[ 3 marzo 2018 ]
Dialogo prossimo venturo:
“Permette che mi presenti?”
“Ma certo, con piacere!”
“Ehm, ecco … io sarei lei…”
Parlare di queste cose in tempi di elezioni può sembrare fuorviante. Ma la politica, e che politica!, è estranea a cosa ne sarà biologicamente dell’essere umano?
CLONATE IN CINA DUE SCIMMIE
A QUALCUNO IMPORTA?
Scarabocchi di Aldo Zanchetta
I fatti
La “clonazione” di due scimmie avvenuta in Cina nelle scorse
settimane ha destato rumore in alcuni ambienti scientifici mentre sembra essere
stata accolta con disinteresse dall’opinione pubblica mondiale. Eppure dovrebbe
riguardarla da vicino …
Ma procediamo.
La parola "clonazione" è ormai entrata nelle orecchie
della gente e quindi "familiarizzata" ma forse senza essere
accompagnata da una presa di coscienza delle sue concrete implicazioni. In
biologia «la clonazione è la tecnica di produzione di copie geneticamente
identiche di organismi viventi tramite manipolazione genetica». Cioè, per
scendere terra terra, con una operazione di clonazione (non entro qui nelle
modalità tecniche del processo), i biologi potrebbero presto essere in grado,
prelevando da una mia cellula somatica il suo nucleo e, inserendolo in una
cellula uovo umana, di riprodurre un individuo a me identico in tutto e per
tutto. Se ancora non lo hanno fatto (o detto) è perché l’opinione pubblica va
educata per gradi a essere consenziente con questi balzi in avanti della
scienza.
Ad ogni modo è certo, per dichiarazione degli stessi scienziati,
che l’avvenuta clonazione di due scimmie è l’anticamera di questo ulteriore
passaggio. Da almeno 25 anni, fra successi e insuccessi, i biologi hanno ad
oggi clonato almeno una ventina di animali diversi, a partire dalla
famosa pecora Dolly nel
1996, perfezionando nel tempo le loro tecniche, fino ad arrivare all’odierna
clonazione dell’animale geneticamente più vicino all’animale uomo (o donna naturalmente),
e cioè la scimmia.
Nulla da
eccepire?
Sembrerebbe.
Ma su questo blog poche settimane or sono è apparso un testo [1] problematico
sulla creazione (parola grossa, meglio "assemblaggio"), preannunciata
da tempo da scienziati avventurosi che a questo stanno lavorando, di esseri transumani, parte uomini e parte
animali (per ora), le cosiddette “chimère”.[2] Tanto per mettere un nome e
cognome di scienziati precorritori del futuro possibile, per non navigare
nell’astrazione, citiamo Edoardo Boncinelli, le cui conferenze mi dicono
affollatissime. Una sua intervista, dopo l’annuncio della clonazione delle due
scimmiette, è quanto meno inquietante. [3] A proposito: visto che siamo in
tempi di promesse elettorali, a quando la promessa dell’eternità per tutti?
Da parte mia, nel mio piccolo, porto nel cuore una valvola
cardiaca di origine suina, ma questo non ha alcunché a che fare con una replica
di me come persona. [4] Francamente non
mi farebbe piacere incontrare per strada un altro “me”, e dovermi chiedere: “Io
sono lui? O è lui che è me?”, ma data l’età avanzata credo di non correre
questo rischio. Però la sola possibilità che ciò possa avvenire domani (anzi
avverrà …) a qualche persona cara, mi turba profondamente. E qualcuno prima o
poi si troverà a dover affrontare un ‘lui’ stesso in carne e ossa. O
addirittura una serie di ‘lui’, se particolarmente dotato, prodotti ad es. per
un reparto di truppe scelte d’assalto. Non è un mistero che le autorità
militari di alcuni paesi da tempo cercano di migliorare la capacità fisica o le
capacità mentali dei militari per poter disporre di combattenti di ‘prima
scelta’.
C’è un problema
etico?
Naturalmente, come sempre in questi casi, gli stessi clonatori
ammettono che esista un problema etico. Ma … ma, aggiungono, il loro
esperimento consentirebbe notevoli progressi nel campo della scienza medica. Ad
es. generare organi di ricambio destinati a trapianti. E come si sa, l’appetito
vien mangiando.
Butto lì una riflessione un po’ grezza, in attesa di approfondirla:
un alter-io potrebbe venire
generato per produrre un intero organo di ricambio da trapiantarmi per salvarmi
la vita (o riparare una demenza senile: a proposito, a quando il trapianto di
cervello?), alter-io che,
una volta compiuta la sua funzione di fornitore di organo, sarà affidato
all’inceneritore, magari dopo aver prelevato anche altri organi di ricambio da
mettere in un frigo-magazzino. O perché allora non gettare direttamente allo
scarico l’originale ammalato me malato, visto che ormai sarei stato replicato
in tutto e per tutto con un alter-io sano
(e certamente più giovane)?
Verso l’eternità
Del resto anche il problema di raggiungere l’eternità è ormai
posto scientificamente. Il corpo può essere via via riparato con opportuni
trapianti di singoli organi man mano che se ne presenti la necessità, mentre
per la vita psichica si potrebbe trasferire tutto il suo ambaradan in un chip che verrebbe trasferito da
cervello a cervello, quando lo si trapianterà (anzi, esso non servirà più,
sostituito appunto da detto chip,
che conterrà i miei sentimenti, i miei amori, i miei saperi). Non è una
fantasia mia, a parlarne sono stati scienziati quali quello sopra citato.
Tornando indietro di un passo, la giustificazione ‘medica’ di
questi progressi per
superare il problema etico posto in certi casi è ormai abituale, come scrive
Olivier Rey in un bel libro pubblicato recentemente anche in Italia, Dismisura. La folle corsa del progresso:
«Detto questo (sui comitati etici allo scopo creati, ndt) il principale strumento di “accettabilità”, efficace per far digerire tutte le trasgressioni, è la medicina. Oggi non c’è sconvolgimento tecnico che per vincere le prevenzioni faccia a meno dell’argomento terapeutico. […] “Ormai, il detonatore più sensibile per la concessione di un finanziamento di ricerca su non importa quale soggetto, dalla genetica alla climatologia, è la promessa che i suoi risultati contribuiranno alla salute. La ‘salute’ è stata così spogliata di tutto ciò che può essere avvertito da chiunque per diventare una delle variabili più manifestamente astratte, assurde e prive di senso” (citazione da Illich, nds). La medicina è diventata il vettore più virulento della tecnologizzazione dell’esistente, nella misura in cui ovunque si mostri una resistenza, è lei che strappa il consenso». [5]
Già David Cayley aveva detto:
«Nel 1992 non provo più alcun interesse per le teorie scientifiche […]. Ormai la scienza in America è diventata ricerca finanziata, e in Germania è mirata a creare carriere nella pubblica amministrazione».[6]
Quanto spesso questa giustificazione sia
stata utilizzata fraudolentemente è ben documentato in un libro scritto da due
scienziati inglesi, Hilary Rose e Steven Rose: Geni, cellule, cervelli. Speranze e delusioni della nuova biologia.
Una contro-informazione eccellente sui troppo anticipatamente decantati
miracoli delle scienze biologiche, il cui mentore per eccellenza in Italia è il
quotidiano La Repubblica, per il
godimento dei suoi lettori "progressisti". [7] Del resto è noto che "il capitale",
per poter mantenere di anno in anno immutato il proprio tasso di crescita, ha
bisogno di nuovi territori da conquistare e, economia finanziaria a parte, le
biotecnologie, assieme alle armi sofisticate e le medicine d’avanguardia, sono
oggi i territori più “promettenti”,[8] dall’utero
in affitto alla clonazione del vivente. Immagino l’irritazione
invidiosa delPadreterno, esautorato
della sua unicità di detentore di certi brevetti.
Noterella
conclusiva
Queste righe erano appena state scritte e tenute sospese nel
dubbio se condividerle o meno che un flash ANSA del 19 febbraio informa: "Creato in Usa embrione
ibrido pecora-uomo per trapianto d'organi. E' secondo dopo maiale-uomo, passo
verso organi umani in animali". Anche su questo tornerò ma intanto
faccio notare il “per trapianto
organi”, come se la cosa fosse già assodata (corsivo dello scrivente). Un
esempio di quanto sottolineato nello scritto di Rey. Per ora l’esperimenti qui
citato è stato arrestato al 28mo giorno secondo gli obblighi di legge per ora
vigenti. Ma parte di questi già nella pancia della capra. Nel seguito del flash si informa che
nell’esperimento sui maiali era presente una cellula umana su 100mila cellule,
mentre in quello sulla pecora il rapporto è arrivato a 1 a 10mila. Un buon
progresso sulla via del pareggio. Una capra con zampe caprine anteriori e gambe
umane posteriori? O 4 occhi e tre nasi? Questione di attendere.
Proprio nulla da
obiettare?
* * *
[1] Mauro Pasquinelli Uno spettro si aggira per il mondo: l’oltre-uomo, 20 ottobre 2017.
[2] Chimèra : Nella mitologia greca, mostro con testa e corpo di leone, una seconda testa di capra sulla schiena, e una coda di serpente fornita anch’essa di testa, raffigurata spesso nell’arte antica in atto di vomitare fuoco; era considerata come un’incarnazione di forze fisiche distruttrici (vulcani o tempeste). In araldica, figura fantastica derivata dal mito greco ma rappresentata con testa di donna, petto e zampe posteriori d’aquila, zampe anteriori di leone e coda di serpente. (Enciclopedia Treccani)
[3] Riporto la conclusione dell’intervista: Dal punto di vista «tecnico» quali sono le difficoltà maggiori? «Ma dal punto di vista tecnico ormai non ci sono grandi intoppi: sappiamo che si può fare. Il problema non è di metodo, ma di obiettivo. Non è una questione “tecnica”, ma è capire come bisogna muoversi: in che direzione vogliamo andare?» Immaginiamo: domani si clona un essere umano, che succede? Io non ho questa capacità di immaginazione. Personalmente penso che, dovesse accadere, ci si dovrebbe concentrare sulle malattie o al massimo alla capacità di resistere allo stress, qualsiasi altra cosa è pericolosa, come mettere un’arma in mano a un bambino. Io, che sono uno scienziato, non darei il mio ok a tutto. Ciò non vuol dire che sarei disposto a frenare: il proibizionismo e il protezionismo creano sempre sotterfugi e strade nascoste. www.vanityfair.it/news/approfondimenti/ 2018/01/25/genetis. Nota del sottoscritto: stressati di questo mondo, la liberazione è vicina!
[4] Ovviamente riconosco i pregi del progresso scientifico, ma non sono per un progresso ‘senza se e senza ma’. Problema che la corrente di pensiero della ‘scienza post-normale’, o il Movimento degli scienziati per la pace da tempo hanno affrontato con riferimento a aspetti specifici.
[5] Traduzione dello scrivente dall’edizione francese Une question de taille, pag. 226.
[6] D. Cayley, Conversazioni con Ivan Illich - Un profeta contro la modernità, Elèuthera, Milano 1992.
[7] A titolo di cronaca, gli echi sulla stampa sono spesso falsificanti. Un esempio:www.ilpost.it/2018/01/24/macachi-clonati-metodo-dolly/ 24 gen 2018 – “Un gruppo di ricercatori in Cina è riuscito per la prima volta a clonare due primati non umani, utilizzando la stessa tecnica sfruttata per la pecora Dolly più di 20 anni fa”. Come dichiarato dai ricercatori cinesi, la tecnica usata che ha facilitato il successo non è stata quella bensì quella detta del crispr-cas, assolutamente diversa e molto più recente e che, come dichiarato da uno dei suoi stessi elaboratori, può presentare per il genere umano un rischio pari a quello rappresentato dall’energia atomica quando usata con rischi di errori o con intenti perversi. Tanto che il Pentagono ha recentemente stanziato una considerevole somma di denaro per “saperne di più” su questa “promettente” tecnologia. A fini di pace ovviamente, ça va sans dire. Sul crispr-cas, su cui già abbiamo scritto due anni or sono, chi è interessato ad approfondire può riferirsi ad uno scritto della biologa Daniela Conti:Le due facce di CRISPR-Cas: tra ricerca e biotecnocrazia. www.effervescienza.com/salute/le-due-facce-di-crispr-cas-tra-ricerca-e-biotecnocrazia/
[8] L'aggettivo “promettente” è ormai irrinunciabile nelle conferenze stampa dei ricercatori che annunciano qualche novità, perché essere “promettente” è indispensabile per attirare l’interesse di possibili finanziatori/speculatori.
1 commento:
Ammazza! più Trans-umani dei tecnocrati Euro-pei?!
francesco
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