[ 28 ottobre 2018 ]
Venerdì scorso, a Foligno, promossa da Nemetria [nella foto], si è svolta una conferenza sul tema "Etica ed economia". Presenti tra gli altri il ministro Paolo Savona — l'unico che si sia effettivamente attenuto al tema —, quindi il presidente della Confindustria Vincenzo Boccia ed infine il Presidente del parlamento europeo Antonio Tajani, che invece han fatto il tiro al bersaglio contro il governo, la sua Legge di bilancio e la sua "inammissibile sfida all'Unione europea".
Quii sotto il testo diffuso dalla sezione locale di Programma 101 e consegnato personalmente al Ministro.
Venerdì scorso, a Foligno, promossa da Nemetria [nella foto], si è svolta una conferenza sul tema "Etica ed economia". Presenti tra gli altri il ministro Paolo Savona — l'unico che si sia effettivamente attenuto al tema —, quindi il presidente della Confindustria Vincenzo Boccia ed infine il Presidente del parlamento europeo Antonio Tajani, che invece han fatto il tiro al bersaglio contro il governo, la sua Legge di bilancio e la sua "inammissibile sfida all'Unione europea".
Quii sotto il testo diffuso dalla sezione locale di Programma 101 e consegnato personalmente al Ministro.
* * *
Stimato Ministro Paolo Savona
malgrado ci divida da Lei la visione del mondo — ella è un
liberaldemocratico che considera il capitalismo la migliore società possibile,
noi per niente — le confessiamo la nostra stima. Di contro al veto di
Mattarella sarebbe stato bene che diventasse Ministro dell’economia. Quel veto
anticipava il “furore” (parole sue) di un’élite che, forte del sostegno
dell’oligarchia eurocratica, cerca disperatamente di rovesciare il governo di
cui fa parte.
Noi non pensiamo che la Legge di bilancio che Lei ha
contribuito a scrivere sia la svolta radicale di cui il Paese ha bisogno per
uscire dal marasma, ma essa rappresenta un’inversione di marcia rispetto alle
crudeli politiche austeritarie venute avanti dal governo Monti in poi, con i
guasti macroeconomici e le profonde ferite sociali che sappiamo. Per questo
Bruxelles la respinge, minacciando addirittura, fatto senza precedenti, di
sanzionare l’Italia ribelle. Si tratta di una pistola puntata sul governo,
nella speranza che Roma si pieghi come fece Atene.
Lei, in accordo coi suoi colleghi di governo, ha ribadito
che di fare marcia indietro non se ne parla nemmeno. Ben detto! Qui non è solo
in gioco uno sforamento del deficit per dare ossigeno all’economia; qui è in
gioco la sovranità nazionale e popolare, quindi la stessa democrazia. Ogni
cedimento sarebbe una vittoria per le potenti forze del “vincolo esterno” che
vogliono trasformarci in un Paese vassallo e dipendente.
Resistere dunque, anche a costo che si debba fare duri
sacrifici. Sarebbero a buon fine, diversamente da quelli che facciamo da tempo
per tenere in piedi quest’Unione matrigna con la sua moneta sciagurata. E se i
poteri forti scateneranno l’inferno, e/o se ci piombasse addosso quello che Lei
ha chiamato “cigno nero”, non bisogna esitare ad attivare il “piano B”
dell’uscita.
Che sappiamo Lei ha ben chiaro in testa. Ci auguriamo che lo
abbiano chiaro i due ragazzi dalla cui determinazione dipende il destino non
solo del governo, ma del Paese. Il 3 ottobre di tre anni fa Lei affermò che “un
Paese serio dispone di piani d’emergenza per ogni eventualità, anche quella
della fine dell’euro”. Parole sacrosante che suscitano scandalo solo tra gli
stolti o tra gli accoliti del “partito dello spread”.
Lei fa spesso appello alla “razionalità”, confidando che a
Bruxelles, Berlino e Parigi, capiranno che sia inevitabile smantellare la
moneta unica, riscrivere le regole dell’Unione e quelle che segue la Bce. E’
un’illusione. Il fatto è che qui sono in giogo interessi enormi, ad esempio
quelli dell’industria tedesca o delle banche francesi, che verrebbero
pregiudicati ove le regole su cui poggia l’Unione fossero cancellate. C’è
quindi, eccome, una ratio nella loro
protervia.
Ci auguriamo che contrariamente a quanto si augurano i suoi
avversari, il “cigno nero” non piombi addosso all’Italia. Ma se accadrà, che il
governo non esiti un solo istante a passare al “piano B”, adottando le misure d’emergenza che
saranno necessarie. Come dice una massima francese: à la guerre comme à la guerre!
MPL-P101
sezione di Foligno
26 ottobre 2018
7 commenti:
Mattarella non firmerebbe, la Presidente del Senato nemmeno, idem Fico....nessuno firmerebbe il decreto di una nuova BC....dobbiamo far dimettere Mattarella
Sul tap sto aspettando il comunicato di sollevazione che invita ad ingoiare anche questo rospo, perché la battaglia principale ecc ecc
Non do per scontato che un liberaldemocratico come Savona (& Suoi_derivati) tra gli ordoliberisti globali e i comunisti italiani sceglierebbe i secondi;
Più probabile che eventualmente aspetti che ci siano tutte le condizioni per una uscita da dx, tipo una Lega al 50%.
Paradossalmente una tale lettera, testimoniando la possibilità che qualcuno voglia usare la riconquistata sovranità per mettere il Capitale al servizio del Lavoro, è un argomento in più per il partito del Remain, per un'Altra_euro_pa.
Secondo me è meglio dissimulare, facendo credere che il mondo sovranista, di quelle 3-5000 persone che in questi anni si sono appassionati ai temi della Politica, Economia e Costituzione, non esiste più, annichilito sia dalle scelte opportunistiche° di quelli che erano stati identificati come i riferimenti intellettuali del movimento, e sia dalla nostra incapacità di organizzarci come partito.
(°Includerei tra le opportunità anche l'ipotesi di soddisfare il proprio egocentrismo nell'immolandosi solitario tra i meccanismi del giocattolo euro-peo).
Btw, grazie ai media oggi non ci vuole molto a dissimulare, per esempio quelli che avevo contattato con le locandine di IReS dovranno solo sovrapporre il "leghista" al "sovranista".francesco
Ci dispiace deludere Rosso Nera, ma siamo decisamente contrari alle grandi e inutili opere come il Tap.
Il nostro comunicato in proposito arriverà presto.
Ma soprattutto, a prescindere dal TAP filo-USA, le grandi opere devono sempre essere considerate aprioristicamente (i) inutili e (ii) ecologicamente dannose in modo così irrimediabile da dover essere sempre abbandonate? Io penso ovviamente di no.
Ad esempio il nord stream (1 e 2) certamente non è inutile anzi è il punto nevralgico dei dissidi fra USA e Germania perché centrale nel delineare i rapporti con la Russia. Non so dire nulla sulle ricadute ambientali ma credo davvero poco che sia così insostenibile da rendere necessaria la sua abolizione (che agli USA di qualsiasi fazione piacerebbe davvero molto).
Forse un giudizio ragionato su questo punto sarebbe anche utile darlo, altrimenti si finisce con lo spalleggiare l'ecologismo propagandistico politicamente corretto che viene usato spregiudicatamente per altri fini da ormai troppo tempo.
Giovanni
Giovanni basta con questa spregiudicatezza geo/politicista... il tap non è solo in Puglia...passa anche in abbruzzo e Umbria nelle zone terremotate col nome di gasdotto snam. Io la vita non voglio rischiarla perché i 5s si sono piegati alla lega dei prenditori.
Alcuni tuoi commenti mi fanno pensare che lasceresti i tuoi figli anche col mostro di Foligno se nel risiko sovranista questo può produrre un vantaggio nella battaglia alla Ue.
Esistono le cose ingiuste in sé. Anche perché se sta battaglia la volete vincere perdere una parte del vostro popolo mi pare il modo peggiore per perderla
Non ci sta nessuna spregiudicatezza geopoliticista. Io ho solo chiesto un "giudizio ragionato". Mica ho detto che si devono fare sempre ed a prescindere.
Credi forse che le conseguenze delle scelte geopolitiche sbagliate non sarebbero pagate a caro prezzo dai tuoi figli?
Ma poi l'uso strumentale dell'ecologismo per altri fini (fra cui quello di nascondere le conseguenze nefaste di scelte geopolitiche sbagliate) è o non è spregiudicatezza geopolitica? Il tirare in ballo subito le disgrazie altrui per mettere l'altro interlocutore nella posizione di collateralità al mostro di Foligno è o non è spregiudicatezza?
Non esistono cose che possono essere considerate sbagliate (o giuste) in assoluto a prescindere da un giudizio ragionato.
Ad esempio è sbagliata ed inaccettabile la posizione di Siri che le considera un bene a prescindere (guarda caso la posizione antitetica polarmente opposta a quella degli ecologisti a prescindere) e vorrebbe farle a discapito delle misure sociali (sempre che si possa davvero considerare misura sociale il RdC di M5S ma questo è un altro discorso).
A meno che si abbia paura della semplice richiesta di un "giudizio ragionato" e lo si voglia mettere fuori gioco.
Giovanni
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