[ 15 ottobre 2017 ]
* Emiliano Gioia fa parte del Coordinamento nazionale della C.L.N.
Perché non Italia Libera e Sovrana?
Perché il termine “Libera” esige pudicizia, bisogna essere puliti e soprattutto liberi, per usare questo aggettivo accanto al nome del nostro paese.
Come potremmo parlare di un'Italia Libera senza averla prima liberata?
Potrebbe essere un aspirazione, certo, chi non vorrebbe essere libero?
Ma chi può dirsi tale?
Nessuno al mondo può dirsi libero se nel mondo esiste anche solo una persona o un ente che può sindacare sulla sua esistenza.
Ci vuole pudicizia, bisogna saper arrossire parlando di libertà, avere un consapevole imbarazzo, nel pensare alle tante persone che oggi vengono sfruttate nel nostro paese. Bisogna arrossire pensando ai tanti nostri connazionali costretti ad espatriare per avere diritto al lavoro. Dobbiamo provare vergogna per i tanti nostri giovani che si arruolano e vanno a rischiare la vita in missioni di “pace”, alla ricerca di un riscatto sociale, indotto dal sistema consumistico.
Sui figli della nostra Italia tutto possiamo dire tranne che sono liberi.
Non siamo quelli che si dicono “puri”, in quella categoria ci si sono già infilati in tanti ed i posti sono esauriti, peccato penserà qualcuno di voi, meno male diciamo noi.
Meno male, perché noi con i “puri sgrillettatori della democrazia”, i cinque stelle, non abbiamo nulla a che spartire; meno male, perché con i “puri italici”, i “salviniani”, i “meloniani” non ci spartiremmo nemmeno l’aria di un parco; meno male perché tra i “puri” c’è tutta una masnada di sinistri figuri, ci sono quelli di Forza Italia i “forzisti”, troppa gente che parla di libertà con la stessa rapidità e leggerezza, con cui firma decreti criminali, salva lobby o salva banche, distruttori di generazioni di lavoratori e di diritti sociali, dai più elementari a quelli fondamentali.
Noi non siamo i bugiardi televisivi, né vogliamo esserlo, non siamo quelli che parlano alla nazione come dei venditori di pentole, non vi diremo mai quello che vorrete sentirvi dire, ma senza dubbio avrete da noi sempre e solo la verità, anche la peggiore delle verità.
Non useremo le statistiche, tanto care al sistema dei partiti, perché il capitale umano non è composto da numeri, è composto da donne e uomini.
Statisticamente ci farebbe comodo avere un nome più “vendibile”. Sarebbe più facile usare un termine accattivante come “Libera”, ma noi non vogliamo usare i metodi da mercanti della politica degli ultimi trent’anni, perché è anche a questa che ci ribelliamo.
Ribelle, questo deve essere il nostro paese!
Ribelli perché abbiamo dichiarato guerra al sistema economico mondiale; ribelli perché vogliamo che il nostro paese sia guidato dal nostro popolo, non dai soliti loschi figuri; ribelli perché vogliamo tornare alla bellezza, di una società giusta ed equa che riconosca i diritti degli uomini e delle donne che la compongono; ribelli perché non vogliamo più imposizioni da società sovranazionali che imperversano, facendo il buono ed il cattivo tempo, nella vita delle persone.
Ribelle al sistema che ha partecipato alla vita politica nel nostro paese fino ad oggi, con i metodi e gli strumenti promozionali succitati.
Non esistono partiti che non abbiano interessi in ambito economico.
Non esistono partiti che si mettano a disposizione del popolo e ne curino gli interessi.
Ed è evidente ormai il perché non esistano questi partiti, perché sono tutti teleguidati come droni, da oltre oceano o da Bruxelles.
Hanno lentamente stretto il cappio attorno al collo della nostra nazione, hanno fatto firmare trattati economici capestro dai fantocci che hanno messo alla guida dei nostri dicasteri, serrando mese per mese sempre più il nodo scorsoio e ogni anno tirano un po’.
Il nostro paese deve tornare ad avere la sovranità nazionale, senza se e senza ma, in funzione delle esigenze del nostro popolo e di tutti i popoli che abbiamo l’obbligo morale di aiutare.
Per questo insistiamo per la nostra Italia Ribelle e Sovrana.
* Emiliano Gioia fa parte del Coordinamento nazionale della C.L.N.
Perché non Italia Libera e Sovrana?
Perché il termine “Libera” esige pudicizia, bisogna essere puliti e soprattutto liberi, per usare questo aggettivo accanto al nome del nostro paese.
Come potremmo parlare di un'Italia Libera senza averla prima liberata?
Potrebbe essere un aspirazione, certo, chi non vorrebbe essere libero?
Ma chi può dirsi tale?
Nessuno al mondo può dirsi libero se nel mondo esiste anche solo una persona o un ente che può sindacare sulla sua esistenza.
Ci vuole pudicizia, bisogna saper arrossire parlando di libertà, avere un consapevole imbarazzo, nel pensare alle tante persone che oggi vengono sfruttate nel nostro paese. Bisogna arrossire pensando ai tanti nostri connazionali costretti ad espatriare per avere diritto al lavoro. Dobbiamo provare vergogna per i tanti nostri giovani che si arruolano e vanno a rischiare la vita in missioni di “pace”, alla ricerca di un riscatto sociale, indotto dal sistema consumistico.
Sui figli della nostra Italia tutto possiamo dire tranne che sono liberi.
Non siamo quelli che si dicono “puri”, in quella categoria ci si sono già infilati in tanti ed i posti sono esauriti, peccato penserà qualcuno di voi, meno male diciamo noi.
Meno male, perché noi con i “puri sgrillettatori della democrazia”, i cinque stelle, non abbiamo nulla a che spartire; meno male, perché con i “puri italici”, i “salviniani”, i “meloniani” non ci spartiremmo nemmeno l’aria di un parco; meno male perché tra i “puri” c’è tutta una masnada di sinistri figuri, ci sono quelli di Forza Italia i “forzisti”, troppa gente che parla di libertà con la stessa rapidità e leggerezza, con cui firma decreti criminali, salva lobby o salva banche, distruttori di generazioni di lavoratori e di diritti sociali, dai più elementari a quelli fondamentali.
Noi non siamo i bugiardi televisivi, né vogliamo esserlo, non siamo quelli che parlano alla nazione come dei venditori di pentole, non vi diremo mai quello che vorrete sentirvi dire, ma senza dubbio avrete da noi sempre e solo la verità, anche la peggiore delle verità.
Non useremo le statistiche, tanto care al sistema dei partiti, perché il capitale umano non è composto da numeri, è composto da donne e uomini.
Statisticamente ci farebbe comodo avere un nome più “vendibile”. Sarebbe più facile usare un termine accattivante come “Libera”, ma noi non vogliamo usare i metodi da mercanti della politica degli ultimi trent’anni, perché è anche a questa che ci ribelliamo.
Ribelle, questo deve essere il nostro paese!
Ribelli perché abbiamo dichiarato guerra al sistema economico mondiale; ribelli perché vogliamo che il nostro paese sia guidato dal nostro popolo, non dai soliti loschi figuri; ribelli perché vogliamo tornare alla bellezza, di una società giusta ed equa che riconosca i diritti degli uomini e delle donne che la compongono; ribelli perché non vogliamo più imposizioni da società sovranazionali che imperversano, facendo il buono ed il cattivo tempo, nella vita delle persone.
Ribelle al sistema che ha partecipato alla vita politica nel nostro paese fino ad oggi, con i metodi e gli strumenti promozionali succitati.
Non esistono partiti che non abbiano interessi in ambito economico.
Non esistono partiti che si mettano a disposizione del popolo e ne curino gli interessi.
Ed è evidente ormai il perché non esistano questi partiti, perché sono tutti teleguidati come droni, da oltre oceano o da Bruxelles.
Hanno lentamente stretto il cappio attorno al collo della nostra nazione, hanno fatto firmare trattati economici capestro dai fantocci che hanno messo alla guida dei nostri dicasteri, serrando mese per mese sempre più il nodo scorsoio e ogni anno tirano un po’.
Il nostro paese deve tornare ad avere la sovranità nazionale, senza se e senza ma, in funzione delle esigenze del nostro popolo e di tutti i popoli che abbiamo l’obbligo morale di aiutare.
Per questo insistiamo per la nostra Italia Ribelle e Sovrana.
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