Libertà per i tre cittadini libici arrestati a Perugia
Comitato per la libertà dei tre patrioti libici
riceviamo e pubblichiamo
«Su ordine diretto del governo italiano, capeggiato dal plurinquisito Silvio Berlusconi, sono stati arrestati a Perugia tre cittadini libici, tra cui Nuri Ahusain, presidente della Lega degli studenti libici in Italia.
Di quali gravi “crimini” si sarebbero macchiati i tre studenti libici? Nessuno in verità.
Come le autorità hanno esse stesse ammesso, si tratta di “arresti preventivi affinché dei reati non venissero compiuti”, tra cui l’intenzione di occupare l’Ambasciata libica in Italia.
Quello che viene contestato a Nuri Ahusain e agli altri è di essere stati in prima fila nelle proteste contro i bombardamenti sulla Libia; di aver condannato come imperialistica l’ingerenza della NATO negli affari interni del loro paese; di aver smentito la notizia, rivelatesi in effetti una montatura mediatica, del “genocidio” commesso dalle forze leali a Gheddafi; e di aver definito i capi dei rivoltosi ascari al soldo degli invasori occidentali.
Accusati, insomma, di essere dei patrioti che difendono la dignità e la sovranità del loro paese. Valori e comportamenti che per le autorità italiane costituiscono invece elementi di reato, i presupposti di una “vera e propria associazione a delinquere”.
Qui, se c’è qualcuno che delinque, è invece il governo Berlusconi, che a solo un anno e mezzo dalla firma del Trattato d’amicizia con la Libia, lo ha stracciato e ha fatto dell’Italia, in perfetta continuità col vecchio colonialismo fascista, l’avamposto dell’aggressione a quel paese. Un governo moribondo che partecipa direttamente a bombardamenti che nulla hanno a che vedere oramai con la sciagurata Risoluzione ONU 1973, che prevedeva l’uso della forza “solo” a protezione dei civili. Un governo che motiva la sua guerra sporca col pretesto dei “diritti umani” mentre è interessato solo a depredare il petrolio e le risorse naturali della Libia.
Un governo che pur di impedire ai cittadini libici il loro legittimo diritto di protestare contro l’ennesima aggressione coloniale, ha arrestato tre innocenti in base ad una montatura poliziesca ricorrendo alla mostruosità giuridica di “associazione per delinquere aggravata dal carattere transnazionale”.
Noi chiediamo:
- l’immediato rilascio di Nuri Ahusain e degli altri due studenti libici
- la cessazione dei bombardamenti sulla Libia
- l’uscita dell’Italia dalla coalizione degli aggressori
- il divieto all’uso del territorio italiano per attaccare la Libia
Comitato per la libertà dei tre patrioti libici»
Perugia, 16 giugno 2011
Firma l’appello - Invia un messaggio di adesione a: « libertaperitre@tiscali.it » - scrivendo nome, cognome e città
3 commenti:
Ho aderito, con questa precisazione:
"Vorrei solo far notare che l' "opposizione" di centro-sedicente sinistra e l'ignobile guerrafondaio genocida e criminale di guerra e contro l' umanità (oltre che ipocrita nauseabondo) che risponde al nome di Giorgio Napolitano non sono meno delinquenti dell' ignobile governo attuale".
Giulio Bonali (medico)
Fiorenzuola (PC)
sono daccordo col dott. bonali. questa guerra e una porcheria.ma aggiungo,deve essere una guerra necessaria per la nato,visto i modi ed i metodi usati.I motivi veri sono ai piu' sconosciuti e sui siti internazionali analisti di tuutto il mondo dicono la loro rendendo il quadro ancora piu' confuso. i media evidentemente mostrano una realta falsata da montaggi ad hoc.facendo il loro lavoro ordini del padrone....dal mio punto di vista, avendo vissuto a lungo in africa ed anche in libia dico viva il libro verde, forza col.muammar qadhafi
prevedo per un futuro non troppo lontano, un'azione congiunta dell'unione africana,le cui posizioni sull'aggressione alla libia sono attendiste per strategia.. ritengo che questa guerra si sviluppera in quasi tutta l'africa con assalti coordinati in vari paesi ad obbiettivi militari e sttrategici condotti dalla popolazione e in molti paesi anche dall'esercito.credo che presto inizieranno le reazioni in appoggio al colonnello, che sta' sempre piu' diventando l'UNICO LEADER AFRICANO che rappresenta le aspirazioni e le rivendicazioni dell'intero continente. cioe la fine del colonialismo e l'inizio di un vero processo di industrializzazione che porti l''africa alla riconquista della sua dignita.
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