IN QUESTO SITO un diario fotogiornalistico che, alla mano di magnifiche immagini, illustra quella che in Europa è indubbiamente la più valida, forte, giusta e nobile lotta di massa del nuovo millennio, quella dei Gilet Gialli, ora al 60° appuntamento.
I media di regime, vale a dire i media dei miliardari, evitano. Pubblicano, se proprio c'è un po' di sangue, qualche trafiletto. Ma si impegnano alla morte a ridurre, sopire, troncare, minimizzare. Rilevano che dopo 60 appuntamenti in gran parte del paese, i numeri dimagriscono. Non rilevano che questo dato fisiologico non toglie nulla al fatto storico che si tratta della lotta più lunga vista in Europa dalla fine della guerra, una lotta che continua e ora si è espansa ad altre masse di maltrattati, deprivati ed emarginati.
I Gilet Gialli hanno il merito di aver denudato il sovrano messo lì dalla
corporazione degli usurai di Francia e di aver fatto emergere con il proprio
valore e sacrificio, tra media renitenti, i suoi incredibilmente brutali e
sanguinari metodi di affrontare cittadini, voluti sudditi, che si permettono di
rivendicare quanto gli è dovuto.
Hanno dimostrato che razza di feroci pretoriani difendono i caveau dei
dominanti e ne hanno evidenziato la differenza rispetto a una polizia di Hong
Kong che ha risposto alla violenza devastatrice e, in alcuni casi omicida, di
squadristi con mandato USA e UK, con una civiltà e un autocontrollo che
l'Occidente ha volontariamente abbandonato da secoli.
Hanno fatto da innesco a una vera e propria insurrezione di popolo guidata
da sindacati come noi ce li sogniamo, anzi, non abbiamo mai avuto, ora al 50°
giorno di sciopero generale contro gli strumenti di strangolamento sociale
messi in campo dal burattino e dai suoi pupari. Un esempio che viene dalla
Francia che ha ancora in corpo elementi di DNA del 1789 e del 1870. Un esempio
al mondo, che però a noi sfugge grazie all'unanimismo tirannico di
un'informazione che quanto le mostra la Francia fa tremare e...cestinare.
Di Maio e Di Battista si sono fatti vedere accanto ai Gilet Gialli. Ci fossero rimasti! O avessero fatto apparire dei gilet gialli made in Italy!
IT.INSIDEOVER.COM
I gilet gialli, uno dei più grandi movimenti di piazza del nuovo millennio,
raccontato attraverso le voci di chi ha lottato e chi la protesta l’ha studiata
1 commento:
IO ho l'impressione che una certa parte nell'abbattere lo slancio pur sacro santo dei gilet gialli l'abbiano avuto le non letalguns.
Ci sono in giro aggeggi capaci di sprigionare forti fasci di vibrazioni a microonde che sono portatili il cui uso qui in italia non è consentito per la tortura di prigionieri tipo abu graib ma che quando colpiscono il corpo umano provocano dolori intensi che arrivano alle ossa e causano sofferenze ai vani sanguigni e ai nervi assai dolorose e probabilmente nocive e capaci di provocare fenomeni cancerogeni e conseguenze durevoli. Personalmente io ne ho fatto amarissima esperienza causa il fatto che un mio vicino frontista ne fa intenso uso a mio danno da alcuni anni in qua.
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