[ 4 marzo ]
«Mi sembra sbagliato, Salvini non è un fascista, quando si usa questa categoria è per delegittimare l’avversario. Salvini va criticato per i punti del suo programma politico, non in questo modo. Io direi che è colui che sta cercando di dare un nuovo look, con maggior sex appeal, alla Lega, rispetto agli anni di Bossi e in parte ci sta riuscendo anche bene».
Il filosofo Diego Fusaro, analizza a 360° il fenomeno Salvini dopo la manifestazione di P.zza del Popolo a Roma. Il giudizio è impietoso. Fusaro non vede tuttavia, come sostenuto dal Pasquinelli, alcun fenomeno di fascistizzazione della Lega Nord.
D. Salvini in piazza cita Don Milani, consiglia libri della Fallaci e sulle foibe. Che riferimenti culturali vede nella Lega?
R. «Semplicemente non hanno riferimenti culturali. La cultura e la Lega sono due cose opposte, infatti citano in maniera disordinata e scomposta autori contrapposti tra loro o autori come la Fallaci, pace all’anima sua, che incita all’odio tra civiltà. La Lega sull’Islam dice boiate assurde di cui dovrebbe vergognarsi, sono una contraddizione continua, adesso mettono al collo la bandiera dell’Italia che fino a qualche anno fa volevano dividere. E’ gente con cui non ti puoi rapportare sotto il profilo della logica. Si può capire tutto questo con le parole del principe Amleto: “C’è del metodo nella sua follia», la follia di chi vuole prendere voti pescando nel marasma in cui siamo. Non c’è nessuna cultura nelle sue parole».
A proposito di bandiere, secondo lei, la Lega ha abbandonato la pulsione indipendentista o la sta solo nascondendo?
«La nasconde adesso perché ha capito che prende più voti se si fa promotore della causa sovranista, ma è un partito che vuole fare gli interessi di una parte contro l’altra, gli interessi del Nord contro il Sud, fa ridere definire la Lega sovranista. Voleva usare la bandiera italiana come asciugamano da bagno e ora la mette al collo. Farebbero ridere se non facessero piangere».A proposito di bandiere, secondo lei, la Lega ha abbandonato la pulsione indipendentista o la sta solo nascondendo?
Salvini ha detto: “Noi difendiamo i deboli, quello che la sinistra non fa più, Renzi preferisce le banche, Confindustria e Marchionne”. Cosa pensi di questa frase?
«Questa è una frase buona per tutte le stagioni, però se non fai un discorso chiaro non si capisce chi sono i deboli, non ho idea di chi siano per loro i deboli».
Gli esodati, i genitori separati, gli imprenditori in crisi perché ultratassati. Sabato in piazza Salvini aveva la maglietta “Io sto con Stacchio”, il benzinaio che ha ucciso un rapinatore.
«Per me sono frasi ad effetto, confuse, solo per prendere voti».
Anche Berlusconi ha attaccato Salvini, giudicandolo “estremista e velleitario”. Per una volta quindi sei d’accordo con l’ex Cavaliere?
«Sarei d’accordo con Berlusconi se non fosse che lo critico altrettanto duramente, così come critico le sinistre. La Lega Nord non è estremista, magari lo fosse, dice cose raccapriccianti e vergognose, soprattutto sull’Islam, per loro il vero nemico è l’Isis e il terrorismo, non la disoccupazione e il precariato».
Hanno definito Salvini un “fascioleghista”. Sei d’accordo?
«Mi sembra sbagliato, Salvini non è un fascista, quando si usa questa categoria è per delegittimare l’avversario. Salvini va criticato per i punti del suo programma politico, non in questo modo. Io direi che è colui che sta cercando di dare un nuovo look, con maggior sex appeal, alla Lega, rispetto agli anni di Bossi e in parte ci sta riuscendo anche bene».
A livello di comunicazione si muove bene.
«Lui e Renzi sono perfettamente intercambiabili, stanno sulle copertine delle riviste, sono due prodotti del tempo post moderno, come direbbe Lukacs, sono due poli sideralmente opposti ma segretamente complementari».* Fonte: INTELLIGONEWS
6 commenti:
Siamo sempre lì: criticare la Lega per il suo probabile opportunismo e per la confusione ideologica è opportuno, ma ciò non toglie che rimane la forza politica che più di ogni altra (direi anzi che è stata l'UNICA) ha contribuito a portare il problema della moneta unica nelle PIAZZE, senza che rimanesse confinato nei blog.
Ha promosso manifestazioni popolari sull'argomento nonchè diffuso un libro (scritto da Claudio Borghi) capace di sintetizzare la problematica in termini semplici e, per l'appunto, "popolari".
Questo ai miei occhi è un merito assoluto, proprio perchè, almeno per ora, ESCLUSIVO della Lega in termini di forze politiche.
Subito dopo, peraltro, non viene certo il M5S (ho verificato coi miei occhi la cialtronaggine con cui hanno organizzato i loro banchetti), ma Fratelli d'Italia.
E' triste che le uniche forze politiche hanno promosso le problematiche della moneta unica siano esplicitamente di destra?
Certo, lo è, ma il problema non è loro, bensì delle forze politiche di sinistra, troppo inconcludenti, troppo rissose e semplicemente troppo insignificanti per contare qualcosa.
Se oggi la tematica Euro (da cui discendono tutte le altre) può essere affrontata senza imbarazzo in contesti popolari, lo si deve in gran parte a Salvini.
E' dura da accettare, ma va ricordato.
Il fenomeno non è difficile da capire:l a sovranità monetaria, prerogativa storica (da millenni!) dei Re garantisce indipendenza e autonomia d'azione. Una moneta come l'Euro, tutt'altro.
Le "destre" in genere sono per l'indipendenza di uno stato e di un Popolo, il che trova un supporto non trascurabile in una moneta sovrana (un tempo "diritto di battere moneta").
Chi ne fa la solita questione stantia di destra e sinistra non ha capito gran che della Storia, a cominciare dalla Lega Lombarda che si batté soprattutto per la regalia dello Jus cudendi.
Il resto è fatto solo di "chiacchiere rancide".
Ragazzi, la Lega si muove sul piano DELLA COMUNICAZIONE DI IDEALI SUOI PROPRI, la sinistra invece è restata ancorata a quelli forse un po' troppo "filosofici" che aveva concepito nel XIX secolo; ideali che oggi nessuno capisce più, da quali nessuno si sente scaldare veramente il cuore.
Anche il nazionalismo viene dall'800 ma non è "filosofico" o meglio riesce ad arrivare non solo per la via della riflessione troppo raffinata.
Un ideale deve essere comprensibile a più livelli, sia a quello istintivo che a quello più evoluto e soprattutto deve essere capace di suscitare delle emozioni forti. Oggi dote "lotta di classe" e la gente vi guarda come degli scemi. E se vogliamo dirla tutta "lotta di classe" è il modo completamente sbagliato di chiamare la lotta degli oppressi per il loro riscatto...
Non è che dobbiamo rinnegare ciò in cui credevano i "padri fondatori" ma dobbiamo rielaborarlo riadattarlo, PENSANDO CHE L'IMPORTANTE È CHE NOI DOBBIAMO CAPIRE LA GENTE NON CHE LA GENTE È CRETINA SE NON CAPISCE NOI.
Fascistizzazione o meno, è irrealistico pensare che la Lega riesca a sfondare al sud. E senza il sud in Italia non si governa. Quindi l'aspetto principale da evidenziare è che una lega in salute rappresenta la migliore assicurazione sulla vita politica di Renzi.
Vittorio
Io ci vedo un altro rischio. Il vecchio mostro B. è ormai usurato, serve un altro mostro per impaurire gli elettori e farli tornare a votar PD. Salvini + CP sono perfetti per questo scopo.
Vedremo a breve come andranno le elezioni in Toscana. Io voglio sperare che gli elettori di sinistra non cadano nella trappola, che non tornino all'ovile e proseguano invece nel percorso di astensionismo della volta passata.
Si assesta un'altra mazzata al PD e si mostra che c'è uno spazio politico a sinistra.
"Salvini + CP sono perfetti per questo scopo. "
A proposito di come Salvini sia l'oppositore perfetto per Renzi,
la tv dove è più presente, addirittura col doppio dello spazio di Renzi (che oltre ad essere PDC, è capo di un partito che ha CINQUE volte i voti della Lega)....
è RAITRE!
http://www.huffingtonpost.it/michele-anzaldi/matteo-salvini-rai-alba-tramonto-vero-pluralismo_b_6752344.html
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