[ 12 marzo 2010 ]
Lo sciopero generale del 11 marzo
Più di settanta mila manifestanti hanno invaso il centro di Atene oggi, 11 marzo, giorno di uno sciopero generale molto riuscito indetto dalla GSEE (Confederazione Generale del Lavoro della Grecia) e da ADEDY (la Federazione Nazionale dei dipendenti pubblici). I contingenti dei sindacati e delle organizzazioni di sinistra hanno occupato tutto lo spazio che va dal Museo Nazionale e dal Politecnico fino a piazza Syntagma (Costituzione), di fronte al Parlamento. Il sindacato PAME, controllato dal partito Comunista di Grecia (KKE), aveva nel frattempo già tenuto la propria manifestazione separata, partendo in corteo da piazza Omonia fino al Parlamento. Anche il corteo del PAME è stato grande, anche se meno numeroso di quello principale.
La partecipazione massiccia è stata impressionante, se si tiene conto del fatto che tutti i mezzi di trasporto pubblico (autobus, filobus, metropolitana), sono stati fermi per 24 ore proprio a causa dello sciopero. Confrontata alla manifestazione di Atene in occasione del precedente sciopero generale del 24 febbraio, quella di oggi ha avisto una partecipazione più che doppia. Molto più estesa è stata anche la partecipazione alla sciopero stesso nei luoghi di lavoro. In particolare si sono mobilitati gli strati di lavoratori più selvaggiamente colpiti dai tagli salariali, anzitutto quelli del settore pubblico, bastonati dal secondo pacchetto di misure di austerità annunciate dal governo il 3 marzo.
Le forze di repressione dello Stato sono intervenute ancora una volta con la loro ben nota brutalità. Hanno attaccato la marcia in molti punti, cercando di dividerla e disperderla col massiccio impiego di gas chimici e con gli attacchi della polizia anti-sommossa. Anzitutto hanno caricato all'inizio della marcia, bloccando e attaccando il contingente dei lavoratori dell’ospedale EINAP di Atene-Pireo. Poi le forze della repressione hanno ripetuto l'operazione più volte accanendosi contro gli spezzoni più radicali del corteo, i sindacati legati alla sinistra extra-parlamentare così come contro la sinistra radicale le organizzazioni e i gruppi anarchici. Il nostro partito, l’EEK (Partito Operaio Rivoluzionario), è stato nuovamente preso di mira e ha ricevuto, da parte della polizia anti-sommossa, ripetuti attacchi con gas lacrimogeni.
Due persone sono state seriamente ferite dai reparti motorizzati della Delta Force, e sono ora ricoverati in Terapia Intensiva all’Evangelismos Hospital. Undici giovani sono stati arrestati e incriminati. E 'chiaro che la repressione dello Stato è stata scatenata allo scopo di contrastare e prevenire la sommossa operaia, ora solo al suo stadio iniziale.
Questa prima informaziona sullo sciopero generale si è concentrata sulla battaglia di Atene. Ma dobbiamo notizie che manifestazioni altrettanto grandi hanno avuto luogo in tutto il paese, non solo nelle città più grandi come Salonicco, Patrasso, Volos, ecc, ma anche in tutte le principali città della provincia, da sud a nord, comprese le isole.
La luta continua!
¡Hasta la victoria siempre!
Savas Michael Matsas 11/3/10
Lo sciopero generale del 11 marzo
di Savas Michael Matsas
Più di settanta mila manifestanti hanno invaso il centro di Atene oggi, 11 marzo, giorno di uno sciopero generale molto riuscito indetto dalla GSEE (Confederazione Generale del Lavoro della Grecia) e da ADEDY (la Federazione Nazionale dei dipendenti pubblici). I contingenti dei sindacati e delle organizzazioni di sinistra hanno occupato tutto lo spazio che va dal Museo Nazionale e dal Politecnico fino a piazza Syntagma (Costituzione), di fronte al Parlamento. Il sindacato PAME, controllato dal partito Comunista di Grecia (KKE), aveva nel frattempo già tenuto la propria manifestazione separata, partendo in corteo da piazza Omonia fino al Parlamento. Anche il corteo del PAME è stato grande, anche se meno numeroso di quello principale.
La partecipazione massiccia è stata impressionante, se si tiene conto del fatto che tutti i mezzi di trasporto pubblico (autobus, filobus, metropolitana), sono stati fermi per 24 ore proprio a causa dello sciopero. Confrontata alla manifestazione di Atene in occasione del precedente sciopero generale del 24 febbraio, quella di oggi ha avisto una partecipazione più che doppia. Molto più estesa è stata anche la partecipazione alla sciopero stesso nei luoghi di lavoro. In particolare si sono mobilitati gli strati di lavoratori più selvaggiamente colpiti dai tagli salariali, anzitutto quelli del settore pubblico, bastonati dal secondo pacchetto di misure di austerità annunciate dal governo il 3 marzo.
Le forze di repressione dello Stato sono intervenute ancora una volta con la loro ben nota brutalità. Hanno attaccato la marcia in molti punti, cercando di dividerla e disperderla col massiccio impiego di gas chimici e con gli attacchi della polizia anti-sommossa. Anzitutto hanno caricato all'inizio della marcia, bloccando e attaccando il contingente dei lavoratori dell’ospedale EINAP di Atene-Pireo. Poi le forze della repressione hanno ripetuto l'operazione più volte accanendosi contro gli spezzoni più radicali del corteo, i sindacati legati alla sinistra extra-parlamentare così come contro la sinistra radicale le organizzazioni e i gruppi anarchici. Il nostro partito, l’EEK (Partito Operaio Rivoluzionario), è stato nuovamente preso di mira e ha ricevuto, da parte della polizia anti-sommossa, ripetuti attacchi con gas lacrimogeni.
Due persone sono state seriamente ferite dai reparti motorizzati della Delta Force, e sono ora ricoverati in Terapia Intensiva all’Evangelismos Hospital. Undici giovani sono stati arrestati e incriminati. E 'chiaro che la repressione dello Stato è stata scatenata allo scopo di contrastare e prevenire la sommossa operaia, ora solo al suo stadio iniziale.
Questa prima informaziona sullo sciopero generale si è concentrata sulla battaglia di Atene. Ma dobbiamo notizie che manifestazioni altrettanto grandi hanno avuto luogo in tutto il paese, non solo nelle città più grandi come Salonicco, Patrasso, Volos, ecc, ma anche in tutte le principali città della provincia, da sud a nord, comprese le isole.
La luta continua!
¡Hasta la victoria siempre!
Savas Michael Matsas 11/3/10
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