venerdì 2 maggio 2014

LE EUROPEE E IL DISFATTISMO MASOCHISTICO di Piemme

2 maggio. Il mio Votare per chi?, dove spiegavo le ragioni di un voto alle liste di M5S, ha suscitato un vespaio di polemiche ed è stato subissato di critiche, alcune molto dure. 

Esse sono di segno anche molto diverso fra loro, e sarebbe sbagliato fare di tutt'erba un fascio. C'è chi propone di non votare per nessuno, chi dice tapparsi il naso e votare per Tsipras e chi, tappandosi naso e bocca, addirittura per la Lega e Fratelli d'Italia.

Sembra, da sondaggio riservato commissionato dal Pd contrariamente a quanto indicato da quelli ufficiali, che il Pd stesso sarebbe ben al di sotto del 30% dei consensi. Oscillerebbe al momento fra il 26 e il 27%, mentre il Movimento 5 stelle avrebbe superato in queste settimane il 27%. Si profilerebbe insomma un inatteso testa a testa Grillo-Renzi alle europee.  

Coloro che fanno le pulci al M5S riescono ad immaginare quale terremoto politico conseguirebbe dall'eventuale sorpasso elettorale del Movimento 5 Stelle sul Pd renziano? Glielo dico io: Bingo! Renzi andrebbe a casa e con lui il suo governo. E col suo governo la sua legge elettorale fascista che pretende di portarci in una "terza repubblica" simil-fascista. Ergo: elezioni anticipate che potrebbero dare al regime la mazzata definitiva.

Sarebbe o non sarebbe questo un risultato politico straordinario? Certo che sì! Prenderemmo infatti, mi ripeto, due piccioni con una fava: non soltanto affonderemmo l'operazione più pericolosa messa in piedi dal regime dei Quisling dopo l'emarginazione di Berlusconi, ma daremo una mazzata ai suoi padroni europei ed alla loro pretesa di tenerci sottomessi al loro protettorato.

Impedire una vittoria del Pd renziano, questa è la posta in palio, qui in Italia, delle prossime elezioni europee. Come la si può ottenere? Non certo votando per la lista Tsipras, ruota di scorta del Pd, né tantomeno per Lega o Fratelli d'Italia, a loro volta ruote di scorta del berlusconismo e che passerebbero la soglia di sbarramento per il rotto della cuffia. La si può ottenere in un modo soltanto: votando massicciamente per il Movimento 5 Stelle

Ma è l'euro la vera questione, mi diranno i "sovranisti duri e puri". Chiedo: un flop del Pd renziano contestuale ad una forte affermazione di M5S, punendo i partiti euristi, avrebbe o non avrebbe, OGGETTIVAMENTE, un un impatto devastante sul futuro della moneta unica? Certo che lo avrebbe! 

L'ultima ridotta nella quale si rifugiano certi anti-euro, è il ragionamento seguente: meglio che M5S non ottenga un forte successo, anzi meglio se arretra, poiché i pentastellati, sarebbero un "tappo", un ostacolo alla crescita delle forze davvero sovraniste.

Ragionamento fallace, capzioso e francamente presuntuoso. Sono forse le attuali deboli forze sovraniste la pietra angolare per compiere una scelta? Evidentemente no. Il discorso avrebbe un minimo di senso politico se vi fosse una lista pienamente sovranista. In realtà le forze anti-euro democratiche e rivoluzionarie avrebbero TUTTO da guadagnare dallo scombussolamento del quadro politico e istituzionale. Una vittoria di Renzi e del blocco sostenuto dalle euro-oligarchie non azzopperebbe solo M5S, ma si riverbererebbe in maniera pesantissima sul nascente schieramento sovranista. Nell'immaginario collettivo acquisterebbe spazio l'idea che il nemico è fortissimo, prevarrebbe tra i cittadini il senso di frustrazione e d'impotenza, sentimenti che sono il principale ostacolo sulla via di una mobilitazione popolare, la sola che davvero potrà evitare la definitiva catastrofe sociale e politica.

Ammesso e non concesso che M5S diventi domani un avversario e non, come io spero, un prezioso alleato di una rivoluzione democratica, solo una follia settaria può augurarsi che esso sia battuto dal nemico principale che oggi è al potere. Non è al nemico che occorre demandare di togliere eventualmente di mezzo M5S. Ammesso infine, e non concesso, che i pentastellati siano da considerare un nemico secondario, consegnare a quello principale il mandato di sconfiggerli, equivale ad offrire un sostegno, per quanto indiretto, proprio al nemico principale. Il massimo del disfattismo masochistico.



29 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo.
Certo che pensare di mettere su una coalizione interclassista (proposta che condivido anch'io) quando risulta impossibile metterne su una fra persone della stessa classe e della stessa area politica sembra un po'un'utopia.

Realista ha detto...

Non si può che concordare con la lucida analisi di Piemme.

Il voto per il M5S non è un voto di disperazione, ma un voto utile (anzi direi l'unico davvero utile in questo momento) a mettere in crisi l'attuale equilibrio politico a favore delle elite europee.

La cosa è talmente evidente che sono convinto che chi non lo ammette è in malafede o manca degli strumenti per comprendere la realtà.

IL PATRIOTA ROSSO ha detto...

Invidio la chiarezza con cui PIEMME ha spiegato perché è necessario a questo giro votare Beppe Grillo. Sono confortato nello sconforto dato che fino ad ora ho trovato difficoltà a convincere certi miei amici. Giusto che il voto a cinque stelle è L'UNICO modo per dare un calcio nel culo al Renzi. Che adesso è la sola cosa che conta. E così facendo sarà più facile liberarci della schiavitù dell'euro.

Ponchia Massimo ha detto...

Tutto il tuto ragionamento Piemme si sostiene sul fatto dato per scontato che se il M5S ottiene una gran numero di consensi, per usare una tua espressione si fa "bingo".
Il problema caro Piemme è che questa è solo una tua PIA ILLUSIONE. Se poi addirittura di illudi che un eventuale risultato positivi del M5S alle elezioni europee possa di riflesso cambiare gli equilibri politici imposti dai rappresentanti dell'alta finanza e dei grandi capitali europei/americani bhè sei doppiamente illuso. E questo per almeno due motivi fondamentali.
Primo: Il parlamento europeo non decide nulla e quindi un eventuale risultato positivo del M5S o di qualsiasi altro partito non conterebbe nulla.
Secondo: ma tu credi che la gente che sta dietro alla costruzione di questa Europa, che da decenni ha organizzato e lavorato per la sua realizzazione, che ha mezzi e risorse praticamente infinite, non sia in grado di annientare e rendere inefficace un'eventuale risultato positivo di un qualsiasi partito/movimento che le remasse contro ? Dopotutto quel partito/movimento si troverebbe a lavorare a casa LORO, nella LORO Europa...
Inutile illudersi di vincere la guerra battendosi nel campo dell'avversario, molto meglio usare le energie di cui si dispone per fare le battaglie nel proprio campo, la nostra Italia.
Solo così, potremo avere la speranza di cambiare qualcosa.

SOLLEVAZIONE ha detto...

Gentile Massimo

Che si tratti di una "mia pia illusione" lo vedremo il 26 maggio. E li faremo i conti. Ho l'impressione che per i tanti Piddini che ritorneranno all'ovile dando forza al piazzista Renzi, ci saranno il doppio di italiani che si sono rotti i coglioni (anche delle masturbazioni mentali di certi sovranisti) e voteranno M5S.

Il Suo ragionamento è infine viziato da un formalismo giuridico e prepolitico disarmante.

Ma secondo lei davvero i cittadini votano questo o quello perché ritengono che inviando questo o quello a Strasburgo si cambi qualcosa?
Questo voto, l'han capito anche i sassi, è un voto POLITICO-SIMBOLICO. E per come i dominanti stanno facendo campagna elettorale si tratta di un referendum su Renzi. Non si può stare alla finestra.
Lei avrebbe voluto un referendum sull'euro? Follia! L'avremmo perso. Mentre questo possiamo vincerlo, creando un terreno migliore e più favorevole per liberare il Paese.

Infine: col ragionamento che Lei utilizza occorrerebbe astenersi dal voto anche per il Parlamento di Roma, dato che nemmeno quello, da molto tempo ormai, prende le decisioni cruciali.

(Piemme)

Anonimo ha detto...

Concordo,anche se ho qualche dubbio sulla veridicità di questi sondaggi che avrebbe in mano il Pd.Vedrete quanto ci sarà ancora da indignarsi per l'uso truffaldino e becero che ne faranno gli euristi, sbandierandoli al momento opportuno come se fossero spauracchi da dare in pasto al popolo debitamente terrorizzato per il baratro(sic)che si aprirebbe se vincessero quegli"irresponsabili"antieuro.Vedrete a pochi giorni da un voto che si preannuncia,per loro,punitivo,quante cortine fumogene solleveranno per parare il colpo,quali argomenti assurdi e insostenibili useranno per frenare un malcontento ancora in nuce,ma che sanno essere pronto a manifestarsi,per ora solo con il voto,in futuro chissà,magari in una aperta e cosciente contestazione del lager eurista.Avete scritto bene sotto la testata del blog:dopo la spallata elettorale(con il voto al M5S),quella sociale,sperando sia prossima. Luciano

Anonimo ha detto...

Non so se chi scrive non capisce niente o è in cattiva fede.Non siamo a una partita di calcio dove vige la tifoseria .si tratta di elezioni europee e al parlamento vanno inviati soggetti che hanno competenza e palle per dire No Euro No Europa chiaro?Votare per M5s che è pro euro ,pro Europa per fare dispetto al PD sono scaramucce tra attivisti che tirano acqua al proprio mulino.Bisogna invece far capire ai cittadini che non frequentano la rete ,ma seguono il passa parola che Grillo e Casaleggio non hanno intenzione di cambiare Nulla.

Fiorenzo Fraioli ha detto...

Piemme scrive: "elezioni anticipate che potrebbero dare al regime la mazzata definitiva"

E se invece le elezioni anticipate le vince il PUD€ per 6 a 0? Nun ce penZi? Mi fai pensare a Gaio Terenzio Varrone, che voleva spaccà er culo alli punici. E s'è visto.

Lo sai quale fu il più importante risultato "politico" della voglia di menar le mani di Gaio Terenzio Varrone? Te lo dico io. Il partito plebeo ne uscì così umiliato che la conduzione della Repubblica passò definitivamente nelle mani della classe senatorile. Con annesse conseguenze un secolo dopo.

Varrone era interprete dei disagi economici della plebe. Infatti la tattica temporeggiatrice di Quinto Fabio Massimo penalizzava soprattutto i contadini-soldati che dovevano abbandonare i campi per combattere, nonché il ceto equestre, che voleva tornare rapidamente ai suoi affari.

Qualche volta, per vincere una guerra, è necessario perdere qualche scaramuccia.

Prima deve nascere il fronte sovranista, poi si va alla battaglia.

Luca Tonelli ha detto...

ma sti sondaggi riservati si possono vedere? perchè detta così....

cmq l'ottimismo è il sale della vita senza dubbio.

Anonimo ha detto...

Concordo anche io con piemme e per gli stessi suoi motivi anche io voterò e cercherò di far votare M5S. Occorre battere il PD e mandare a casa Renzi e l'unico modo è votare Grillo. Bisogna provarci, poi ognuno faccia come crede.
Giancarlo

Anonimo ha detto...

vedo che i troll pseudo-sovranisti sono arrivati
anche qui per confonderci le idee.
Questi troll pseudo-sovranisti sono funzionali al sistema. Il sistema ha sempre bisogno di confondere le idee.
L'unica forza che ha i numeri per affrontare il sistema è il M5S
quindi non abbiate dubbi e alè, una bella ics sui 5 stelle e di gusto anche...
Poi vorrei dire una cosa agli stupidi che parlano di violenza:
é meglio vivere da barboni dentro una casa di cartone ( anche se è ingiusto ) che scappare sotto le bombe come in siria.
La via democratica è l'unica strada giusta. Quindi date sfoggio
alla vostrà intelligenza eloquenza creatività e compostezza per convincere se possibile anche i miliardari. Auguri e buon voto ai 5 stelle.

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 2:38

Bravo, hai detto la cosa più importante.
Cercate ei convincere anche i miliardari; tradotto significa che un vero movimento interclassista deve comprendere la borghesia medio alta senza la quale, mi disoiace ma è cosí, nulla si potrà compiere (per una lunga e complessa serie di motivi).
Sul web sono l'unico che molto goffamente e senza risultati decisivi (salvo forse una riuscita molto parziale sensibilizzazione) ci sta provando in concreto.
Vorrei sapere se qualcun altro ha intenzione di soingere in questa direzione.
Certo che se non viene fatto mi dovete spiegare perché insistete tanto con questa necessità dello schieramento interclassista e poi quando si tratta di muoversi e necessariamente ingoiare qualche fastidioso rospo nessuno si decide a darsi realmente da fare...

Alberto ha detto...

Concordo in pieno con Moreno, e aggiungo che "occorre conoscere se stessi", se no non si va da nessuna parte, cioè ci si fa trascinare dagli avvoltoi di turno.

Qui per "se stessi" non intendo il proprio io recondito, ma la massa degli italiani, l'essenza del brodo di coltura ove avvengono tutte le dinamiche, politiche comprese.

Quel che passa il convento italico lo sappiamo tutti, nel bene e nel male.

Il M5S in questa fase rappresenta veramente la parte sana del Paese, al di là di Grillo e Casaleggio, che Dio se li abbia in gloria. Ma questa parte sana, fatta di un'incazzatura galattica, è ancora assai grezza, io la chiamo "prepolitica". Deve formarsi, con ritmi umani, ma proprio queste sono le occasioni storiche di un cambiamento che può essere profondo e radicale, come anche il contrario, certamente, ma guai ad appiattirsi su questi dubbi, che del resto fan parte dell'esistenzialità stessa.
Bisogna crederci, rischiare, come ai tempi rapprsentati dal film "Quant'è bello lu muriri accisi".

Anonimo ha detto...

@anonimo delle 19:42:votare per far dispetto al Pd?No egregio signore,il partito referente principale dell'oligarchia eurista non lo si avversa solo con il voto,ma con la ferma convinzione che, senza una ripresa dell'opposizione sociale cosciente e diffusa,il voto sarà,su questo sono d'accordo con gli scettici sul peso da dare alle elezioni,mera testimonianza,ma in una situazione come l'attuale dare un pò di speranza alle masse massacrate è indispensabile.Questo è un voto che deve servire da pungolo per far capire a lorsignori che la maggioranza non è disposta a farsi devastare la vita "aggratis".Se poi ti chiami Peter,cosa che temo,ti invito a trollare in siti più "Spartani". Marxista dell'Illinois

Anonimo ha detto...

Ho sempre sentito dire che quando si deve fare un acquisto bisogna optare per il meglio che esista sul mercato (se non si è poco accorti a ... a corto di soldi).
Il voto pro M5S a qualcuno non sembra il meglio.
Ma chi sono questi?
o i nostalgici del tempo che fu e che non torna più
oppure i fanatici (o illusi o in mala fede) dell'Europa
o ad una certa parte dei Piddini che non hanno ancora afferrato gli estremi della situazione
o a chi vorrebbe fare concorrenza al M5S se fosse possibile)
o a chi è antipatico Grillo per quel suo piglio "da generale" (ma siamo in guerra, se qualcuno non se n'è ancora accorto; e in guerra , di solito, quelli che hanno armi adatte ti ammazzano)
o a quelli che pensano che questa Europa o un'altra sia lo stesso (ormai si dovrebbe aver capito che quest'Europa asomiglia maledettamente a un allevamento di polli o ad una tonnara).
eccetera
Indubbiamente ad un "meglio" teoricamente si potrebbe spesso contrapporre un altro "ancora più meglio".
Ma sfiido a trovarne un altro che abbia meriti di opposizione maggiori di quelli indicati, con una lucidità logica serrata, dalla Redazione di Sollevazione.

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 11,14 credo che tu abbia bevuto un bicchiere di troppo o la confusione e' tale che la gente non sa di cosa parla.

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=_fHQneSxuQM&feature=youtu.be
I M5S è sopratutto questo... persone che vogliono cambiare il il sistema e confronto.

Anonimo ha detto...

@anonimo delle 13.25:risparmiami i tuoi complimenti,non mi servono,ho cose ben più serie da fare, non spreco il mio tempo nel rispondere ad uno come te.Se vuoi diffondere le tue certezze sul M5S,troverai miglior accoglienza in siti più "spartani".A mai più risentirci.Marxista dell'Illinois

Anonimo ha detto...

E' assodato dall'esperienza che i TROLLS, che il Diavolo padre di ogni menzogna se li porti all'Inferno, imbastiscono i loro discorsi con insulti e qualifiche sempre del genere "ad hominem".
Questo marchio è bastevole a individuare i commentatori appartenenti alla prezzolata categoria dei troll che, solitamente, evitano di affrontare i discorsi con argomentazioni fondate e convincenti

GiorgioScha ha detto...

Concordo! tra l'altro si critica il M5S di non essere sovranista poichè non si è schierato per l'uscita immediata dall'euro. Ma qualcuno lo sa che è anche possibile recuperare la sovranità monetaria gradualmente e senza uscire IMMEDITAMENTE dall'euro? Qualcuno ha sentito parlare dei Certificati di Credito Fiscale di Marco Cattaneo lo ha letto il suo libro "La soluzione per l'euro"? Che poi a mio avviso sarebbe la soluzione politicamente più funzionale.

Anonimo ha detto...

il TTIP, questione non meno importante dell'euro.
http://www.beppegrillo.it/2014/05/ttip_la_trappol.html

Vincenzo Cucinotta ha detto...

Non ho risposte certe in proposito. Mi pare però assolutamente errata la previsione di elezioni anticipate a breve scadenza. A me pare l'esatto contrario, che se vince il M5S, il parlamento e il governo Renzi saranno congelati per finire l'opera di distruzione di ispirazione globalista. Figurarsi se si darebbe al M5S l'opzione di vincere le elezioni. Non escluderei neanche un golpe vero e proprio. Senza considerare scenari così estremi, questo parlamento lavorerebbe fino all'ultima data compatibile con le scadenze elettorali costituzionali.
Ciò non implica che sia sbagliato votare il M5S, in sè non è un elemento dirimente, ma non capisco su quale logica si basi la conclusione di elezioni del parlamento italiano a breve termine.

marina minicuci ha detto...

guardate che l'articolo è una risposta a piemme e non di piemme. dallo stile sembra marino badiale che colgo l'occasione per ringraziare d'esistere,-:) mi conforta ogni volta la sua lucidità. grande, marino!

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente tutta quanta l'argomentazione e le stesse cose le ho già dette in diversi blog commentando le varie ed eventuali scelte, a un certo punto la tesi mi è sembrata talmente scontata e logica che ho pensato fosse inutile sostenerla e ricordarla continuamente, ma probabilmente non conosco ancora bene l'anima e la psiche degli esseri umani, che potrebbe riassumere sì in una semplice frase proverbiale:
Preferisco perdere piuttosto che darti ragione !!!

SOLLEVAZIONE ha detto...

FRAIOLI AFFERMA:

"Prima deve nascere il fronte sovranista, poi si va alla battaglia".
Un'idea alquanto astratta.
I fronti, quelli veri, con base di massa, non si costruiscono a tavolino, ma nel fuoco della lotta.
La battaglia, per quanto sia enorme la sproporzione tra sovranisti ed euristi, è già in corso.

keoma08 ha detto...

Grande Piemme !

M'avevi fatto incazzare col tuo giudizio sulla manifestazione del 12 Aprile ...

Ma ora siamo di nuovo in piena sintonia !

Anonimo ha detto...

Il problema sollevato nell'articolo è interessante, nonché di difficle soluzione.
Personalmente credo che in questi frangenti il voto a m5s sia "meglio di niente", se non si sceglie l'astensione. Non si tratta di una vera forza anti-euro (e anti-unionista). L'escamotage di Grillo del referendum sull euro, magari in rete, limitato ai soli iscritti non convince ... Tuttavia, un colpo inferto al pd è indubbiamente un colpo inferto agli euroservi che non potrà restare privo di conseguenze politiche interne.

Saluti

Eugenio Orso

Anonimo ha detto...

Non crede che uno dei problemi fondamentali nel riporre un così alto elevato grado di fiducia in una forza politica da poco formatasi e con poca esperienza, sia la selezione dei candidati che si apprestano a rappresentarci?
Cercando di essere più chiaro: posso anche apprezzare il fatto che il M5S esprima i propri rappresentanti tramite votazione degli iscritti, ma andando più in profondità, non crede che l'assenza di persone "formate" per il perseguimento di determinati obiettivi politici possa essere un limite quando ci si ritroverà all'interno dei palazzi del potere europeo?
Io non ho mai creduto che le cose si possano cambiare dall'interno e continuo a farlo ma sono prontissimo a cambiare idea se qualcuno dei rappresentanti eletti perseguisse per una volta l'interesse generale. Detto ciò spero che non mi si prenda per un elettore "moderato". Io non eleggo nessuno. Da anni.
arteteca

Anonimo ha detto...

La questione di fondo che consiglia di dar forza al M.5.S. con il proprio voto, indipendentemente da un programma, è i fatto che questo Movimento ha una "ideologia" e vi si attiene. Altre forze ostentano a parole di seguire determinate ideologie mentre la loro condotta politica negli ultimi anni è stata di segno opposto.
L'ideologia PM ha per connotazione distintiva un'azione politica improntata alle buone regole libertarie discendenti dalla nostra Costituzioine, che potrà essere per molti anche un feticcio, ma che è pur sempre la base della democrazia in Italia.

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