[ 24 marzo 2019 ]
Il Presidente cinese ha dunque lasciato l'Italia dopo aver stipulato col governo Conte ben 29 intese, istituzionali e commerciali. Confermo il giudizio positivo che ho dato l'altro giorno: MEGLIO LA CINA CHE GLI U.S.A.
Un successo indiscutibile, che lascia l'amaro in bocca non solo a Trump ma anche ai principali concorrenti europei dell'Italia, anzitutto all'asse carolingio franco-tedesco, quindi alla Commissione degli eurocrati. La ragione è presto detta: lorsignori non sopportano che Il governo Conte sia andato dritto al punto senza chiedere loro il permesso — come sempre han fatto negli ultimi trent'anni governi più che servili.
Quel che stupisce certi miei amici legofili è l'atto plateale di disaccordo ostentato da Matteo Salvini, il quale, in uno dei suoi eccessi di protagonismo (al netto dello sgambetto a Conte e Di Maio), nel disperato tentativo di giustificare la sua presa di distanza dall'intesa italo-cinese, ha affermato "A Pechino non c'è il libero mercato" (sic!).
Una cialtronata che nessuno ha evidentemente preso sul serio. Questi miei amici non dovrebbero stupirsi, né che Salvini sia un liberista, né tantomeno che in politica estera sia una schiappa di sovranista, visto che la contestazione all'intesa con la Cina viene dopo posizioni una più oscena dell'altra — la scandalosa posizione sul Venezuela, il suo servile inchino verso Israele, lo sfrontato sostegno alla politica estera di Trump. Per non parlare del suo appoggio alla frazione nordista in difesa del secessionismo per tappe, o "regionalismo differenziato".
Il problema infatti, non è che Salvini non capisce. E che Salvini ha una sua visione ed ha scelto di diventare un vessillifero della visione trumpiana: atlantismo integrale e, dentro questa cornice, nessuno smantellamento della Ue, che va bene come mercato unico a patto che non si metta di traverso agli U.S.A..
Salvini avrà certamente saputo che con l'allargamento del canale di Suez i collegamenti Cina-Europa non dovranno più circumnavigare l'Africa, di qui la nuova centralità geo-economica e geo-politica del Mediterraneo, per conseguenza dell'Italia. Le intese sottoscritte con Pechino, nessuno può avere alcun dubbio in proposito, sono, e come, nell'interesse nazionale. Salvini, quindi Trump e carolingi a cui fa da sponda, se ne facciano una ragione.
Quest'ultimo autogol salviniano avrà conseguenze sulla sua ascesa? Lo vedremo presto. Forse aveva ragione il Mazzei a definirla assai resistibile, malgrado i media gli facciano tanta pubblicità e la ex-sinistra, col suo cosmpolitismo anti-nazionale, gli tira la volata.
Il Presidente cinese ha dunque lasciato l'Italia dopo aver stipulato col governo Conte ben 29 intese, istituzionali e commerciali. Confermo il giudizio positivo che ho dato l'altro giorno: MEGLIO LA CINA CHE GLI U.S.A.
Un successo indiscutibile, che lascia l'amaro in bocca non solo a Trump ma anche ai principali concorrenti europei dell'Italia, anzitutto all'asse carolingio franco-tedesco, quindi alla Commissione degli eurocrati. La ragione è presto detta: lorsignori non sopportano che Il governo Conte sia andato dritto al punto senza chiedere loro il permesso — come sempre han fatto negli ultimi trent'anni governi più che servili.
Quel che stupisce certi miei amici legofili è l'atto plateale di disaccordo ostentato da Matteo Salvini, il quale, in uno dei suoi eccessi di protagonismo (al netto dello sgambetto a Conte e Di Maio), nel disperato tentativo di giustificare la sua presa di distanza dall'intesa italo-cinese, ha affermato "A Pechino non c'è il libero mercato" (sic!).
Dov'è finito l'interesse nazionale?
Una cialtronata che nessuno ha evidentemente preso sul serio. Questi miei amici non dovrebbero stupirsi, né che Salvini sia un liberista, né tantomeno che in politica estera sia una schiappa di sovranista, visto che la contestazione all'intesa con la Cina viene dopo posizioni una più oscena dell'altra — la scandalosa posizione sul Venezuela, il suo servile inchino verso Israele, lo sfrontato sostegno alla politica estera di Trump. Per non parlare del suo appoggio alla frazione nordista in difesa del secessionismo per tappe, o "regionalismo differenziato".
Il problema infatti, non è che Salvini non capisce. E che Salvini ha una sua visione ed ha scelto di diventare un vessillifero della visione trumpiana: atlantismo integrale e, dentro questa cornice, nessuno smantellamento della Ue, che va bene come mercato unico a patto che non si metta di traverso agli U.S.A..
Salvini avrà certamente saputo che con l'allargamento del canale di Suez i collegamenti Cina-Europa non dovranno più circumnavigare l'Africa, di qui la nuova centralità geo-economica e geo-politica del Mediterraneo, per conseguenza dell'Italia. Le intese sottoscritte con Pechino, nessuno può avere alcun dubbio in proposito, sono, e come, nell'interesse nazionale. Salvini, quindi Trump e carolingi a cui fa da sponda, se ne facciano una ragione.
Quest'ultimo autogol salviniano avrà conseguenze sulla sua ascesa? Lo vedremo presto. Forse aveva ragione il Mazzei a definirla assai resistibile, malgrado i media gli facciano tanta pubblicità e la ex-sinistra, col suo cosmpolitismo anti-nazionale, gli tira la volata.
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9 commenti:
Salvini ha costruito il suo consenso su ' basta all'immigrazione selvaggia e sulla legittima difesa sempre . Con queste due cose semplici ma decisive ha toccato corde sensibilissime nel popolo italiano che la sinistra nel suo insieme e' incapace forse anche volutamente di capire. E' chiaro che per gli italiani tutto il resto passa in second'ordine , alla luce del fatto che il blocco degli sbarchi sembrava una cosa quasi impossibile da conseguire ; visto l'andazzo che aveva preso.
Ecco perche' per lui il consenso aumenta e per i 5 stelle cala , perche' temono che un cedimento anche minimo specie sui migranti possa far ripartire la situazione precedente , e il 5 stelle sulla questione a volte sembra ambivalente, anche perche' onestamente bisogna ammettere che in molte citta' compresa quella dove vivo ,la situazione di caos migranti sta pian piano migliorando . Invece la sinistra si ostina a parlare di accoglienza non volendo capire che una accoglienza caotica e disordinata non e' giustamente accettata dalla gente . Per il resto sappiamo bene che la lega non e' molto vicina ai diritti dei piu' deboli , ma ripeto, fino a quando la sinistra non capisce che la questione migranti e la legittima difesa e' prevalente rispetto al resto , Salvini possiamo dargli torto finche' vogliamo , potra' dormire sonni tranquilli .
D'accordo in generale con quanto scritto dall'anonimo sopra.
Tuttavia l'ascesa di salvini è dovuta anche ad altri fattori, tra cui il suo ostentato sovranismo para-nazionalista, reso ancor più credibile dall'appoggio ricevuto da gente come Borghi e Bagnai.
Anche per essere venuto meno al sovranismo dichiarato, per essere approdato all'altreuropeismo di destra, ritengo che una parte dei voti che ebbe non li riavrà più.
Piemme
Salvini altroeuropeista? Durante l'alterco con Casarini portava orgogliosamente in televisione una maglietta con su scritto "fuori dall'euro". Riuscite a immaginare Di Maio fare lo stesso? Se Salvini è altroeuropeista i 5 stelle cosa sono?
Lo schema di Salvini è quello classico della destra senza se e senza ma: compensare l'insicurezza economica con la sicurezza dell'ordine pubblico.francesco
@redazione: il fatto è che è difficile capire quali sono le priorità di chi va a votare. Magari gli antieuropeisti che sono andati a votare, vedendo i risultati, non ci andranno la prosisma ovlta e rimarranno alle urne quelli che votano Lega perchè destra securitaria.
L'ostentato sovranismo di Salvini avrà pur fruttato alla Lega qualche decimo di percentuale in più, ma soprattutto ha seppellito il sovranismo costituzionale, per intenderci la linea di quelli che qualcuno oggi chiama "sovranisti storici", cioè noi. Questo è il vero regalo che gli strattteghi Borghi, Bagnai,Turacciolo e truppe di complemento (do you remember "attuare la Costituzione"?) hanno fatto alla massoneria. Anche grazie alla cecità di chi, dopo anni di lucide analisi, ha avuto un cedimento psicologico illudendosi che il voto del 4 marzo avesse dato una mezza spallatina allo stato delle cose. Non è così, dunque rinsavite.
Sì, lo so, voi guardate con più fiducia al m5s. Ekkevedevodì?
Certamente Salvini prende consensi soprattutto sul discorso migranti che la sinistra sinistrata non è assolutamente in grado di affrontare coniugando principi e pragmatismo con il risultato di essersi resa invisa a gran parte delle classi popolari. Quanto al suo supposto indipendentismo spero che i suoi sostenitori meno retrogradi si rendano conto che si tratta di una patacca e che gente come Borghi e Bagnai sono semplicemente delle foglie di fico.
Salvini è essenzialmente un reazionario, un anticomunista viscerale e, in tempi di globalizzazione come questi, conseguentemente un liberista. Normale quindi che sia schierato con gli Usa che sono sempre stati i capintesta ed i garanti (anche e soprattutto a suon di bombe e destabilizzazioni) di questa ideologia nel mondo. Normali quindi i suoi giudizi sulla Cina, Bolsonaro, Maduro, Hezbollah, Israele, sugli anni di piombo e su ogni altro argomento dovesse presentarsi in futuro. Un fascistoide si raccorda sempre con i suoi pari, questo e fuor di dubbio.
Sarebbe interessante piuttosto avere gli elementi per capire per quale motivo egli abbia preferito fare il governo con i cinquestelle anzichè con il resto della destra, dato che con un po' di "shopping" parlamentare, dote nella quale egli eccelle, Berlusconi quasi certamente sarebbe riuscito a rabberciare una qualche maggioranza.
Ad ogni modo egli rappresenta agli occhi del padrone il garante per questa maggioranza atipica, la quale però sta dando ultimamente, relativamente alla sua componente gialla, qualche preoccupante e pericoloso segno di autonomia. Mi riferisco al non riconoscimento della marionetta Guaidò, alle resistenze riguardo l'opera di interesse militare-NATO Tav e soprattutto ora a questa intesa sulla via della seta certamente non in linea con i desiderata di Washington.
Voglio far notare come il Belpaese, che negli ultimi anni ha brillato più di tutti in Europa per il suo zerbinaggio assoluto nei confronti del padrone d'oltreoceano sia anche stato l'unico a venire risparmiato dagli attentati. Ed oggi che invece si manifesta qualche seria incrinatura con esso ecco che il balordo pazzoide salta improvvisamente fuori da noi, minacciando tra l'altro una strage orrenda. Se non è un avvertimento in perfetto stile mafioso questo ...
mah ! il sovranismo tou court in Europa non esiste , neanche Orban e Le Pen e i loro stessi popoli non credo che lo vogliano . E in Italia compreso i 5 stelle il sovranismo totale e' altrettanto velleitario .
Quindi la competizione sostanziale e' tutta interna tra 5 stelle e lega ed e' chiaro che la lega sta vincendo anche perche' il circuito mediatico e' tutto sbilanciato dalla sua parte , e perche' al sistema di potere consolidato da' piu' garanzie , e la denigrazione verso i 5 stelle e' ormai cosi' evidente che solo ignoranti o in malafede non possono non constatare .
Se guardiamo tra i due chi cerca di stracciare il contratto di gov. questi e' la lega che ha cercato e cerca di imporre il tav , a differenza dei 5 stelle che sui migranti e sulla legittima difesa e' stata coerente e rispettosa, nonostante i mal di pancia di varie controfigure che alklignano nel movimento .
"o che la sinistra nel suo insieme e' incapace forse anche volutamente di capire. E' chiaro che per gli italiani tutto il resto passa in second'ordine "
I BASTARDI che considerano primario cacciare gli immigrati e mettere la propria roba prima della vita umana si meritano solo che "tutto il resto" gli porti via i figli e tutto quanto hanno di caro.
https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2019-04-02/scuole-insicure-oltre-250-crolli-ultimi-6-anni-2001-sono-39-vittime-104319.shtml
CHi è incapace di intendere e volere, non può sopravvivere, Darwin non fa sconti a nessuno.
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