[ lunedì 14 ottobre 2019 ]
«La Lega non ha in testa l'uscita dall'euro o dall'Unione europea. Lo dico ancora meglio: l'euro è irreversibile».
C'è chi ci dice che non esiste più la "dicotomia destra-sinistra".
Lo ripetiamo: dal fatto che la sinistra (tutta o quasi) si sia inabissata, che abbia subito una mutazione genetica, non significa che sia scomparsa questa distinzione storica, simbolica e politica.
Non foss'altro perché la destra non solo non è sparita, ma è più forte che mai, ciò proprio grazie alla scomparsa della sinistra, sia liberale che radicale. Nello spazio politico non ci sono quasi mai vuoti: qualcuno occupa sempre il posto lasciato vacante da altri.
In Italia, come sempre strategico laboratorio politico europeo, sono stati i due "populismi", cioè M5S e Lega, a trarre vantaggio dalla metamorfosi globalista e
cosmopolitica.
Come non ci sono spazi vuoti, tutto si muove, anzitutto quando un sistema conosce una crisi organica.
Il sistema sembra stia riuscendo a chiudere la faglia apertasi col terremoto elettorale del 4 marzo 2018 da cui sorse il governo giallo-verde. Il voto unanime per il radicale taglio dei parlamentari è infatti la prova provata che si vuole tornare al bipolarismo della seconda repubblica: da una parte una finta sinistra, dall'altra una vera destra.
Tutti uniti per sventrare la Costituzione e seppellire quel che resta della democrazia.
Qui cade la manifestazione di sabato prossimo, 19 ottobre, indetta dalla Lega salviniana. Com'era prevedibile è diventata una kermesse unitaria delle destre parlamentari e sistemiche. Ci sarà la Meloni (che votò, non dimentichiamolo, per il pareggio di bilancio in Costituzione), e ci sarà anche Forza Italia.
Una manifestazione che diversi illusi speravano sarebbe stata "sovranista". Mai abbaglio fu più colossale. Il neoliberismo è il colore dominante della tavolozza del 19 ottobre.
Berlusconi ha confermato oggi a IL GIORNALE , sostenendo, udite udite, che va messa in costituzione la cifra esatta che lo Stato deve rispettare per onorare l'impegno del pareggio di bilancio. Una roba che avrebbe suscitato l'ilarità anche dei liberisti più incalliti come Milton Friedman e Von Hayek.
Ma la dichiarazione più scandalosa, proprio alle porte del 19 ottobre l'ha rilasciata a IL FOGLIO proprio Matteo Salvini. Egli, oltre a ribadire la "fedeltà atlantica senza se e senza ma" ha testualmente affermato:
Quella del 19 ottobre sarà una manifestazione contro il Conte bis, certo, ma delle destre liberiste. Per essere più precisi: una manifestazione specchietto per le allodole per dare una mano alla desovranizzazione del nostro Paese.
Insomma, il 19 ottobre restate a casa!
La sola manifestazione per la sovranità democratica e popolare è stata quella di sabato scorso LIBERIAMO L'ITALIA.
«La Lega non ha in testa l'uscita dall'euro o dall'Unione europea. Lo dico ancora meglio: l'euro è irreversibile».
Matteo Salvini, 13 ottobre 2019
* * *
Lo ripetiamo: dal fatto che la sinistra (tutta o quasi) si sia inabissata, che abbia subito una mutazione genetica, non significa che sia scomparsa questa distinzione storica, simbolica e politica.
Non foss'altro perché la destra non solo non è sparita, ma è più forte che mai, ciò proprio grazie alla scomparsa della sinistra, sia liberale che radicale. Nello spazio politico non ci sono quasi mai vuoti: qualcuno occupa sempre il posto lasciato vacante da altri.
In Italia, come sempre strategico laboratorio politico europeo, sono stati i due "populismi", cioè M5S e Lega, a trarre vantaggio dalla metamorfosi globalista e
cosmopolitica.
Roma, 12 ottobre |
Come non ci sono spazi vuoti, tutto si muove, anzitutto quando un sistema conosce una crisi organica.
Il sistema sembra stia riuscendo a chiudere la faglia apertasi col terremoto elettorale del 4 marzo 2018 da cui sorse il governo giallo-verde. Il voto unanime per il radicale taglio dei parlamentari è infatti la prova provata che si vuole tornare al bipolarismo della seconda repubblica: da una parte una finta sinistra, dall'altra una vera destra.
Tutti uniti per sventrare la Costituzione e seppellire quel che resta della democrazia.
Roma: 12 ottobre |
Qui cade la manifestazione di sabato prossimo, 19 ottobre, indetta dalla Lega salviniana. Com'era prevedibile è diventata una kermesse unitaria delle destre parlamentari e sistemiche. Ci sarà la Meloni (che votò, non dimentichiamolo, per il pareggio di bilancio in Costituzione), e ci sarà anche Forza Italia.
Una manifestazione che diversi illusi speravano sarebbe stata "sovranista". Mai abbaglio fu più colossale. Il neoliberismo è il colore dominante della tavolozza del 19 ottobre.
Berlusconi ha confermato oggi a IL GIORNALE , sostenendo, udite udite, che va messa in costituzione la cifra esatta che lo Stato deve rispettare per onorare l'impegno del pareggio di bilancio. Una roba che avrebbe suscitato l'ilarità anche dei liberisti più incalliti come Milton Friedman e Von Hayek.
Ma la dichiarazione più scandalosa, proprio alle porte del 19 ottobre l'ha rilasciata a IL FOGLIO proprio Matteo Salvini. Egli, oltre a ribadire la "fedeltà atlantica senza se e senza ma" ha testualmente affermato:
«La Lega non ha in testa l'uscita dall'euro o dall'Unione europea. Lo dico ancora meglio: l'euro è irreversibile».Ecco quindi che il piatto è servito.
Quella del 19 ottobre sarà una manifestazione contro il Conte bis, certo, ma delle destre liberiste. Per essere più precisi: una manifestazione specchietto per le allodole per dare una mano alla desovranizzazione del nostro Paese.
Insomma, il 19 ottobre restate a casa!
La sola manifestazione per la sovranità democratica e popolare è stata quella di sabato scorso LIBERIAMO L'ITALIA.
Sostieni SOLLEVAZIONE e Programma 101
3 commenti:
Nel frattempo ci tocca di sorbirci un altro spettacolino inverecondo
https://www.huffingtonpost.it/entry/renzi-vs-salvini-duello-tv-alla-rocky_it_5da49b3be4b0cad669a92edc
Matteo contro Matteo, la politica ridotta ad uno spettacolo di infimo ordine per dare un po' di visibilità a due attorucci che si fingono statisti ma non lo sono.
Finanche gli incontri di wrestling americano riuscirebbero ad essere migliori di 'sta robaccia qui.
Il deficit strategico e culturale dei movimenti anti EU e' tutto qui. Invece di discutere della manifestazione del 12 ottobre delineando le criticita' e allo stesso tempo i possibili percorsi su cui intraprendere una nuova fase di lotte, si continua a perdere tempo su Salvini e/o 5Stelle. A me pare che ci sia tanto da lavorare su come attrezzarci ad ogni livello della strategia politica nei prossimi mesi che non dovrebbe lasciare troppo tempo ed energie per parlare di chi persegue qualcosa d'altro. Dedichiamoci a ridefinire le pratiche fin qui svolte incominciando forse da come possiamo coinvolgere in maniera piu' inclusiva vecchi e nuovi compagni/e di lotta. Dedichiamo piu' tempo a chi vuole impegnarsi costruendo spazi e luoghi dell'agire in tutte le sue forme per diventare piu' forti.
Intervista a Guido Iodice (Keynes Blog) su Drive ISays
Sono solo dei poveri rossobruni?
https://www.youtube.com/watch?v=-3puTWz7u3I
Posta un commento