Un'altra Calabria esiste. Un'altra politica esiste.
La grande manifestazione regionale dei Comitati territoriali a Cosenza.
Lo ha dimostrato la magnifica manifestazione di ieri a Cosenza. Bella, pacifica, colorata, rumorosa e piena zeppa di contenuti. I contenuti di questa terra martoriata, i contenuti e le proposte dei territori, dei comitati che, uniti, hanno detto la loro non solo sui rifiuti, ma sulla possibilità, evidente, che un’altra strada e un’altra politica esistono.
Una manifestazione che va detto non ha trovato alcun appoggio nella politica partitica, se non da parte dei singoli o di rare eccezioni. La mobilitazione, l’organizzazione, la piattaforma rivendicativa, sono tutte da attribuire al lavoro indefesso, alla capacità e alla passione dei comitati territoriali, che senza aiuti, hanno portato in piazza migliaia di manifestanti in uno degli eventi politici più belli degli ultimi anni.

Ieri è cominciato un nuovo percorso per la Calabria. Il corteo dei manifestanti di ieri non si è fermato a Corso Mazzini, a Cosenza, ma idealmente continua e chiede, propone e denuncia. Continua e pretende ascolto. E nessuno, nessun politico, nessuna istituzione, nessuna azienda, nessun partito, da ieri, può far finta che questo cordone di uomini e donne non esistano, al contrario tutti dovranno fare i conti con loro.
Non è stata una manifestazione di protesta, ma di proposta. La proposta di una politica veramente nuova, concreta, sincera, sui rifiuti e non solo, che rilancia e urla forte che la popolazione dal basso e senza eterodirezione chiede dignità politica e sociale, chiede giustizia, chiede sviluppo, chiede serietà, chiede lo spazio che merita e che non ha mai avuto.
Decidiamo noi!
Non è solo lo slogan di una manifestazione, ma la prospettiva per un’intera Regione.
E da ieri, dopo la splendida manifestazione di questo maggio calabrese, questa prospettiva sociale e politica esiste ed è possente.
* Fonte: memorandum di uno smemorato
1 commento:
Decide che ha potere e forza (anche solo finanziaria). Cosa possono decidere i deboli e i senza soldi?
E' molto triste; anzi drammatico, ma i limiti decisionali di chi si trova in tali ristrettezze, oggi sono tragici.
Posta un commento