Nuri Ahusain, uno dei due arrestati |
UNA PORCATA POLIZIESCA
di Sergio Cararo*
L'arresto di questi cittadini libici in Italia si configura quindi come una violazione esplicita della libertà di espressione e come una sorta di sequestro preventivo, ma appare soprattutto una sorta di marchetta pagata a “quelli di Bengasi” dalle autorità italiane. Un avvocato decente – in uno stato di diritto - sarebbe in grado di smantellare questa vicenda in pochi giorni. Se serve ci rendiamo disponibili nel contribuire a smontare questa operazione che – indipendentemente dalle crociate berlusconiane - getta forte discredito sulla magistratura italiana. Non certo per amore di Gheddafi ma per un minimo senso della giustizia.
* Fonte: radio città aperta
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