EDWARD SNOWDEN (3) Eleonora Forenza (3) Ernest Vardanean (3) Eurasia (3) Fabio Nobile (3) Fabrizio Tringali (3) Fausto Sorini (3) Filippo Abbate (3) Francesco Neri (3) Francesco Salistrari (3) Fratoianni (3) Gianni Ferrara (3) Giorgio Lunghini (3) Giovanni Gentile (3) Giuliana Nerla (3) Giulio Bonali (3) Giuseppe Pelazza (3) Goofynomics (3) Gramsci (3) Guido Grossi (3) HELICOPTER MONEY (3) Hezbollah (3) ISTAT (3) Ilaria Bifarini (3) Iugoslavia (3) Ivan Cavicchi (3) Jens Weidmann (3) Jugoslavia (3) Leonardo SInigaglia (3) Lista Tsipras (3) Luca Ricolfi (3) Magdi Allam (3) Manolo Monero Pérez (3) Marcello Foa (3) Marco Bulletta (3) Marco Mainardi (3) Mario Volpi (3) Marxista dell'Illinois n.2 (3) Massimo De Santi (3) Massimo cacciari (3) Maurizio Fratta (3) Maurizio del Grippo (3) Milton Friedmann (3) Modern Money Theory (3) Moldavia (3) Morya Longo (3) Napoli (3) Nigel Farage (3) No Mes (3) No e-45 autostrada (3) Noi Mediterranei (3) Olanda (3) Palermo (3) Panagiotis Sotiris (3) Paola De Pin (3) Partito Italexit (3) Patrizia Badii (3) Pedro Montes (3) Pkk (3) Poroshenko (3) Rinascita (3) Rodoflo Monacelli (3) Ruggero Arenella (3) Salento (3) Sarkozy (3) Scenari Economici (3) Six Pack (3) Stavros Mavroudeas (3) Ugo Arrigo (3) Ungheria. jobbink (3) Ventotene (3) Viareggio (3) al-Nusra (3) alba dorata (3) austria (3) biotecnocrazia (3) bollettino medico (3) crediti deteriorati (3) debito (3) deflazione (3) deflazione salariale (3) diritto d'asilo politico (3) diritto di cittadinanza (3) divorzio banca d'Italia Tesoro (3) dollaro (3) economia sociale di mercato (3) elezioni 2020 (3) euroasiatismo (3) foibe (3) forza nuova (3) giustizia (3) inceneritori (3) indignati (3) ines armand (3) insegnanti (3) internazionale azione (3) legge di stabilità 2015 (3) legge truffa (3) machiavelli (3) maternità surrogata (3) mattarellum (3) mezzogiorno (3) minijobs. Germania (3) negazionismo (3) noE-45 autostrada (3) occidente (3) oligarchia (3) olocausto (3) partito (3) partito democratico (3) prescrizione (3) psicanalisi (3) quota 100 (3) rai (3) ratzinger (3) riforma del senato (3) robotica (3) sanità. spending review (3) sciopero generale (3) seminario teorico (3) senato (3) sme (3) social media (3) socialdemocrazia (3) sondaggi (3) sovranità e costituzione (3) sovrapproduzione (3) takfir (3) tassisti (3) terza assemblea P101 (3) tv (3) violenza (3) web (3) 11 settembre (2) 12 aprile (2) 25 aprile 2017 (2) 27 ottobre 2012 (2) A/simmetrie (2) ALDE (2) Ada Colau (2) Agenda Monti (2) Alberto Benzoni (2) Alberto Montero (2) Alétheia (2) Amando Siri (2) Amazon (2) Andalusia (2) Angelo Salento (2) Antonello Ciccozzi (2) Antonello Cresti (2) Arditi del Popolo (2) Armando Siri (2) Atlante (2) Baath (2) Bahrain (2) Banca (2) Bandiera rossa in movimento (2) Berretti Rossi (2) Bilderberg (2) Black Lives Matter (2) Blockchain (2) Bolivia (2) Bolkestein (2) Borotba (2) Brushwood (2) CISL (2) Carc (2) Carlo Clericetti (2) Carlo Freccero (2) Carlo Romagnoli (2) Cernobbio (2) Certificati di Credito Fiscale (2) Cesarina Branzi (2) Cgia Mestre (2) Chantal Mouffe (2) Cile (2) Cirimnnà (2) Civati (2) Claudia Castangia (2) Colonialismo (2) Comitato antifascista russo-ucraiono (2) Conte (2) Coordinamento europeo della Sinistra contro l’euro (2) Dani Rodrik (2) De Bortoli (2) Der Spiegel (2) Diem25 (2) Domenico Losurdo (2) Don Giancarlo Formenton (2) Dugin (2) EReNSEP (2) Edoardo Biancalana (2) Ego della Rete (2) Emilia Clementi (2) Emilia-Romagna (2) Emiliano Gioia (2) Enzo Pennetta (2) Eric Toussaint (2) Ettore Livini (2) European Quantitative-easing Intermediated Program (2) Extincion Rebellion (2) F.List (2) Federal reserve (2) Fidel Castro (2) Fidesz (2) Filippo Gallinella (2) Fiumicino (2) Forestale (2) Forum Internazionale antiEU delle forze popolari (2) Forum Popoli Mediterranei (2) Francesco Lamantia (2) Francesco Maria Toscano (2) Francesco Piobbichi (2) Franco Russo (2) Frosinone (2) Fulvio Grimaldi (2) Futuro al lavoro (2) Generale Pappalardo (2) Gentiloni (2) Giacomo Bracci (2) Giacomo Russo Spena (2) Giada Boncompagni (2) Giancarlo Cancelleri (2) Gig Economy (2) Giorgio Gattei (2) Giuliano Amato (2) Giuseppe Palma (2) Goldman Sachs (2) Google (2) Grottaminarda (2) Guido Viale (2) Hartz IV (2) Hegel (2) Hitler (2) Héctor Illueca (2) INPS (2) Incontro di Madrid 19/21 febbraio 2016 (2) Iniciativa za Demokratični Socializem (2) Iniziativa per il socialismo democratico (2) Italia Ribelle (2) Iugend Rettet (2) JULIAN ASSANGE (2) Jacopo Custodi (2) Javier Couso Permuy (2) Juan Carlos Monedero (2) Juncker (2) Junker (2) Kalergy (2) Ken Loach (2) Kostas Lapavitsas (2) Kurdistan (2) La Grassa (2) Lelio Basso (2) Lelio Demichelis (2) Loretta Napoleoni (2) Ltro (2) M-48 (2) Maastricht (2) Mali (2) Manolis Glezos (2) Marco Revelli (2) Marco Rizzo (2) Maria Elena Boschi (2) Maria Rita Lorenzetti (2) Mario Tronti (2) Mark Zuckerberg (2) Marocco (2) Massimo D'Antoni (2) Massimo PIvetti (2) Michele Serra (2) Michele fabiani (2) Microsoft (2) Militant (2) Moscovici (2) Movimento Politico d'Emancipazione Popolare (2) Mussari (2) Mélenchon (2) Nadia Garbellini (2) Netanyahu (2) Nicaragua (2) Omt (2) Oriana Fallaci (2) Ostia (2) Paolo Maddalena (2) Papa (2) Partito comunista (2) Patto di Stabilità e Crescita (2) Paul Krugman (2) Paul Mason (2) PdCI (2) Pdl (2) Piano di eradicazione degli ulivi (2) Piemonte (2) Pippo Civati (2) Portella della Ginesta (2) Preve (2) Quarto Polo (2) Raffaele Alberto Ventura (2) Reddito di inclusione sociale (2) Riccardo Bellofiore (2) Riccardo Ruggeri (2) Riscossa Italia (2) Roberto Ferretti (2) Rosanna Spadini (2) Rosarno (2) Rosatellum (2) Rozzano (2) Ryan air (2) SPD (2) STX (2) Sahra Wagenknecht (2) Salistrari (2) Schumpeter (2) Scilipoti (2) Scozia (2) Seconda Assemblea CLN (2) Sergio Bellavita (2) Sergio Cararo (2) Sergio Cofferati (2) Severgnini (2) Shale gas (2) Simone Di Stefano (2) Slovenia (2) Stato penale (2) Stefano Zecchinelli (2) Steve Bannon (2) Stiglitz (2) Tasi (2) Tasos Koronakis (2) Telecom (2) Terzo Forum (2) Thissen (2) Thomas Piketty (2) Tito Boeri (2) Tiziana Alterio (2) Tiziana Ciprini (2) Tltro (2) Tomaso Montanari (2) Tor Sapienza (2) Torino (2) Transatlantic Trade and Investment Partnership (2) Transnistria (2) Trilateral (2) UIL (2) UKIP (2) Umberto Eco (2) Ursula von der Leyen (2) Valerio Bruschini (2) Von Der Leyen (2) Vox Italia (2) Zagrebelsy (2) Zoe Constantopoulou (2) accordo del 20 febbraio (2) accordo sul nucleare (2) agricoltori indignati (2) al Serraj (2) al-Durri (2) al-qaeda (2) alawismo (2) animalismo (2) antimperialista (2) antispecismo (2) antropologia (2) atac (2) banche venete (2) battaglia d'autunno (2) blocco sociale (2) bontempelli (2) burkini (2) calunnia (2) casa (2) clausole di salvaguardia (2) cobas (2) comitato di Perugia (2) composizione di classe (2) comuni (2) comunicazione (2) debito privato (2) denaro (2) deregulation (2) domenico gallo (2) due euro (2) dughin (2) elezioni comunali 2015 (2) elezioni comunali 2019 (2) embraco (2) enel (2) energia (2) ennahda (2) esercito (2) eugenetica (2) expo (2) export (2) fake news (2) fecondazione eterologa (2) fincantieri (2) fine del lavoro (2) frontiere (2) gaypride (2) genetica (2) gennaro Migliore (2) geoeconomia (2) giacobinismo (2) governicchio (2) indignatos (2) industria italiana (2) intimperialismo (2) isu sanguinis (2) legge (2) legge di stabilità 2018 (2) lgbt (2) libano (2) liberi e uguali (2) libertà di pensiero (2) maidan (2) manifestazione 2 giugno 2018 (2) marina silva (2) mercantislismo (2) nazionalizzare le autostrade (2) no expo (2) non una di meno (2) omosessualità (2) ong (2) paolo vinti (2) pareggio di bilancio (2) parlamento europeo (2) patria (2) patto del Nazareno (2) patto grecia-israele (2) patto politico (2) peronismo (2) petrolio (2) pietro ratto (2) poste (2) poste italiane (2) proporzionale (2) province (2) razionalismo (2) reddito di base (2) ricchezza (2) riduzione parlamentari (2) rifiuti (2) riformismo (2) rivoluzione russa (2) rivoluzione socialista (2) scissione pd (2) serbia (2) shador (2) shoa (2) silicon valley (2) sinistra anticapitalista (2) sinistra critica (2) società (2) stagnazione secolare (2) stop or-me (2) studenti (2) tasso di cambio (2) transgender (2) transumano (2) ulivi (2) unioni civili (2) uniti e diversi (2) uscita da sinistra (2) vincolo di mandato (2) vota NO (2) "cosa rossa" (1) 100 giorni (1) 101 Dalmata. il più grande successo dell'euro (1) 11-12 gennaio 2014 (1) 14 novembre (1) 17 aprile (1) 19 ottobre 2019 (1) 1961 (1) 20-24 agosto 2014 (1) 25 aprile 2014 (1) 25 aprile 2015 (1) 25 aprile 2018 (1) 28 marzo 2014 (1) 31 marzo a Milano (1) 4 novembre (1) 5G (1) 6 gennaioMovimento Popolare di Liberazione (1) 8 settembre (1) 9 febbraio 2019 (1) 9 novembre 2013 (1) A. Barba (1) AL NIMR (1) Abd El Salam Ahmed El Danf (1) Aberto Bellini (1) Accellerazionismo (1) Achille Occhetto (1) Acqua pubblica (1) Adenauer (1) AirCrewCommittee (1) Alain Parguez (1) Alan Greenspan (1) Alan Johnson (1) Alba Libica (1) Albania (1) Albert Jeremiah Beveridge (1) Albert Reiterer (1) Albert Rivera (1) Alberto Perino (1) Alcoa (1) Aldo Barba (1) Aldo Bronzo (1) Aleksey Mozgovoy (1) Alemanno (1) Aleppo (1) Alesina (1) Alessandro Mustillo (1) Alessandro Trinca (1) Alex Zanotelli (1) Alexander Zakharchenko (1) Alterfestival (1) Alternativa per la Germania (1) Alì Manzano (1) Ambrogio Donini (1) Ambrose Evans Pritchard (1) Amedeo Argentiero (1) Amintore Fanfani (1) Amoroso (1) Anders Breivik (1) Andrew Brazhevsky (1) Andrew Spannaus (1) Angela Matteucci (1) Angelo di Carlo (1) Angus Deaton (1) Anis Amri (1) Anna Angelucci (1) Anna Lami (1) Anschluss (1) Anthony Coughlan (1) Antonella Stocchi (1) Antonio De Gennaro (1) Antonio Guarino (1) Antonio Rinaldis (1) Antonis Ragkousis (1) Antonis-Ragkousis (1) Apple (1) Arditi (1) Argo Secondari (1) Argyrios Argiris Panagopoulos (1) Arnaldo Otegi (1) Ars Longa (1) Art 81 (1) Art. 11 (1) Art.50 Trattato Lisbona (1) Articolo1 (1) Artini (1) Artuto Scotto (1) Ascheri (1) Atene (1) Athanasia Pliakogianni (1) Atlantia (1) Attali (1) Augusto Graziani (1) Australia (1) BDI (1) BORIS NEMTSOV (1) BRI (1) Banca d'Italia (1) Banca mondiale (1) Barcelona en comú (1) Bashar al-Assad (1) Basilicata (1) Bastasin (1) Battaglione Azov (1) Bazar (1) Bcc (1) Bekaert (1) Belardelli (1) Belgio (1) Benigni (1) Benoît Hamon (1) Bernard-Henri Levy (1) Bielorussia (1) Bifo (1) Bilancio Ue (1) Bini Snaghi (1) Bisignani (1) Bismarck (1) Black Panthers (1) Blade Runner 2049 (1) Boicotta Eurovision (1) Boikp Borisov (1) Bolsonaro (1) Bossi (1) Branko Milanovic (1) Brennero (1) Bretagna (1) Brigata kalimera (1) Brindisi (1) Britannia (1) Bruderle (1) Bruno Steri (1) Bruno Vespa (1) Bulgaria (1) ByoBlu (1) C.f.. Governo giallo-verde (1) CARTA DI FIRENZE 2019 (1) CCF (1) CNL (1) COMITATO OPERAI E CITTADINI PER L'AST (1) COSMOPOLITICA (1) Calabria (1) Calenda (1) Cambiare si può (1) Cameron (1) Cammino per la libertà (1) Cancellieri (1) Carchedi (1) Caritas (1) Carlo Candi (1) Carlo De Benedetti (1) Carlo Rovelli (1) Carmine Pinto (1) Casal Bruciato (1) Cascina Raticosa (1) Casini (1) Cassazione (1) Cassese Sabino (1) Catarina Martins (1) Cekia (1) Cesare Battisti (1) Checchino Antonini (1) Checco (1) Chiaberge Riccardo (1) Chiara Appendino (1) Chisinau (1) Chișinău (1) Christian Napolitano (1) Christian Rocca (1) Christoph Horstel (1) Circo Massimo (1) Cirinnà (1) Civitavecchia (1) Claudia Zeta (1) Claudio Maartini (1) Claudio Magris (1) Claus Offe (1) Concita De Gregorio (1) Confederazione europea (1) Conferenza d'apertura (1) Consiglio europeo del 26-27 giugno 2014 (1) Coord (1) Coordinamento europeo per l'uscita dall'Unione (1) Corea del Sud (1) Corriere della sera (1) Corte Europea sui diritti dell'uomo (1) Cosenza (1) Crimea (1) Cristina Re (1) Cuperlo (1) DDL (1) Dagospia (1) Daisy Osauke (1) Damiano palano (1) Dan Glazebrook (1) Daniela Conti (1) Daniele Manca (1) Danimarca (1) Dario Fo (1) Davide Bono (1) Davide Gionco (1) Davos (1) De Masi (1) De Vito (1) Debora Billi (1) Debt Redemption Fund (1) Del Rio (1) Denis Mapelli (1) Dichiarazione universale dei diritti umani (1) Dimitris Christoulias (1) Dio (1) Dmitriy Kolesnik (1) Domenico Quirico (1) Domenico Rondoni (1) Dominique Strauss-Khan (1) Don Sturzo (1) Donald Tusk (1) Duda (1) ECO (1) EPAM (1) Eco della rete (1) Eduard Limonov (1) Elctrolux (1) Eleonora Florenza (1) Elinor Ostrom (1) Elliott Gabriel (1) Emanuele Filiberto (1) Emilio Gentile (1) Emma Bonino (1) Emmanuel Mounier (1) Emmeffe (1) Enrica Perucchietti (1) Enrico Angelini Partigiano (1) Enrico Gatto (1) Enrico Rossi (1) Enrico padoan (1) Erasmo vecchio (1) Ernesto Pertini (1) Ernst Bloch (1) Eros Francescangeli (1) Erri De Luca (1) Etiopia (1) Ettore Gotti Tedeschi (1) Eugenio Scalgari (1) Eunoè (1) Eurispes (1) Europa a due velocità (1) Evo Morales (1) FF2 (1) Fabiani (1) Fabio Amato (1) Fabio De Masi (1) Fabio Dragoni (1) Fabio Mini (1) Fabio Petri (1) Fabriano (1) Fabrizio De Paoli (1) Fabrizio Rondolino (1) Falluja (1) Favia (1) Federazione delle Industrie Tedesche (1) Federica Aluzzo (1) Federico Caffè (1) Federico II il Grande (1) Ferrero (1) Fertility Day (1) Filippo Dellepiane (1) Filippo Nogarin (1) Filippo Santarelli (1) Fiorito (1) Florian Philippot (1) Folkebevægelsen mod EU (1) Foodora (1) Foro di Sao Paulo (1) Forum Ambrosetti (1) Forum dei Popoli Mediterranei (1) Forum di Assisi (1) Francesca Donato (1) Francesco Campanella (1) Francesco Cardinali (1) Francesco Garibaldo (1) Francesco Giuntoli (1) Francesco Lenzi (1) Francesco Magris (1) Franco Venturini (1) Frauke Petry (1) Fred Kuwornu (1) Freente Civico (1) Freud (1) Front de gauche (1) Fronte della gioventù comunista (1) Fuad Afane (1) Fukuyama (1) Fuori dall'euro (1) GMJ (1) Gabanelli (1) Gabriele Gesso (1) Gandhi (1) George Friedman (1) George Monbiot (1) Germanicum (1) Gesù (1) Gezi park (1) Giacomo Bellini (1) Giacomo Bellucci (1) Giacomo Vaciago (1) Giacomo Zuccarini (1) Giancarlo Bergamini (1) Gim cassano (1) Giordano Sivini (1) Giovanna Vertova (1) Giovanni De Cristina (1) Giovanni Lo Porto (1) Giovanni Schiavon (1) Giovanni Tomei (1) Giovanni di Cristina (1) Giulia Grillo (1) Giuliana Commisso (1) Giuliano Procacci (1) Giulio Ambrosetti (1) Giulio Girardi (1) Giulio Tarro (1) Giulio Tremonnti (1) Giuseppe Altieri (1) Giuseppe Guarino (1) Giuseppe Travaglini (1) Giuseppe Turani (1) Giuseppe Zupo (1) Glauco Benigni (1) Godley (1) Grasso (1) Graziano Priotto (1) Grecia presidio 9/9/19 (1) Guerra di liberazione algerina (1) Guglielmo Forges Davanzati (1) Guido Lutrario (1) Guido Ortona (1) Günther Anders (1) HSBC (1) Hainer Flassbeck (1) Haitam Manna (1) Haiti (1) Haver Analytics (1) Hawking (1) Heiner Flassbeck (1) Hillary Clinton (1) Hjalmar Schacht (1) Hong Kong (1) Huawei (1) Huffington Post (1) IPHONE (1) IRiS (1) IS (1) Ida Magli (1) Ignazio Marino (1) Il tramonto dell'euro (1) Ilaria Lucaroni (1) Illueca (1) Imposimato (1) Improta (1) Indesit (1) Indipendenza e Costituzione (1) Inge Höger (1) Intellettuale dissidente (1) International Forum of Sovereign Wealth Funds (1) Intesa Sanpaolo (1) Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (1) Italia dei valori (1) J.Habermas (1) JAMES GALBRAITH (1) JOBS ACT(ING) IN ROME (1) Jacques Delors (1) Jacques Rancière (1) James Holmes (1) James K. Galbraith (1) James Petras (1) Jaroslaw Kaczynsk (1) Jason Barker (1) Je so' Pazz' (1) Jean Claude Juncker (1) Jean-Claude Juncker (1) Jean-Claude Lévêque (1) Jean-Claude Michéa (1) Jean-Jacques Rousseau (1) Jean-Paul Fitoussi (1) Jeremy Rifkin (1) Jo Cox (1) Joel Perichaud (1) John Laughland (1) John Locke (1) John Pilger (1) Jorge Alcazar Gonzalez (1) Joseph De Maistre (1) Joseph Shumpeter (1) Josephine Markmann (1) João Ferreira (1) Jugend Rettet (1) Juha Sipila (1) Junge Welt (1) Kalecky (1) Kalergi (1) Kelsen (1) Kemi Seba (1) Kenneth Kang (1) Kiev (1) Kirill Vasilev (1) Kolesnik Dmitriy (1) Kosovo (1) Kostas Kostoupolos (1) Kostas-Kostopoulos (1) Kouachi (1) Koutsianas Pantelis (1) Kruhman (1) Ktragujevac (1) Kyenge (1) L'Aquila (1) La Pira (1) La forte polarizzazione (1) La sinistra e la trappola dell'euro (1) La via maestra (1) La7 (1) Lagarde (1) Lapo Elkann (1) Lars Feld (1) Lasciateci fare (1) Leave (1) Lecce (1) Left (1) Legge 194 (1) Legge Acerbo (1) Legge Severino (1) Leonardo Coen (1) Leopolda (1) Lettera aperta ai movimenti sovranisti (1) Lev Gumilev (1) LexitNetwork (1) Lia De Feo (1) Lidia Riboli (1) Lidia Undiemi (1) Liguria (1) Lillo Massimiliano Musso. Leoluca Orlando (1) Lituana (1) Livorno (1) Logistica. Ikea (1) London Corrispondent Society (1) Lorenzin (1) Lorenzin Beatrice (1) Lorenzo Alfano (1) Lorenzo Del Savio (1) Lorenzo Dorato (1) Lorenzo Fioramonti (1) Lorenzo Fontana (1) Loris Caruso (1) Luca Donadel (1) Luca Pagni (1) Lucarelli (1) Lucia Annunziata (1) Lucia Morselli (1) Luciana Castellina (1) Luciano Violante (1) Lucio Magri (1) Lucio garofalo (1) Luigi De Giacomo (1) Luigi Nanni (1) Luigi Preiti (1) Luigi Zingales (1) Luka Mesec (1) López Obrador (1) M. Pivetti (1) M48 (1) M5 (1) MH 17 flight paths (1) MNLA (1) MOSE (1) Macchiavelli (1) Macedonia (1) Maida (1) Manuel Monereo (1) Manuel Montejo (1) Manuela Cadelli (1) Manuela Carmena (1) Marcello Barison (1) Marcello De Cecco (1) Marcello Veneziani (1) Marcia Perugia-Assisi (1) Marco Bersani (1) Marco Carrai (1) Marco Cattaneo (1) Marco Di Steafno (1) Marco Ferrando (1) Marco Fortis (1) Marco Giannini (1) Marco Palombi (1) Marco Pannella (1) Marco Parma (1) Marco Rovelli (1) Marco Santopadre (1) Marcuse (1) Margarita Olivera (1) Maria Grazia Da Costa (1) Marina Calculli (1) Marina Minicuci (1) Mario Esposito (1) Mark Rutte (1) Maroni (1) Marta Fana (1) Martin Lutero (1) Martin Wolf (1) Marxista dell'Illinois n.1 (1) Massimiliano Panarari (1) Massimo Costa (1) Massimo Gramellini (1) Massimo Recalcati (1) Massimo Villone (1) Matt O'Brien (1) Mattei (1) Matteo Mameli (1) Matteo Pucciarelli (1) Mauricio Macri (1) Maurizio Alfieri (1) Maurizio Blondet (1) Maurizio Franzini (1) Maurizio Leonardi (1) Maurizio Lupi (1) Maurizio Molinari (1) Maurizio Ricci (1) Maurizio Sgroi (1) Maurizio Vezzosi (1) Maurizio Zenezini (1) Maurizio zaffarano (1) Mauro Alboresi (1) Mauro Bocci (1) Mauro Maltagliati (1) Mauro Scradovelli (1) Mauro Volpi (1) Maximilian Forte (1) Mdp (1) Me.Fo. (1) Melanchon (1) Meloni (1) Mentana (1) Meridionalisti Italiani (1) Merk (1) Merloni (1) Messico (1) Metallurgiche Forschungsgesellschaft (1) Micah Xavier Johnson (1) Michael Jacobs (1) Michael Ledeen (1) Michael Moore (1) Michelangelo Vasta (1) Michele Ainis (1) Michele Ruggero (1) Mihaly Kholtay (1) Milano (1) Milosevic (1) Milton Friedman (1) Mimmo Lucano (1) Mincuo (1) Ministero economia e finanza (1) Mladic (1) Mohamed bin Salman (1) Mohammad Javad Zarif (1) Monica Maggioni (1) Monicelli (1) Mont Pélerin Society (1) Montegiorgio in Movimento (1) Moshe Ya’alon (1) Moves (1) Movimento 77 (1) Movimento R(e)evoluzione (1) Movimento democratici e progressisti (1) Movimento di Liberazione Popolare (1) Movimiento 15-M (1) Mulatu Teshome Wirtu (1) Musk (1) NIgeria (1) Nadia Valavani (1) Naji Al-Alì (1) Nancy Fraser (1) Natale (1) Neda (1) Nepal (1) Nethanyahu (1) New York Times (1) Nicky Hager (1) Nicola Ferrigni (1) Nicolas Dupont-Aignan (1) Nicoletta Dosio (1) Nicolò Bellanca (1) Nimr Baqr al-Nimr (1) No Fertility Day (1) Noam Chomsky (1) Noelle Neumann (1) Noi sicialiano con Busalacchi (1) Norbert Hofer (1) Norberto Bobbio (1) Nord Africa (1) Norma Rangeri (1) Nsa (1) OCSE (1) OLTRE L'EURO L'ALTERNATIVA C'È (1) OPEC (1) OXI (1) Olimpiadi (1) Olmo Dalcò (1) Omnium (1) Onda d'Urto (1) Open Society Foundations (1) Orietta Lunghi (1) P 101 (1) P-Carc (1) P01 (1) PCE (1) PCdI (1) PIANESI MARIO (1) POSSIBILE (1) PRISM (1) PSUV (1) Pablo Stefanoni (1) Padre Pio (1) Paesi baschi (1) Pakistan (1) Palladium (1) Panagoitis Sotiris (1) Panos "Panagiotis" Kammenos (1) Paola Muraro (1) Paolo Ciofi (1) Paolo Di Martino (1) Paolo Giussani (1) Paolo Maria Filipazzi (1) Paolo dall'Oglio (1) Paremvasi (1) Partito Comunista Italiano (1) Partito Comunista d'Italia (1) Partito del Lavoro (1) Partito radicale (1) Pasolini (1) Pasquale Voza (1) Passos Coelho (1) Patto di stabilità (1) Paul "Elliot" Singer (1) Paul De Grauwe (1) Paul Steinhardt (1) Per una sinistra rivoluzionaria (1) Perù (1) Pettirossi (1) Piano nazionale per la fertilità (1) Piepoli (1) Pier Francesco Zarcone (1) Pier Paolo Pasolini (1) Pierfranco Pellizzetti (1) Piero Calamandrei (1) Piero Gobetti (1) Piero Ricca (1) Piero fassina (1) Piero valerio (1) Pierre Laurent (1) Pietro Attinasi (1) Pietro Ingrao (1) Pietro Nenni (1) Pil (1) Pil argentino (1) Pinna (1) Pino Corrias (1) Pino Prestigiacomo (1) Piotr Zygulski (1) Pisa (1) Pizzarotti (1) Pomezia (1) Porto Recanati (1) Postcapitalism (1) Presidenza della Repubblica (1) Profumo (1) Puglia (1) Quadrio Curzio Alberto (1) Quisling (1) RENAUD LAMBERT (1) RISCOSSA ITALIANA (1) ROSS@ Parma (1) Rachid Ghannoūshī (1) Radek (1) Raffaele Ascheri (1) Raffaele Marra (1) Raffaella Paita (1) Ramadi (1) Ramarrik de Milford (1) Ramon Franquesa (1) Rapporto Werner (1) Ras Longa (1) Razem (1) Realfonzo (1) Remain (1) Renato Brunetta (1) René Girard (1) Report (1) Repubblica di Lugànsk (1) Rete Sostenibilità e Salute (1) Riccardo Terzi (1) Riccardo Tomassetti (1) Rino Formica (1) Risorgimento Meridionale (1) Rita Di Leo (1) Rizzo (1) Robert Mundell (1) Roberta Lombardi (1) Roberto D'Agostino (1) Roberto D'Alimonte (1) Roberto D'Orsi (1) Roberto Fico (1) Roberto Grienti (1) Roberto Marchesi (1) Roberto Martino (1) Roberto Massari (1) Roberto Musacchio (1) Roberto Palmerini (1) Roberto Santilli (1) Rocco Casalino (1) Rohani (1) Roma 13 ottobre 2018 (1) Roma 21 novembre 2015 (1) Romney (1) Rosario Crocetta (1) Rossano Rubicondi (1) Rovereto (1) SENZA EURO(PA) (1) SI COBAS (1) SInistra popolare (1) SYLVAIN LEDER (1) Sacko Soumayla (1) Said Gafurov (1) Sakorafa (1) Salmond (1) Salonicco (1) Salvatore Biasco (1) Salvatore D'Albergo (1) Samaras (1) Samir Amin (1) Sandro Targetti (1) Santori (1) Schengen (1) Schlageter (1) Scottish National Party (1) Scuola austriaca (1) Scuola di Friburgo (1) Sebastiano Isaia (1) Serge Latouche (1) Sergeï Kirichuk (1) Sergio Bologna (1) Sergio Romano (1) Shaimaa (1) Shaimaa el-Sabbagh (1) Shakira (1) SiAMO (1) Sig­mar Gabriel (1) Silvana Sciarra (1) Slai Cobas (1) Slavoj Zizek (1) Solone (1) Sorrentino (1) Spoleto (1) Sraffa (1) Standard & Poor's (1) Stanis Ruinas (1) Stefania Giannini (1) Stefano Alì (1) Stefano Azzarà (1) Stefano Bartolini (1) Stefano Feltri (1) Stefano Lucarelli (1) Stefano Musacchio (1) Stefano Petrucciani (1) Stefano Zai (1) Steven Forti (1) Storace (1) Stratfor (1) Strikemeeting (1) Sudafrica (1) Susana Díaz (1) Svitlana Grugorciùk (1) Svizzera (1) TISA (TRADE IN SERVICES AGREEMENT) (1) TPcCSA (1) Tarek Aziz (1) Tariq Alì (1) Tempa Rossa (1) Tfr (1) Thatcher (1) Theodoros Koudounas (1) Theresa Mai (1) Thomas Szmrzly (1) Thomas Zmrzly (1) Tiziana Aterio (1) Tiziana Drago (1) Togliatti (1) Tommaso Nencioni (1) Tommaso Rodano (1) Tonia Guerra (1) Tony Manigrasso (1) Topos Rosso (1) Toscana (1) Tribunale dell'Aia (1) Trichet (1) Tripoli (1) Tuareg (1) Two Pack (1) UGL (1) UPR (1) Udc (1) Ugo Mattei (1) Ulrich Grillo (1) Unicredit (1) Unio (1) United Kingdom Indipendent Party (1) Utoya (1) VLADIMIR LAKEEV (1) Vagelis Karmiros (1) Valerio Colombo (1) Vallonia (1) Vasilij Volga (1) Veltroni (1) Venezia (1) Veronica Duranti (1) Versilia (1) Vertice di Milano (1) Viale (1) Viktor Shapinov (1) Vilad Filat (1) Vincent Brousseau (1) Vincenzo Sparagna (1) Viscione (1) Vito Lops (1) Vito Storniello (1) Vittorio Bertola (1) Vittorio Carlini (1) Vittorio da Rold (1) Von Mises (1) Vox Populi (1) W. Streeck (1) WHIRLPOOL (1) Walter Eucken (1) Walter Tocci (1) Warren Mosler (1) Washington Consensus (1) Wen Jiabao (1) Westfalia (1) Wilders (1) Wolfgang Streeck (1) Wolkswagen (1) Wozniak (1) YPG (1) Ytzhac Yoram (1) Zagrebelsky (1) Zaia (1) Zalone (1) Zbigniew Brzezinski (1) Zecchinelli (1) Zedda Massimo (1) Zizek (1) Znet (1) Zolo (1) Zygmunt Bauman (1) aborto (1) accise (1) adozioni (1) aggressione (1) agorà (1) al-Fatah (1) al-Ghwell (1) alba mediterranea (1) alberto garzon (1) alluvione (1) alt (1) alta velocità (1) amanda hunter (1) amnistia (1) amore (1) andrea zunino (1) antropocene (1) apocalisse (1) appoggio tattico (1) arcelor Mittal (1) aree valutarie ottimali (1) armi (1) arresti (1) asia argento (1) askatasuna (1) assemblea di Roma del 4 luglio 2015 (1) assemblea nazionale del 22 e 23 ottobre (1) ateismo (1) autogestione (1) autostrade (1) ballarò (1) battisti (1) benessere (1) big five (1) bilancia dei pagamenti (1) bioetica (1) biologia (1) black block (1) blocco costituzionale (1) blocco nero (1) bloomberg (1) bomba atomica (1) bonapartismo (1) brigantaggio (1) bufale (1) bullismo (1) calcio (1) califfaato (1) campagna di finanziamento (1) capitolazione (1) carlo Bonini (1) carlo Sibilia (1) carta dei principi (1) cassa depositi e prestiti (1) catastrofe italiana (1) catene di valore (1) cdp (1) censis (1) censura (1) chokri belaid (1) comitato (1) comitato per la salvaguardia dei numeri reali (1) commemorazione (1) confini (1) conflitto di interezzi (1) confucio (1) consiglio superiore della magistratura (1) contestazione (1) controcorrente (1) convegno di Copenaghen (1) coronavirus (1) coronovirus (1) cretinate. (1) curzio maltese (1) cybercombattenti (1) cyborg (1) dabiq (1) dall'euro (1) dalla NATO e dal neoliberismo (1) david harvey (1) decalogo (1) decescita (1) decrescita felice (1) decretone (1) democratellum (1) democratiche e di sinistra (1) democrazia economica (1) deportazione economica (1) depressione (1) di Monica Di Sisto (1) dichiarazione di Roma (1) dimissioni (1) dimitris kazakis (1) diritti dei lavoratori (1) dissesto idrogeologico (1) dracma (1) ebraismo (1) economie di scala (1) economist (1) ecosocialismo (1) egolatria (1) elezioni comunali 2018 (1) elezioni regionali 2019 (1) enav (1) enrico Corradini (1) erasmus (1) esercito industriale di riserva (1) espulsione (1) estremismo (1) eurasismo (1) euroi (1) evasione fiscale (1) fabbriche (1) fallimenti (1) fascistizzazione della Lega (1) felicità (1) femen (1) femminicidio (1) fiducia (1) finan (1) finaza (1) flessibilità (1) flussi elettorali 2016 (1) fondi avvoltoio (1) fondi immobiliari (1) fondi sovrani (1) forme (1) freelancing (1) fuga dei capitali (1) fusione dei comuni (1) genere (1) giusnaturalismo (1) global compact (1) gold standard (1) governabilità (1) governo neutrale (1) grande coalizione (1) gravidanza (1) grazia (1) guerra di civiltà (1) guerra valutaria (1) hansel e gretel (1) hedge funds (1) i più ricchi del mondo (1) il cappello pensatore (1) illiberale (1) ilsimplicissimus (1) import (1) import-export (1) incendi (1) independent contractor (1) india (1) indignados (1) indipendeza e costituzione (1) individualismo (1) indulto (1) intena (1) intervista (1) ius sanguinis (1) ivana fabris (1) joker (1) kafir (1) l (1) la grande bellezza (1) legalità (1) legge Madia (1) legge anticorruzione (1) legge antisciopero (1) legge di stabilità 2016 (1) leva (1) leva obbligatoria (1) lex monetae (1) libaralismo (1) libe (1) liberalizzazioni (1) liberazionne (1) liberiamo (1) libra (1) linguaggio (1) link tax (1) liste civiche. (1) loi El Khomri (1) lotga di classe (1) luddismmo (1) lula (1) madre surrogata (1) mafiodotto (1) maghreb (1) malaysian AIRLINES (1) mandato imperativo (1) manifesto del Movimento Popolare di Liberazione (1) manlio dinucci (1) manovra (1) marchesi Antinori (1) marcia globale per Gerusalemme (1) massacri imperialisti (1) massimo bray (1) massoneria (1) materialismo storico (1) matrimoni omosessuali (1) matteo bortolon (1) matteo brandi (1) megalamania (1) memoria (1) mercantilismo (1) mercato (1) mercato del lavoro (1) militarismo (1) modello spagnolo (1) modello tedesco (1) modernità (1) molestie (1) momento polany (1) monetarismo (1) moody's (1) nascite (1) nazion (1) nazional-liberismo (1) neokeynesismo (1) no allo spezzatino (1) no vax (1) nobel (1) nomine ue (1) norvegia (1) numero chiuso (1) obiezione di coscienza (1) occupy wall street (1) oligarchia eurista (1) openpolis (1) operaismo (1) ore lavorate (1) osvaldo napoli (1) pacifismo (1) palmira (1) partite iva (1) partiti (1) partito americano (1) partito brexit (1) partito umanista (1) pecchioli luigi (1) personalismo (1) petiziion (1) piaciometro (1) piano Silletti (1) piano nazionale di prevenzione (1) piero visani (1) piigs (1) politicamente corretto (1) politiche austeritarie (1) polizia (1) ponte Morandi (1) popolo (1) post-elezioni (1) post-operaismo (1) postumano (1) profughi (1) programma UIKP (1) progresso (1) qualunquismo (1) questione meridionale (1) quinta internazionale (1) rampini (1) rappresentanza (1) recensioni (1) regione umbria (1) rete 28 Aprile (1) ride sharing (1) rider (1) risparmio tradito (1) risve (1) riunioni regionali (1) rivoluzione (1) robot killer (1) rosabrunismo (1) rublo (1) salafismo (1) salir del euro (1) sandro veronesi (1) sanzioni (1) scie chimiche (1) sciopero della fame (1) seisàchtheia (1) sequestro minori (1) sfruttamento (1) sicurezza (1) siderurgia (1) sindalismo di base (1) sinismo (1) smartphone (1) social forum (1) sondaggio demos (1) specismo (1) spionaggio (1) squatter (1) stadio (1) startup (1) statuto (1) sterlina (1) strategia militare (1) stress test (1) sud (1) suez (1) supe-bolla (1) supply-side economics (1) svimez (1) taglio parlamentari (1) takfirismo (1) tango bond (1) tassiti (1) tempesta perfetta (1) terza fase (1) terzigno (1) terzo stato (1) tesaurizzazione (1) torre maura (1) tortura (1) transumanismo (1) trappola della liquidità (1) trasformismo (1) trasumanesimo (1) trenitalia (1) triptrorelina (1) trivelle (1) troll (1) uassiMario Monti (1) uberizzazione (1) ultimatum (1) vademecum (1) vadim bottoni (1) valute (1) vattimo (1) vertice di Roma (1) volkswagen (1) voucher (1) wahabismo (1) wahhabismo (1) xenobot (1) yuan (1) zanotelli (1) zapaterismo (1)