24 marzo. Sulla scia del viaggio che la delegazione internazionale di antimperialisti e pacifisti che si recò in Siria dal 4 al 8 giugno 2013, nonché dell'attività svolta nei messi successivi dalla medesima delegazione, si è svolta in Austria l'8 e il 9 marzo scorsi un importante incontro internazionale (Consultazione di Tutte le Parti per una Soluzione Politica) al quale hanno partecipato una ventina di esponenti politici siriani, sia del variegato fronte delle opposizioni che di esponenti del regime di Bashar al-Assad. Di seguito la Dichiarazione dell'incontro.
[Nella foto gli esuli palestinesi del Campo profughi di Yarmuk, periferia di Damasco, in file per ricevere gli aiuti alimentari dopo mesi di crudele assedio]
Iniziativa per una Soluzione Politica
Siriani provenienti da molteplici contesti sociali, educativi, politici e nazionali si sono incontrati l’8 e il 9 marzo nel Castello di Schlaining, in Austria, nel quadro di una “Consultazione di Tutte le Parti per una Soluzione Politica in Siria”, organizzata dall’Iniziativa Internazionale www.peaceinsyria.org.
Guidati da profonde preoccupazioni per il progressivo deterioramento della situazione, per il disastro umanitario e per il futuro del popolo siriano, tutte le Parti della Consultazione hanno ragionato su cosa si possa fare, attraverso una soluzione politica, per metter fine alla guerra, alla violazione dei diritti umani che sta causando un enorme numero di vittime e alla distruzione delle infrastrutture e della cultura. Questa soluzione dovrebbe aiutare i siriani a pensare ad un nuovo contratto sociale per edificare uno Stato fondato sulla completa riconciliazione nazionale e sulla responsabilità, garantendo diritti e libertà a tutti i siriani.
Riconoscendo l’estrema complessità della situazione, la crescente sofferenza e polarizzazione, nella nostra discussione è emerso consenso sui seguenti punti, che formuliamo con spirito di discussione:
1 – In base al principio di sovranità del popolo siriano, invochiamo il cessate il fuoco da parte di tutti i contendenti e esigiamo che tutte le forze armate straniere lascino il territorio siriano.
2 – Invochiamo la cessazione della guerra, sottolineando che una soluzione politica è la miglior soluzione per tutte le parti coinvolte. Questa soluzione implica che siano garantiti tutti i fondamentali diritti politici, economici e sociali che conducono alla giustizia sociale, e il rilascio dei prigionieri politici e degli ostaggi da parte di tutti.
3 – Intendiamo cercare metodi e procedure realistiche e concrete per realizzare una “Conferenza di pace fra tutte le parti”, che includa tutte le componenti siriane coinvolte nella crisi.
4 – Lavoreremo a tutti i livelli per soddisfare le urgenti necessità dei civili, compresa la sicurezza degli aiuti umanitari.
5 – In particolare lavoreremo per riportare in Siria profughi ed emigrati e per trovare il modo di fornire loro i mezzi necessari per vivere in zone che siano al sicuro da attività di guerra e militari.
6 – Si lavorerà per trovare uno spazio che possa venir usato come centro per il processo di pace e dove si possa svolgere un dialogo costante ed aperto. Si chiamerà “Casa Siriana della Pace”.
7 – Costituiremo una Rete per la Pace in Siria, che comprenda sia siriani di ogni provenienza che non siriani, che sostenga una soluzione politica.
Sono inoltre state discusse, senza arrivare ad un consenso, le seguenti questioni e posizioni, che saranno oggetto di una prossima conferenza:
Quale è la via per trovare una soluzione giusta e globale alla questione Curda, per garantire pari diritti civili mantenendo contemporaneamente l’unità dello stato e del popolo siriano?
In quale modo si può stabilire la parità di diritti fra donne e uomini, garantendo pieni diritti alle donne?
Iniziativa per una Soluzione Politica, www.peaceinsyria.org
Vienna, 20 marzo 2014
* Fonte: Campo Antimperialista
** Traduzione di Maria Grazia Ardizzone
Iniziativa per una Soluzione Politica
Siriani provenienti da molteplici contesti sociali, educativi, politici e nazionali si sono incontrati l’8 e il 9 marzo nel Castello di Schlaining, in Austria, nel quadro di una “Consultazione di Tutte le Parti per una Soluzione Politica in Siria”, organizzata dall’Iniziativa Internazionale www.peaceinsyria.org.
Guidati da profonde preoccupazioni per il progressivo deterioramento della situazione, per il disastro umanitario e per il futuro del popolo siriano, tutte le Parti della Consultazione hanno ragionato su cosa si possa fare, attraverso una soluzione politica, per metter fine alla guerra, alla violazione dei diritti umani che sta causando un enorme numero di vittime e alla distruzione delle infrastrutture e della cultura. Questa soluzione dovrebbe aiutare i siriani a pensare ad un nuovo contratto sociale per edificare uno Stato fondato sulla completa riconciliazione nazionale e sulla responsabilità, garantendo diritti e libertà a tutti i siriani.
Riconoscendo l’estrema complessità della situazione, la crescente sofferenza e polarizzazione, nella nostra discussione è emerso consenso sui seguenti punti, che formuliamo con spirito di discussione:
1 – In base al principio di sovranità del popolo siriano, invochiamo il cessate il fuoco da parte di tutti i contendenti e esigiamo che tutte le forze armate straniere lascino il territorio siriano.
2 – Invochiamo la cessazione della guerra, sottolineando che una soluzione politica è la miglior soluzione per tutte le parti coinvolte. Questa soluzione implica che siano garantiti tutti i fondamentali diritti politici, economici e sociali che conducono alla giustizia sociale, e il rilascio dei prigionieri politici e degli ostaggi da parte di tutti.
3 – Intendiamo cercare metodi e procedure realistiche e concrete per realizzare una “Conferenza di pace fra tutte le parti”, che includa tutte le componenti siriane coinvolte nella crisi.
4 – Lavoreremo a tutti i livelli per soddisfare le urgenti necessità dei civili, compresa la sicurezza degli aiuti umanitari.
5 – In particolare lavoreremo per riportare in Siria profughi ed emigrati e per trovare il modo di fornire loro i mezzi necessari per vivere in zone che siano al sicuro da attività di guerra e militari.
6 – Si lavorerà per trovare uno spazio che possa venir usato come centro per il processo di pace e dove si possa svolgere un dialogo costante ed aperto. Si chiamerà “Casa Siriana della Pace”.
7 – Costituiremo una Rete per la Pace in Siria, che comprenda sia siriani di ogni provenienza che non siriani, che sostenga una soluzione politica.
Sono inoltre state discusse, senza arrivare ad un consenso, le seguenti questioni e posizioni, che saranno oggetto di una prossima conferenza:
Quale è la via per trovare una soluzione giusta e globale alla questione Curda, per garantire pari diritti civili mantenendo contemporaneamente l’unità dello stato e del popolo siriano?
In quale modo si può stabilire la parità di diritti fra donne e uomini, garantendo pieni diritti alle donne?
Iniziativa per una Soluzione Politica, www.peaceinsyria.org
Vienna, 20 marzo 2014
* Fonte: Campo Antimperialista
** Traduzione di Maria Grazia Ardizzone
1 commento:
Geremia
Vengono le lacrime agli occhi quando si pensa alla situazione siriana e un senso di sgomento e di paura assalgono il cuore se si riflette al modo in cui essa si è andata accendendo e incancrenendo a causa del cinismo alieno ad ogni senso di umanità che ispira i responsabili di quell'orrore: gli organizzatori e i sostenitori di quella ribellione mercenaria.
Ci si può chiedere: ma perché esiste l'ONU?
Così si arriva a capire come anche gli organismi cosiddetti sovra nazionali sono una messa in scena obbrobriosa.
Chi può dar ascolto alle iniziative di pace quando tutto è impostato sulla malafede di chi mira alla dominazione del Mondo?
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