[ 24 settembre ]
Qui sotto il volantino che viene distribuito oggi a Palermo ai partecipanti alla manifestazione nazionale del Movimento 5 Stelle.Il volantino è a firma di Programma 101 e dei Meridionalisti Italiani.
«Vogliamo esprimervi la nostra vicinanza contro gli attacchi da parte dei partiti e dei media di regime. Non c’è dubbio su chi siano i mandanti, sono i poteri forti neoliberisti. Vi attaccano facendo quadrato attorno al loro principale braccio politico, il Partito democratico.
Attenti però. Quelli che comandano davvero sono furbi. Nel caso l’uso del bastone non sortisca gli effetti sperati, hanno in serbo per voi un “piano B”, quello della carota: cercheranno di addomesticarvi, di rendervi potabili, di corrompervi affinché diventiate innocui. Quanto accaduto in Grecia con Syriza sia di monito.
Assieme ai tanti cittadini che vi hanno votato, vogliamo sperare che saprete resistere non solo agli attacchi frontali ma pure alle sirene del potere. Non ci pare vano ricordarlo nel Paese del trasformismo e del gattopardismo.
Il volantino |
Il Paese, per uscire dalla più grave crisi della sua storia recente, ha bisogno di una svolta radicale, economica, politica e morale. Siccome siete la forza principale dell’opposizione democratica, ogni vostra mossa, riguarda non solo voi, ci riguarda tutti.
Lasciateci essere franchi: qui vediamo i limiti della vostra visione e azione politica.
- Chiedere “onestà” è sacrosanto, sbagliato è invece barricarsi dietro al giustizialismo manettaro il quale, mentre calpesta il principio della “presunzione d’innocenza”, affida alla casta della magistratura una inaccettabile sovranità di ultima istanza. - Giusto combattere il malaffare nella pubblica amministrazione, del tutto sbagliato è fare credere ai cittadini che se il Paese si trova nel marasma ciò dipenda principalmente dalla corruzione, che è invece solo l’epifenomeno del sistema di rapina neoliberista.- Avete giustamente contestato le privatizzazioni ma avete anche alluso ad un taglio devastante della spesa pubblica (che invece necessario aumentare se si vuole davvero mettere al centro il lavoro).- Dite che è necessario riguadagnare la sovranità popolare e nazionale ma Di Maio non perde occasione per dire che si oppone all’uscita dalla gabbia dell’euro. - La stessa ambiguità è possibile riscontrarla sul sistema elettorale. In questi giorni dite di essere per la proporzionale: benissimo! Il problema è che riproponete il cosiddetto “democratellum”, basato su un finto proporzionale (modello spagnolo) che, grazie ai collegi piccoli ed all’assenza del recupero dei resti in un collegio unico nazionale, distorce pesantemente la proporzionalità (sbarramento reale al 5%), favorendo scandalosamente i partiti maggiori (col 40% dei voti, proprio come vuole Renzi, si otterrebbe la maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento), violando in tal modo il principio costituzionale della rappresentanza e dell’uguaglianza del voto.- Come la vicenda di Roma dimostra, non si vince il potere mafioso restando imbottigliati nella loro stanza dei bottoni. Indispensabile è chiamare i cittadini all’impegno e alla lotta, renderli protagonisti del cambiamento. E’ in basso, tra il popolo, che sono depositate le energie per battere chi comanda e cambiare l’Italia da cima a fondo.
Non si può essere antiliberisti, democratici e patrioti il sabato, e la domenica accettare il paradigma della governabilità, strizzando l’occhio al liberismo e all’Unione europea. Non si può difendere la speranza di cambiamento di chi sta in basso e poi fare il Giro delle Sette Chiese per tranquillizzare proprio chi comanda.
E’ molto importante che, in vista del referendum, vi stiate gettando con tutto il vostro peso nella battaglia per affossare la controriforma istituzionale e mandare a casa Renzi. Se questi sarà battuto si porrà presto la questione di un governo di alternativa per il nostro Paese. Nessuna ambiguità sarà più ammessa.
E’ giusto respingere ogni inciucio e ogni alleanza coi partiti di regime siano essi di destra o di sinistra, errato pensare di essere autosufficienti.
Per vincere occorre che la maggioranza degli italiani si mobiliti, che in ogni città il popolo si organizzi per sventare la reazione di chi comanda. Quindi NO ai compromessi con la casta, SÌ invece, seguendo l’esempio del CLN e della lotta di liberazione, ad un fronte comune che raggruppi tutte le forze popolari, democratiche e patriottiche.
Che M5S promuova un grande congresso nazionale popolare, aperto a tutti i cittadini italiani e agli organismi della società civile che vogliono essere protagonisti del cambiamento e della liberazione democratica del Paese dal tumore neoliberista, dalla gabbia eurocratica e dalla loro casta di servi politici.
Palermo, 24 settembre 2016»
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