[ 3 giugno 2018 ]
Sembra una di quelle storie che la cronaca sempre più spesso ci propone.
Dopo il divorzio col popolo lavoratore, la sinistra ha deciso di commettere omicidio-suicidio.
Davanti al governo M5s-Lega il giudizio che prevale è il medesimo di quello delle élite liberali e oligarchiche: il popolo si sarebbe fascistizzato, avremmo "il governo più a destra della storia repubblicana", per la precisione un "governo fascio-leghista".
Per fortuna qualcuno va controcorrente
* * *
LA STRANA HIT PARADE DEI GOVERNI REAZIONARI
di Militant
Non avevamo fatto in tempo ad anticiparla che, puntualmente, è arrivata la dichiarazione del segretario del Prc che definisce il neonato governo pentaleghista come quello più a destra della storia. Se quello presieduto da Conte è il peggiore di sempre, ci chiediamo allora dove vadano collocati, in questa speciale hit parade, i governi anticomunisti di Scelba e Tambroni e degli operai ammazzati nelle piazze. Oppure quelli che preparavano i golpe e commissionavano le stragi ai servizi e ai fascisti. O ancora i governi delle leggi speciali, degli arresti di massa e dei compagni giustiziati a sangue freddo dai carabinieri di Dalla Chiesa. Oppure quelli della macelleria sociale e della distruzione del welfare, dell’attacco al salario, della precarizzazione del lavoro e delle guerre umanitarie in Iraq e Jugoslavia. O, per finire, quello che ha introdotto il pareggio di bilancio in Costituzione sterilizzandone così tutti gli articoli che tutelavano l’equità sociale. E’ davvero difficile riuscire a fare una classifica nella lunga scia di sangue e sacrifici che ha scadenzato la lotta di classe in questo paese nel dopoguerra, ma almeno per adesso il governo nato ieri non si è ancora conquistato il primo posto.
Quello che più ci preme, però, non è fare sterili polemiche storiografiche, quanto piuttosto rimarcare come questo approccio, non solo sia inutile, ma, alla lunga, possa rivelarsi addirittura controproducente. Strillare “al lupo al lupo” può rincuorare i nostri, convincerli che restiamo dalla parte giusta della storia, ma non sposta di una virgola un quadro politico in cui il vento del senso comune soffia da tempo in direzione opposta alla nostra rotta. Occorre prenderne atto ed elaborare una linea di condotta adeguata alla situazione. Non è dunque questo il piano su cui va costruita l’opposizione al governo di Di Maio e Salvini, anche perché, sia detto per inciso, rischieremmo di trovarci dei compagni di strada ancora peggiori dei due, come il Pd di Renzi e Martina che proprio ieri è sceso in piazza per “difendere la Costituzione” che solo un anno fa voleva affossare. Occorre invece incalzarli sugli elementi apparentemente “progressivi” che pure sono contenuti nel cosiddetto contratto di governo, far esplodere le contraddizioni della loro impraticabilità all’interno dell’architettura economica sancita dai trattati europei, non permettendogli di cavarsela a buon mercato con la xenofobia, il giustizialismo e il ricorso alla guerra tra poveri. Probabilmente non ci vorrà molto perchè questi nodi vengano al pettine: in autunno il passaggio della Legge di Stabilità ed il suo vaglio da parte della Ue saranno un primo banco di prova. Allo stesso tempo occorrerà ingaggiare finalmente una battaglia (che, non illudiamoci, sarà lunga e faticosa) per l’egemonia su quei settori di classe che oggi ripongono nel populismo le loro aspirazioni. Fare di ogni erba un “fascioleghista”, ammassare tutto in un indistinto magma razzistoide tendente al nero, significa invece regalare ai populisti interi pezzi di società ed alienarsi la possibilità di ricostruire con questi ultimi ogni canale di comunicazione.
Quello che più ci preme, però, non è fare sterili polemiche storiografiche, quanto piuttosto rimarcare come questo approccio, non solo sia inutile, ma, alla lunga, possa rivelarsi addirittura controproducente. Strillare “al lupo al lupo” può rincuorare i nostri, convincerli che restiamo dalla parte giusta della storia, ma non sposta di una virgola un quadro politico in cui il vento del senso comune soffia da tempo in direzione opposta alla nostra rotta. Occorre prenderne atto ed elaborare una linea di condotta adeguata alla situazione. Non è dunque questo il piano su cui va costruita l’opposizione al governo di Di Maio e Salvini, anche perché, sia detto per inciso, rischieremmo di trovarci dei compagni di strada ancora peggiori dei due, come il Pd di Renzi e Martina che proprio ieri è sceso in piazza per “difendere la Costituzione” che solo un anno fa voleva affossare. Occorre invece incalzarli sugli elementi apparentemente “progressivi” che pure sono contenuti nel cosiddetto contratto di governo, far esplodere le contraddizioni della loro impraticabilità all’interno dell’architettura economica sancita dai trattati europei, non permettendogli di cavarsela a buon mercato con la xenofobia, il giustizialismo e il ricorso alla guerra tra poveri. Probabilmente non ci vorrà molto perchè questi nodi vengano al pettine: in autunno il passaggio della Legge di Stabilità ed il suo vaglio da parte della Ue saranno un primo banco di prova. Allo stesso tempo occorrerà ingaggiare finalmente una battaglia (che, non illudiamoci, sarà lunga e faticosa) per l’egemonia su quei settori di classe che oggi ripongono nel populismo le loro aspirazioni. Fare di ogni erba un “fascioleghista”, ammassare tutto in un indistinto magma razzistoide tendente al nero, significa invece regalare ai populisti interi pezzi di società ed alienarsi la possibilità di ricostruire con questi ultimi ogni canale di comunicazione.
* Fonte: MILITANT
12 commenti:
Ho una domanda da fare al blog in primis a Pasquinelli e Mazzei:
I nostri md di debito estero non sono maggiori di quelli tedeschi (anzi sono inferiori...e pari rispetto al PIL), le nostre banche nazionali li assorbirebbero tutti poiché le nostre banche sono colme di TdS ergo non conviene loro il default. Too big to fail e quindi la retorica sui risparmi è presto smentita.
Inoltre avanzo primario, bilancia ok ecc ecc ecc.
Però: 1) se eroghiamo minibot parte lo spread.
2) Se creiamo una BC parte lo spread.
3) Servono 6 mesi a una BC per emettere moneta a sufficienza...
4) a parte ciò per crearla deve firmare il Decreto Pazzarella che arriverebbe a sciogliere le camere pur di non farlo e al voto andremmo come referendum sull'euro sotto i colpi dello spread e rivincerebbe l'armata della Leuropa.
Come se ne esce? Come è possibile uscire dall'euro se ci sono questi problemi legali? (Perché il problema è solo che Pazzarella non firma).
Pare (e credo pure io) che a formare il Governo sia stato Draghi chiedendo a Giorgetti di trovare solution....visto che evidentemente stava subendo pressioni pure lui da CuloniaMerkel.
Mi rispondo da solo:
1) Si erogano i minibot agli statali.
2) lo Stato usa gli euro che così ha in saccoccia per rispondere allo spread (acquista TdS).
3) Lo stato emette nuove lire e ci paga gli stipendi.
4) Essendo i minibot un debito vengono restituiti dai cittadini (fine della fase transitoria) in cambio di nuove lire.
5) Nella fase transitoria i minibot devono esser depositati in banca (il che non significa che siano danaro) per ragioni di sicurezza.
In pratica è una nuova moneta ma non è tale perché poi verrà ricambiata in nuove lire.
Inoltre quando emetteremo nuove lire l'euro che verrà riconsegnato allo stato per aver in cambio nuove lire servirà a ripagare anche eventuali altri debiti avendo ancora corso legale. Se non avesse più corso legale significherebbe che l'euro è morto. (Meglio)
Resta però il problema Mattarella che vedendo questo schema farebbe saltare il banco sciogliendo le camere...e direbbe agli italiani "vi stanno dando soldi del monopoli" e temo gli crederebbero pure...
Secondo me adesso potrebbe allargarsi la Breitbart News di Bannon in Italia, magari le redini della cosa saranno prese da "Il Nord".
Certo è solo una ipotesi ma il dramma è che nel nostro campo non esiste nulla che abbia simili prospettive.
Giovanni
Forse ilgoverno piu' a destra della storia repubblicana e' il primo governo prodi dove con il patto di desistenza votato da rifondazione la stessa fece passare il pacchetto Treu, o forse il secondo governo prodi in cui il ministro Paolo Ferrero non ha fatto nulla contro i diktat europei sull'affossaento dei diritti sociali dei proletari. Questo dovremmo ricordare nelle assemblee territorialidi potere al popolo e spaccare rompere questa allegra brigata di giovani senza memoria storica.
Intanto se é vero come é vero che Hitler ottenne nel ’33 la maggioranza (sia pure relativa) dei voti alle elezioni e che Solidarnosc ebbe nella Polonia degli anni ’80 un notevolissimo seguito popolare e vinse anch’ esso le elezioni con margine …”bulgaro”, non c’ é nulla di strano nel ritenere che “il popolo” o il cosiddetto “senso comune” possano “fascistizzarsi”.
Tutta l’ ingenuità e la lontananza reale dal popolo di Carlo Pisacane o dei fratelli Bandiera non fanno di loro dei reazionari e della canaglia sanfedista che li ha massacrati o rispettivamente consegnati al patibolo dei nemici del popolo della corte borbonica qualcosa di diverso da una massa di manovra al servizio della peggiore reazione.
Inoltre, una delle prime cose che mi insegnarono i vecchi compagni nella mia ormai lontana gioventù, quando mi avvicinai all’ allora PCI, é che la realtà é dialettica e non semplicisticamente ridicibile a schemini manichei pronti all’ uso.
Infatti questo governo ha tratti certamente più reazionari di quelli piddini (razzismo innegabile malgrado l’ impiego di spessisime fette di salame con cui foderarsi gli occhi da parte vostra, forcaiolismo della vergognosamente detta “legittima difesa” -“legittima” esattamente quanto la “scuola” di Renzi pretendeva di essere “buona”: beffa in aggiunta al danno!- incostituzionalissima “flat tax” e coerentissimamente eliminazione del redditometro e di altri strumenti, per quanto imperfetti e poco o punto e malamente utilizzati, per combattere l’ evasione fiscale, altri tratti relativamente meno reazionari (accanimento contro i diritti alla pensione alle cure sanitarie, forse al diritto alo studio), e altri ancora-i più sostanziali- ugualmente tali (supina accettazione del colpo di stato di Mattarella, sudditanza reale, a parte le chiacchiere con cui ingannare il popolo, all’ Euroooooooooopa e alla Nato e relative politiche imperialistiche, guerrafondaie, terroristiche …fra l’ atro con la conseguenza di costringere immense popolazioni all’ emigrazione, che Salvini razzisticamente proclama di combattere mentre la incentiva alla grande!).
Ma annusare le merde per stabilire quale puzza di più non mi sembra un’ attività molto utile (...sull’ eventuale “dilettevolezza” lascerei ovviamente perdere per “carità di movimento”).
La nostra battaglia sarà non lunga e faticosa, bensì lunghissima e faticosissima.
Ma proprio per questo necessita innanzitutto di idee chiare.
Giulo Bonali
Tranquillo Marco Giannini , il Quirinale e Giovanni Tria non guardano il tuo schema .
risponderemo a Giannini
Provo a rispondere a Marco Giannini.
1. Sul debito pubblico sono perfettamente d'accordo. Certo che le banche nazionali potrebbero assorbirlo tutto. Il problema è che questo è reso più difficile dalle norme europee, ed ora Germania e soci vogliono imporre alle banche di non possedere TdS del proprio paese oltre ad una certa soglia. E' questo il modo per favorire i pescecani della finanza. Ovviamente un debito posseduto interamente dalle banche nazionali non avrebbe più problemi di spread. Che è esattamente quel che a Bruxelles non vogliono, e la Bce non finanzierebbe mai le banche per fare una simile operazione. Il che significa che senza sovranità monetaria non ci sono troppe scorciatoie.
2. Stesse considerazioni possono farsi per i minibot, o per qualsiasi altra forma di moneta parallela, fiscale, eccetera. Ciò nonostante a mio avviso la proposta dei minibot è positiva altro non fosse perché mette il dito nella piaga.
3. Il problema della BC nazionale non sono i sei mesi (chi l'ha detto!) ma appunto la BC nazionale che ora non c'è se non come mera succursale della Bce.
4. I problemi legali sono quisquilie rispetto a quelli politici. E' chiaro che il Quirinale è un fortino dell'occupazione tedesca. Come si espugna? Con la battaglia politica, costruendo rapporti di forza più favorevoli. Dunque con la mobilitazione popolare che, sola, può ristabilire i principi costituzionali.
Leonardo Mazzei
Per fortuna Mazzei dà sempre un tocco di classe al blog rispetto a chi scrive per prendere per il sedere chi mette nome e cognome (del resto come scrivo articoli per Affari Italiani, Come Don Ch., LibreiDee e ScenariEconomici non ho timore a firmarmi in un semplice commento).
Io non sono così autorevole da pensare che Mattarella legga il mio schema ma (ovviamente) la cosa era da intendersi nel caso lo vedesse concretizzarsi.
La gente è sempre pronta a prendere per il sedere chi come me ne ha viste di cotte e crude nella vita anche passando periodi dolorosissimi (la nipote che amo priva di salute ad esempio) che causano stress elevatissimi ma quando me li sono trovati di fronte sono sempre rimpiccioliti. Stereotipo = bassezza. Umiltà = grandezza.
Grazie Mazzei sempre interessantissimo, un maestro.
1) Ma se usciamo dall'euro l'ultima preoccupazione sono le regole di Bruxelles.
2) Concordo. Poi pagandoci i Dip. Pubblici lo Stato terrebbe in cassa altri soldi per far fronte allo spread.
3) Il Target due non è debito del paese ma passivo contabile della BC nel sistema SEBC. Se la BC era nostra non avrebbe douto elemosinare liquidità elettronica la creava...
L'Italia quindi non c'entra nulla (Vitor Costancio). Il Target2 comporterà che ci prendono l'oro se gliela lasciamo la BC ma se ce la prendiamo ci toccano i 600 md di buco di bilancio...Preferibile ahinoi la prima magari nazionalizzando MPS e prendendola come nuova BC. In tal modo chi se la passerà male sarà la Bube. Scommettiamo BCE prima di tirare le calze (se mai le tirerà) erogherà per lei?
Il target due ha cause economiche (Marco =990 Lire + violazione TFUE) e quantifica in parte semmai il danno che abbiamo subito. Quanti ospedali con quei soldi? Assistenza agli handicappati ecc?
4) Aggiungo che il Governo rimarrebbe in carica per gli affari correnti (quindi anche per queste cose ... del resto Pazzarella mica è l'unico che interpreta la legge..) e dopo la seconda volta che si rifiutasse di firmare dovrebbe dimettersi e si farebbe firmare il Pres. Senato. (Se non mi ricordo male la Costituzione). Pazzarella è un prefetto della Germania.
In piazza ci sarò a Viareggio ero io quello col megafono il 9 dicembre.
Aggiungo: ha ragione Saba su una cosa...se emettiamo nuove lire la gente cambia i soldi in cambio delle lire e lo Stato con quei soldi avrà valuta straniera di riserva in saccoccia.
E fu ottima anche la proposta di Becchi e Palma: per evitare la corsa agli sportelli la gente otterrà alla scadenza il TOT in nuove lire maggiorato della % di deprezzamento rispetto al Marco (o all'euro se ancora esistente). Il buco di bilancio delle Banche sarà affrontato con emissione di moneta elettronica da parte della BC.
Credo questo Governo vada sostenuto...
Saluti
"I governi piddini meno reazionari di quello attuale".Non serve ulteriore commento.
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