Perché il nostro paese deve uscire dall'euro?
Come può riprendersi la sua sovranità?
60 RISPOSTE
AI SOSTENITORI
Come può riprendersi la sua sovranità?
60 RISPOSTE
AI SOSTENITORI
DELL'EURO-DITTATURA
Siamo ben lieti di presentare ai nostri lettori un documento formidabile del Coordinamento nazionale della sinistra contro l'euro. Esso è stato elaborato da Leonardo Mazzei, Mimmo Porcaro e Beppe De Santis.
scarica il VADEMECUM
Stampalo! Diffondilo!
Non c'è quasi più nessuno che difenda l'Unione Europea (UE) così com'è. I suoi trattati, le sue regole, i suoi diktat, i suoi sacrifici sono ormai indifendibili.
E, tuttavia, la casta oligarchica che l'ha costruita e che la governa non intende fare marcia indietro. Ma è riformabile l'UE? Noi pensiamo di no. L'Unione ha infatti una natura ben precisa, che non è modificabile dall'interno. Questa è la ragione per cui ai tanti propositi di renderla "più democratica" e "più solidale", non segue mai alcun cambiamento concreto. Non a caso l'Unione Europea nasce con il Trattato di Maastricht, ed i suoi scopi sono chiari fin dall'inizio: creare uno spazio continentale in cui le politiche liberiste non abbiano più alcun freno; assegnare ogni potere ad una casta di tecnocrati al servizio dei centri decisionali di un capitalismo sempre più dominato dalla finanza; distruggere progressivamente ogni diritto ed ogni conquista sociale.
Se negli anni l'UE si è rivelata sempre più per quel che è, un mostro scatenato contro il popolo lavoratore e contro la democrazia, questo non è avvenuto per caso bensì perché questa è la sua funzione e la sua natura. In questo progetto di dominio sui e contro i popoli un ruolo fondamentale lo gioca l'euro, la moneta unica in nome della quale ogni sacrificio viene chiesto ed imposto. Noi pensiamo che si debba uscire dall'euro e dall'UE, come primo passo per impedire una catastrofe economica e sociale ancora più grave di quella già in corso da anni. Il passo decisivo per riconquistare la sovranità nazionale, popolare e democratica, è oggi l'uscita dall'euro.
A corto di argomenti, il regime eurista ha scatenato una vera e propria campagna terroristica contro chi mette in discussione la moneta unica. I temi di questa propaganda martellante occupano ogni giorno le pagine dei giornali e gli schermi televisivi. E spesso, talvolta in buona fede, vengono ripresi anche da chi si dice critico sulle politiche dell'UE. Abbiamo perciò raccolto le principali domande ed obiezioni che vengono rivolte a chi, come noi, si batte per l'uscita dall'euro. Ed abbiamo cercato di farlo senza sfuggire alle questioni più spinose. Buona lettura.
Siamo ben lieti di presentare ai nostri lettori un documento formidabile del Coordinamento nazionale della sinistra contro l'euro. Esso è stato elaborato da Leonardo Mazzei, Mimmo Porcaro e Beppe De Santis.
scarica il VADEMECUM
Stampalo! Diffondilo!
E, tuttavia, la casta oligarchica che l'ha costruita e che la governa non intende fare marcia indietro. Ma è riformabile l'UE? Noi pensiamo di no. L'Unione ha infatti una natura ben precisa, che non è modificabile dall'interno. Questa è la ragione per cui ai tanti propositi di renderla "più democratica" e "più solidale", non segue mai alcun cambiamento concreto. Non a caso l'Unione Europea nasce con il Trattato di Maastricht, ed i suoi scopi sono chiari fin dall'inizio: creare uno spazio continentale in cui le politiche liberiste non abbiano più alcun freno; assegnare ogni potere ad una casta di tecnocrati al servizio dei centri decisionali di un capitalismo sempre più dominato dalla finanza; distruggere progressivamente ogni diritto ed ogni conquista sociale.
Se negli anni l'UE si è rivelata sempre più per quel che è, un mostro scatenato contro il popolo lavoratore e contro la democrazia, questo non è avvenuto per caso bensì perché questa è la sua funzione e la sua natura. In questo progetto di dominio sui e contro i popoli un ruolo fondamentale lo gioca l'euro, la moneta unica in nome della quale ogni sacrificio viene chiesto ed imposto. Noi pensiamo che si debba uscire dall'euro e dall'UE, come primo passo per impedire una catastrofe economica e sociale ancora più grave di quella già in corso da anni. Il passo decisivo per riconquistare la sovranità nazionale, popolare e democratica, è oggi l'uscita dall'euro.
A corto di argomenti, il regime eurista ha scatenato una vera e propria campagna terroristica contro chi mette in discussione la moneta unica. I temi di questa propaganda martellante occupano ogni giorno le pagine dei giornali e gli schermi televisivi. E spesso, talvolta in buona fede, vengono ripresi anche da chi si dice critico sulle politiche dell'UE. Abbiamo perciò raccolto le principali domande ed obiezioni che vengono rivolte a chi, come noi, si batte per l'uscita dall'euro. Ed abbiamo cercato di farlo senza sfuggire alle questioni più spinose. Buona lettura.
3 commenti:
Geremia
Complimenti vivissimi alla Redazione per questo Vademecum che riassume efficacemente le discussioni pubblicate nel Sito.
Da leggere, meditare, diffondere, conservare e, soprattutto, applicare.
Tra chi ha fatto il salto della quaglia va ormai annoverato anche Diego Fusaro, che nei fatti sta facendo campagna elettorale per la Lega. Pietoso.
Complimenti agli autori dell'opuscolo. Uno strumento utile di battaglia politica.
Quanto a Fusaro, evocato nel commento precedente da Claudio Z., che dire? Secondo me siete stati fin troppo indulgenti fin dai tempi in cui aveva deciso di andare a CasaPound. Chi accetta rapporti con organizzazioni fasciste e simpatizza per la Lega è dall'altra parte della barricata. Sovranismo sì, ma democratico e ANTIFASCISTA!
Posta un commento