[ martedì 22 ottobre 2019 ]
A dieci giorni dalla manifestazione, dopo quelle a caldo fatte dal Comitato promotore, è bene svolgerne qualcuna a mente fredda.
Che la manifestazione sia stata un successo, è fuori discussione.
Le ragioni sono diverse, vorrei indicare, provando a farlo per ordine di importanza, quelle che a me appaiono evidenti.
ITALEXIT
La prima salta agli occhi. Essa ha incontrato e raccolto una domanda politica diffusa nel Paese, quella del no all'euro e all'Unione europea. Col passaggio dei 5 Stelle nel campo europeista (voto per la Von Der Layen), quindi l'affondamento del governo giallo-verde da parte di Salvini, milioni di cittadini si sono sentiti orfani, privati di rappresentanza. Ecco, nella manifestazione del 12 ottobre è confluita la parte più determinata e consapevole di questo popolo che ha voluto gridare "non ci stiamo, non molleremo la lotta per la sovranità nazionale!". La conferma di quanto affermo veniva dalla composizione della manifestazione: la grandissima parte di coloro che vi hanno partecipato aveva riposto le proprie speranze sul governo giallo-verde, che avrebbe mantenuto la promessa di disobbedire ai poteri eurocratici e combatterli, quindi aperto la via all'uscita del Paese dalla gabbia in cui è recluso.
COME LA GRECIA NO
La seconda ragione del successo è nella proposta dei promotori. Non un piagnisteo rancoroso di sfiduciati, né un convegno per discettare sul che fare, ma una manifestazione di consapevole protesta. "Non faremo la fine del popolo greco!". In una parola: Resistenza!
SINFONIA DI LIBERTÀ
La terza ragione del successo la possiamo dire così: Unità nella diversità. Si sono dimostrate corrette due mosse dei promotori. La prima: che a promuoverla fossero non gruppi o partiti, bensì centinaia di cittadini, diversi per funzione sociale e appartenenza politica e culturale, ma accomunati dal medesimo obbiettivo. La seconda, a conferma del carattere unitario: che fosse ammesso solo il tricolore e non, appunto, divisivi simboli di partiti o gruppi, per quanto essi si proclamino "sovranisti". Chi ha partecipato alla manifestazione ha potuto toccare con mano questo afflato patriottico, quel sentirsi parte della medesima comunità politica.
LA STELLA POLARE
La quarta ragione. Si è rivelata giusta la scelta dei promotori nell'evitare che questo afflato patriottico fosse indeterminato, retorico e demagogico. Essi hanno posto come stella polare la difesa e l'attuazione della Costituzione del 1948 la quale, per la visione di Paese che contiene, non a caso è sotto attacco da decenni, sia da parte dei poteri forti mondialisti che dei loro alfieri italiani (di destra e di sinistra). Di qui la scelta simbolica di esporre, accanto alle tantissime bandiere tricolore, quella del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) che fu allora, pur con tutti i suoi limiti, artefice della riconquista dell'indipendenza nazionale e della fondazione della Repubblica, come pure sorgente della nostra Costituzione.
PATRIOTTISMO INTERNAZIONALISTA
CONTARE SULLE PROPRIE FORZE
Hanno scritto i promotori che col 12 ottobre inizia un nuovo cammino. Dove si vuole andare? Qual è l'orizzonte? Con chi e come procedere? Come organizzarsi?
Ma questa è già un'altra storia.
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2 commenti:
Molto bene il percorso iniziato il 12 ottobre. Spero davvero che sia la volta buona per costruire un movimento di vero cambiamento dopo la delusione che ho avuto dai 5 Stelle. In attesa di ciò chiedo a Sollevazione che fare per le prossime regionali in Umbria, Emilia e Calabria? Temo non ci siano possibilità di presentare liste di Liberiamo l'Italia. E allora? Darete indicazione di voto (per una lista o per l'astensione) o non direte nulla? A mio avviso sarebbe un peccato lasciare senza bussola chi dopo il 12 guarda a voi con speranza, considerando che si tratta di test elettorali che assumono rilevanza nazionale.
Interessante la domanda del commentatore qui sopra. Nuova Direzione ha fatto un comunicato a sostegno della Carletti del FSI. Rispecchia anche la posizione degli altri gruppi e movimenti aderenti al 12 ottobre o no? Chiedo lumi alla redazione.
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