[ 27 ottobre 2017 ]
«Laudato sie, mi' Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore, de te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si', mi' Signore, per sora luna e le stelle, in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si', mi' Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
Laudato si', mi' Signore, per sor'aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si', mi' Signore, per frate focu, per lo quale ennallumini la nocte, et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba».
«Laudato sie, mi' Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore, de te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si', mi' Signore, per sora luna e le stelle, in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si', mi' Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
Laudato si', mi' Signore, per sor'aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si', mi' Signore, per frate focu, per lo quale ennallumini la nocte, et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba».
San Francesco, Cantico delle creature
A proposito di metafisica e nichilismo
Un interrogativo metafisico si agita nella mia mente: per quale motivo l’homo sapiens non si è fatto “corrompere” dall’idea comunista, che è una traduzione secolare del millenario escatologismo cristiano-ereticale, mentre quella capitalista e suprematista ha avuto e continua ad avere facile presa su di lui nel corso dei secoli?
Mi sovviene una risposta altrettanto metafisica: perché è stato più facile fare dell’uomo un sub animale che un soggetto libero! Una materia prima piuttosto che un ente proiettato alla realizzazione del bene comune! Ma la risposta è insoddisfacente perché non scava in profondità nel significato di essere umano e di umanismo!
Il primo interrogativo rimanda quindi ad un altro che ha attraversato la storia del pensiero occidentale: cosa si intende per natura umana e per essenza umana? La scienza ci può fornire una risposta sull’essenza dell’uomo? Io credo di no perché la scienza è logica e fenomenologica ma non assiologica. Essa non si interroga sui concetti di bene, di giustizia, di libertà, sul fine delle azioni umane, ma solo sulla costituzione fisica e biologica dell’uomo che non ci descrive però la sua apertura al possibile, la sua capacità di dare forma all’esistente.
Scrive Heidegger “la pietra è senza mondo, l’animale è povero di mondo, l’uomo è formatore di mondo”.
Quindi bisogna ricorrere alla filosofia che è interrogazione sul senso dell’essere e va al di là dei limiti fenomenologici della scienza e dello scientismo, pilastri costitutivi del post-moderno. Oggi in piena era scientista-nichilista non ci si interroga più sul perché e sul senso dell’essere al mondo ma al massimo su come siamo costituiti e su come bisogna essere per conformarsi al pensiero e agli stili di vita dominanti. La filosofia è morta viva la filosofia!
Pensiero filosofico e natura umana
Per chiarire il modo in cui la filosofia ha approcciato al concetto di natura umana facciamo un breve excursus.
Aristotele ci da una prima risposta: l’uomo è un politikon zoon, un animale politico razionale. Sottolineo animale perché dopo Aristotele si è fatto di tutto per dissimulare la natura animale dell’uomo.
Per la religione giudaico cristiana, che ha dato forma e sostanza alla cultura occidentale, l’uomo è stato creato ad immagine e somiglianza di Dio per esercitare il suo dominio incontrastato su tutte le cose e gli animali. Solo l’uomo ha una anima, solo lui beneficia della resurrezione e della vita eterna mentre tutti gli animali sono condannati alla decomposizione.
Per Cartesio, il capostipite del pensiero moderno, solo l’uomo ha la prerogativa della res cogitans ed è in virtu di essa che può esercitare una sovranità illimitata sulla res extensa (animali e natura). L’animale per Cartesio è assimilabile ad un oggetto meccanico senza coscienza e senza sensibilità. Di lui l’uomo può fare ciò che vuole. L’uomo si farà padrone della natura attraverso la scienza.
Per Hobbes l’uomo è lupo dell’altro uomo, homo homini lupus, figuriamoci se non lo sia per gli animali e la natura.
Marx a sua volta, ripercorrendo le orme di Hegel, non riesce a smarcarsi dalle illusioni dell’umano-centrismo. E’ vero, egli ci dice che l’uomo è un animale che fabbrica strumenti, ma la sua essenza va ricercata nella sua capacità di trasformare la natura, che dipende a sua volta dai mutevoli rapporti sociali, espressione di un determinato stadio di sviluppo delle forze produttive. L’uomo incarna una differenza ontologica con l’animale ma la sua essenza non è mai stabilmente determinata e va colta nel suo divenire. L’essenza dell’uomo si concilierà con la sua esistenza solo nel comunismo.
Per Nietzsche, plagiatore di Schopenauer, l’essenza dell’uomo è vita intesa come volontà, che mira ad accrescere la propria potenza, che a sua volta si traduce in volontà di dominio e di calcolo. Nietzsche è la massima espressione della metafisica occidentale come dominio dell’ente uomo sull’ente natura.
Heidegger invece ha lanciato i suoi strali contro tutto il pensiero occidentale, apostrofandolo come metafisico in quanto ha obliato l’essere confondendolo con l’ente (uomo e natura). Riposizionando l’essere al centro, senza mai definirlo compiutamente, ha tuttavia relegato l’ente uomo-natura in posizione subordinata. Alla fine anche Heidegger come Nietzsche non è fuoriuscito dal recinto del paradigma dominante.
Un primo bilancio
Quindi un primo bilancio analitico possiamo tirarlo: la teologia, come pure la filosofia occidentale, è sorretta da un assioma: l’antropocentrismo, che è l’atmosfera cognitiva, il campo visivo di tutto il pensiero occidentale di cui esso non è stato capace di scoprire il limite. La metafisica occidentale è immersa nel campo visivo dell’antropocentrismo e non riesce a guardare se stessa e oltre se stessa. Ma la metafisica è servita a fondare una etica, l'etica superomista occidentale. Che a sua volta ha giustificato l’abuso dell’uomo contro la natura e gli animali presentandolo come uso, come diritto, conferitogli da un volontà divina o dalla ragione! Quando invece è solo un privilegio immorale!!!
La scienza di Galileo, l’evoluzionismo di Darwin e la psicoanalisi di Freud hanno inflitto un duro colpo alla metafisica umanista. Il primo ha destituito la terra dal centro dell’universo, infrangendo il geocentrismo si cui poggiava l’antropocentrismo. Il secondo ha sottratto l’uomo dalla creazione della mano divina, il terzo infine ha dimostrato che nessuno è padrone a casa del proprio io la cui condotta è pilotata più dall’inconscio che dalla ragione. Si tratta ora di dargli il colpo finale demolendo lo specismo che è l’ultima bandiera dell’antropocentrismo e della metafisica!!
Nel pianeta terra per usare le parole di Edgar Morin:
«Le interazioni fra i vegetali, gli animali, il clima, la geografia, la geologia creano un’organizzazione spontanea autoregolata. L’insieme degli ecosistemi sul nostro pianeta costituisce ciò che chiamiamo biosfera. Biosfera che ci avvolge e che noi abbiamo creduto di poter dominare e manipolare. Ma più la dominiamo più la degradiamo e più degradiamo le nostre condizioni di vita. In questa relazione, più crediamo di possedere la natura, più siamo posseduti da una forza che ci conduce al punto estremo: l’autodistruzione». Edgar Morin, Sette lezioni sul pensiero globale. Pag 9. Cortina editore
A questa logica autodistruttiva incoraggiata dalla metafisica non è sfuggito né il sistema capitalista né quello del socialismo reale. I due sistemi, entrambi guidati dal mito progressista ed industrialista e da una idea unidirezionale della storia, hanno simboleggiato due facce della stessa medaglia crescitista, due varianti della realizzazione dell’utopia tecno-scientista, a spese dell’uomo e della natura.
Nichilismo comunismo e nuova speciazione
Dopo questo pellegrinaggio filosofico tento una risposta all’interrogativo di partenza. L’antropocentrismo come compiuto umanismo, non poteva preludere al comunismo che per sua essenza è superamento del rapporto di predazione, è realizzazione del bene sociale nella casa comune di madre terra.
Il comunismo, professando l’uguaglianza tra gli uomini, doveva purificarsi da ogni specismo ed antropocentrismo ed accogliere finalmente l’idea che il pianeta terra è un unico immenso essere vivente dove noi non siamo i sovrani dispotici ma degli abitatori in condominio paritario con tutte le altre forme di vita. Gaia è un organismo vivente di cui noi non possiamo continuarci a pensare come cervello che divora i propri organi ma come cellule che sopravvivono se il tutto si mantiene in salute ed armonia. L’uomo non sarà mai libero finché tiene in schiavitù la natura e gli animali.
L’antropocentrismo poteva concludere la sua traiettoria evolutiva solo nel capitalismo e questo a sua volta nel nichilismo che ne rappresenta l'epifania terminale. Nichilismo, scriveva Nietzsche, è assenza di un perché e di uno scopo dell’esserci. Un sistema che ha messo il denaro al posto di comando, detronizzando Dio, chiede all’uomo solo di eseguire con efficienza le proprie mansioni senza interrogarsi sulla responsabilità sociale, sul perché e sullo scopo di quello che fa. Agli operai che fabbricano bombe, ai piloti che guidano i cacciabombardieri o ai macellai che massacrano animali in serie, come ai capò di Auschwitz, non si chiede di essere responsabili dell’effetto finale del loro lavoro ma di essere solo efficienti. La tecnica non ha scopi, chiede solo la perfetta esecuzione dei compiti nel minor tempo possibile. E chi lavora è giudicato solo se valorizza il capitale non se quello che produce è nocivo o dannoso per la società, come invece richiesto dall'etica aristotelica del bene comune o dalla morale cristiana dell’intenzione o dalla teleologia umana comunista.
La grande epoca della metafisica che io faccio coincidere con la storia dell’antropocentrismo non poteva che concludersi con l’esaltazione nichilistica e superominica della volontà di potenza dell’umanoide il quale, deponendo tutti i valori e assegnando a quello dell’efficentismo tecnologico il trono supremo, giunge alla fine ad identificarsi con la brutalità nuda e cruda del calcolo economico, che fa dell’homo sapiens un demens, un oltre-uomo abbrutito ed involuto ad un livello sub animale. Oramai la realtà sta superando la fantasia distopica di Orwell e Huxley: la suprema razionalità calcolistica e gli istinti più bestiali di predazione si vanno fondendo insieme in un cyborg umanoide, metà umano e metà protesi artificiale, che non avrà più bisogno di ideali perché le armi della tecnica, unite forse al contentino di un reddito della gleba, basteranno a sedurlo, a persuaderlo, e infine a dissuaderlo, senza bisogno del manganello e dell’olio di ricino. L’oltre-uomo cyborg è lo spettro che si aggira nel paesaggio meccanico-macchinico dell’ultimo Homo sapiens, costitutivamente incapace di
emancipazione e di autodeterminazione.
L’homo sapiens è giunto al termine della sua parabola involutiva. La natura sta suonando la campana a morto per lui e il suo sistema di rapina e di predazione. Essi si estingueranno insieme perché sia l’homo sapiens, sia il capitalismo, non potranno adattarsi ad un nuovo scenario catastrofico di sovraffollamento e di scarsità di risorse, con relativa desertificazione, siccità apocalittica e migrazioni bibliche. Sarà la sesta estinzione di massa come preannunciato da molti antropologi. Fin qui niente di male perché si estinguono decine e decine di specie animali e vegetali ogni giorno e forse quella dell’homo sapiens-demens è la più meritevole di attuarsi.
Abbiamo un filo di speranza prima della catastrofe, spes contra spem: che le menti migliori dell’homo sapiens diano corso a un nuovo inizio, ad una nuova speciazione post-umana nelle nicchie lasciate vuote dalla distruzione. Sarà suo compito salvare il pianeta ed instaurare un nuovo rapporto con la natura basato sul superamento dello specismo, sulla fratellanza tra tutti gli organismi viventi (dall’uomo alla pietra), su una alimentazione vegetale e non specista, su una nuova etica eco-sostenibile della produzione e del consumo, sull’abbandono del mito crescitista dell’abbondanza nel paese della cuccagna, per una vita frugale. Per il bien vivir.
39 commenti:
L'articolo è molto interessante ma erra quando attribuisce alla teologia cristiana un presunto antropocentrismo. Forse l'autore dovrebbe precisare che ha di mira il Vaticano II, non i Padri della Chiesa o la Scolastica. Bisogna fare attenzione, poichè dal piccolo errore scaturiscono poi grandi errori soprattutto sul piano di una così interessante storiografica, in odor di gnosticismo (si veda Voegelin). Inoltre la definizione di "giudaismo cristiano" è una vera e propria contradictio in adiecto e un errore di ermeneutica storica. Secondo la teologia cristiana (sia essa cattolica o ortodossa) l'Antico Testamento doveva preparare il Nuovo e dopo l'Avvento del Cristo la sua funzione (dell'Antico Testamento), è del tutto esaurita. Diverso ancora il discorso per quanto concerne il giudaismo talmudico: esso è un modello di suprematismo razzista, di etnocrazia e di presunta "elezione" di taglio naturalistico e carnale. Nulla ha a che vedere, perciò, con la metafisica. Qui andrebbero dunque rintracciate le origini di quel capitalismo dominante che giustamente l'autore stigmatizza con tanto ardore. Si raccomanda al riguarda il dibattito storico-economico a distanza tra il Toniolo e Sombart e quello tra Sombart e Weber. va inoltre notato che tutte le Encicliche della Chiesa cattolica romana condannano il Capitalismo. Pio XII, sebbene questo non si dica, fu molto più critico negli ultimi anni di vita verso il Capitalismo e l'Americanismo che verso il Comunismo. Attenzione, dunque, a non considerare cristianesimo quanto è poi passato con il Vaticano II, ossia con il trionfo del protestantesimo, del calvinismo e del giudaismo in seno alla liturgia e alla teologia cattoliche.
Rispondo al precedente post brevemente. Il cristianesimo e' parte della metafisica occidentale anzi ne' rappresenta il cuore e la radice!! Il Dio si incarna in Gesu' che e' un uomo e non un animale!!! La resurrezione per Cristo spetta solo agli uomini eletti non certo agli animali!! Il cristianesimo è impregnato di antropocentrismo anche se di uomini uguali tra di loro!! Solo San Francesco rompe con questa vulgata e si spinge sino a considerate gli elementi della natura (animali e cose) come componenti di una famiglia universale...sorella luna fratello sole e fratello lupo.
Quanto al nuovo testamento esso rappresenta una rottura rispetto al vecchio. Quest'ultimo ci narra di un Dio vendicatore mentre l'altro di un Dio benevolo e misericordioso....ma questo Dio è sempre il padre dell'uomo suo figlio prediletto, creato a sua immagine somiglianza. Sempre di antropocentrismo si tratta. Mauro p.
Intanto c' è da dire che il Darwinismo baluardo contro il creazionismo è un invenzione bella e buona, Darwin nonostante non credesse in Dio (avendo avuto una figlia dodicenne morta gli risultava difficile credere in un Dio creatore Buono)non negava però la possibilità di un principio creatore ecco ad esempio un estratto dalla lettera al collega Americano Asa GRey del Maggio 1860:D’altra parte, non riesco comunque ad accontentarmi di guardare questo meraviglioso universo e specialmente la natura dell’uomo, e di concludere che tutto sia l’esito della forza bruta. Sono incline a guardare tutto come risultante da leggi mirate, con i dettagli, vuoi buoni vuoi cattivi, lasciati all’elaborazione di quello che noi potremmo chiamare caso. Non che questa concezione mi soddisfi affatto. Nel più intimo di me stesso, sento che l’intera materia è troppo profonda per l’intelletto umano. Un cane potrebbe ugualmente speculare sulla mente di Newton. — Lasciamo che ogni uomo speri e creda quel che può.—Concordo certamente con Lei che le mie vedute non sono affatto necessariamente atee.Inoltre con la scoperta del DNA il Darwinismo classico è definitivamente crollato per cui gli evoluzionisti hanno dovuto inventarsi il Neodarwinismo questo perchè non può esserci mutazione genetica per adattamento ovvero le condizioni di vita non possono modificare la struttura del DNA per cui un pesce avrà il Dna da pesce,lo scimpanze da scimpanzè e l'uomo da uomo quindi per non dire che per anni hanno insegnato una teoria infondata hanno dovuto inventarsi che l'evoluzione è avvenuta per mutazione genbetica casuale.inoltre la recente scoperta di impronte umane antecedenti agli ominidi che dovevano essere i nostri progenitori getta ulteriori dubbi anche su questa teoria.Io so già che nessuno lo farà ma leggere gli scritti della Valtorta in special modo i quaderni da la quadratura del cerchio per cui ve ne consiglio la lettura.Voler capire Dio l'universo,il male ed il bene con la limitatezza della nostra mente è come pretendere che un bambino capisca la fisica quantistica questo se vogliamo fare tutto per speculazione intellettuale mentre se leggiamo i testi di menti "ispirate" le cose si semplificano di molto.PS solo l'uomo ha un anima perchè è l'unico animale che capisce la differenza tra bene e male in questo è fatto ad immagine e somiglianza di Dio e per questo dovrà rispondere delle sue azioni.
http://www.scrittivaltorta.altervista.org/quaderni.htm
https://www.focus.it/scienza/scienze/ominini-ominidi-creta-culla-della-evoluzione-dell-uomo
X Mauro p. Parlare di antropocentrismo in tal senso significa disconoscere la teologia cristiana tutta fondata sul peccato originale e sul piano misterioso della purificazione e resurrezione dei corpi. Vi è certamente una gerarchia celeste (Dionigi) e ve ne deve essere una in terra. Ma questo è la antitesi della volonta di potenza
Il naturalismo panteista e gnostico non è certamente la risoluzione. Anzi a ben vedere deriva dal nichilismo per il quale è possibile una vita fuori dal divino e dal sacro.
L'antropocentrismo nasce con Lutero e Cartesio. Lo spiega anche Theilard.
Nichilismo significa credere sia possibile organizzare la Città fuori dal Sacro, senza il Sacro o contro il Sacro. Sia esso naturalismo, ecologismo, darwinismo, materialismo, gnosticismo scientifico-tecnologico poco cambia; sono forme della medesima sostanza Nichilista. I risultati pratici dalla Rivoluzione massonica e borghese dell'Ottantanove sono evidenti
S
Uscire dal pantano Postmoderno: Prospettivismo vs relativismo.
Se è vero (fino a prova contraria) che gli uomini hanno creato dio, descritto come unico nei libri sacri dei quattro angoli del mondo, allora la massima manifestazione di volontà di potenza di quegli uomini è stato proiettare su di esso-i le qualità di onniscienza, onnipresenza e onnipotenza.
Parlare o agire in nome di un dio significa pervertire con la fede la naturale volontà di potenza umana, per esempio promettendo una vita eterna ultraterrena che premia gli ultimi, addormentando così la coscienza e disinnescando la forza che sarebbe invece utile per emanciparsi dalle condizioni materiali.
Le pastoie metafisiche vanno individuate come tali se poste nella giusta prospettiva, cioè nel quadro di un disegno di dominio millenario che non consentiva vita spirituale al di fuori di quella descritta e normata da preti e politici.
Tutta la caciara degli ordoliberisti sulla minaccia del relativismo tende a coprire quello che per me davvero conta del metodo nicciano: la volontà sottratta a dio e restituita agli uomini, insieme alla dignità, di unire il cielo con la terra, nel modo unico di ciascuno di usare la propria potenza creativa, quella forza che si può sprigionare dall’angoscia dell’uomo senza dio, consapevole della propria vulnerabilità; il rigore, l’onestà e la responsabilità sono la naturale conseguenza di questa consapevole, irripetibile urgenza che è la vita.francesco
Rispondo in sintesi a Pinco pallino. Lo avevo gia' fatto questa mattina ma ho perso l'intera risposta di una ventina di righe dopo aver digitato "pubblica". Riscrivo tutto con enorme dispiacere.
Il darwinismo e' superato? SI E NO. Ma l'evoluzionismo sicuramente NO!! La teoria di Darwin non ha retto alla famosa prova di laboratorio compiuta alla fine dell'800. Furono tagliate le code a molti topi allevati in laboratorio, prima di farli accoppiare, ripetendo l'esperimento piu' volte nel tempo. Ebbene si e' scoperto che i topi nascevano sempre con la coda. La teoria di Darwin ricevette un brutta smentita fino a quando arrivo' Mendell il quale, con i suoi esperimenti sull'ereditarieta' genetica, scopri' che i fattori che causano la variabilita' nella riproduzione della specie sono puramente casuali e imprevedibili!! Si arrivo' agli inzi del 900 ad una nuova sintesi neodarwiniana elaborata da Huxley che contemplava la teoria darwiniana della selezione naturale per adattamento del piu' adatto con le tesi di Mendell sulla casualita' ereditaria. Faccio un esempio immaginario per capirci meglio. I conigli che vivono sul polo antartico sono tutti scuri. Avra' piu' probabilita' di sopravvivere un coniglio di colore bianco che nasce casualmente (se vuoi anche per errore genetico) e si mimetizza con l'ambiente!! Si estingue il coniglio di colore scuro e sopravvive quello di colore bianco. Lo stesso discorso vale per tutti i predatori e i predati che vivono in natura! Sin qui la la nuova sintesi! La teoria di Darwin sembrava salvata. Ma non e' cosi!! Come si spiega la moltitudine di massicce speciazioni nelle antiche ere geologiche? Darwin narrava di anelli di transizione da una specie all'altra che difficilmente furono trovati! Entra di nuovo in crisi la sintesi neodarwiniana!! In questi anni si fanno avanti nuove ipotesi che spiegano le improvvise speciazioni di massa non provenienti da graduali evoluzioni di altre specie inferiori, con la teoria degli equilibri punteggiati o della risonanza. Non c'e' spazio per discuterne. Comunque resta fermo il punto che la teoria della selezione naturale di Darwin e' in grado di spiegare alcuni processi evolutivi ma non tutti. Essa va integrata con le nuove ipotesi!!Cio' che e' smentito dagli studi e' l'ipotesi creazionista delle specie animali e vegetali per mano di una entita' sovrannaturale che avrebbe compiuto il miracolo della speciazione in sette giorni!! All'inizio la terra era prima di vita organica. Dopo tre miliardi e mezzo di anni nacquero le prime forme di vita unicellulare. Passarono centinaia di migliaia di anni per avere organismi pluricellulari e poi altri ancora per gli invertebrati, i vertebrati, i pesci, gli anfibi, i rettili, gli uccelli ed infine i mammiferi in una scala evolutiva dal piu' semplice al piu' complesso! Nel frattempo si sono estinte per cause naturali dovute all'incapacita' di adattamento milioni di specie animali e vegetali. Tuttora se ne contano a decine quotidianamente. La natura crea e distrugge senza l'intervento divino ma per la semplice legge della conservazione della specie. Mauro P.
Rispondo all'interessante e profonda obiezione dell'anonimo delle 1,52 e 1,58 che mi sembrano scritte dallo stesso autore. Egli scrive che l'antropocentrismo nasce con Cartesio e quindi con la rivoluzione scientifica e non con la teologia cristiana che sarebbe l'antitesi della volonta' di potenza. Nichilismo sarebbe la vita fuori dal sacro!!
Non condivido. La filosofia da Cartesio ad Heidegger e' il compimento della metafisica specista non il suo preludio!!
1) Basta leggere il capitolo sulla genesi della bibbia in cui Dio delega all'uomo il potere incontrastato di dominare la natura per rendersi conto che la radice teorica dell'antropocentrismo, per lo meno in occidente, e' proprio in quei versetti e quindi nel sacro, non fuori dal sacro. La radice teorica!!! Ma quella pratica nasce con la rivoluzione agricola e le prime civiltà e citta'-stato mesopotamiche, 3500 anni prima di Cristo, e 3.000 anni prima del capitolo sulla genesi. E' li che l'homo sapiens rompe gli equilibri e compie il salto di qualita' da una vita in armonia con la natura ad una di graduale e sempre piu' distruttiva predazione. Senonche', vista dal punto di vista della natura e degli animali la cosiddetta civilizzazione dell'homo sapiens- demens rappresenta in realta' la sua antitesi dialettica.
Nichilismo e' vita fuori dal sacro? Neanche per sogno! E' possibile una etica della responsabilita' anche e soprattutto fuori dal sacro antropocentrico delle tre religioni monoteiste, nelle quali Dio rappresenta una proiezione immaginaria e psicanalitica della volontà di potenza umana!! DIO inventato dall'uomo come potenza immaginaria di cio' che l'uomo vorrebbe avere: eternita', onniscenza ed onnipotenza! Se non e' questa la radice della metafisica occidentale che cosa altro e'? Mauro Pasquinelli
Mi ha molto colpito il tuo scritto e condivido le tue conclusioni che in gran parte poi somigliano alle mie che rimugino da tempo,la natura falsa e sbagliata dell'uomo signore del mondo,la follia di molte religioni e sistemi di organizzazione sociale,gli stessi eletti filosofi e pensatori che non hanno saputo elevarsi in fondo al di sopra di un idea comune sia pure ben espressa e infiocchettata ma vecchia e in fondo di basso profilo;l'unica cosa che conoscendomi già saprai non condivido è la speranza che se il comunismo fosse stato attuato nella sua veste originale sarebbe stato diverso e per me così non è in quanto non vi è in nessuno scritto o pensiero che lo riguardi una vera rivoluzione del mondo animale e dei nostri rapporti con esso,forse ci sarebbe stata una maggiore attenzione all'ambiente ma questo è tutto perché è un movimento per sua natura specista che guarda soltanto alla condizione dell'uomo riportandoci al solito centrismo...;se ci sarà un drastico cambiamento verrà solo da esseri illuminati e senza connotazioni politiche particolari,uomini e donne nuovi che con un abbandono totale della loro presunta superiorità riconosceranno diritti e vita di tutti gli esseri viventi..ma al momento è una così piccola possibilità che dinanzi al procedere della disgregazione del pianeta con le problematiche di terra,aria,acqua e distruzione animale non mi rendono ottimista verso l'arrestarsi di un fenomeno ormai inarrestabile
Grazia
X anonimo delle 19.05 i sette giorni creativi è ovvio che siano una metafora la genesi è stata scritta migliaia di anni fa e contiene allegorie metafore e simboli dietro la quale si celano verità ben complesse nessuno crede che il peccato originale sia stato quello di mangiare il frutto di un albero.Io stò leggendo la sua 'immensa opera da più di un anno la Valtorta quale tutta la sua opera dal 1940 al 1950 inferma in un letto spesso sotto i bombardamenti, e da sfollata, e senza avere una particolare istruzione teologica, eppure ha scritto un opera che personalmente mi ha cambiato profondamente anche nel rapporto verso la religione, la Valtorta (Gesù per chi crede che lei non mentisse) in merito agli episodi della Genesi scrisse:ora che i tempi sono maturi. Non è più il tempo da contentare le folle con le favolette. Sotto la metafora delle antiche storie sono le verità chiave a tutti i misteri dell'universo, ed Io li avrei spiegati attraverso il mio piccolo, paziente Giovanni.(Gesù chiamava così la Valtorta) Perché l'uomo dal sapere la verità traesse forza a risalire l'abisso per essere sullo stesso piano del nemico nell'ultima lotta che precederà la fine di un mondo che, nonostante tutti gli aiuti di Dio, non volle diventare un pre-paradiso, ma preferì divenire un pre-inferno.Lo so che vi sfracasso i cosiddetti con i suoi scritti ma io li ritengo fondamentali per capire la realtà dal primo uomo che ha calpestato il pianeta all'ultimo che lo farà (nelle condizioni attuali)La Valtorta fu sbeffeggiata e non presa in considerazione dalle gerarchie ecclesiastiche in quanto secondo loro una povera malata senza una cultura ed istruzione teologica adeguata non era neanche da prendere in considerazione la bollarono come una fanatica religiosa, il fatto è che a distanza di anni nessuno sa ancora spiegare come abbia fatto a descrivere la palestina al tempo di Gesù compresi usi costumi, botanica, paesaggi, coltivazioni,vestiti, culto al tempio ecc.. senza essersi mossa dal letto e senza sbagliare una virgola lo scorso anno si è anche tenuto un convegno "il mistero Valtorta" dove vari studiosi di varie branchie hanno confermato l'esattezza delle sue descrizioni.
http://www.valtortamaria.com/operaminore/quaderno/3/manoscritto/74/30-dicembre-1946
MAURO PASQUINELLI
Grazia... condivido tutto cio' che hai scritto. Infatti il comunismo storico e teorico va tutto rifondato in senso antispecista perche' quello che c'e' stato era tutto fuorche' animalista. Da Platone a Marx passando per Cristo, Thomas Moore e Campanella fino ad arrivare agli utopisti francesi dell'800. Nessuno di questi fa menzione di dieta vegetariana e di superamento dello specismo. Ci hanno pensato invece grandi illuminati fuori dal recinto teorico comunista come Leonardo da Vinci, Tolstoi e Ghandi.
“Fin dalla più tenera età, ho rifiutato di mangiar carne e verrà il giorno in cui uomini come me guarderanno all’uccisione degli animali nello stesso modo in cui oggi si guarda all’uccisione degli uomini”. Leonardo da Vinci
Nella storia del cristianesimo solo San Francesco rappresenta un eccezione antispecista, si sa infatti che a tutti i suoi discepoli sconsiglio' di mangiare carne per rispetto di tutte le creature. Lo stesso Cristo dei vangeli non fu cosi ardito e conseguente.
MAURO P.
MAURO PASQUINELLI
Rispondo di nuovo a Pinco Pallino...non sono anonimo che ti risponde ma Mauro P. autore dell'articolo. Gradirei che anche tu ti presentassi. Togliamo il velo di maia del nascondimento virtuale!! Chi ci guadagna!! Mica siamo dei numeri, dei fantasmi, delle presenze metafisiche!!
Non per presunzione ma io ti indico la luna e tu guardi il dito della Valtorta di nuovo!! Ti potrei citare centinaia di mistici come la Valtorta!! In contraddizione tra loro!! Dai vangeli apocrifi a Padre PIO!! A chi diamo retta!! Penso che e' l'eterno conflitto tra fede e ragione che Tommaso d'Aquino si illudeva di aver risolto!!! Personalmente non sono razionalista penso che addirittura tutto cio che e' reale e' più assurdo che razionale ma di sicuro la ragione mi aiuta più della fede a capire il mondo. Resta il fatto che senza la fede in un idea o in un Dio il mondo non si cambia!! Da ateo propendo per la fede in una idea!!
Quanto alle metafore bibliche ne ho piene le tasche!!! Sodoma e Gomorra e' una metafora, la Genesi e' una metafora, il peccato originale e' una metafora, Adamo ed Eva e' una metafora, finiremo per dire che anche Gesu' e' una metafora....ma allora la Bibbia ha lo stesso valore dell'Iliade o dell'Odissea: il libro piu' letto ma sempre e solo un opera letteraria tragicamente o divinamente umana, a seconda dei punti di vista!! Mauro P.
Scusa Mauro ma il mio non era un intento di rimanere anonimo solo che loggandomi con l'account di Google appare il mio nickname mi chiamo Emiliano e credimi il mio non è un tentativo di voler fare il "testimone di Geova" ovvero cercare di convertire qualcuno e' solo che leggendo l'opera della Valtorta ho personalmente trovato risposte a domande che mi facevo da sempre non solo sul piano spirituale ma anche e soprattutto sul piano materiale, ad esempio secondo la valtorta l'apocalisse non sara' tanto un intervento di Dio per punire l'umanita' quanto piuttosto è il suo lasciarci liberi di agire secondo il nostro libero arbitrio che portera' l'umanita' all'apocalisse in quanto essendosi spenta la fede nei piu' l'uomo agira' mosso solo dai suoi istinti più bassi,e questo non solo nei capi degli stati ma anche e sopratutto nel singolo individuo della societa' per cui e' giusto che l'uomo sperimenti su se stesso le conseguenze del suo agire,per questo l'ho introdotta nella discussione infatti si riallacia molto bene al tuo articolo,Alcune precisazioni quando si parla di fede non si intende la pratica ipocrita di liturgie religiose ma l'adesione piena agli insegnanti evangelici,gli uomini non saranno giudicati in base alla partecipazione alla liturgia ma solo in base al loro comportamento ovvero al grado di consapevolezza di quello che stavano facendo sia in bene che in male,ai Cristiani in quanto si dichiarano credenti verra' richiesto molto di più in termini di rigore morale ( a chi piu' sara' dato più sara' richiesto)Dopo aver "abbandonato" il comunismo come riferimento per la soluzione ai problemi del pianeta ho iniziato un percorso di ricerca interiore ed esteriore ed approfondendo che mi ha portato alla scoperta ho scoperto della vera fede,e credimi in essa e nei veri santi (quelli che il vangelo lo hanno vissuto applicandolo rigorosamente alle loro vite)non ci sono contraddizioni di sorta solo guardando il tutto dall'esterno puo' apparire cosi'la Bibbia e' un libro che e' stato scritto in secoli anzi millenni e comprende parti storiche e parti educative, e vi sono parti storiche intrise di parti educative come ad esempio la Genesi per cui capisco che a chi non ha approfondito questo possa creare e sembrare confusione ma in realtà tutto e' molto piu' semplice di quanto non sembri solo che in un post risulta impossibile il poterlo spiegare in maniera convincente,comunque il nuovo testamento e' sicuramente storico la parte educativa sta' nelle parabole di Gesu' e nelle lettere apostoliche,gli apocrifi basta leggerli per capire che non sono autentici ma goffi tentativi di emulazione.Credimi Mauro potrei postarti intere pagine dei quaderni della Valtorta in cui ci sono risposte inerenti a quesiti spirituali ma che riguardano anche la vita materiale di tutti i giorni,e che solo un intelletto superiore poteva dare mentre qui siamo in presenza di una donna talmente umile che piu' volte afferma di essere una semianalfabeta teologica e di non capire neanche'cosa sta' scrivendo ma lo scrive perché sotto dettatura, una donna umilissima che ha cercato di rimanere nell'anonimato fornendo i quaderni ad un sacerdote,pregandolo di non rivelare da chi li avesse avuti e pregandolo di farli avere ai vertici ecclesiastici ( anche perché ci sono intere pagine rivolte in maniera specifica a loro che avrebbero dovuto scuotere quanto di loro vivono con il marciume interiore se non altro per paura del castigo),e comunque anche se sei ateo credo che converrai con me che se ttuti gli uomini e le donne del pianeta avessero messo in pratica gli insegnamenti evangelici oggi il mondo non sarebbe lo schifo sotto i nostri occhi.Continua
Continua Tu dici che da ateo credi piu' in una idea che in uno Dio,bene sappi che se il tuo credere in un idea atea e' onesto limpido ed aspira ad avere un mondo migliore e più giusto Dio te lo computera' come se tu fossi stato il più fervente dei credenti,lo scrisse S.Paolo nelle sue lettere e lo conferma la Valtorta nei suoi scritti,Dio non guarda all'esteriore ma all'interiore dell'uomo sopratutto alle sue vere intenzioni,vedi Mauro per me un comunista ateo che aspirava sinceramente ad un mondo più giusto diventare Cristiano e' stato facile mi e' bastato aggiungere la parte " spirituale" a quella materiale.Dovrei scrivere un post chilometrico, ma non voglio tediarti oltre se vuoi dai un occhiata a questa pagina dove si trova un sunto diviso per argomenti dell'opera Valtortiana so che per molti potranno risultare opera di fantasia ma come dice Gesu' alla Valtorta tu non ti preoccupare i miei mi riconosceranno nelle tue parole ( dove per miei si intendono gli uomini che aspirano al bene ed alla giustizia sociale indipendemente dall'idea politica, religione, razza,lingua ecc..).Ora mollo per davvero perché mi rendo conto che sto' fracassando gli attributi e poi risulta difficile affrontare discussioni cosi' complesse con dei semplici post
Emiliano
http://www.mariavaltorta.it/Estratti%20tematici.html
Per Mauro:
Ti ringrazio della risposta. Si sono la stessa mano: 1.52 e 1.58. Interroghiamoci sul concetto di Nichilismo. E' un plagio, come ormai evidente (si veda Strada e Berdjaev),compiuto dalla filosofia neo-ghibellina, luterana, atea e soggettivista tedesca ai danni del grande F. Dostoevskij, quello stesso Dostoevskij che con veggenza diceva che Pobedonoscev, non i deboli Zar filoccidentali e massoneggianti, sarebbe stato l'ultimo Baluardo russo cristiano, antiborghese, antioccidentale, antimaterialista. Dostoevskij recupera la sua visione antinichilista dai detti e dalle meditazioni dei cosiddetti Padri del deserto e dai Padri della Chiesa. Sarebbe anche interessante vedere come in Occidente la Terza Scolastica reagisce al nichilismo dell'Umanesimo, del cartesianismo e della rivoluzione industriale e borghese (questi si: fenomeni antropocentrici, dunque illusori e irrealistici) ma non divaghiamo troppo. La filosofia tedesca atea (Nietzsche) o neo-luterana gnostica (Heidegger) si appropria di tale concetto (Nichilismo), imprigionandolo in una visione (questa stessa sì) antropocentrica, meramente terragnea, pagana, tutta interna alla metafisica occidentale occamista, dunque anti-realista. Non si dimentichi la formazione giovanile heideggeriana, fanaticamente antitomista. Ossia: si ritiene sia possibile la conoscenza e l'azione sacra senza passare per il Golgota.
Quanto all'antropocentrismo, esistono Gerarchie in cielo ed in terra, ma l'uomo si incarna, dopo il peccato originale, non per godere della natura e del mondo animale, ma per liberare con se stesso loro tutti mediante la purificazione e l'auto-umiliazione (basta leggere le Lettere di S. Paolo). Se l'uomo andrà nell'abisso, come è ormai evidente, vi andranno il mondo animale e la natura. Se l'uomo risale, risaliranno loro con lui. Ma quale Uomo? L'uomo che annichilisce se medesimo, dato che egli è frutto dell'empietà, dello scandalo, del peccato originale. Dunque non l'uomo centro luciferico del pianeta (come ci fanno credere i teppisti dello spirito: Theilard de Chardin, Rahner, Martini e quei gesuiti della maledetta Internazionale Bianca de gasperiana filomassonica, periti perfetti dell'apostasia definita Vaticano II), ma l'uomo capace di restaurare l'ordine primordiale. Dice Paolo: "Non Io, ma il Cristo in me".
Segue dal commento del 29 ottobre 2017 17:09
Il mio commento precedente era il tentativo di collocare in prospettiva i valori della scelta assiologica con la fenomenologia della loro applicazione, per meglio comprendere quanto scritto da Mauro P., indicando l’importanza che ha per me questo metodo nel prevenirmi dal fare astrazioni, cosa che mi capita quando scollego la realtà pensata dalla mente da quella vissuta, sentita e processata esistenzialmente dal corpo emozionale, di un individuo o di una società,
"Un interrogativo metafisico si agita nella mia mente...Mi sovviene una risposta altrettanto metafisica" Mauro P.
Se mi chiedessi perché il capitalismo batte il comunismo 4 a 0 a me viene naturale rispondere, come ho implicitamente già fatto, che il capitalismo corrompe in profondità grazie all'azione dei preti e dei politici, nel loro modo di descrivere l'orizzonte fisico e metafisico intorno all'uomo (1 a 0): la realtà (banca) costruita intorno a noi (te). Il capitalismo ha risposto ed è costretto ancora a rispondere che un finalismo è ancora valido (“libertà per”) e che ci sarà un premio anche per gli schiavi, l’importante è rispettare la legge degli uomini e confidare nella giustizia divina (2 a 0).
Mentre il comunismo, senza i preti, con l'uguaglianza mette al centro della costruzione di senso della realtà le condizioni materiali (“libertà da”), quelle che nell'altra scelta assiologica sono invece lasciate alla libertà dell'individuo, disciplinato solo dalla mano invisibile, che in certi casi coincide con quella di dio. Con l’oppio della religione il comunismo sembra aver buttato anche “l’arte dell’estasi interiore”, la vita spirituale (3 a 0).
Il comunismo ha fatto così coincidere il paradiso sulla terra con il superamento di tutte le ingiustizie sociali, costringendo chi ne abbraccia la sua scelta teorica a una prassi sfiancante di rivoluzione permanente, strutturando l’ego dei sinistrati con sfumature missionarie e martirizzanti. Con la prassi schiacciata dall’ortodossia resta poco spazio e tempo all’eresia di punti di vista nuovi e sorprendenti, vissuti con fastidio da chi "sta sul pezzo" a preparare la rivoluzione, un evidente impoverimento esistenziale; per esempio i vecchi compagni che ho ricontattato dopo un paio di decenni, da me dedicati alla ricerca spirituale, sono paternalisti quando parlo di olismo o meditazione ma sprezzanti sui temi sovranisti (4 a 0).
Se invece la natura del ribelle fosse trascendente, spirituale come o forse più del credente, questo significherebbe avere la capacità di non essere identificati con nessun punto di vista e su nessuno degli aspetti della realtà, compreso il tema uguaglianza/libertà. Da questa libertà si apre una più ampia prospettiva ricca di conseguenze, per esempio sul modo di organizzare la ribellione senza rinunciare alla gioia e celebrazione.
Se l’unica cosa che in noi resiste, dopo tutti gli innamoramenti intellettuali (assiologici) che in una vita si possono avere, fenomenologicamente compresi tra gli slanci della giovinezza e la prudenza un po’ cinica della maturità, è appunto questa capacità di testimonianza, allora ci accorgeremmo che le condizioni della realtà materiale potrebbero essere necessarie ma non sufficienti a pacificare il nostro mondo interiore/spirituale: potremmo essere felici per un successo mondano eppure profondamente non appagati oppure, al contrario, dei falliti sul piano materiale e con una profonda pace interiore (4 a 5).francesco
Un appunto al commento dell'anonimo 30 Ottobre rimanendo sul pezzo ovvero guardando solo gli aspetti materiali della questione il comunismo non ha (e mai l'ha avuta) speranza di creare un mondo migliore perchè si basa sull'assioma che creando una società più equa e giusta l'uomo diventi improvvisamente buono, temperante,altruista ecc...dimenticandosi che dentro l'uomo si agitano mostri che nessuna struttura sociale può sopprimere, avidità,fame di soldi,successo,potere,odi,rancori,seti di vendetta,ecc..ed è per questo che il capitalismo fa così presa sull'uomo perchè gli promette il miraggio di poter dar sfogo a tutti questi suoi bassi istinti (ed in pochi casi lo fa veramente ma a discapito della maggioranza che cade nel tranello)La religione invece anche se fosse tutta un invenzione degli uomini con la minaccia del castigo eterno e la promessa del premio futuro eterno è l'unica "ideologia" che può costringere l'uomo a tenere a bada questi suoi istinti,non a caso nella sua pedagogia Dio nel vecchio testame mostrò il volto terribile del Dio vendicatore perchè quello era l'unico modo di portare un freno a quelle passioni funeste, quando poi giunse il tempo appropriato mostrò il suo vero volto quello dell'amore (ma che se rifiutato si trasforma in quello della giustizia),che poi è la stessa pedagogia che usiamo con i nostri figli sinchè sono piccoli e non capiscono perchè non possono fare una cosa gli si proibisce con la minaccia della punizione una volta cresciuti (si spera)non la facciano perchè capiscono da se che è intrinsecamente sbagliata, abbiamo moltissimi casi di uomini "terribili" che dopo la conversione si sono trasformati in esempi per l'umanità,(Saulo di Tarso diventato poi S.Paolo) non credo che si possa dire altrettanto per il comunismo nel senso che gli esempi che provengono dal comunismo non hanno avuto bisogno di conversioni erano uomini che la sete di giustizia l'avevano già dentro di se e hanno trovato nel comunismo la risposta a quel bisogno,se poi vogliamo mettere che nel cuore dell'uomo assetato di giustizia vi è anche sempre un anelitò alla spiritualità perchè in fondo di se sente che la vita non si può ridurre solo alla materialità del mangiare,bere,dormire,riprodursi, avere una casa,ecc tra Comunismo e Religione anche stando solo sul pezzo la seconda ha più speranze di cambiare il mondo, volendo sintetizzare il comunismo vuol cambiare il mondo dall'esterno per cambiare l'interno dell'uomo, la religione vuol cambiare l'interno dell'uomo per cambiare il mondo esterno, e come Ghandi aveva capito bene la seconda strada è l'unica che abbia una pur minima speranza di riuscita.Infine voglio mettervi alcuni estratti delle credenze religiose dei nativi Americani perchè come sappiamo bene avevano un rapporto profondo con la natura, ma anche una profonda spiritualità, sapevano bene che è solo vivendo in armonia con il creato ed il creatore che l'uomo può trovare la sua giusta dimensione per una vita ricca e soddisfacente su questo pianeta.continua
Continua."Per gli Hopi, il Grande Spirito è onnipotente. Egli ci ha insegnato come vivere, lavorare, dove andare e cosa mangiare; ci ha dato semi da piantare e coltivare. Ci ha dato una serie di tavole di pietra, nelle quali soffiò tutti i suoi insegnamenti, al fine di salvaguardare la sua terra e la vita. In quelle tavolette vi erano incisi istruzioni, profezie ed ammonimenti" »
Agli inizi del mondo c'era solo acqua. Whee-me-me-owan, il Grande Capo Lassù, viveva su nel cielo tutto solo. Quando decise di fare il mondo, venne giù in luoghi dove l'acqua è poco profonda e cominciò a tirar su grandi manciate di fango, che divennero la terraferma.
Fece un mucchio di fango altissimo che, per il gelo, divenne duro e si trasformò in montagne. Quando cadde la pioggia, questa si trasformò in ghiaccio e neve sulla cima delle montagne.Un po' di quel fango indurì e divenne roccia.Il Grande Capo Lassù fece crescere gli alberi sulla terra, ed anche radici e bacche.
Con una palla di fango fece un uomo e gli disse di prendere i pesci nell'acqua, i daini e l'altra selvaggina nelle foreste.
Quando l'uomo divenne malinconico, il Grande Capo Lassù fece una donna affinché fosse la sua compagna e le insegnò a preparare le pelli, a lavorare cortecce e radici e a fare cesti con quelle. Le insegnò quali bacche usare per cibo e come raccoglierle e seccarle. Le insegnò come cucinare il salmone e la cacciagione che l'uomo portava.
"Venne fuori l'acqua e piovve per giorni e giorni". Cessata la pioggia Nihant era l'unico sopravvissuto alla deriva nelle acque assieme a una cornacchia che, stanca di volare, gli chiedeva continuamente di riposarsi. Nihant le rispondeva ogni volta di appoggiarsi sopra la pipa sacra. La pipa, avvolta in una pezza di pelle, conteneva tutti gli animali. Essi, pur essendo tutti privi di vita, potevano venir resuscitati dalla pipa sacra e dal canto di Niharat.
Uomo creato dal fango re del creato,diluvio con un uomo che si salva insieme a tutti gli animali,tavole di pietra con incise le leggi vi ricordano qualcosa?
Emiliano
"La natura crea e distrugge senza l'intervento divino ma per la semplice legge della conservazione della specie. Mauro P.".
Di una possibile esistenza di uno o più dei ho sempre trovato in-credibile il fatto che si possa credere in una "causa non causata"; ovvero: tutto, all'origine, è stato creato, tranne il creatore.
Non ho avuto bisogno di altro, per sentirmi e vivere da in-credula (ma credendo in molto altro, a cominciare da alcuni ideali).
Senza dimenticare la limpidezza dell'affermazione dello scienziato Laplace, riassumbile in:
"Dio è un'ipotesi non necessaria”.
MAURO PASQUINELLI
Rispondo a Pinco Pallino, ergo Emiliano. In parte ti ha risposto Noccioletta "Dio non e' una ipotesi necessaria" perché se e' eterno e non ha a sua volta una causa, basta dire che DIO=NATURA come ha fatto Bruno e Spinoza e seppelliamo 2500 di teologia giudeo-cristiana.
Cio' che scrivi e' cmq condivisibile sul piano della condotta etica umana!! Ma ti chiedo?? Per quale motivo devi ricorrere ad una ipostasi religiosa nel 2017 per dare supporto alla tua etica? Capisco che la religione ha avuto la funzione raddrizzare il legno storto (per dirla con S. Agostino) del popolino beota anche se poi non ci e' mai riuscita visti i risultati di chi ha sempre governato il mondo, ma una mente illuminata e sapiente non ha bisogno delle "verita' assolute" della Valtorta o di Teresa D'Avila o Santa Caterina da Siena per fondare una etica del vero del bene e del bello!! C'era riuscito in parte Platone senza il Dio vetero testamentario e ancora di piu' Marx da ateo!!! Io aggiungo che bisogna fondare un etica su un presupposto ancora piu' avanzato l'antispecismo che tutte le religioni storiche hanno rigettato essendo prigioniere del campo visivo metafisco e antropocentrico. E' questo caro Emiliano che non hai ancora colto nel mio articolo!! E le parole che citi della spiritualita' pellerossa confermano ancora di piu' questa mio convincimento!!
Mauro p.
Caro Mauro, per quanto riguarda il fatto che la teoria di Darwin sia stata e sia aggiornata, ovvero integrata e modificata, grazie a nuove scoperte, posso dire: meno male !
È dimostrazione della vitalità delle sue intuizioni, a mio avviso.
Senza dimenticare che è alla base dell'idea di "scienza", il fatto che le teorie si possano continuamente sottoporre a ulteriori verifiche e, eventualmente, a confutazioni, progredendo cosi nella conoscenza.
Per curare Gaia una politica della coscienza sarebbe auspicabile, e per compensare lo spirito apolinneo ci vogliono le donne, dionisiache (per il piacere non per il potere/dovere).francesco
https://www.youtube.com/watch?v=CbVbcWdMbX4
MAURO PASQUINELLI
Di nuovo molto interessanti e penetranti le delucidazioni dell’anonimo del 30 ottobre ore 15:09
Si e’ vero il concetto di nichilismo nasce in Russia ai tempi dei narodniki e fu ripreso da Nietzsche in una differente accezione. Per i populisti nichilismo rappresentava un valore positivo ovvero la nientificazione e in seguito la purificazione dell’ordine sociale esistente! Per Nietzsche nichilismo era morte di Dio, assenza di un perche’ e di uno scopo delle azioni umane nell’epoca dell’uomo reificato e feticizzato (usando due categorie marxiane). Nichilismo e’ lo stato d’animo dell’uomo moderno che avendo smarrito i valori supremi e il supporto metafisico alle sue azioni, sperimenta lo stordimento del nulla e del vuoto!!! Nietzsche tuttavia rifiuta il nichilismo passivo che getta l’uomo nell’insensatezza del vivere e propone un nichilismo attivo e radicale capace sia di annullare “i valori supremi” che di proporne di nuovi. Il filosofo tedesco propone la teoria del super uomo (l’uomo e’ solo una fune tesa tra scimmia e superuomo) che e’ l’oltreuomo capace di emergere dal caos nichilistico e dare forma al nuovo senso dell’essere e della vita, radicato sulla sua dionisiaca volonta’ di potenza. Nietzsche rigettava quindi l’esito ascetico e mistico del pensiero di Schopenaur e impostava il redde rationem con la filosofia della storia ascensionale dell’idealismo tedesco. Non e’ la storia che ha un senso ma e’ l’uomo che deve dare un senso alla storia!
Quindi hai ragione anonimo: Nietzsche si impossessa del concetto di nichilismo e lo imprigiona in uno schema ancora piu’ soggettivista e antropocentrico di tutto il pensiero occidentale da Platone in poi. Anzi ne rappresenta il compimento come scrive Heidegger. Ma quest’ultimo opera solo una sostituzione semantica, essere al posto di volonta’ di potenza , senza quindi uscire dal recinto della metafisica.
Non sono d’accordo sull’ultima parte del tuo discorso quello che fa riferimento al golgota. A parte che proponi l’accettazione di tutta la dogmatica paolina sul peccato originale e del Cristo che ce ne libera attraverso la sua auto-umiliazione nella croce!! Una visione pretesca che nulla ha a che vedere con la filosofia e con la figura storica del Cristo le cui ultime parole furono “padre perche’ mi hai abbandonato”, come a testimoniare di essersi illuso di realizzare il regno dei cieli in terra e di essere stato sconfitto!!! Ma cio’ che proponi e’ ancor pi’ metafisico e soggettivista: Cristo si autoumilia per liberare anche la natura e gli animali dal peccato originale. Come se il peccato originale dell’uomo (ammesso che fosse esistito) riguardasse anche la natura e come se questa per liberarsi deve sempre aspettare l’uomo, anzi un solo uomo il Cristo, Dio incarnato!!! Dall’uomo all’uomo!! Dall’uomo a Dio da Dio all’uomo!! Caro anonimo sei anche te mani piedi e cervello nel cerchio magico della metafisica!! Se andiamo di questo passo sara’ piu’ facile che la natura si liberera’ dell’uomo piuttosto che l’uomo liberera’ la natura, una natura che non ha bisogno di essere liberata ma solo di essere lasciata in pace!!! Mauro Pasquinelli
XNoccioletta e Mauro ,mi resta molto difficile ( per mia incapacita') riuscire ad esprimermi su temi cosi' complessi per scritto su dei post per cui spesso possono risultare non molto chiari oppure non trasmettono il mio vero pensiero per cui mi scuso per questa mia limitatezza fatta questa premessa voglio far notare a Nocciolino che ogni teoria rimane tale sino a che non viene scientificamente provata, oppure acquista' credibilita' man mano che le osservazioni o gli esperimenti danno come risultato quello che la teoria prevedeva,nel caso dell'evoluzionismo e' accaduto l'esatto contrario,non si e' mai trovato un fossile di transizione tanto che ormai anche i suoi piu' accaniti difensori ammettono che i cambiamenti non sono avvenuti per gradualita' ma con dei veri e propi salti attribuendo il cambiamento al fatto che ciclicamente nascono individui con una mutazione genetica che da origine ad una nuova specie,purtroppo pero' la natura ci insegna che quando nascono individui con mutazioni genetiche non sono migliorative ma casomai peggiorative ( non a caso si chiamano malattie genetiche) per cui ad oggi la teoria evoluzionista ha le stesse prove scientifiche della genesi biblica,se poi a te piace pensare che la rete neurale di un cervello fatta da miliardi di terminazioni nervosoe ed il suo funzionamento che partendo da alcuni neurotrasmettitori prodotti da alcune specifiche ghiandole i quali vanno a colpire alcune parti di esso provoca emozioni tipo amore,empatia,rabbia,odio, sia frutto del caso fai pure ma cosi' facendo contraddici l'evoluzionismo stesso infatti queste emozioni sono limitative per la sopravvivenza della specie provare pieta' per un nemico od un animale e svantaggioso quindi in termini evolutivi gli uomini dotati di emozioni si sarebbero dovuti estinguere lasciando evolvere i cinici senza pieta' mentre invece conviviamo da sempre ( grano con la zizzannia)inoltre contraddici la seconda legge della termodinamica ( in natura ogni trasformazione spontanea genera caos)Continua
Continua Mauro tu mi chiedi perche' nel 2017 dobbiamo ancora ricorrere all'Ipostasi religiosa?per alcuni semplici motivi allora intanto partiamo dal fatto che o Gesu' era chi diceva di essere oppure era un impostore la verita' puo' essere solo una se uno non crede che Gesu' era chi diceva di essere puo' fare a meno della religione ed essere una persona stupenda migliore di moltissimi credenti la religione non è necessaria a creare un uomo etico,ma e' anche vero che un uomo sinceramente religioso sara' sicuramente anche etico,ma il problema nasce se invece uno crede che Gesu' fosse veramente chi diceva di essere ed a quel punto le risposte delle menti ulluminate e sapienti non mi rispondono affatto perche' se io credo sinceramente in Dio ( spero che converrai con me che se io voglio essere un beota vivendo da uomo etico tu mica mi puoi imporre di non esserlo ) voglio capire perche' un Dio descritto come buono e pieno di amore permette che il mondo sia una valle di lacrime e abbia mandato suo figlio a morire sulla croce ecco che da onesto ricercatore della verita' inizi a leggere ed indagare e quel punto realizzi che le menti illuminate sono illuminate da una " piccola sapienza" ovvero quella che le nostre facolta'intellettive e la nostra capacita' speculativa ci permettono, mentre altre menti illuminate da una sapienza superiore danno risposte che la piccola sapienza non puo' dare e quello che sembra tutto un assurdita' acquista un senso, per fare un esempio se tu osservi un singolo sassino in un mosaico quel sassino ti sembrera' messo li'frutto del caso,se sei una mente illuminata dalla sapienza umana magari riesci a vedere piu' sassini che formano una singola figura,ma se poi il creatore del mosaico ti solleva in alto e ti favedere tutto l'insieme ecco che il mosaico appare intero in tutta la sua bellezza,ecco le voci dei/lle mistici/che sono quelle che illuminate dalla grande sapienza ti mostrano tutto il mosaico.continua
X Mauro P.
IL Cristo dà il modello originale e archetipico della liberazione. Non ci libera. Sta all' uomo scegliere o la via della umiliazione-liberazione o precipitare antropocentricamente nell'abisso.Portando con sé il regno naturale e animale. Il nichilismo sembra aver vinto. Metafisica!Tutto è metafisica. A iniziare dal marxismo e arrivando allo gnosticismo grandioso di Heidegger. Occorre rimeditarne il concetto. Se non vi è metafisica vi panteismo antropocentrico rinascimentale o naturalismo, conseguenza di un empirismo sostituzionista. All'Es sostituisce il grande caos originario - derivazione gnostica- ma il quadro concettuale non muta.
Continua,Infine Mauro per risponderti al fatto che secondo te citando i nativi americani dimostrerei di essere uno specista ti rispondo che ' e' proprio il contrario secondo me sono un riferimento per uno stile di vita in armonia con il pianeta,loro uccidevano solo il minimo indispensabile necessario per vivere e addirittura chiedevano scusa all'animale ucciso,vedi Mauro tu puoi non mangiare nessun animale ma cio' non toglie che quell'animale morira comunque di vecchiaia,quindi il problema non e' uccidere un bisonte od una mucca per sfamarsi, il problema e' come quegli animali hanno vissuto la loro vita,se il bisonte o la mucca hanno vissuto liberi nei pascoli con i propri ritmi naturali di vita morire di vecchiaia oppure qualche anno in anticipo per sfamare degli uomini non cambia molto,credo che per un animale sia preferibile qualche anno in anticipo avendo vissuto una vita soddisfacente ed ancora in salute che morire di vecchiaia pieno di problemi e quindi di sofferenze tu sicuramente penserai che sono un cinico ipocrita , io ti rispondo che dopo aver dovuto sopprimere la mia gatta perché dopo che per vecchiaia i reni hanno smesso di funzionargli ed ha sofferto sino agli ultimi giorni e per me era come veder soffrire un essere umano allora avrei preferito vederla morire piu' giovane prima della malattia senza tutta quella sofferenza, questo per me vale per la mia gatta per un bisonte o per una mucca.Quello che andrebbe messo fuorilegge non e' la carne ma gli allevamenti lager e comunque sappi che il mio consumo di carne e' veramente ridotto al minimo perche' so benissimo che abbassando la domanda gli allevamenti lager diventerebbero inutili.
Dimenticavo Mauro perche'nel 2017 ancora la religione? perche' senza la religione vorrei che qualcuno mi spiegasse i fatti avvenuti a Fatima nell'Ottobre 1917 con 30/60 mila testimoni oculari, e se come so gia' qualcuno mi rispondera' che in certe particolari condizioni meteorologiche certi fenomeni posso accadere, mi dica come facevano tre piccoli pastori a prevederle con mesi di anticipo visto che sono rare ed imprevedibili per definizione.Comunque la questione di fondo non e' essere credente o meno,sappiamo benissimo che si puo' essere atei ed essere delle persone meravigliose ed essere( pseudo) credenti ma persone schifose si puo' costruire un mondo migliore rimanendo ognuno delle proprie opinioni in tema di Dio e religione basta solo che nessuno voglia imporre il proprio punto di vista all'altro.Per quanto riguarda il Comunismo e Marx c'e un questione grossa che pesa come un macigno ovvero quella di aver affrontato la questione etica solo da un punto di vista economico sociale ma tralasciando completamente la parte morale familiare non caso lui Engels ma anche per esempio Togliatti non sono stati certo dei modelli di etica nell'ambito familiare,Marx addirittura ebbe un figlio illegittimo con la governante che non riconobbe.Vedi caro Mauro anche volendo rimanere sul pezzo la religione abbraccia l'etica a 360 gradi il comunismo no,ed infatti la progressiva decristianizzazione del mondo occidentale coincide con la disgregazione della cellula prima di ogni societa' la famiglia,con conseguenze devastanti sulle giovani generazioni che privatedi riferimenti familiari e culturali diventano argilla facilmente plasmabile dai padroni del vapore ( o dai servi di Satana dal mio punto di vista)infine domandati perché il mondo massonico/finanziario e' dedito al satanismo,tu non credi in Dio ma loro credono in Satana,guardati questa intervista al'antropologa atea Cecicilia Trocchi Gatto che mori' "suicida"pochi mesi dopo aver denunciato il legame tra finanza,massoneria e satanismo.
https://m.youtube.com/watch?v=O2wTo27sCXI
Dimenticavo a scanso di equivoci l'evoluzione ha un immenso valore scientifico nello spiegare l'adattamento della singola specie alle condizioni ambientali, ma nessun fondamento scientifico nello spiegare il salto da specie a specie e questo anche per bocca di chi l'evoluzione l'ha sostenuta per anni ma essendo intellettualmente onesto ne deve riconoscere le falle.Onesto è quell'uomo che adatta le proprie idee alla verità,disonesto è quell'uomo che adatta la verità alle proprie idee (citazione di non mi ricordo chi)
http://www.anticorpi.info/2015/01/teoria-dellevoluzione-44-ragioni-che-la.html
http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&task=view&id=76968&Itemid=100021
Pinco Pallino devo ammettere che sei un fiume in piena e mescoli questioni scientifiche e religiose haime’ con troppa superficialita’. Soprattutto quando scorrettamente individui nella incompletezza di una teoria scientifica una prova della sua smentita!! Non siamo a lascia e raddoppia e di superficiali come Zichichi nella comunita’ scientifica ne conosco fortunatamente solo uno. Infatti lui annuncio’ con grande prosopopea che la teoria dell’evoluzione di Darwin non e’ scientifica perche’ non e’ verificabile attraverso la metodologia galileiana, cioe’ la prova di laboratorio. Usando lo stesso criterio non e’ scientifica la geologia, l’astronomia figuriamoci poi la sociologia o le scienze umane!! Quando osservi che non si e’ mai trovato un fossile di transizione tra le specie stai dicendo una grossa inesattezza. Diamo uno sguardo all’evoluzione umana. L’Homo sapiens appartiene al genere Homo che si e’ differenziato in almeno 10 specie diverse (Homo di Nenderthal, Homo erectus, Homo abilis, Homo floresiensis, etc etc) nove delle quali tutte estinte!! Se si fosse estinto anche l’homo sapiens non staremmo qui a discutere! Ma il fatto che non si sia estinto, a differenza delle altre nove specie di homo, non ha a che fare con il soprannaturale, ma con ragioni strettamente storico- naturali (capacita’ di adattarsi ai mutamenti ambientali, cambiamento della sua dieta che ha avuto riflessi sullo sviluppo della massa cerebrale, etc etc) Il genere Homo, come si sa (e lo scrisse anche Darwin) non viene dalla scimmia, ma scimmia ed homo hanno un antenato comune e questo si puo’ anche capire dal patrimonio genetico che e’ uguale al 99%. Sta di fatto che piu’ di 15 milioni di anni fa non esistono reperti fossili che fanno pensare a scimmie che camminano in posizione eretta!! Essi appaiono tra i 12 e i 5 milioni di anni fa!! Non esistono anelli mancanti per il semplice fatto che l’evoluzione naturale si muove non a scala o a catena ma a cespuglio, con un tronco che e’ antenato comune!! Esistono tuttavia forme di transizione tra una specie e l’altra. Dei rami che producono diversi ramoscelli. Le dieci specie di homo e la stessa scimmia rappresentano ramificazioni di un ramo comune! continua
MAURO PASQUINELLI
Pinco Pallino devo ammettere che sei un fiume in piena e mescoli questioni scientifiche e religiose haime’ con troppa superficialita’. Soprattutto quando scorrettamente individui nella incompletezza di una teoria scientifica una prova della sua smentita!! Non siamo a lascia e raddoppia e di superficiali come Zichichi nella comunita’ scientifica ne conosco fortunatamente solo uno. Infatti lui annuncio’ con grande prosopopea che la teoria dell’evoluzione di Darwin non e’ scientifica perche’ non e’ verificabile attraverso la metodologia galileiana, cioe’ la prova di laboratorio. Usando lo stesso criterio non e’ scientifica la geologia, l’astronomia figuriamoci poi la sociologia o le scienze umane!! Quando osservi che non si e’ mai trovato un fossile di transizione tra le specie stai dicendo una grossa inesattezza. Diamo uno sguardo all’evoluzione umana. L’Homo sapiens appartiene al genere Homo che si e’ differenziato in almeno 10 specie diverse (Homo di Nenderthal, Homo erectus, Homo abilis, Homo floresiensis, etc etc) nove delle quali tutte estinte!! Se si fosse estinto anche l’homo sapiens non staremmo qui a discutere! Ma il fatto che non si sia estinto, a differenza delle altre nove specie di homo, non ha a che fare con il soprannaturale, ma con ragioni strettamente storico- naturali (capacita’ di adattarsi ai mutamenti ambientali, cambiamento della sua dieta che ha avuto riflessi sullo sviluppo della massa cerebrale, etc etc) Il genere Homo, come si sa (e lo scrisse anche Darwin) non viene dalla scimmia, ma scimmia ed homo hanno un antenato comune e questo si puo’ anche capire dal patrimonio genetico che e’ uguale al 99%. Sta di fatto che piu’ di 15 milioni di anni fa non esistono reperti fossili che fanno pensare a scimmie che camminano in posizione eretta!! Essi appaiono tra i 12 e i 5 milioni di anni fa!! Non esistono anelli mancanti per il semplice fatto che l’evoluzione naturale si muove non a scala o a catena ma a cespuglio, con un tronco che e’ antenato comune!! Esistono tuttavia forme di transizione tra una specie e l’altra. Dei rami che producono diversi ramoscelli. Le dieci specie di homo e la stessa scimmia rappresentano ramificazioni di un ramo comune! Mauro. P
continua
MAURO PASQUINELLI
A Pinco Pallino
Recenti studi genetici confermano che gli uomini sapiens hanno un antenato comune che viveva in Africa circa 200.000 anni fa e cio’ conferma l’ipotesi di Darwin che l’umanita’ ha avuto origine in Africa. Il primo tentativo dell’homo sapiens di lasciare l’Africa e migrare altrove si e’ avuto circa 120.000 anni fa quando in Europa viveva il Neanderthal e l’Homo di Pechino era gia’ estinto!! Come sai Neanderthal e Sapiens si sono anche incrociati perche’ prove di laboratorio hanno dimostrato che abbiamo una piccola percentuale di suoi geni nel nostro DNA. Si sa anche che i sapiens, migrando in Asia, si ibridarono con l’homo di Denisova poi estinto come il Neanderthal, dando origine ad una impronta genetica ancora piu’ diversificata nei popoli indigeni dell’oceania.
Riassumendo: la storia evolutiva ci dice che scimmia e uomo hanno un antenato comune che quasi certamente era albericolo e camminava su 4 zampe. L’assunzione della posizione eretta da parte di un cespuglio evolutivo puo’ essere dovuta sia alle pressioni ambientali (per esempio obbligo di sopravvivere e di sfuggire ai predatori in zone in cui in seguito a catastrofi naturali e’ venuta a mancare la foresta) sia a mutazioni genetiche casuali, che tu ritieni a torto di essere sempre peggiorative!! Attribuendo un etica o una teleologia umana alla stessa natura, che in realta’ non possiede!!! Infatti non esistono mutazioni buone o cattive ma solo mutazioni che peggiorano o migliorano la sopravvivenza del piu’ adatto!!! E’ ovvio che quelle peggiorative conducono all’estinzione le altre ad un migliore adattamento!! Nel caso della successiva storia evolutiva dell’homo sapiens la mutazione genetica ha contato ben poco mentre ha avuto un ruolo determinante quella culturale e cognitiva!! Tutti gli studi antropologici ed evolutivi dimostrano come l’assunzione della posizione eretta e la presenza del pollice opponibile, abbiamo contribuito in modo determinante al processo di umanizzazione dell’ominide. La possibilita’ di trasformare la materia attraverso un corpo cosiffatto e la vita sociale sono stati i due ingredienti che hanno dato vita alla fabbricazione di strumenti, quindi al lavoro e al successivo sviluppo dell’homo sapiens Mauro p.
continua
MAURO PASQUINELLI
Come vedi Emiliano, DIO non e’ una ipotesi necessaria per spiegare tutto cio’!!! In ultimo affermi che l’empatia e la capacita’ di provare emozioni di pieta’ nell’uomo siano limitative per la sopravvivenza della specie e svantaggiose in termini evolutivi lasciando intendere che la natura avrebbe dovuto premiare i piu’ cinici tra gli uomini. Beh mi viene quasi da sorridere!!! che forse lo sviluppo della civilta’ umanoide non ha sempre premiato i piu’ spietati e i piu’ cinici? Che forse i piu’ buoni e i piu’ sapienti non sono stati sempre martirizzati (Socrate, Cristo, Ghandi, i santi gli eretici i Giordano Bruno e quanti altri? ) L’homo sapiens-demens e’ un prodotto della natura che gli ha fornito l’arma dell’aggressivita’ per difendere la prole, ma essendo debole e limitato nella sua fisicita’ rispetto ad altri predatori gli ha donato anche l’intelligenza e l’empatia per farlo cooperare e sopravvivere. Ora pero’ queste doti, come scrivo nell’articolo, si stanno rivelando devastanti. Il pianeta terra e’ malato perche’ l’homo sapiens e’ la malattia autoimmune che attacca i suoi organi! Questo perche’ l’intelligenza e l’empatia di specie sono stati sempre strumentali alla ragione calcolistica ed utilitaria, in parole povere al potere e gli interessi di una minoranza spietata che domina sulla maggioranza beota e impecorita!! Questo e’ l’homo sapiens e per questo nell’articolo avanzo l’ipotesi di un post-uomo illuminato cooperativo ed antispecista – quindi antinietzschiano - come unica ancora di salvezza.
Mauro p.
Mauro intanto ti chiedo sinceramente scusa per la mia "invadente invasione" del tuo blog, ma credimi questa mia "esuberanza" è dovuta al fatto che avendo trovato nella fede un gioia interiore a me sconosciuta prima mi porta a voler "donare" questa gioia a tutti ma mi rendo conto che posso risultare "indigesto" per cui dopo questo post mollo davvero.Sull'evoluzione quello che volevo dire e' che non e' un fatto provato ma solo un ipotesi che si scontra ad esempio con la seconda legge della termodinamica ed inoltre non e' l'unica teoria che abbia delle basi scientifiche,c'è ad esempio la teoria della complessita irriducibile che personalmente mi sembra piu' credibile di un caos che senza nessun intervento si trasforma in ordine per caso.In merito al provare emozioni mi hai frainteso quello che intedevo dire e' che non sono necessarie alla sopravvivenva per cui oggi si sarebbero dovuti avere uomini senza ghiandole che producono neurotrasmettitori e parti del cervello fatte per riceverli in modo da avere emozioni ( in questo siamo fatti ad immagine e somilianza di Dio la capacita' di amare).tu dici che solo Zichichi mette in dubbio l'evoluzione,permettimi di citarti il premio Nobel Rubbia. ( cattolico) «Parlare di origine del mondo porta inevitabilmente a pensare alla creazione e, guardando la natura, si scopre che esiste un ordine troppo preciso che non può essere il risultato di un “caso”, di scontri tra “forze” come noi fisici continuiamo a sostenere. Ma credo che sia più evidente in noi che in altri l’esistenza di un ordine prestabilito nelle cose. Noi arriviamo a Dio percorrendo la strada della ragione, altri seguono la strada dell’irrazionale» (citato in C. Fiore, “Scienza e fede”, elledici, Leumann (TO) 1986, p. 23).Inoltre al link potrai trovare un estratto di una conferenza sempre di Rubbia dove il titolo del suo intervento e' molto eloquente " la vita sulla terra ha un solo padre",infine un paio di frasi di Einstein (deista)come ciliegine sulla torta:Gli atei fanatici sono come schiavi che ancora sentono il peso delle catene dalle quali si sono liberati dopo una lunga lotta. Essi sono creature che nel loro rancore contro le religioni tradizionali come 'oppio delle masse' non possono sentire la musica delle sfere. e :Chi non ammette l'insondabile mistero non può essere neanche uno scienziato.
Emiliano
http://www.gliscritti.it/blog/entry/1229
Mauro, partiamo dall'affermazione "il tuo ragionamento è purtroppo viziato di antropocentrismo", mi domando, perché l'antropocentrismo non dovrebbe essere una posizione accettabile? Le caratteristiche umane sono eccezionali, ma anche se così non fosse potremmo dire che ciascuna specie è "ipsocentrica" ponendosi al centro di tutto, perché noi non dovremmo farlo? Quando poi dici che noi ci siamo evoluti non ammetti forse che non siamo come le altre specie e che quindi non possiamo che considerarci eccezionali? Se dunque siamo eccezionali perché non dovremmo essere antropocentrici e quindi specisti? Se invece al conttrario siamo animali come gli altri (antispecismo) perché non dovremmo essere predatori? Vedi, io mi sento parte della cultura contadina, quella amata da Pasolini e non credo al postumano. Poi accetto come legittime tutte le idee, per cui se qualcuno vuole essere vegetariano, animalista o vegano massimo rispetto, l'importante è che questo non comporti giudizii morali su chi la pensa diversamente.
Enzo Pennetta
MAURO PASQUINELLI
Rispondo a Emiliano
La religiosita' di Enstein era di tipo immanentistico, naturalistico e razionalistico, una visione cosmica bruniana che nel medio evo sarebbe stata tacciata di eresia e perseguitata con i roghi. Non ha nulla a che spartire con l'ammirazione di un Dio personale e antropomorfo delle tre religioni monoteistiche ma si confonde quasi con una spiritualita' orientale e buddista, che rifiuta l'idea di un Dio trascendente e architetto del reale!!! Per Einstein la natura e' organizzata secondo leggi razionali che non hanno altra causa indipendente dalla stessa natura, capace di auto-organizzarsi in modo complesso secondo un ordine cosmico-razionale, che desta lo stupore e la meraviglia dell'individuo. Essa e' eterna e se e' eterna per sua stessa natura non puo’ che escludere l’ipotesi di un Dio causa sua, architetto e costruttore del reale. La natura e’ causa sui.
So che e' difficile accettare questa conclusione perché la mente umana ragiona sempre per causa ed effetto, progetto e finalita'. Ma se ci fosse stato un architetto del mondo chi lo avrebbe a sua volta architettato? E che bisogno avrebbe avuto di estraniarsi nel non- dio ed oggettivarsi nel mondo materiale? Forse non era auto-sufficiente, in pace ed armonia con il proprio essere infinito ed onnipotente?
Se c’e’ un Dio architetto che opera secondo una finalita’ ci deve essere per forza uno spazio-tempo precedente allo spazio-tempo cosmico! Ma se Dio e’ spazio-tempo allora e’ materia!! Quindi tanto vale formulare l’equazione Dio=infinito=natura. Tesi di Giordano Bruno e Spinoza!! Ma aggiungo come corollario che nell’equazione Dio si puo’ tranquillamente togliere perche’ non diventa piu’ una ipotesi necessaria!! Lasciando solo infinito e natura!
Inoltre se Dio ama l'uomo fino a crearlo a sua immagine e somiglianza vuol dire che si sente essere incompiuto e manchevole! E se lo ama davvero perché lo consegna al caos degli eventi? E che senso avrebbe avuto isolare l'uomo in un angolo sperduto dell'universo circondandolo di infinita materia inorganica, inaccessibile, fredda, oscura e non cosciente?? Non avrebbe potuto creare un mondo piu' piccolo e a dimensione umana? Sono tutte domande che hanno percorso la filosofia occidentale senza trovare mai risposte adeguate!!
Allo stupore di Einstein io aggiungo un sentimento opposto di sospetto e di angoscia verso l’irriducibilita’ dell’ente cosmico alla razionalizzazione umana !! Niente di strano essere e nulla convivono nel reale e in ognuno di noi!! L’universo e’ indifferente ai nostri destini e noi siamo solo un bagliore di luce nello spazio-tempo infinito.
Mauro P.
MAURO PASQUINELLI
Enzo tu affermi che ogni specie è ipsocentrica perche pone se stessa al centro!! Perche' l'uomo non dovrebbe essere antropocentrico? La risposta è semplice: Perche' l'ipsocentrismo di un animale lo porta a soddisfare i suoi bisogni senza pregiudicare gli equilibri del suo habitat naturale, l'antropocentrismo umanoide invece è fondato sulla hibris su una allucinazione divoratrice, predatoria e tracotante che lo porta a vampirizzare le risorse di tutte le altre specie. Perche' gli umanoidi fanno le guerre? Perche' non gli bastano mai le risorse di cui dispongono! Ma la terra ha risorse limitate e se non si pone freno all'antropocentrismo sara' la sesta estinzione di massa! L'homo sapiens si è evoluto sul piano tecnologico ma e' regredito su quello antropologico! Diventando alla fine un automa un cyborg, un funzionario della sua specie allucinata e della sua tecnica divoratrice! Un pellerossa a cavallo era piu' progredito di un marines che guida droni! O di bufalo Bill che sterminava i Bisonti per affamarlo! Una famiglia gilanica di eta neolitica che era in simbiosi con la natura e praticava il culto della Dea madre era o no piu' progredita di una famiglia americana che porta i figli al Mc Donald, va in stato catatonico difronte ai reality show e pratica il culto di un Dio guerriero e vendicatore??
Io insisto sulla nuova speciazione postumana perche' quella di cui facciamo parte sara' incapace darwinianamente di adattarsi al caos, alla scarsita' di risorse e al sovraffollamento che ha provocato nel suo delirio di onnipotenza, e perche' sono convinto che il sapiens non è ne' la prima ne' è destinato ad essere l'ultima specie appartenente al genere Homo!
Mauro p.
Caro Mauro, l’uomo che rispettava la natura, da te indicato nel pellerossa ( e perché no nel contadino da me citato?) è in realtà il vero antropocentrico, quello che sta distruggendo il pianeta non è antropocentrico ma egocentrico, e la differenza non è poca!
Non c’è bisogno del postumano ma del ritorno dell’uomo.
Enzo Pennetta
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