[ 7 ottobre 2017 ]
Il CORRIERE DELLA SERA di ieri ci informa dei risultati di un sondaggio di Swg commissionato dai leghisti Maroni e Zaia su cosa pensino gli italiani del Nord sui due imminenti referendum "autonomisti". Risultati per i due politicanti assai inquietanti, per noi di buon auspicio.
Torneremo sulla questione ma dato che i due referendum sono alla porte, vogliamo, come Programma 101, anticipare la nostra opinione: noi invitiamo simpatizzanti e amici in Lombardia e Veneto ad impegnarsi per il boicottaggio, invitando i cittadini a non recarsi alle urne.
Il referendum è anzitutto una farsa. Quel pasticciaccio orribile (voluto dall'allora governo di centro-sinistra!) della riforma del Titolo V della Costituzione contempla in effetti la possibilità che le Regioni aprano con lo Stato centrale un tavolo negoziale per contrattare ulteriori funzioni legislative ed attribuzioni amministrative in una serie sterminata di materie (tra cui quella fiscale). Maroni e Zaia potevano quindi avviare l'iter negoziale senza ricorrere ai referendum, che appaiono dunque come scaltri spot elettorali pro domo loro in vista delle prossime elezioni politiche. Spot che, sia detto di passata, sono da inquadrare anche nella battaglia interna alla Lega, ovvero per depotenziare la svolta "nazionale" di Matteo salvini —che pare costretto, obtorto collo, a fare buon viso a cattivo gioco.
Sarebbero beghe leghiste se non ci fosse dell'altro, ovvero la sostanza. E la sostanza è che questi due referendum sono svolti in nome di un "federalismo-trappola", inaccettabile poiché punta, sul lungo periodo, a smembrare lo Stato italiano, a smantellare gli ultimi scampoli di sovranità per devolverli alle Ue. Maroni e Zaia non possono confessarlo, ma la loro visione è quella di una "Padania" che guarda all'incorporazione con l'euro-germania, che quindi si sgancia dal resto del Paese lasciato alla malora. Non a caso gli euro-liberisti di vario colore, vedi Piddini e pentastellati, hanno annunciato che voterranno SÌ.
Noi rispettiamo i sentimenti regionalisti ma che Dio ce ne scampi! da questi due referendum. Occorre fermare questo tentativo e battere Maroni e Zaia. E precisiamo: la cosa da fare non è quella di recarsi alle urne per votare NO, ma boicottare i referendum non andando a votare. Più l'affluenza sarà bassa meglio sarà, e se così sarà lomardi e veneti si libereranno di questi due ascari intimamente euristi e secessionisti.
Ecco ora quel che viene fuori dal sondaggio Swg:
«Soprattutto, a non tranquillizzare è il sondaggio svolto per la Lega il 27 settembre da Swg. La prima domanda è se si ritiene «giusto» l’aver indetto il voto. E fin qui, siamo in zona di (relativa) tranquillità. Nel nord est l’aver indetto il referendum è molto o abbastanza giusto per il 56% (contrari il 36%) e nel nord ovest è 51% a 37%, a fronte di una media nazionale di 41 favorevoli contro 44 sfavorevoli. Sull’utilità del referendum già ci si muove in campo negativo: la consultazione sarà «utile» soltanto per il 45% degli intervistati (di opinione opposta il 48%) nel nord est. Nel nord ovest, meno ancora: utile per il 41%, di parere diverso il 51%. Ma le peggiori sono le risposte successive. La prima riguarda la spesa. La domanda è se l’intervistato sia d’accordo con chi sostiene che il voto sarà una spesa inutile. Condivide tale punto di vista il 56% degli intervistati nel nord ovest e il 52% nel nord est. Infine, una questione di opportunità: dato che la Costituzione prevede già la possibilità di una trattativa tra Regioni e Stato per ottenere ulteriori competenze, non era forse meglio impegnarsi subito in tale trattativa? La risposta è sì per il 49% nel nord ovest e, sorpresa, il nord est è ancora più scettico: meglio la trattativa diretta per il 53% degli intervistati».
1 commento:
Concordo , ma purtroppo .anche se il grande Capitale ( vedi Benetton ) dice che non andrà a votare , l'informazione critica " de sinistra " ,pur ammettendo che questo referendum è una vaccata (sic) spinge al massimo perchè il popolo Veneto adempia al suo dovere democratico . ma ditemi voi , è questo referendum un adempimento democratico ?
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